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Evento: Decima edizione del Record Store Day
Sede dell'evento: Vinyl Lounge, Mansfield, Inghilterra
Autore: Mark Wheeler - TNT Regno Unito
Ulteriore denaro speso in vinile dai redattori di TNT-audio, Aprile 2017
Traduzione a cura di: Stefano Miniero
Il vostro vecchio scriba ha appena trascorso un Sabato mattina nel modo migliore possibile. Il vostro vecchio scriba ha trascorso la mattina di Sabato 22 Aprile 2017 gironzolando in un negozio di dischi indipendente, il Vinyl Lounge di Mansfield, gustando il fermento che, di solito, si trova in un negozio di dischi durante il Record Store Day.
Il Record Store Day è ormai giunto al suo decimo anno di vita. Quello che era cominciato come un disperato tentativo di rivitalizzare l'arte di bighellonare in un negozio di dischi al Sabato, si è sviluppato fino a diventare un evento su scala mondiale, con edizioni speciali, apparizioni dal vivo, oltre a tutti quei tipi di materiale promozionale che richiamano alla mente i giorni felici degli anni '60 e '70. Sono stati proprio i negozi di dischi indipendenti che hanno portato avanti il testimone del vinile, per il personale degli organi di informazione (spesso gli stessi proprietari), per le case discografiche indipendenti, per i giovani artisti locali e a beneficio dei generi musicali particolari e, soprattutto, per amore dell'ascolto della musica registrata. Negli ultimi mesi del 2016, i dischi in vinile hanno superato nelle vendite (in valore assoluto) i download dalla rete.
Era circa 20 anni fa che le case discografiche, assorbite dalle grandi società che operavano nel settore dell'intrattenimento, per le quali la musica rappresentava solo una minuscola frazione rispetto ai film, ai programmi televisivi e ai videogiochi, diventavano sempre meno disposte a correre rischi. Quelle stesse major si concentrarono su cataloghi sempre più ristretti, composti di pochi artisti remunerativi. Le grandi catene di musica avevano smesso di vendere dischi in vinile (qualunque cosa dichiarino ora nelle loro brochure promozionali!), in gran parte, se non in tutti i loro punti vendita, nella speranza di forzare i propri clienti a passare dal poco redditizio vinile ai CD e ai DVD. Ma queste grandi multinazionali non riuscirono a prevedere il comportamento dei propri clienti che, essendo stati costretti a usare supporti fisici inadeguati (costosi contenitori che si crepavano, dischi che si scolorivano), trovarono presto modi alternativi per ottenere le loro canzoni. Questi sistemi alternativi non richiedevano un supporto fisico e, spesso, neanche il pagamento dei diritti sulla proprietà intellettuale, che sarebbero stati legalmente dovuti.
Nello stesso tempo, nel mondo delle piccole case discografiche, dei nuovi gruppi e dei negozi indipendenti, c'erano evidenti avvisaglie di un crescente malcontento. Si cercava di far passare nuove leggi, le etichette indipendenti dovevano lottare duramente per vedere distribuiti i propri prodotti (due dei maggiori distributori di piccole etichette chiusero i battenti) e le grandi catene si allontanarono ulteriormente della loro identità originaria, abbandonando ben presto la musica e la vendita al dettaglio di dischi per pensare esclusivamente a raccogliere i diritti dovuti. Ma alla manciata di negozi indipendenti che era sopravvissuta si aggiunsero nuovi negozi, fondati da gente che conosceva le proprie capacità di venditore in questo mutato scenario. La Vinyl Lounge di Mansfield è proprio una di queste imprese.
In occasione del decimo Record Store Day sono state pubblicate centinaia di edizioni speciali in vinile, comprese nuove edizioni delle opere maggiori di artisti già in catalogo oppure opere inedite, ma anche singolari gemme come il disco degli effetti speciali BBC Radiophonic Workshop Dr. Who. Quest'anno, prima di mettersi in viaggio, valeva la pena compilare una lista degli acquisti dal database delle nuove uscite, pubblicato verosimilmente a mezzanotte. Infatti, i negozi indipendenti non potrebbero mai avere a disposizione l'intero catalogo o campioni dei dischi più popolari in numero sufficiente per far fronte alla domanda. Ma anche arrivare presto, con il foglietto di carta con la lista delle priorità, non dava ancora la garanzia di poter comprare quella rara edizione limitata del proprio musicista preferito.
Tuttavia, a qualunque ora si fosse arrivati, si poteva essere certi di una calorosa accoglienza e della disponibilità di un espresso (fornito dalla Illy, il cui specialista in aromi è un avido lettore di TNT-audio), oltre che di vari dolcetti e caramelle. Non a caso, il Vinyl Lounge è in parte una caffetteria e in parte un emporio di dischi, come già accade per molte ottime librerie. Pertanto, l'aroma donato dai dischi nuovi si sposava con l'inebriante aroma del buon caffè, permettendo ai clienti, in questi giorni meno frenetici del solito, di rilassarsi, ascoltare un disco nuovo e gratificare il proprio naso tanto quanto le proprie orecchie. Ma un LP in vinile è anche una festa per gli occhi, grazie alla grafica della copertina, ai pieghevoli informativi e alle note di accompagnamento. Se tutto questo vi suona come pornografia musicale è perché probabilmente lo è. Quindi smettetela di gratificarvi leggendo articoli su questo evento e andate subito al negozio di dischi più vicino. E se non ci fosse ancora un negozio di dischi nella vostra cittadina, pensatela come un'opportunità per farne un business.
I negozi di dischi sono tornati. In realtà, per alcuni di noi, il vinile non è mai morto e, di fatto, continua a essere conveniente come 40 anni fa. C'è un gran mix di business diversi costituito dalla compravendita di dischi usati, mentre altri si specializzano in nuove uscite, con una qualità di stampa molto oltre i migliori sogni scaturiti dalla cupidigia audiofila di 40 anni fa.
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