Autore: Geoff Husband
Data di pubblicazione: Novembre, 2003
Ho avuto da poco un'interessante esperienza. Abbiamo finalmente finito di costruire la nostra nuova serra, un bell'insieme di vetro e castagno locale, una grande stanza (7,7 x 3,5 m) in più in casa. Anche se le mie ginocchia erano ancora sofferenti dopo due giorni passati a posare e stuccare piastrelle grezze ho trovato ancora la forza di installarci un impianto hi-fi.
Bene, suppongo che ciò possa mostrare una certa ossessione, ma uno dei problemi della vita dei recensori è il fatto di avere della meravigliosa "roba" sparsa in giro per casa che aspetta di essere riunita, recensita o solo messa da parte perchè qualcosa non era necessario. Così, con molta gioia (e con seccatura di mia moglie) ho passato un bel pomeriggio a settare un secondo impianto molto carino. Alla fine, sul mio rack Clearaudio si sono trovati un Linn LP12 e un Linto, un ampli a valvole Son of Pharao e come diffusori i miei IPL S3TL a linea di trasmissione. In tutto circa 15000 euro di roba seria. Con grande aspettativa ho abbassato la puntina sull'ultimo dei miei dischi preferiti, "Elephant" dei White Stripes.
Terribile, veramente terribile! Il rumore più spaventosamente orribile. Ora, so cosa state pensando, "quell'idiota ha costruito una stanza in vetro, l'ha coperta di piastrelle ed ora si lamenta perchè ha un orribile suono vetroso".
Beh, in realtà, è sbagliato. E' una comune idea errata quella di pensare che stanze con superfici rigide suoneranno "rigide". La mia serra è proprio pessima come potete pensare, le pareti che non sono in vetro, sono di solido granito - perfino le porte interne sono in vetro. Il risultato è stato un caos rimbombante e confuso, nessuna chiarezza nel midrange, niente alti ed un dettaglio sommerso. Una radio AM sarebbe stata migliore e avrei preferito lo stereo portatile di mia moglie dentro la mia stanza d'ascolto abituale.
E quindi, quale è il problema? Molto si è scritto sulle dimensioni ideali di una stanza d'ascolto, ma la sua fabbricazione è persino più importante.
Ecco perchè.
Quando un diffusore produce onde sonore, cioè musica, queste si propagano verso le nostre orecchie dove vengono decodificate in quello che "sentiamo". Il problema è che il suono non si propaga solamente verso chi ascolta, ma anche verso le altre parti della stanza. Quando queste onde "vaganti" colpiscono un oggetto vengono assorbite e/o riflesse. In una stanza "rigida" la maggior parte dell'energia sonora sarà riflessa e dopo uno o più "rimbalzi" arriverà anche alle nostre orecchie. Siccome il suono viaggia lentamente, questi riverberi arriveranno dopo un ampio ritardo rispetto al suono che arriva direttamente dai diffusori e se la superficie riflettente è molto efficiente (come il vetro), allora queste onde in ritardo saranno quasi forti quanto quelle del suono diretto. Così, il risultato è un pasticcio - fronti d'onda confusi, nessuna immagine ne' ambienza! - questo non è hi-fi.
Ma le cose possono peggiorare. Frequenze diverse reagiscono in modi diversi. Le basse frequenze sono omnidirezionali, il che significa che si diffondono in cerchi concentrici a partire dal driver - così un'altissima quantità di energia è riflessa. Più salite con le frequenze e più le onde sonore diventano direzionali, al punto che gli alti partono diretti dal tweeter. Così, mentre ai bassi si addiziona una grossa pressione dovuta alle onde riflesse (tutte in ritardo e fuori fase), alle medie frequenze ciò accade in minor misura e agli alti quasi per niente. Il risultato è un aumento dei bassi e dei medi, ma alte frequenze improduttive.
In definitiva, "Il risultato è un caos rimbombante e confuso, nessuna chiarezza nel midrange, niente alti ed un dettaglio sommerso" - esattamente quello che ho ottenuto.
Ed ho paura che quello che posso farci abbia un limite. Vedete, la mia serra è un posto bellissimo (potete dire che ne sono orgoglioso) ed amo il suo scarso arredamento in vimini e le pareti in pietra spoglie. Potrei "ammorbidire" il locale con tende, mobili pesanti, grossi tappeti, scaffali ed ogni sorta di "trucco" per fermare le onde riflesse, ma ciò fondamentalmente cambierebbe la reale natura della stanza e non è un compromesso a cui sono
preparato (o che mi sarebbe permesso fare...). Ho cambiato i miei cavi di potenza con un CAT 5 singolo il che ha spinto un po' verso l'alto, dei mini monitor con una debole uscita nei bassi potrebbero aiutare. Credo che un giradischi ed un ampli più nervosi aiuterebbero, ma solo per il bilanciamento tonale, lo stesso per sistemi di correzione per la stanza, ma niente potrebbe restituire la coerenza di fase ed il dettaglio che sono così grossa componente nell'hi-fi.
Il fatto è che, per quanto riguarda l'hi-fi, questa stanza è una causa persa, e spendere 100.000 euro per un super-fi non farebbe questa grossa differenza.
E questa è una delle sfortunate verità sull'hi-fi, a meno che non siate preparati ad apportare grossi cambiamenti nel vostro salotto, alcune stanze non sopporteranno mai un suono ad alta fedeltà. Io sono fortunato perchè per l'hi-fi torno nella mia stanza che è "morta stecchita" e così il suono è brillante, dettagliato e limpido. Ma per alcuni di voi l'unica risposta sono le cuffie...
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Traduzione: Gianluca Lozza