SM >
La strategia intrapresa
da INDIANA LINE mi sembra quella di offrire prodotti di buona qualità
costruttiva e vantaggiosa, rispetto al costo, qualità acustica.
Potete spiegare quali sono gli aspetti che più caratterizzano la
vostra produzione?
RF >
La qualità acustica dei diffusori
INDIANA LINE è costante su tutta la gamma di modelli.
La messa a punto timbrica dei diffusori
(nostra prima preoccupazione) è affidata, infatti, sempre allo stesso
gruppo di ascolto per cui non possono venirsi a creare differenze notevoli
tra modello e modello della stessa serie.
Ci sono bensì differenze timbriche
tra le diverse serie di diffusori, dovute a scelte di progetto dettate
dalla principale destinazione d'uso o di clientela prevista per il diffusore
stesso.
A titolo di esempio, i diffusori a tre
vie, destinati ad un pubblico giovane che ascolta in prevalenza musica
da discoteca a livelli sostenuti, hanno una timbrica volutamente più
aggressiva, con bassi più marcati ed alti più in evidenza.
Per quanto riguarda invece il costo contenuto
dei diffusori INDIANA LINE, posso motivarlo con quattro fattori principali:
a) Quantità di pezzi prodotti,
per modello e complessivamente, che ci permette di acquistare la componentistica
direttamente dai costruttori, anche stranieri, e non tramite distributori
o rivenditori.
b) Altoparlanti realizzati su nostro
specifico progetto e fatti costruire direttamente da fabbriche primarie.
Tutti i nostri woofer, salvo rare eccezioni, sono, infatti, progettati
specificatamente per il diffusore su cui dovranno essere montati. Cioè,
prima si stabiliscono le caratteristiche e le dimensioni del diffusore,
poi si progetta e si fa costruire il woofer adatto, scegliendo i migliori
o comunque i più idonei componenti sul mercato (membrane, sospensioni,
bobine, ecc.), spesso importando direttamente i medesimi e affidandoli
in conto lavoro ai costruttori di altoparlanti.
c) Progetto di diffusori "essenziali".
La maggior parte dei diffusori INDIANA LINE è realizzata con pannelli
di truciolato di elevata compattezza e qualità con impiallacciatura
vinilica nera – verniciata su alcuni modelli per migliorarne l'aspetto
– decisamente meno costosa di quella in legno, ma che assicura comunque
un risultato molto gradevole. Occorre tenere presente che l'incidenza del
costo di un mobile in vinile su un diffusore è nettamente inferiore
di quella di un mobile impiallacciato in essenza di legno e, più
ancora, di un mobile in massello.
d) Questo dato è significativo
del buon rapporto contenuto tecnico / fattore estetico dei nostri diffusori.
Da alcuni anni a questa parte, il fattore estetico ha tuttavia acquistato
un'importanza crescente: molto spesso il, o meglio la, cliente sceglie
prima con gli occhi e, solo successivamente con le orecchie. Questo ci
ha indotto a derogare in parte dalla nostra tradizionale linea "spartana"
anche se, ripeto, di aspetto gradevole, per realizzare diffusori di migliore
finitura estetica e (per quanto ancora possibile) tecnica: la linea ARBOUR
appunto.
SM >
Ho notato che la
vostra rete di vendita è spesso affidata a grandi magazzini, spesso
ben lungi dall'essere rivenditori specificamente attrezzati per effettuare
idonee prove di ascolto. Non pensate che questa politica commerciale possa,
in qualche modo, limitarvi, impedendo al vostro prodotto di essere adeguatamente
valorizzato ed apprezzato?
RF >
I numeri sono dalla parte della grande
distribuzione che, detto per inciso, sta via via migliorando la propria
specializzazione nonché le attrezzature per effettuare prove di
ascolto. Nella nostra rosa di clienti abbiamo tuttavia un notevole numero
di punti vendita specializzati, che trattano soprattutto la gamma più
alta del nostro prodotto – per l'elevato rapporto qualità/prezzo,
per l'assistenza tecnica rapida e gratuita senza complicazioni burocratiche,
per la nostra disponibilità a risolvere direttamente eventuali problemi
o particolari situazioni, ecc. – ma non disdegnano affatto i diffusori
più economici, ma pur sempre di buon livello qualitativo.
Ritengo che si debba valutare il gradimento
e, quindi, l'apprezzamento e la valorizzazione di un prodotto più
dai numeri delle vendite che non (o quanto meno, non solo) dalla sua presenza
in punti vendita specializzati.
