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Un mondo senza piombo?

Graham Slee spiega perchè i piccoli produttori HiFi sono una specie a rischio

Reporter: Geoff Husband - TNT Francia
Novembre, 2006
Traduttore: Michele Cominacini

Introduzione

Una settimana fa ricevetti una mail da Graham Slee riguardante il suo nuovo stadio phono. Questo non è insolito, ma in realtà voleva una revisione delle recensioni dei suoi ultimi progetti perché, nel frattempo, gli erano state imposte alcune sostanziali modifiche. La cosa mi intrigava, chiesi così ulteriori delucidazioni in merito. La sua frustrazione era tale che è stato come aprire la diga di un fiume in piena. Riporto qui lo scambio di missive in forma di intervista. Credo che le argomentazioni debbano essere perlomeno ascoltate, non avendo conoscenze di elettronica, le riferisco senza commenti aggiuntivi. Avendo però familiarità con le problematiche ambientali, ho inserito, sperando di dare un contributo, un breve commento alla fine dell'articolo.

Geoff Husband >
Mi stai dicendo che la RoHS rappresenta una grave minaccia per l'hi-fi, ma quali sono le finalità che con essa si intendono perseguire?

Graham Slee >
Qualora non lo sapessi, la RoHS è una direttiva del Parlamento Europeo entrata in vigore il primo di luglio di quest'anno (2006). RoHS, acronimo di Restriction of Hazardous Substances, è il termine comunemente utilizzato per riferirsi alla direttiva 2002/95/EC sulla restrizione all'uso di determinate sostanze pericolose all'interno di apparecchiature elettriche ed elettroniche. Queste (presunte) sostanze pericolose sono state individuate nel piombo, nel mercurio, nel cadmio, nel cromo esavalente, nei ritardanti di fiamma bifenili polibromurati (PBB) e nei ritardanti di fiamma eteri di fenile polibromurati (PBDE). Il piombo in lega con lo stagno è utilizzato nelle saldature e come rivestimento protettivo (stagnatura) di piedini e fili di componenti. Il piombo è anche utilizzato nei vetri delle lampade e nei tubi a raggi catodici. Il mercurio è utilizzato in alcune lampade (le così dette lampade a vapori di mercurio) e in alcuni relé o commutatori. Il cadmio è utilizzato come film protettivo sui metalli, nelle batterie al Nikel-Cadmio e per limitare l'usura nei punti di contatto dei relé. Il cromo esavalente, di colore giallo, è usato come rivestimento all'interno dei cabinet metallici per limitare le emissioni a radio frequenza (usato spesso come artificio per rispettare i limiti imposti dall'altra direttiva del Parlamento Europeo in materia di compatibilità elettromagnetica). I PBB e i PBDE sono ritardanti di fiamma utilizzati nelle materie plastiche, compresi fili, cavi e isolanti. I PBB non sono mai stati tanto utilizzati come oggi, ma i PBDE non sono da meno.

Originariamente, l'ambito di applicazione della RoHS riguardava qualsiasi cosa elettrica o elettronica, ma un certo numero di deroghe alla norma sono state applicate. Alcune sono ovvie, altre non lo sono. Prima dell'emendamento che, alla fine del 2005, ha incorporato le categorie della direttiva 2002/96/EC relativa alla raccolta e riciclaggio di apparecchiature elettriche ed elettroniche (WEEE nella terminologia anglosassone), i veicoli a motore erano inclusi. Piuttosto che dire semplicemente "sono esonerati i veicoli a motore", l'emendamento ha nascosto l'evidenza nei meandri della terminologia legale, probabilmente per evitare il malcontento popolare.

