[ Home | Redazione | FAQ | HiFi Shows | Ampli | Diffusori | Sorgenti | Tweaking | Inter.Viste ]

Inter.Vista con Norbert Lehmann, Presidente e capo progettista della Lehmann Audio (Entec)

di Lucio Cadeddu

[English version]

LC >
Norbert, puoi dire ai nostri lettori come è cominciata la Passione per l'HiFi (prima) e come sei successivamente diventato progettista di elettroniche audio?

NL >
Da ragazzo una cosa era certa: tutti dovevano possedere un impianto HiFi. Acquistati il mio primo impianto HiFi quando avevo 14 anni. Era un rack della Rank Arena, un nome mai sentito prima, che includeva un giradischi Lenco (!) ed un sintoamplificatore. Acquistai anche una coppia di casse a tre vie che riportavano la seguente dicitura: "120W true RMS power with original Pioneer chassis".
Mi sentivo in Paradiso! Prima di allora avevo posseduto un semplice registratore a cassette ed incidevo nastri direttamente dall'altoparlante della radio.
Puoi renderti conto della differenza anche se non conosci l'esatto setup ;-)

Alcuni anni (ed impianti) dopo, quand'ero già studente ebbi l'occasione di fare una prova d'ascolto di un ampli integrato Musical Fidelity A1 con un Rotel.
Mi sembrò come se i musicisti che prima suonavano divertiti e con grande vigore si fosserio preparati per andare a dormire. Fu in quell'esatto momento che fui contagiato dal virus dell'high-fidelitis.

Il passo successivo fu un corso tenuto dal Prof. Matthes in Duesseldorf. Ora lui è Presidente della Tonmeisterschule di Berlino. E' responsabile per tutte le incisioni l'Alban Berg Quartett.
Durante una delle sue lezioni ci fece una dimostrazione di un LP a confronto con un CD. Il set-up analogico non era niente di esoterico o hi-end, un giradischi Thorens, una piccola testina Ortofon e l'ingresso phono di un ampli integrato.
Dopo collegò il CD (relativo alla stessa incisione) ed ascoltammo così il dischetto digitale. A tutti venne il desiderio di spegnere tutto. Fino a quel momento credevo che il nuovo supporto digitale fosse di gran lunga superiore al vecchio LP.

Mi decisi di cominciare a progettare elettroniche audio perchè avevo necessità di una console di mixaggio di alto livello e di un preamplificatore microfonico. Così decisi di costruirmeli.
Fu un lungo periodo di prove ed esperimenti che mi fu estremamente utile. Mi resi conto che da questa attività si poteva pure ricavare un certo profitto così migliorai ulteriormente i miei progetti e cominciai a venderli. Gli ordini cominciarono ad arrivare per i miei amplificatori, stadi fono, preampli microfonici e circuiti di decodifica.

LC >
Puoi raccontarci in breve com'è la situazione HiFi e hi-end là in Germania?

NL >
Temo di non poterti essere molto d'aiuto. Sono quel che si dice un *nuovo arrivato* nel settore. Negli anni scorsi ho studiato un po' il mercato ed ho avuto l'impressione che la scena HiFi in Germania sia abbastanza vitale, che gli apparecchi vadano via via migliorandosi e che i progetti seri sopravvivano a quelli che sono mere trovate pubblicitarie.
Che tu ci creda oppure no ho visitato il salone di Francoforte per la prima volta quest'anno come semplice visitatore. Ho l'impressione che il pubblico tedesco gradisca principalmente i grandi nomi dell'HiFi. Se sei un principiante è difficile farsi strada. Hai bisogno di rivenditori molto seri, con grande esperienza ed ottima reputazione che possano indirizzare i propri clienti verso il tuo prodotto.
Ho osservato che alcuni Costruttori si sono resi conto delle potenzialità della Rete ma questo non è preso mai troppo sul serio dalla maggioranza dei rivenditori. Tieni conto che queste sono semplicissime opinioni personali.

LC >
Hai iniziato la tua carriera producendo preamplificatori phono, quindi mi sembra di capire che tu adori il vinile. Quali sono, secondo te, i più grossi vantaggi di una riproduzione totalmente analogica?

