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Editoriale di Settembre 2010

Report RIAA: come sta la Musica negli USA?

Autore: Lucio Cadeddu - TNT Italia

Rieccoci a parlare di mercato della Musica, come ormai tradizione di questa rivista. La RIAA (Recording Industry Association of America) pubblica ogni anno un report sui volumi di unità vendute nei vari formati sul mercato americano, distinguendo anche nettamente la parte "liquida" (download di files musicali) da quella "solida" (CD, vinili etc.).
Il report integrale, in inglese su file PDF, lo si può scaricare direttamente dal sito della RIAA.

Le statistiche pubblicate si riferiscono alle vendite nell'anno 2009, e vengono pubblicate dalla RIAA, di norma, poco prima dell'estate dell'anno successivo. Il lavoro della RIAA è interessante perché consente sempre di mettere a confronto diretto i dati dell'anno trascorso e di quello precedente (2008, in questo caso).
Analizzando i freddi numeri, si conferma un trend che più volte ci è capitato di evidenziare durante questi ultimi anni: continua a calare il mercato dei supporti fisici (globalmente), continua a salire quello della Musica liquida, tanto per smentire i pochi esperti che ancora insistono nel dire che i files non potranno essere il supporto audio del futuro.

Scendendo più in dettaglio, non possiamo non notare un calo del 3.5% del totale delle unità vendute, dove per unità si intende qualunque prodotto audio, su supporto fisico o no. Il calo è ancora più evidente se si considera il corrispondente in denaro, in questo caso si arriva a -12.3%. Quest'ultimo dato, se volete, è pure abbastanza normale, i prezzi delle singole unità tendono a diminuire.
In altre parole, si spende sempre meno per acquistare Musica, sia in termini assoluti (flusso di denaro coinvolto) che relativi (numero di unità vendute). Probabilmente il dato è drogato dal fatto che tantissima Musica viene scaricata illegalmente e gratuitamente. Di questa gran mole di dati, evidentemente, la RIAA non può tenere traccia.

Scendendo ancor più in dettaglio, si nota come sia cresciuta notevolmente la percentuale liquida (+9.6%), ma sia letteralmente crollato il mercato delle suonerie (-24.5%). All'interno del download legale le vendite di singoli crescono del +9.2% mentre quelle degli album interi arrivano a un incredibile +20.2%. Questo, in qualche modo, smentisce anche chi sostiene che la maggior parte delle persone oggi ascolti compilation di singoli e non acquisti più album interi. Probabilmente chi ascolta compilation le realizza con file scaricati gratuitamente e illegalmente.

Andando ad analizzare la parte dolente del mercato discografico, ovvero quella che riguarda i supporti fisici, non si può non notare che mentre i CD continuano a scendere in picchiata (-20.5%) (!!!), il vinile gode di ottima salute e continua a crescere (+10.8%). In termini assoluti siamo lontanissimi dai numeri che fa ancora il CD (3.2 milioni di unità contro 293 milioni di unità) ma il trend di crescita si conferma e pian piano fa assumere ai numeri assoluti degli LP quote di mercato ormai non più trascurabili.

L'andamento delle vendite di musica "liquida" contro la musica "solida" è poi piuttosto significativo: i rapporti erano, rispettivamente, 16% contro 84% nel 2006, 23% contro 77% nel 2007 e 34% contro 66% nel 2008. Nel 2009 i rapporti continuano ad avvicinarsi: 41% contro 59%. Ormai siamo vicinissimi al punto di pareggio. Il trend è inequivocabile, la crescita dei download è rapida, rapidissima. Con buona pace di chi crede che non durerà. Anche i dinosauri forse ritenevano di poter vivere per sempre ;-)

Niente di nuovo sotto il Sole, direte voi. E infatti da anni sosteniamo che il futuro prossimo sarà dominato dalla Musica liquida per chi ama il digitale e la comodità e dal vinile, per chi desidera ancora l'oggetto fisico, con tutto il suo rituale che noi appassionati ben conosciamo.
Scusate se azzardo la domanda ma...c'è ancora qualcuno che crede nel roseo futuro dei supporti fisici digitali (CD, SACD, Blu-ray Audio...)?
Io temo che per questi supporti sia giunto il momento di suonare una cupa, seppur dolcissima, elegia funebre. E perdonatemi se non riesco a fare a meno di inserire la mia preferita di sempre, partorita dalla fertile mente dei New Order qualche decina d'anni fa ormai (Elegia, dall'album "Lowlife" - 1985) per ricordare il mai troppo compianto Ian Curtis.

© Copyright 2010 Lucio Cadeddu - direttore@tnt-audio.com - www.tnt-audio.com

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