L'idea di base della RoHS era ridurre le emissioni di tossine nell'aria e nelle falde d'acqua potabile, provocate dall'incenerimento o dal sotterramento di apparecchiature contenenti queste sostanze pericolose o supposte tali. La realtà è che sono stati rimossi così tanti settori industriali, che i pochi rimasti hanno un impatto trascurabile sull'inquinamento. L'Organizzazione Mondiale della Sanità nelle prime pubblicazioni del Dipartimento del Commercio e dell'Industria del Regno Unito riferiva che l'inquinamento da piombo rientrava già all'interno di limiti accettabili!

Se il fine è evitare rottamazioni e dismissioni incontrollate d'apparecchi, la direttiva RoHS e la WEEE sopra menzionata sembrerebbero un esagerazione in relazione all'obiettivo.

Geoff Husband >
Ok, così potrebbe trattarsi solo di una limitazione all'uso, ma poco è meglio di niente, quindi, quale sarebbe il problema?

Graham Slee >
Come molti lettori di TNT-Audio sapranno, la sostituzione di un semplice cavo di segnale può influire pesantemente sul suono di un impianto hi-fi. Questa influenza potrà essere benefica o meno. Già una variazione della purezza del rame OFC (Oxygen Free copper) può fare la differenza. L'argento, a seconda dei casi, può ravvivare e rendere spumeggiante un sistema tendente allo scuro, oppure portarlo all'esagerazione con un suono iper luminoso e spigoloso. E' una questione di equilibrio.

Considerate che nei componenti audio, prima della RoHS, la lega per le saldature conteneva una percentuale di piombo tra il 37 e il 40%. Così era per gli apparecchi usati per registrare e produrre la musica. Fili e piedini dei componenti avevano uno strato protettivo costituito da una lega stagno/piombo 60/40. Il film protettivo della superficie dei circuiti stampati mono-layer e la placcatura dei fori di collegamento di quelli a doppio e multistrato era una lega stagno/piombo. Le guaine isolanti dei cavi contenevano PBDE. I condensatori elettrolitici o il dielettrico dei condensatori in poliestere e polipropilene potevano anch'essi contenere PBDE.

Non serve una fervida immaginazione per intuire che, eliminando queste sostanze, potrebbero cambiare alcune caratteristiche soniche. Cambieranno in meglio? In peggio? Ci sarà uno stravolgimento?

C'è stato un lungo dibattito su come i condensatori influenzino il suono. Aziende come Elna in Giappone si sono dedicate a lungo alla messa a punto di condensatori elettrolitici per utilizzi audio, producendo alcune linee di successo come Starget, Silmic e Cerafines. Le caratteristiche del suono di questi condensatori dipendono dalla loro composizione chimica. Si possono realmente misurare valori differenti di distorsione tra circuiti che li contengono e altri con condensatori "general purpose", rendendo quindi le differenze un fatto oggettivo piuttosto che frutto di valutazioni personali. Quando il distributore europeo mi disse che Elna non avrebbe prodotto una versione RoHS conforme degli eccellenti Starget, sono rimasto scioccato. Leggendo tra le righe sembrerebbe che la qualità degli Starget dipendesse dalle (presunte) sostanze pericolose in essi utilizzate. In sintesi, senza di queste, gli Starget non sarebbero più Starget. Nelle alternative RoHS conformi io (ed altri del settore) non abbiamo ritrovato le eccezionali prestazioni soniche che avevano in precedenza. L'ultima che ho sentito è che Elna stava introducendo una nuova linea Starget RoHS conforme, ma con campionatura e tempi di consegna che avrebbero precluso l'adeguamento nei tempi richiesti dalla normativa. Ho deciso che questo era troppo e ho abbandonato completamente i condensatori Elna.

