[Editoriale] In arrivo ancora un altro supporto musicale, il QUARdisc

Editoriale di Gennaio 2023

Nasce il QUARdisc, a metà strada da supporto fisico e liquido. Sarà gassoso?

Arriva il QUARdisc, nuovo “supporto” audio, la musica 3.0

Autore: Lucio Cadeddu - TNT Italia
Pubblicato: Gennaio, 2023

Ebbene, iniziamo l'anno alla grande. Ormai questo settore è diventato la propria caricatura. Ammettetelo, non vedevate l'ora di disporre di un nuovo supporto per ascoltare la musica! Gli LP, i CD, i SACD, le redivive cassette, le immortali (?) bobine, i player STEM, i Mixxtape, gli Stereo8, l'Audio 8D, lo streaming (e i suoi n-mila formati diversi, compressi e non), ma anche gli hard disk, le chiavette USB, le memory card e i NAS...no, non i nuclei anti sofisticazione, anche se ci starebbero benissimo in questo settore! Insomma, tra vecchi formati redivivi e nuovi arrembanti, io non sentivo di certo la necessità per qualcosa di nuovo. Non so voi.

Evidentemente, così non devono aver pensato i ragazzi di QUARdisc, una start-up tutta italiana che si propone di introdurre nel mercato un nuovo formato, a metà strada tra il formato fisico “solido” (come un LP) e il “liquido” (musica su file). Possiamo chiamarlo un supporto...gassoso? In inglese sarebbe vapourware. No, loro lo chiamano phydigital, ovvero una sorta di media un po' fisico e un po' digitale. Vabbe'. Noi, per i quali l'unica cosa desiderabile phydigital sarebbe un YouPorn metà digitale e metà fisico! O solo fisico, ma non aspiriamo a tanto. Si sa, noi audiofili siamo per il supporto fisico.

Come è fatto è presto detto, anche se ho dovuto fare un po' lo slalom tra le frasi ad effetto, non sempre chiarissime, del comunicato stampa. In pratica si tratta di un oggetto delle dimensioni della copertina di un LP, quindi capace di contenere testi, artwork e il gusto di possedere qualcosa di tattile, con al suo interno una sorta di memoria da scaricare sul proprio dispositivo e gestire tramite app apposita. La memoria USB contiene due tipi di file (WAV 16bit/44kHz e mp3 192bps) e sovrastampato sulla stessa c'è un QR code che consente all'acquirente di scaricare e accedere all'app gratuita di QUARdisc (che non si trova sui soliti PlayStore e AppleStore) dove i file audio verranno immediatamente resi disponibili all'ascolto sullo smartphone. La app crea un profilo utente su apposita piattaforma dove è possibile conservare e ascoltare l'album acquistato, oltre che accedere a una serie di servizi e di informazioni, alcune ancora in via di sviluppo. Per tutte le informazioni in merito, consiglio di sfogliare il sito ufficiale.

La prima uscita, prevista per il 20 gennaio (cioè oggi), sarà un album di cover di brani di Franco Battiato, intitolata “Invito al viaggio”, disponibile in preordine sul sito di Universal Music Italia, al prezzo di lancio di € 34,90. Gli artisti autori delle cover sono 35, tra i quali figurano: Max Gazzè, Carmen Consoli, Jovanotti, Mahmood, Fiorella Mannoia, Vinicio Capossela, Gianna Nannini, Subsonica, Emma, Arisa, Eugenio Finardi, Morgan, Paola Turci, Colapesce e DiMartino, Alice, Angelo Branduardi, Simone Cristicchi. Nelle settimane successive seguiranno altre uscite discografiche.

Cosa penso di quest'idea è presto detto.

Primo aspetto: chi ama il supporto fisico non ama solo la copertina, ma il disco in sè, da toccare, girare, maneggiare, pulire. Metterlo sul piatto e poggiarci la puntina sopra oppure inserirlo nel cassettino del lettore CD. Togliamo questo e resta...una penna USB. E chi ama la praticità della musica digitale dematerializzata, di certo non avrà voglia di collezionare supporti USB ma adora non avere alcunché di fisico tra i piedi. E non sto neppure pensando al fatto che non è escluso che in un futuro molto vicino lo stesso supporto USB sia superato, basti pensare alle ricariche wireless dei cellulari.
Secondo aspetto: il progetto nasce monco, perché far acquistare a 35€ (prezzo di lancio, immagino poi costerà di più) un file WAV a bassa risoluzione (16/44) quando si scaricano i FLAC a 24/192 è un nonsenso storico e tecnico. E così gli mp3, già superati e rimpiazzati, grazie all'aumento di velocità di download e alla capienza degli storage fisici, da ben più ben suonanti FLAC non compressi. E per 35€ posso avere due mesi di abbonamento con accesso illimitato a librerie infinite di file ad alta risoluzione.
Terzo aspetto: tutta la procedura mi pare assolutamente macchinosa. Prendo un supporto USB, scansiono il QRcode sperando non mi appaia il menu di un all-you-can-eat cino-giappo, installo la app (ed è questo l'unico modo), grazie alla app non solo posso suonare il file, ma vengo associato a un profilo su una piattaforma dove mi si dovrebbe aprire un mondo di possibilità diverse (NFT e quant'altro). In tutto questo, i miei dati personali si sono intanto fatti un bel giro su app e piattaforma, con tanto di profilo personale. Uhm.

Io mi chiedo se i creatori abbiano contatti con i giovani e con le loro esigenze, perché convincere un matusa a questo tour de force tecnologico è pura utopia. E già, perché i giovani amano le cose semplici: la musica arriva sul telefono senza fili, né storage, l'ascoltano fregandosene di copertine e altri bonus. E quando si interessano al supporto fisico, vogliono il rito del vinile, che ha fascino da vendere (non a caso da poco ha superato il CD come volume di vendite).

Mi chiedo se sia stata fatta un'indagine di mercato presso questo tipo di pubblico, prima di imbarcarsi in quest'avventura. Immagino di sì. Io per questioni personali e per lavoro sono a stretto contatto coi ragazzi dai 19 ai 25 anni e posso garantire che tutto desiderano tranne che ascoltare e comprare la musica in questo modo. Ovviamente mi auguro, per QUARdisc, di sbagliarmi. Il tempo giudicherà. Per ora stiamo alla finestra a guardare l'ennesimo giro di questa giostra impazzita dei supporti musicali.

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