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Autore: Lucio Cadeddu - TNT Italia
Pubblicato: Febbraio, 2019
Può sembrare incredibile, ma questo non è uno scherzo, è un...ritorno! Le musicassette sono tornate. Sono serissimo. Credevamo di essercene liberati per sempre e invece sono di nuovo tra noi! Come il vinile, ma peggio. Molto peggio. In realtà, mentre il vinile può suonare ancora dannatamente bene, le musicassette hanno così tante limitazioni tecniche che utilizzarle oggi come sorgente HiFi è un controsenso. Abbiamo a disposizione apparecchi che stanno nel palmo della mano e che possono immagazzinare migliaia di file musicali ad altissima risoluzione, perché perdere tempo in un supporto così obsoleto? Difficile trovare una spiegazione sensata, ma sicuramente l'operazione nostalgia e l'effetto trainante del vinile hanno giocato un ruolo fondamentale nel riportare in vita questo zombie tecnologico. Prima di darvi i numeri di questo “ritorno”, lasciatemi ricordare, specie a beneficio delle nuove generazioni, i fatti principali sulla Compact Cassette.
La Compact Cassette o musicassetta non è altro che un guscio di plastica all'interno del quale un nastro magnetico gira avvolto intorno a due piccole bobine. Può contenere musica pre-registrata o registrarne di nuova a sua volta. Potete anche decidere di lanciarla con precisione nel bidone della raccolta indifferenziata. Questo mostro di tecnologia è stato inventato da Lou Ottens alla Philips, in Hasselt, Belgio, e presentata al mercato europeo il 30 agosto 1963 (sì, 56 anni fa!) al Berlin Radio Show e negli Stati Uniti (sotto il marchio Norelco) nel novembre del 1964.
Nel 1971 la Advent Corporation introduceva il registratore Model 201, equipaggiato con riduttore di rumore Dolby B e utilizzante nastri al biossido di cromo (CrO2). In questo modo la bassa qualità sonora delle prime musicassette subiva un salto notevole e via via è andata migliorando ulteriormente. I lettori con qualche capello grigio (se presente) ricordano certamente molto bene tutta la storia successiva, dal Dolby C al Dolby HX, al DBX, all'autoreverse etc. Si è arrivati a spremere fino all'ultima goccia di performance sonora da un supporto che aveva delle serie limitazioni tecniche originarie. Fino agli anni 90 era uno dei tre supporti più diffusi, insieme a CD e LP. La nascita di supporti digitali registrabili (come il CD-R) ne decretò l'inesorabile declino. Fino ad oggi.
La National Audio Company in Missouri, USA, è una delle più grandi fabbriche di produzione di musicassette rimaste al mondo. Ha curato la stampa e la distribuzione della colonna sonora “Awesome Mix #1” del film “Guardians of the Galaxy” nel 2014. Più di 10 milioni di musicassette sono state prodotte dalla NAC nel 2014, e l'anno successivo ben il 20% in più, quello migliore della loro intera storia aziendale, a partire dal 1969!
Nel 2016 le vendite di musicassette negli Stati Uniti sono salite del +74% (per un totale di 129,000 pezzi) e il 2017 ha visto un ulteriore incremento del +35%. Nel gennaio 2018 la NAC ha iniziato addirittura a produrre in proprio il nastro magnetico delle sue cassette, diventando l'unico produttore al mondo di nastri per musicassette.
In Inghilterra, l'anno scorso (2018) è stato il migliore dell'ultimo decennio per quanto riguarda la vendita delle musicassette, la British Phonographic Industry (BPI) ha rivelato che le vendite di questo vecchio formato sono cresciute del 125.3% anno dopo anno, raggiungendo le 50.000 unità nel 2018 (erano 30.000 nel 2017).
Molti artisti, anche conosciuti, stanno stampando i loro nuovi album su questo dinosauro tecnologico. Si veda la classifica dei primi dieci titoli e degli artisti che registrano nel 2018 su musicassetta, tra i quali spiccano Kylie Minogue, Prodigy, Ariana Grande e Take That (fonte: www.officialcharts.com)
Bene, sembra davvero che la gente stia perdendo la testa per le musicassette. Temo non ci sarà molto da aspettare per vedere qualche guru dell'HiFi che ci vorrà convincere che suonano meglio del vinile o della musica digitale. Siete state avvertiti. Siamo polli, ma le penne ce le hanno già strappate tutte, occhio!
Il documentario che segue racconta la nascita della Compact Cassette e include un'interessante intervista a Lou Ottens, il suo inventore.
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