NL >
Solo una piccola correzione: prima di iniziare la mia carriera di vero progettista HiFi ho costruito capsule electret e circuiti per alimentazioni a batteria, più delle alimentazioni phantom.
Queste cose erano piuttosto popolari tra gli studenti ed i musicisti professionisti nella zona di Duesseldorf dove all'epoca studiavo Ingegneria Audio. Ricevetti persino una recensione sulla rivista Musicale "Musiker" nel 1989.
Quindi la prima cosa che costruì non fu uno stadio fono ma un amplificatore bilanciato per collegare un'uscita stereo sbilanciata ad un ingresso bilanciato. Di seguito arrivarono gli stadi phono.
Ma torniamo alla tua domanda sulla riproduzione analogica: immagino che tu debba essere abbastanza *familiare* con la Matematica :-)
Il problema principale nella riproduzione e registrazione del suono in digitale è che tu hai a disposizione solo dei campioni (discreti nel tempo) e devi pure decidere che valore del segnale prendere (valore discreto).
Il segnale analogico invece consiste di tutte le componenti del segnale nel dominio del tempo (continuo nel tempo, quindi) e senza alcuna restrizione dovuta alla quantizzazione (valori continui). In altre parole: riproduzione e registrazione digitali implicano sempre una riduzione dei dati rispetto al corrispondente originale analogico.
Tuttavia sono dell'idea che il digitale abbia fatto passi da gigante nella giusta direzione. Posso anche sopravvivere con lo stato attuale delle cose.

LC >
Tu progetti anche un convertitore digitale/analogico. Puoi spiegarci le idee principali che stanno dietro ad un buon convertitore?
Secondo te, qual'è il punto più debole di un lettore CD, la meccanica o l'elettronica di conversione?

NL >
Per un buon convertiore hai bisogno innanzitutto di una buona progettazione della scheda madre del circuito. Poi ho scoperto che dei buoni stadi analogici d'uscita ed una buona alimentazione sono cruciali per l'ottenimento di buone prestazioni sonore, talvolta influiscono più questi che la qualità stessa del chip di conversione.
Per quanto riguarda invece i lettori CD credo nel principio della *qualità della sorgente*. Quindi per me la meccanica di lettura è la cosa più importante.
Errori nella meccanica di lettura producono difetti ben più evidenti di quelli che si possono avere da un DAC di qualità medio-bassa.
Questa è una delle ragioni per le quali non ho ancora progettato un lettore CD, non ho il tempo per imparare tutto ciò che servirebbe per progettare una buona meccanica di lettura di un lettore CD.

LC >
I prodotti Lehmann Audio (prima Entec) tendono verso la più alta qualità sonora senza essere tuttavia estremamente costosi. Dove può il progettista HiFi tagliare i costi di un progetto serio per ottenere un alto valore del rapporto qualità/prezzo?

NL >
La parte meccanica, senza dubbio. Naturalmente anche sui componenti, puoi sempre provare a rimpiazzarne alcuni con altri meno costosi ma, a meno che tu non prenda componenti elettronici speciali ed estremamente costosi, la costruzione meccanica è quella che ti permette di risparmiare il più possibile.
A proposito: non direi che Lehmann Audio costruisce i migliori apparecchi di questo mondo. Sono semplicemente un ingegnere, grande appassionato di Musica, che fa del suo meglio per coinvolgere la gente a godere al meglio della propria Musica preferita.
Se dovessi spendere del denaro e dovessi decidere tra Musica e HiFi probabilmente preferirei acquistare dischi, a patto che una certa qualità del sistema di riproduzione sia garantita.

LC >
I tuoi prodotti sono progetti a stato solido. Qual'è il tuo punto di vista sulle valvole?

NL >
Conosco un po' di persone alle quali piacciono le valvole e questo è tutto. Per essere più seri: ci sono così tante cose da imparare in questo settore che preferisco concetrarmi solo su pochi aspetti precisi delle tematiche della progettazione audio. Ad esempio, preferirei imparare qualcosa sulla progettazione dei circuiti DSP.
Con questi piccoli chips si possono fare così tante cose, basta pensare a tutti i possibili settaggi di un filtro in un CD player. E quando non sei soddisfatto puoi sempre progettare una nuova versione del software. Al momento ritengo che la progettazione DSP sia di maggiore interesse per coloro che sviluppano apparecchi per studi di registrazione, soprattutto nel campo delle console di mixaggio digitali e processori di effetti digitali.
Per una riproduzione audio a due *soli* canali posso tranquillamente sopravvivere senza i DSP.
In ogni caso preferirei essere impegnato sul fronte delle nuove tecnologie, essendo più vicine alla mia esperienza ed alle mie attitudini.

LC >
Hai qualche nuovo progetto sulla scrivania? Puoi anticiparci qualcosa?

NL >
Ah, lo spero. Quest'anno corre il decimo anniversario della mia Azienda...posso pensare di costruire qualcosa di speciale e commemorativo, forse solo per dimostrare che posso progettare apparecchi più costosi e belli da vedere ;-)
Prometto che vi terrò informati...

Cortesemente Norbert Lehmann per TNT.

Copyright © 1998 Lucio Cadeddu

[ Home | Redazione | FAQ | HiFi Shows | Ampli | Diffusori | Sorgenti | Tweaking | Inter.Viste ]