[Editoriale] Sennheiser apre al pubblico i suoi stabilimenti e crea l'Audiophile Experience Center in Tullamore, Irlanda

È di questi giorni la notizia che Sennheiser, colosso mondiale nel campo delle cuffie, apre al pubblico il suo stabilmento di Tullamore, in Irlanda, dove da decenni sono realizzate le cuffie che tanto apprezzamento riscuotono da sempre presso gli appassionati di tutto il mondo.

In sostanza, dopo aver riunito sotto un'unica struttura il reparto che realizza i trasduttori e quello che assembla le cuffie, la Sennheiser ha deciso di creare quel che ha battezzato Audiophile Experience Center (il link porta alla pagina ufficiale), un luogo dove gli appassionati non solo possono vedere come vengono realizzati i prodotti, ma anche ascoltare le diverse offerte del catalogo e le novità.

La visita comprende il trasferimento da e per Tullamore, in Irlanda, la sistemazione in un albergo locale, una visita guidata alle varie aree di produzione della fabbrica e una sessione di ascolto. Qui gli ospiti potranno testare e confrontare le cuffie audiofile, compresa la top di gamma HE 1. Per non disturbare la produzione, il centro non è aperto per visite regolari ma solo una volta al mese, per un piccolo gruppo selezionato di ospiti che è invitato in esclusiva. Unendosi alla comunità Sennheiser si può vincere l'opportunità di accapparrarsi un biglietto per la visita all'Audiophile Experience Center.

Perché è una notizia importante? Semplice, perché sempre più spesso le aziende HiFi sono bunkerate ed estremamente gelose dei propri segreti. Di recente è capitato in redazione un amplificatore da recensire, del quale ci è stato chiesto non pubblicare foto dell'interno. Evidentemente nascondeva chissà quale preziosissimo segreto industriale! E invece no, il segreto era solo commerciale, perché l'amplificatore altro non era che una scheda in Classe D disponibile per l'acquisto per chiunque, su Ebay, Amazon e in tanti altri store online. In pratica, il segreto di Pulcinella. Ovvio che non volessero che si pubblicasse la foto, gli acquirenti avrebbero capito che il costruttore aveva messo dentro un cabinet una scheda già pronta da 200€, rivendendo poi il tutto a N volte il prezzo e millantando soluzioni tecniche proprietarie e all'avanguardia.

Naturalmente, abbiamo posto un veto: o si pubblica la foto dell'interno e si dice chiaramente cosa ci sia dentro, o la recensione non esce. Prossimamente ne sapremo di più.

Quindi non posso che plaudire all'iniziativa di Sennheiser che, evidentemente, non ha niente da nascondere. Realizza in proprio trasduttori e cuffie e non si limita ad assemblare o anche solo rimarchiare prodotti realizzati da terzisti cinesi a bassissimo costo. Che, poi, questa cosa del segreto industriale faccio davvero fatica a capirla: è come se Ferrari, Lamborghini etc. blindassero i motori in cabinet inaccessibili alla vista. Al contrario! Sono ben fieri di mostrare la bellezza delle loro realizzazioni e le eventuali innovazioni tecniche contenute. Per proteggere le proprie innovazioni basta brevettarle. Chi non ha nulla da nascondere, non nasconde! Brava Sennheiser!

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Editoriale di Settembre 2023

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