Cinque anni fa scrissi un editoriale sull'industria discografica e il futuro della musica registrata volutamente polemico. Ho scelto, in maniera deliberata, di essere controverso e provocante ed in cambio ne ho ricevuto una bella mole di risposte - ma sono stato veramente così duro con George Michael??
Ora è giunta l'ora che, insopportabilmente pieno di boria, mi gongoli nel sapere che molto di quello che scrissi è diventato realtà. Però all'epoca non considerai un aspetto importante.
Infatti la mia conclusione fu che i CD e gli mp3 sarebbero stati dati in omaggio dai promoter dei vari gruppi musicali come pubblicità per i concerti dal vivo. Quello che però non avevo previsto è che la nuova generazione di musicisti avrebbe preso la balla al balzo e trasformato YouTube nel loro principale mezzo pubblicitario "underground".
Ora tutti voi là fuori della generazione cresciuta a "pane e internet" state di certo ridendo sotto i baffi di quanto io sia stato lento a capire, ma questo editoriale è diretto a tutti coloro che ancora fanno suonare dei dischi siano essi analogici o digitali.
Ma come sono arrivato a rivedere le mie conclusioni? Per caso, un mio amico mi ha mandato un link di un tizio che suonava la chitarra, http://fr.youtube.com/watch?v=Ddn4MGaS3N4. Io, prontamente, sono andato a vedere, sono rimasto impressionato dal video ed ovviamente ho rimandato il link ad un altro paio di amici: questa è la natura della fama ai tempi di Internet! Poi sono andato a rivedere di nuovo il video ed ho trovato il link ad una casa discografica - www.candyrat.com - ed ovviamente l'ho seguito (come farete di certo anche voi!) e mi sono ritrovato un sito web semplice ma accattivante in cui mi si offriva la possibilità di scaricare tra gli altri il nuovo album "Art of Motion" di Andy McKee e di ricevere il CD direttamente a casa. Siccome ancora amo possedere degli "oggetti" ho ordinato il CD che mi è arrivato in una settimanina dopo aver sorvolato l'Atlantico.
Questa non è la recensione di un disco, quindi non andrò molto più in là di dire che la musica è di qualità molto alta, la registrazione buona ed il disco un po' curvato.
Ma questa è una catena commerciale perfetta: pubblicità di bocca in bocca, instantanea gratificazione su un sito web, acquisto immediato di un disco consegnato in maniera perfetta. Tutto questo senza che nessuna grossa casa discografica ci abbia messo il naso: nessun modello in posa su MTV, nessun gigantesco budget, nessun cartellone pubblicitario o intervista TV. Solo un ragazzo apparentemente ordinario che seduto nella sua stanza mentre suona in maniera straordinaria la chitarra viene ripreso probabilmente con la videocamera da 200 dollari della mamma... Ed ovviamente postare il video su YouTube non costa!
Anche solo 10 anni fa questo ragazzo non sarebbe mai andato su MTV, non avrebbe mai venduto un singolo CD e nessuno al mondo avrebbe scaricato la sua musica e probabilmente ora starebbe suonando in qualche piccolo club di campagna per dei contadini. Questo ragazzo avrebbe potuto non aver mai la possiblità di registrare un disco.
Ora tornate indietro a quel link come ho fatto io e notate il numero delle volte che il video è stato visto: 15 MILIONI! 15 milioni di persone (OK, d'accordo io da solo conto per 6) hanno visto e sentito Andy suonare. Non 15 milioni di persone hanno per caso visto il video su MTV mentre lui suonava, ma 15 milioni di persone si sono attivate ed hanno seguito quel link per vedere qualcosa che gli era stato detto essere di ottima qualità. Ed una volta che hanno visto anche il link alla casa discografica, quanti sono andati a comprare il CD o il diritto di scaricare i brani? Siccome nulla è stato speso per la pubblicità o la distribuzione, quanto di quello che avete pagato è andato in tasca all'artista? Scommetto una percentuale maggiore di qualsiasi musicista che abbia un contratto con la Sony!
Sono sconvolto. Di colpo i miei sogni più rosei sono diventati realtà ed anzi sono stati superati. Ora persone con del talento possono essere ascoltate e possono vendere quel talento indipendentemente dall'essere passati sotto il bisturi di un chirurgo estetico o di aver firmato un contratto decennale con una grossa casa discografica che si può facilmente permettere di pagare un milione di dollari per un video. In questo momento siamo in mezzo ad uno dei più eccitanti periodi per la musica! Tutte le forme di musica sono disponibili, le mode sono ormai obsolete poiché non abbiamo più bisogno di un genere con un impatto simile al "punk" affinché le case discografiche inizino a prendere dei rischi: se volete il nuovo "punk" è là fuori da qualche parte, potete trovarlo in qualche secondo e di certo troverete qualcuno con un sito web decente disposto a vendervelo e a dirvi dove e quando quella band suonerà dal vivo. E questo è tutto.
Quello che abbiamo quindi è una specie di comunismo musicale con i mezzi di produzione, pubblicitari e di distribuzione nelle mani dei lavoratori (musicisti). Spero che continui così ancora a lungo.
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