SM >
Oltre all'interesse
per il mercato HI FI, curate anche quegli aspetti più vicini al
mondo HOME THEATER (vedi i vostri subwoofer attivi con selezione della
frequenza di taglio variabile e regolazione continua della fase acustica,
accoppiate a soluzioni quali il selettore per il massimo impatto sonoro
con effetti speciali). Come vi ponete rispetto al mercato specifico? In
che modo si coniuga con l'HI FI?
RF >
L'avvento dell'HOME THEATER ha dato un
nuovo impulso alle vendite di diffusori sia per nuovi impianti completi
che per integrazione di sistemi HI FI già posseduti. La differenza
fondamentale tra diffusori per HOME THEATER ed analoghi modelli per l'HI
FI, è essenzialmente la necessità di impiegare, sui primi,
altoparlanti dotati di circuiti magnetici schermati o comunque con bassi
livelli di flusso disperso, per poter essere posizionati vicino ai televisori
senza causare alterazioni nei colori o distorsioni delle immagini.
La serie "TH" di diffusori INDIANA LINE
è già tutta realizzata a questo scopo. Prossimamente anche
alcuni diffusori della serie "0" saranno completamente riprogettati nell'ottica
dell'HOME THEATER ed entreranno a far parte della serie "TH" (è
già iniziata la distribuzione dei nuovi diffusori TH 260 e TH 370,
destinati a prendere il posto dei precedenti modelli 031 e 042).
Proprio il settore HOME THEATER ha fatto
nascere la necessità di subwoofer amplificati, che poi vengono spesso
utilizzati anche in sistemi HI FI. Come già Vi ho comunicato, INDIANA
LINE ha in catalogo due modelli di subwoofer amplificati di diverse dimensioni
(e costo) ed un modello passivo dotato di crossover per il collegamento
dei satelliti.
SM >
Presente sul mercato
da lungo tempo, il marchio INDIANA LINE si è sempre collocato, con
i suoi prodotti, nella fascia di prezzo più accessibile, dove, inevitabilmente,
è necessario applicare dei compromessi. Anche se la linea "Arbour"
rappresenta un po' la vostra linea più rappresentativa, a quando
una serie veramente "TOP" che esprima appieno le vostre potenzialità
progettuali?
RF >
A questa domanda ho gia parzialmente
risposto in precedenza. Sottolineo che raramente sono stati applicati seri
compromessi nei contenuti tecnici dei diffusori. Torno all'esempio dei
woofer che, dall'economico minidiffusore al modello top della gamma, impiegano,
quasi tutti, membrane di altissimo livello, realizzate in materiali compositi
con la tecnica della presso-iniezione ed usate dai più prestigiosi
marchi. Avendo, come accennato, la possibilità (come progettista
posso dire la fortuna) di fare produrre i woofer con caratteristiche specifiche
per ogni singolo progetto, inclusa la larghezza di banda strettamente necessaria
ad un determinato accoppiamento con i trasduttori delle alte frequenze,
ne consegue che i circuiti crossover dei diffusori possono essere notevolmente
semplificati con un doppio vantaggio:
a) Economico: minor costo per una stessa
qualità complessiva del diffusore.
b) Tecnico: l'impiego di celle filtranti
a 6 dB/oct per i woofer oppure, nel caso di molti minidiffusori, il loro
utilizzo in gamma piena (la frequenza e la pendenza del taglio sono affidate
appunto alle caratteristiche meccaniche dei woofer stessi) permette di
contenere le rotazioni di fase e, soprattutto, non causa elevati fattori
di extra corrente, tipici dei circuiti molto complessi.
Ciò contribuisce a non mettere
in crisi gli amplificatori e a far si che i diffusori INDIANA LINE "suonino
bene" senza bisogno di amplificatori con caratteristiche particolari (specie
per quanto riguarda l'erogazione di corrente), ma solo di un "buon amplificatore",
come è sottolineato nei manuali d'uso.
Per quanto riguarda una eventuale linea
"TOP" – i cui progetti, per altro, giacciono da tempo nei miei cassetti
– la ALCOR non ritiene che, data l'attuale situazione di mercato, questo
sia il momento migliore per la sua introduzione.
SM >
Non fate molta
pubblicità al vostro marchio, né tantomeno mostrate di seguire
le ultime tendenze riguardo al contesto Internet (non disponete di un vostro
sito Web). Non credete a queste forme di comunicazione/divulgazione?
