TNT-Audio >
Manger è in un modo o nell'altro
una novità nell'ambiente HiFi, vuole far conoscere ai nostri lettori la vostra azienda?
Daniela >
Manger iniziò negli anni '70 con la messa a punto dell' altoparlante
Manger, un altoparlante ad onde concentriche. Mio padre, Josef W. Manger - l'inventore degli altoparlanti Manger,
riuscì a capire che gli altoparlanti convenzionali hanno una colorazione che altera sia il timbro degli strumenti
a percussione sia le informazioni spaziali contenute nel segnale stereofonico. Compiendo delle misure nell'ambito
temporale (tipo misurare la risposta passo passo) si accorse che gli altoparlanti tradizionali distorcono il segnale
a causa dell'azione ondulatoria. Da allora si è interessato attivamente nel campo della ricerca sugli altoparlanti.
Nel 1982 ricevette la medaglia Diesel, una delle maggiori onorificenze in Germania per il merito nel campo dell'ingegneria.
Dopo circa trent'anni di ricerca e sviluppo, la nostra azienda oggi produce sia gli altoparlanti Manger sia la gamma
dei diffusori commercializzati col nome Zeroboxes.
Per quanto mi riguarda entrai nell'azienda, che ora impiega dieci persone, nel 1991 dopo aver conseguito la laurea
in ingegneria elettrotecnica. Mio padre a 72 anni sta ancora compiendo ricerche nel campo della psicoacustica, e collabora
con numerosi istituti a livello mondiale che utilizzano i suoi altoparlanti.
TNT-Audio >
La quasi totalità degli altoparlanti sul mercato utilizza una
tecnologia (magnete e bobina mobile) che ha quasi cento anni. Gli altoparlanti Manger sembrano innovativi e rivoluzionari
in questo campo. Da cosa proviene un approccio così anticonformista?
Daniela >
La nostra capacità uditiva ci permette di percepire facilmente, attraverso una finestra
aperta, la differenza tra il suono di un pianoforte e quello riprodotto da un altoparlante. Ognuno riconosce questa differenza
tramite la propria esperienza personale. All'inizio di tutto ci fu la domanda: "perchè il suono degli strumenti musicali
differisce da quello degli altoparlanti"?
TNT-Audio >
I vostri altoparlanti hanno una risposta in frequenza dichiarata
da 80 a 33.000 Hz. Quali sono le limitazioni tecniche che tagliano la riproduzione verso le basse frequenze?
Daniela >
Il diametro della membrana determina l'intervallo delle frequenze riproducibili. Il campo
delle bassissime frequenza è anche quello in cui il sistema tradizionale (sistema a pistone) lavora bene, senza problemi di generazione
di alti livelli di pressione acustica. E non è necessario un sistema diverso.
TNT-Audio >
Se ho capito bene, i vostri altoparlanti eliminano i problemi
dei suoni transienti che tutti gli altoparlanti convenzionali hanno. Secondo la vostra teoria, ciò fa "scomparire" all'ascoltatore i vostri
altoparlanti mentre gli altoparlanti convenzionali restano "in evidenza" mentre suonano. Cioè l'ascoltatore è costantemente in grado di
percepire il punto di origine del suono. Ho udito alcuni diffusori che scomparivano letteralmente nella stanza d'ascolto, nonostante
utilizzassero proprio degli altoparlanti tradizionali; dunque ci deve essere qualche altro motivo..
Daniela >
I nostri diffusori non si limitano a scomparire (Tutti gli Zerobox scompaiono come dice la parola
stessa). Quando stai ascoltando un suono stereofonico, generi un'immagine acustica, uno scenario acustico, se vuoi. Naturalmente, se stai
ascoltando un solo diffusore, quindi un suono monofonico, puoi riconoscere che il suono sta provenendo da un diffusore Zerobox, ma anche
in questa configurazione il diffusore non possiede un suono proprio, ..nessuna colorazione, grazie alla ottima risposta temporale.
TNT-Audio >
I diffusori che utilizzano un solo altoparlante dovrebbero (grosso modo)
godere dello stesso vantaggio: una sola massa in movimento, transienti più realistici. Qual è la sua opinione su questi (tipicamente ad
alta sensibilità) diffusori monovia?