E' difficile comprendere come un semplice spezzone di filo o una pista di un circuito stampato possano costituire un'induttanza. Certamente le induttanze sono avvolgimenti di filo. Spiegate allora perché i primi circuiti logici ad alta velocità presentavano errori di commutazione. Grazie alla ricerca nelle logiche ad alta velocità, noi oggi sappiamo che tutti i tipi di elementi/componenti circuitali precedentemente considerati benigni, contribuiscono all'induttanza. Inoltre dal momento che tutti gli induttori posseggono una frequenza di risonanza, è possibile che influenzino la qualità del suono? Convenzionalmente l'induttanza delle piste è controllata attraverso disaccoppiamenti capacitivi, ma le modifiche alla composizione chimica che la RoHS impone hanno evidenziato differenze di comportamento, con risultati diversi da quelli attesi.

I produttori di componenti hanno adottato soluzioni diverse per i rivestimenti protettivi di fili e piedini. Lo stagno puro, da solo, generalmente funziona bene, ma sotto i 18 gradi Celsius (circa a temperatura ambiente) si trasforma gradualmente in un'altra forma allotropica chiamata stagno grigio (anche detta peste dello stagno). In ambienti domestici i tempi di trasformazione sono dell'ordine dei dieci anni, ma a temperature inferiori il processo e molto più rapido. Le spore "infettanti" di stagno grigio fungono da autocatalizzatori e alle temperature in cui si trovano di solito nei magazzini, i componenti perdono velocemente le proprietà saldanti. Per ovviare a questo problema, in alternativa al piombo, si usano altri metalli. L'aggiunta di rame o bismuto (il bismuto è usato in lega con lo stagno per la produzione delle matrici di stampa) può incrementare la resistenza alla corrosione. Metalli preziosi come argento, palladio e oro vengono anch'essi utilizzati come anticorrosivi.

Si può dimostrare che questi metalli, con le loro differenti strutture chimiche, hanno effetti sul comportamento elettrico di un circuito. Ogni metallo ha un potenziale di elettrodo e nelle giunzioni con altri metalli si realizza una termocoppia. In un semplice componente come una resistenza ce ne sono due per reoforo e conseguentemente gli effetti della temperatura si annullano. Comunque, come ogni ingegnere ha dolorosamente sperimentato sulla sua pelle, la giunzione della termocoppia capta una grossa quantità di disturbi che, essendo indipendenti e casuali, non si annullano vicendevolmente. Sebbene nei circuiti di amplificazione la controreazione negativa abbia effetti positivi sul trattamento del rumore, ogni componente addizionale di rumore non identificata o non considerata rientra nel circuito di guadagno e il binomio ampiezza di banda-guadagno può essere compromesso con conseguente instabilità circuitale. Non ha effetti distruttivi sugli apparecchi ma influenza pesantemente il suono. Durante i test, ho notato che resistenze di produttori diversi, che impiegano rivestimenti protettivi diversi, presentano al banco di misura differenti andamenti della distorsione.

Nel passato le giunzioni termocoppia erano stagno/piombo-stagno/piombo le quali, avendo identici potenziali di elettrodo, generavano bassi valori di rumore di termocoppia. Oggi il mercato abbonda di metalli utilizzati come rivestimento tra dispositivi, cablaggi e basette circuitali. In questa fase iniziale della RoHS, la mancanza di dati tecnici dai produttori costringe i progettisti al difficile compito di capire cosa non funzioni in un progetto fino a ieri valido.

Poche aziende hanno già commentato gli effetti della RoHS sul suono dei loro prodotti. Portare a conoscenza di tutti i problemi connessi, potrebbe danneggiare la reputazione faticosamente costruita nel corso degli anni. A causa di un baco nel meccanismo, è consentita la vendita di beni importati nella Comunità Europea prima del 1° luglio. Molti prodotti non conformi sono accatastati in pile altissime nei magazzini, pronti a soddisfare la domanda nei mesi futuri. Passerà un po' di tempo prima che prodotti RoHS conformi vadano a riempire gli scaffali dei distributori hi-fi. Un produttore europeo non può sfruttare questa possibilità (una vera ingiustizia), quindi, si troverà in una posizione svantaggiata, a meno di ottenere pari performance dai suoi nuovi prodotti RoHS. Sarà il primo ad essere giudicato indipendentemente che l'approccio sia quello di capire e affrontare il problema o sostituire meramente con componenti RoHS conformi e incrociare le dita.

