LC >
1) Potresti introdurre la tua etichetta audiophile online ai nostri lettori? Da quanto tempo esiste e come mai hai deciso di crearla?
AS >
OnClassical è il tentativo di portare la musica classica su internet attraverso una moderna filosofia: far da sè senza intermediari e società d'autore, senza costi di stampa, o l'onere della spedizione (noi trattiamo la sola musica non il CD in quanto pacchetto), ma anche senza DRM, scadenze di royalty (nel caso di chi compra o licenzia musica con noi) ed altre noie (e costi).
OnClassical è una sorta di esperimento che mette insieme musica classica ed alta fedeltà, sceglie musicisti di notevole spessore, e dà loro la possibilità di registrare gratuitamente. Inoltre non viene chiesto loro alcun diritto esclusivo.
LC >
2) Altre etichette audiophile stanno offrendo i propri files di "studio master" disponibili per il download a pagamento sui loro siti web (la prima che mi viene in mente è Linn Records). Sembra tuttavia che il vostro approccio sia differente. Potresti spiegarne i motivi? Ad esempio, dichiarate che il 50% dei profitti delle vendite vada direttamente nelle tasche degli autori e non alla SIAE, come è possibile tutto ciò?
AS >
Gli album su onclassical.com sono ora disponibili in formato PCM/WAV (la qualità CD ovvero 44.1 kHz * 16 bit) per evitare problemi dovuti all'eventuale decompressione di file compressi (come MP3, OGG, ecc.) durante la fase della masterizzazione di un CD. Questo perché io sono rimasto spesso sconcertato nel constatare la qualità dopo la "cottura" del disco: sebbene i file compressi fossero eccellenti, la qualità del suono originale subiva inevitabilmente un'involuzione.
Circa invece i profitti, sì: diamo il 50% di questi ai nostri musicisti e non a società del diritto d'autore (SIAE [per l'Italia]). La ragione è molto semplice: noi trattiamo solo musica che sia di pubblico dominio o i cui compositori non siano iscritti a queste società. Ciò è possibile in Rete.
LC >
La "musica liquida" sta diventando sempre più popolare. Per questa ragione il mercato HiFi ha iniziato ad offrire sempre più prodotti destinati a tale utilizzo (DAC USB, server ethernet etc.). Quale è il tuo pensiero sul futuro di questo approccio alla fruizione della Musica?
AS >
Penso che presto computer e trasmissione dei dati diventeranno la sola applicazione elettronica di cui disporremo, così probabilmente la musica verrà ascoltata direttamente dal web in alta definizione (senza nemmeno preoccuparci di salvarla su disco). Anche i concerti dal vivo subiranno cambiamenti. In particolare magari i pianisti potranno suonare da casa, non soltanto mediante le mani, le braccia, le spalle, ma addirittura con il solo pensiero; e il pubblico ascolterà direttamente via cavo dsl.
LC >
4) Da un punto di vista strettamente tecnico potresti raccontarci come prendono vita le tue registrazioni? Che tipo di componentistica utilizzi? Sei fedele all'approccio "Real Stereo"? (due microfoni, no sovraincisioni)?
AS >
Apprezzo molto i microfoni Neumann (dai KM 184 alla serie KM 140 fino agli U 87) per la loro cura e precisione nel catturare la sorgente originale. Non sempre però li uso: per la musica vocale, infatti, preferisco lavorare con AKG C 414 or B&K DPA (abbiamo una coppia 4009). Poi uso Amek e computer (PC). Cerco di ottenere il miglior risultato con solo poche macchine che però conosco molto bene. Sebbene la maggior parte delle nostre registrazioni siano effettuate con solo una coppia stereofonica, ad essere sinceri, trovo la tecnica rigorosamente stereofonica (riprese con soli due microfoni) un po' limitante. Per sottolineare questa cosa dirò che un progetto di ripresa multitraccia spesso risolve alcuni problemi logistici circa le posizioni degli strumenti ed il risultato finale. In ogni caso ogni missaggio è il risultato poi di un attento progetto tecnico e quindi ogni ritardo e l'immagine finale del suono sono decisi solo dopo attenta valutazione di calcolo.
LC >
5) La triste "loudness war" sta devastando la maggior parte delle moderne registrazioni. Noi riteniamo che uccidere la dinamica di un'esecuzione musicale equivalga ad uccidere la Musica stessa. La compressione può essere utile per rendere le registrazioni accettabili in formato MP3 ma è decisamente un "no-no" per gli ascolti domestici ad alta fedeltà. Quale è il tuo punto di vista su questo scottante argomento?
AS >
La compressione e l'espansione delle dinamiche porta inevitabilmente il suono a distorsioni fisiche.
Sono convinto che una buona registrazione non sia tanto sinonimo di costose attrezzature quanto di un buon ragionamento. Spesso i tecnici del suono non sono veri musicisti e puntano soltanto su stratosferiche attrezzature ed eccellenti conoscenze e magari poi si ritrovano a registrare in bunker che appiattiscono ogni dinamica altrimenti possibile (da notare che un buon musicista punta sempre ad ottenere la maggior "scala" dinamica per il suo strumento). Io non credo vi sia un software in grado di ridare le dinamiche perdute (in sede di registrazione), così come non esiste trucco che possa donare bellezza ad un brutto viso. Credo invece che il risultato finale debba coincidere con il progetto tecnico di partenza, e detto progetto dev'essere chiaro fin da subito. A questo punto ogni trattamento del suono in fatto di dinamica (o altro) si renderebbe inutile e pure dannosa così come una buona fotografia scattata con le giuste condizioni di tempo e apertura non necessità di future manomissioni.
LC >
6) C'è qualche speranza di veder espansa la vostra attività di produzione e diffusione di ottime incisioni su file a generi musicali "non classici"?
AS >
Non credo. Ma nota che con il termine classico intendo tutto ciò che forma un genere, una base. Così la musica elettronica, o etnica, o di ricerca suscita il nostro interesse.
Cortesemente Alessandro Simonetto per TNT-Audio.
Non perdete la nostra prova d'ascolto dei files ad alta risoluzione della OnClassical.com! Potete provare voi stessi il download di alcuni loro samples direttamente dal sito web di OnClassical.com.
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