[Editoriale] I comunicati stampa in HiFi

Editoriale di Maggio 2019

I comunicati stampa in HiFi - spam e pubblicità occulta

Autore: Lucio Cadeddu - TNT Italia
Pubblicato: Maggio, 2019

[I comunicati stampa, spam a tutti gli effetti]

TNT-Audio è una rivista anomala, e non solo perché è gratuita e non accetta pubblicità. Lo è perché né qui sul web né sulla nostra pagina Facebook pubblica i famigerati comunicati stampa.

Tale strumento editoriale è molto gradito alle aziende e ai distributori, perché di fatto garantisce visibilità a costo zero. Quando si inizia la distribuzione di un nuovo prodotto, oltre ad acquistare pagine di pubblicità sulle riviste cartacee o banner pubblicitari sulle riviste online, si ricorre al metodo del comunicato stampa. In pratica l'azienda “informa” i lettori di una rivista sulle ultime novità.
Ora, supponiamo che la publicazione del comunicato stampa sia gratuita. Lo è? Forse. O forse no. Per quali motivi un'azienda dovrebbe ricorrere a pagare banner e inserzioni pubblicitarie se potesse raggiungere lo stesso scopo a suon di comunicati stampa gratuiti? È una bella domanda, io non ho una risposta precisa, solo delle idee, che preferisco tenere per me.

Se fosse gratuita, ci sono almeno due aspetti della faccenda che mi infastidiscono non poco. Il primo è che la maggior parte delle riviste (specie quelle online) non fanno altro che svolgere la funzione di “passacarte”. Arriva il comunicato stampa e finisce subito online, anche se la rivista è cartacea, grazie ai social media, Facebook in primis.

Mi chiedo: le riviste non dovrebbero, forse, giudicare i prodotti? Perché fare da passacarte? Ho osservato a lungo alcune riviste online e su dieci news pubblicate una è una recensione o un articolo originale (spesso tristi richiami di articoli scritti anni fa) e nove sono comunicati stampa. Poi gli stessi vengono girati a più riprese su tutti i gruppi di audiofili (es. Facebook). Ho persino visto pubblicati reportage di mostre scritti dagli organizzatori stessi della mostra. Ma si può? Da lettore e appassionato, la trovo una cosa molto fastidiosa, come se le riviste non avessero più niente da dire, solo fare da patinati passacarte. Capisco che quando non si ha niente di cui scrivere si debba dare una qualche immagine di vitalità, pubblicando comunque aggiornamenti, ma allora cambiamo nome. Chiamiamole “passacarte HiFi” e non “rivista HiFi”. E, se non si ha più voglia o capacità di scrivere articoli originali, si farebbe più bella figura a chiudere. “Publish or perish” dicono gli anglosassoni, ovvero “o pubblichi o sei morto”. Ecco, sarebbe più onorevole ritirarsi in buon ordine, come tante riviste online che hanno creduto di fare come noi, ovvero pubblicare in più lingue, salvo poi rendersi conto che è una fatica mostruosa, non alla portata di tutti.

Il secondo aspetto fastidioso lo evidenzio da operatore del settore e non da appassionato. Dovrebbe ormai essere chiaro che TNT-Audio, in oltre 20 anni di attività, non ha mai pubblicato un comunicato stampa. Abbiamo segnalato mostre, eventi o qualche nuovo prodotto che ci ha incuriosito, a totale insaputa delle aziende stesse. Possibile che non l'abbiate mai notato? Pertanto mi chiedo che senso abbia continuare a inviarci comunicati stampa. Finiscono nel cestino! Volete che TNT-Audio parli di un vostro prodotto? Facile, inviatecelo da recensire. Se ci interessa e ne abbiamo tempo e voglia, lo ascoltiamo e lo raccontiamo ai nostri lettori. I vostri proclami miracolosi non ci interessano. Cerchiamo di essere concreti, passiamo ai fatti. Scordatevi la pubblicità (gratuita?) dei comunicati stampa.

La maggior parte delle volte rispondiamo al comunicato stampa fornendo la nostra disponibilità a provare il prodotto. E nella maggior parte dei casi non riceviamo neppure una risposta di cortesia. I vostri comunicati stampa, cari operatori del settore, somigliano sempre di più ai volantini dei supermercati stipati a forza nelle nostre cassette della posta. Non ci fate una bella figura. Ecco, ve lo faccio anche “cantare” dai mitici Monty Python...;-)