Avendo lavorato sulle possibili soluzioni alla RoHS sin dal 2004, per le ragioni che ho già illustrato, non ho dubbi che abbia profondi impatti sul suono in presenza di segnale analogico ad alto guadagno ed elevata risoluzione. Il dominio digitale è fatto di zeri e uno e visto che questo non significa "giocare" sull'aumento dell'induttanza dei circuiti stampati e dei reofori dei componenti, i problemi ci sono (dopo tutto la sezione analogica è un circuito a guadagno unitario). Considerando che il filtro di uscita è un circuito che dipende dal guadagno e dalla frequenza, si avrebbero ripercussioni anche negli apparecchi digitali.

Secondo me, la "scienza" dietro la RoHS ha un vizio di base e l'alto numero di esenzioni lo conferma. Dopo tutto, non vorresti che il computer di bordo della tua nuova auto andasse in stallo perché il circuito è "marcito" trasformandosi in polvere grigia durante il freddo invernale, o che i semafori diventassero tutti verdi contemporaneamente. Vi sentirete sicuri sapendo che, agendo da telecomando, tutti i relé sul retro del vostro preamplificatore continueranno a rispondere prontamente grazie a commutazioni su contatti placcati al cadmio. Se la RoHS fosse stata opportunamente pensata e sviluppata, non si sarebbero rese necessarie così tante e frettolose ritrattazioni.

Ancora, cosa dire sulle recensioni? Comprereste il vostro nuovo apparecchio "pinco pallo" RoHS conforme basandovi sulla recensione di una precedente versione non conforme? Mi auguro che le riviste hi-fi, cartacee oppure on line, rivedano le versioni RoHS di tutti gli apparecchi già recensiti, tuttavia questo è un lavoro enorme che potrebbe richiedere un'eternità.

Geoff Husband >
Quali altre spiacevoli sorprese dobbiamo aspettarci?

Graham Slee >
Avete mai sentito il detto "le disgrazie non vengono mai sole"? La RoHS è solo una delle tre direttive del Parlamento Europeo che riguardano l'audio. Le altre due sono la 2002/96/EC (WEEE) sulla raccolta e il reciclaggio di materiali elettrici ed elettronici e la 2005/32/EC sull'EcoDesign. Tutte e tre dovrebbero essere l'una il complemento dell'altra, cosa che mi riesce difficile comprendere. La RoHS, più in particolare la perdita del piombo, ridurranno la vita utile di qualsiasi apparecchio ma soprattutto dei nostri amati impianti, semplicemente per la peste dello stagno. Questo comporterà un maggior utilizzo di combustibile fossile per sostituire gli apparecchi morti prematuramente. Ci saranno, quindi, più smaltimenti da trattare secondo la WEEE e questo presume l'apertura di una nuova area di sfruttamento. La WEEE copre tutto in materia di riciclaggio, il che richiede, sfortunatamente, il trasporto degli oggetti dimessi all'interno di complesse infrastrutture con le complicanze che ne derivano e la localizzazione geografica degli impianti di riciclaggio. Distributori e rivenditori a distanza (negozi on line) saranno legati a formule che prevedano il ritiro degli apparecchi giunti a fine vita. Nuovi impianti di riciclo e riutilizzo sono stati costruiti un po' dovunque in Europa per far fronte alle nuove esigenze, con conseguente incremento nel consumo di combustibili fossili.

La direttiva EcoDesign ribadisce ripetutamente che l'ambito riguarda la riduzione degli impatti ambientali e lo sviluppo sostenibile. Come possono essere la WEEE e la RoHS una il complemento dell'altra? Nel momento in cui si lanciano dei sassi, sarebbe consigliato avere sempre un'idea di dove cadranno, in altre parole si dovrebbe pensare sempre alle conseguenze. L'effetto di queste direttive sembrerebbe essere pura ipocrisia!