RF >
Il non fare eccessiva pubblicità
sulle riviste del settore è stata una scelta politica che risale
ormai a parecchi anni. Questa scelta potrebbe avere certamente influenzato
la presenza del marchio INDIANA LINE in qualche punto vendita altamente
specializzato,
più sensibile alla "spinta" che un buon articolo, recensione o pubblicità
di una rivista specializzata è senza dubbio in grado di promuovere;
ma non ha certo pregiudicato le vendite dei nostri diffusori nei grossi
centri (non solo dei grandi magazzini) nei quali conta soprattutto il rapporto
qualità/prezzo e l'affidabilità di un prodotto.
Riteniamo sia molto difficile oggigiorno
ricaricare su un diffusore della classe di INDIANA LINE il costo di una
pubblicità a causa di una concorrenza sempre più agguerrita.
Valutiamo più utile promuovere
il marchio direttamente presso il punto vendita che ha sicuramente maggiore
possibilità di pilotare le vendite verso il prodotto più
conveniente, sotto tutti gli aspetti (vedi punto 2), sia per sé
che per il cliente.
Per quanto riguarda la creazione di un
sito Internet, stiamo valutando l'opportunità di inserire il nostro
catalogo complementandolo con informazioni tecniche più dettagliate
su ciascun diffusore.
SM >
I vostri prodotti
sono poco recensiti sulle riviste HI FI mentre, negli anni 70, apparivano
persino sulle copertine. E' una vostra scelta precisa o è conseguenza
di poco positive esperienze passate?
RF >
La scelta delle riviste specializzate
di fare recensioni e prove su determinati apparecchi credo sia anche vincolata
a fattori economici. Vale cioè il detto "do ut des": facendo molto
poca pubblicità non possiamo pretendere un elevato numero di recensioni.
Le riviste sono tuttavia sempre disponibili,
nell'interesse dei propri lettori, a pubblicare le novità di cui
noi diamo tempestivamente comunicazione, nonché ad effettuare prove
di diffusori INDIANA LINE di particolare interesse e diffusione, come ad
esempio i nostri sistemi HOME THEATER che sono stati tra i primi ad essere
prodotti in Italia
SM >
Programmi per il futuro?
RF >
Per quanto riguarda i programmi futuri,
molta attenzione sarà dedicata, come sempre, alle tendenze del mercato
per quanto attiene a nuovi prodotti oppure al costante aggiornamento delle
caratteristiche di quelli esistenti (vedi il caso tipico dei subwoofer
amplificati, sui quali sono stati via via elevati i valori di sensibilità
d'ingresso in funzione di quelli di uscita dei nuovi modelli di processori)
per una sempre perfetta compatibilità con gli amplificatori in commercio.
- Nell'immediato, stiamo procedendo,
come accennato in precedenza, al rinnovo di alcuni modelli della serie
"0" trasformandoli in analoghi modelli della serie "TH", cioè compatibili
con le applicazioni HOME THEATER. Stiamo anche studiando e valutando l'opportunità
di fornire, sempre per sistemi HOME THEATER, "KIT" composti da 5 diffusori
(frontali sinistro e destro, canale centrale, effetti) + idoneo subwoofer
amplificato di nuovo progetto.
- Nel contempo sto progettando l'ampliamento
della serie "Arbour" con modelli che utilizzeranno woofer da 100 mm con
bobina mobile autoventilante, e strutturati su un nuovo cestello dall'aspetto
molto elegante.
- La serie dei minidiffusori con altoparlanti
schermati sarà presto arrichhita dal nuovo modello TH 250, già
in fase di produzione, di aspetto simile ai modelli precedenti TH 230 e
TH 240, ma dotato di woofer da 130 mm e tweeter orientabile.
- E' in corso di realizzo anche un nuovo
diffusore per canale centrale: il modello TH C40.
Esso si avvale di un elegante mobile
in linea con i minidiffusori TH 230/240/250 ed utilizza woofer da 100 mm
di maggior potenza e prestazioni rispetto ai precedenti modelli.
- Per offrire sempre maggiore qualità
a prezzi competitivi (da anni non aumentiamo i nostri prezzi di listino
pur offrendo un prodotto sempre migliore) stiamo iniziando un programma
di collaborazione con aziende orientali, che già producono diffusori
per blasonati marchi mondiali, le quali costruiranno, su nostro esclusivo
progetto e licenza, alcuni dei modelli di più largo consumo.
Cortesemente Renato Fornasieri (ALCOR) per TNT.
Copyright © 1998 Stefano Monteferri