Daniela >
Sono di moda adesso, specialmente accoppiati con gli amplificatori a valvole monotriodo. È vero
che la risposta temporale è migliore di quella di un altoparlante multivia, ma esiste ancora l'azione di un pistone, che ha un proprio
suono caratteristico.
TNT-Audio >
Sembra che i vostri diffusori non facciano uso di onde così come fanno gli
altoparlanti convenzionali. Sembra che non utilizzino l'onda d'aria .. può dirmi come fa a trasmettersi l'energia sonora una volta che
l'altoparlante ha ricevuto l'impulso? È trasformata in calore dagli smorzatori dietro la membrana? Questo non produce reazioni?
Daniela >
I nostri altoparlanti funzionano a linea di trasmissione di onde concentriche. Questo vuol dire
che non sono in movimento masse o sospensioni. Funzionano come resistori meccanici, e lo smorzatore centrale ed il perimetro esterno sono
armonizzati con le proprie impedenze in modo da evitare qualsiasi riflessione.
Quando il segnale di ingresso eccita la bobina dell'altoparlante, il diaframma inizia a comprimere l'aria davanti a sè. Date uno sguardo
alla brochure "Acoustical Reality" che illustra uno spaccato del diaframma con le molecole d'aria posizionate in fronte.
Le onde concentriche sono onde di trasporto delle frequenze, come quelle prodotte da un sasso in uno stagno. La velocità di
queste onde concentriche è in funzione della frequenza: per le alte frequenze ci sono solo onde centrali mentre per le frequenze minori
le onde viaggiano nel perimetro esterno. Riprendendo la similitudine, un sasso piccolo per le alte frequenze e un sasso grande per
le basse frequenze.
TNT-Audio >
I diagrammi della risposta impulsiva dei vostri altoparlanti sono a dir
poco impressionanti. Che cosa mi dice della rappresentazione della risposta polare?
Daniela >
Se misuri la risposta passo a passo in angolazioni diverse, vedi che il tempo di salita diminuisce,
e questo è positivo per il nostro senso dell'udito. Ciò equivale ad un cambio di posizione, uno spostamento dal centro ad un lato rispetto
ad un punto di emissione, come ad esempio un cantante.
Il suono varia, ma non cambiano ne' le sue caratteristiche ne' la riflessione acustica del locale. Le variazioni di pressione recano sempre
con se delle informazioni sulle caratteristiche e sulle dimensioni della fonte di emissione. Ogni suono naturale, come ad esempio quello
emesso da uno strumento musicale, da un uccello, da un cantante, ha la sua propria "direttività"; cioè il punto in cui il suono inizia a
diffondersi. Succede così anche con un altoparlante, se poi c'è anche la colorazione tipica del suono, allora l'altoparlante non "scompare".
TNT-Audio >
Potrebbe riassumerci in breve il progetto dei diffusori Manger ZeroBox ?
E che cosa mi dice dell'aumento dell'interazione ambientale prodotta dagli altoparlanti laterali?
Daniela >
Il posizionamento laterale degli altoparlanti nei diffusori ZeroBox genera un "baffle" acustico senza
radiazione omnidirezionale. L'altoparlante frontale rimane quello principale, e gli altoparlanti laterali sono collegati in serie con la bobina,
in modo tale che essi sostengono la radiazione dell'altoparlante frontale come un "baffle" infinito. Il risultato è tale per cui non è possibile
riconoscere la cassa acustica, che scompare.
TNT-Audio >
State pianificando ulteriori miglioramenti dei vosti diffusori? In quale
direzione avanza la vostra ricerca e sviluppo?
Daniela >
In presenza dei nuovi formati audio ad alta ampiezza di banda (SACD, DVD-Audio), noi stiamo realizzando
un altoparlante largabanda con un'ampiezza di banda più elevata di quella odierna. Sul versante teorico la ricerca di mio padre si focalizza
sulla rilevanza che la risposta ai transienti riveste per la nostra percezione uditiva.
Cortesemente Daniela Manger per TNT.
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Traduzione: Giacomo Trotto - HTML: Joel Grignou
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