Piccoli e grandi produttori, ma anche gli hobbisti che, per arrotondare lo stipendio, costruiscono amplificatori sul tavolo della cucina hanno l'obbligo di registrarsi e quindi rispondono alla WEEE. Il Parlamento Europeo ha respinto un emendamento presentato dal Regno Unito che chiedeva di escludere dagli adempimenti WEEE piccole e medie imprese e business molto piccoli. A ciascuno stato europeo è stato detto di implementare una propria versione della WEEE, di conseguenza, non esistendo un ufficio centralizzato di registrazione (non c'è una politica comune per questa legislazione di "mercato comune"), ognuno deve registrarsi separatamente in ogni paese in cui intenderà vendere i propri prodotti. Sta diventando rapidamente una corsa di topi impazziti.

L'approccio tedesco alla WEEE suggerisce che ogni produttore debba prevedere un punto di raccolta in ogni sito di smaltimento municipale! Potrebbe essere che nella traduzione in inglese qualcosa sia andato perso, ma se così non fosse, l'hobbista "cantinaro" si troverebbe a dover affrontare costi dell'ordine dei milioni e questa è un vera pazzia! Se ignoriamo per il momento la "direttiva" tedesca e ci focalizziamo sulle spese di registrazione, vediamo che il costo per la soluzione fai da te proposta dal Repic (Repic, acronimo di Recycling Elettrical's Producers Industry Consortium, è un'associazione no-profit che raggruppa i più importanti produttori del Regno Unito e li rappresenta nei forum WEEE - NdT) è di 1000 sterline all'anno per paese o 25000 sterline in totale per tutti i paesi, tasse incluse (viene fornita la possibilità di inserire uno schema di conformità in ogni paese con traduzione in ogni lingua europea). Ogni piccola azienda pagherà quanto un produttore di cellulari o di elettrodomestici, ciò significa che i piccoli sovvenzioneranno i giganti (un po' come un Robin Hood al contrario). Ammesso che voi foste in grado di affrontare la spesa, potreste trovarvi nella situazione di dover decidere cosa dire e cosa non dire nella vostra pubblicità. Riporto come esempio il caso di BOOTS PLC che è stata recentemente multata perché, secondo l'interpretazione irlandese della WEEE, ha omesso alcune informazioni in una pubblicità. Oltre a tutto questo, è necessario fornire una copertura finanziaria a prova d'insolvenza, una garanzia che pagherà i costi di fine ciclo vita del prodotto indipendentemente dalla sua tipologia, dal tasso di inflazione e da quando avverrà, il che potrebbe accadere quando voi sarete ancora in vita oppure già morti e sepolti. Ovviamente questo può funzionare per i giganti industriali, ma, ovviamente, non per le piccole-medie realtà o business limitati. Mi auguro che ogni paese della Comunità Europea stia costruendo un buon numero di prigioni per contenerci tutti.

L'ultima (almeno io mi auguro lo sia) direttiva 2005/32/EC sull'EcoDesign potrebbe tentare di essere più riguardevole nei confronti delle piccole aziende. Essa richiede l'applicazione delle così dette "misure di implementazione" che sono specifiche per ogni categoria di prodotto che utilizzi energia (in lingua anglosassone EuP, acronimo di energy using product), immesso nel mercato della Comunità Europea. A meno di ulteriori emendamenti, entrerà in vigore l'11 agosto 2007 e le misure di implementazione si applicheranno solamente a prodotti con un significante volume di vendita. Secondo le ultime informazioni disponibili si parla di 200000 unità vendute nella comunità Europea in un anno. Quest'ultima frase potrebbe essere facilmente utilizzata per emendare la direttiva e trasformarla, ancora una volta in un incubo per il piccolo produttore.

Il vero Terminator (inteso come gioco di parole) della libertà audio è impersonato da Arnold Schwarznegger, il Governatore della California. Lui e quelli del programma "Energy Stars" stanno proclamando la fine degli alimentatori lineari esterni. I trasformatori a spina, ma ancora di più, gli alimentatori lineari esterni, stanno per diventare fuori norma poiché considerati in parte responsabili dei cambiamenti climatici. Arnie vuole che tutti i 50 stati degli USA aderiscano alla petizione promossa, una misura che consentirà di fare a meno di sette centrali di potenza in tutti gli Stati Uniti. Egli si sta anche interessando di efficienza degli alimentatori interni e di efficienza del trasferimento della potenza al carico. In termini audio questo porterebbe alla scomparsa degli amplificatori in classe A, che sono tutto tranne che efficienti. Con cosa saranno sostituiti gli alimentatori lineari? Con gli alimentatori ad impulsi ovviamente! Come logica conseguenza (gli appassionati audio potrebbero non essere d'accordo nell'utilizzo della parola logica), io credo, il futuro ci riserverà, con nostro sommo gaudio, solo amplificatori in classe D con alimentatori ad impulsi.

In questo articolo, piuttosto che lasciar spazio all'emotività, ho cercato di descrivere razionalmente come questa legislazione abbia un'anima con effetti distruttivi sul progettista che cerca in modo incredibilmente forte di mettere a disposizione il suo talento agli amanti della musica, solo per sfuggire da quelli che sembrerebbero essere dei crudeli dittatori. Io sento il bisogno di evidenziare la vera ipocrisia di questo gruppo di leggi la quale può essere magistralmente sintetizzata dal brano di Mike and the Mechanics "Why me", dall'album "Living Years" il cui testo recita "Ero così preoccupato di salvarmi la vita che non ti ho mai visto infilarmi il coltello". Mentre l'industria dell'elettronica sta aspettando l'ineluttabile destino e burocrati come Schwarzenegger assurgono al ruolo di dei, nessuno vede il coltello. L'eliminazione dei trasformatori a spina dagli USA può far eliminare l'emissione di CO2 di sette centrali. L'EcoDesign può fare qualcosa in più. Soffermiamoci per un attimo a considerare che un Boeing 747 (parimenti ad altri jet) produce un quantità di CO2 equivalente ad un terzo di una centrale. Non solo, non libera il gas sotto le nuvole, dove le piogge potrebbero diluirlo e restituirlo indietro alla madre terra, ma nella fragile stratosfera dove rimane a bloccare il processo di condensazione. La conseguenza è che non piove su quelle parti del pianeta dove ce ne sarebbe maggior bisogno, dove le persone muoiono di fame per le carestie! E in altri posti provoca innondazioni ed epidemie le quali, con risultati ancora più devastanti, uccidono le persone povere di questo mondo crudele!

Quanto ironicamente descritto nel Don Chisciotte sugli atteggiamenti della politica e che troverebbe perfetto riscontro in quel che accade oggi, ben si adatta all'autogratificazione di coloro che detengono il potere, ma il detto "non c'e peggior cieco di chi non vuol vedere" potrebbe essere il loro epitaffio.

Un paio di considerazioni da un recensore ammattito

A meno di non voler distruggere il pianeta in cui viviamo, ci troviamo coinvolti in prima persona in un processo di profondo cambiamento. I metalli pesanti sono elementi inquinanti che sono persistenti e pericolosi, con l'aggravante che la maggior parte di essi finisce in ambiente. Nonostante il nostro livello di civilizzazione, gettiamo nei rifiuti un'enorme quantità di apparecchi elettrici e le sostanze chimiche in essi contenute finiscono nel terreno e di conseguenza nella nostra acqua potabile. Cercare di ridurre questo è sicuramente "cosa buona". Qui abbiamo un caso semplice, ma valido per fare alcune considerazioni. Il problema si presenta nel momento in cui le regole si applicano a livello mondiale (non solo europeo) in un contesto legislativo ampio e rigido. Sono certo che molti piccoli produttori di apparecchiature elettroniche continueranno ad utilizzare il piombo nei loro prodotti, in quelli che ho avuto qui sicuramente c'era. Se considerate anche tutti quei produttori che lo utilizzano come materiale smorzante e per aumentare la massa (soprattutto nei giradischi) è facile concludere che, la fuori, ci sono molte aziende che potrebbero essere potenzialmente chiuse da un giorno all'altro dalle autorità. E' sempre difficile creare eccezioni alla regola, ma, converrete anche voi, fissare un tetto massimo di, diciamo 10.000 unità, consentirebbe ai grandi ragazzi di muoversi nel territorio che preferiscono e i piccoli produttori che sono responsabili in minima parte di questi problemi (avete mai visto un Krell in un cassonetto), potranno, da un lato, continuare ad approvvigionarsi dai produttori di componenti speciali, dall'altro, iniziare ad utilizzare componenti senza piombo, man mano questi divengano disponibili. Ma, ovviamente, questo non porterebbe nella direzione auspicata.

MA, e questa è la mia personale opinione, questo tipo di legislazione, pur teoricamente desiderabile, è una vetrina politica per mettersi in mostra. Guardate attentamente tutte le misure anti inquinamento che sono state decise. Pensate ce ne sia una che effettivamente riduca i consumi? Io no. Sono tutte costruite attorno a degli schemi che, alla fine, portano ad un aumento dei consumi, accelerano l'economia, aumentano i posti di lavoro e generalmente acuiscono i problemi del pianeta. E' vero, meno piombo nel terreno è un bene, ma comporterà più ricerca e sviluppo, nuovi prodotti "amici dell'ambiente" da acquistare, cicli di vita più brevi, maggior utilizzo dei mezzi di trasporto, obsolescenza e pesante burocrazia. Questo è quello che i poteri forti vogliono, "ragazzi, comprate più prodotti e salvate il pianeta". Non so se qualcuno di voi abbia calcolato il numero di vite umane che saranno salvate grazie a queste leggi, ma è un'inezia in confronto ai milioni di persone che moriranno nell'area dell'Africa sub-Sahariana e in Asia, nei prossimi 25 anni, per il riscaldamento globale. Infatti, a conti fatti, questa cosa, contribuisce probabilmente al problema principale. Penso seriamente che, fino quando Roma non brucerà, i politici saranno felici di truffare.

"Chimica Inorganica" David Abbott M.A., Ph.D., A.R.I.C. (Casa Editrice M&B)

Inquinamento da Gas nella Stratosfera Dovuto all'Incremento del Traffico Aereo, Effetti sull'Ambiente

Technology Review: Nuove Tecnologie e loro impatti

Il Riscaldamento Globale ha effetti dannosi sulla salute? Scientific American 20aug00

Le direttive della Comunità Europea:-

http://europa.eu.int/eur-lex/pri/en/oj/dat/2003/l_037/l_03720030213en00190023.pdf

http://europa.eu/eur-lex/pri/en/oj/dat/2003/l_037/l_03720030213en00240038.pdf

http://ec.europa.eu/enterprise/eco_design/directive_2005_32.pdf

NB. A causa "dell'esplosione" su Internet di articoli sulla materia, i riferimenti agli emendamenti menzionati non sono più disponibili

REPIC - Recycling Electrical Producers' Industry Consortium

Stato della California, Alimentatori e Apparecchiature Audio Video Consumer:-

http://www.energy.ca.gov/2006publications/CEC-400-2006-002/CEC-400-2006-002-REV1.PDF

NB(1). Pagine 122 - 123

NB(2). A causa "dell'esplosione" su Internet di articoli sulla materia, la legislazione originale non è più disponibile

© Copyright 2006 Geoff Husband - www.tnt-audio.com

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