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L'esposizione Bristol 2006 Sound & Vision

[English version]

Reporter: Maarten van Casteren - TNT UK
Data: Luglio, 2006
Traduttore: Roberto D'Agosta

Introduzione

Con quello di quest'anno, questo è il mio terzo show di Hi-Fi a Bristol e mi sono divertito più degli altri anni perché facendo parte del gruppo TNT sono un membro della stampa. Una piccola nota per tutti coloro che non hanno mai visitato un'esposizione Hi-Fi: si tratta praticamente di un grande hotel in cui ogni stanza è occupata da un sistema audio e da alcuni tizi che lo mettono in esposizione e/o tentano di vendervelo. Il paradiso per quelli come me, ma forse non per gli altri. L'esposizione è stata la più grande finora con oltre 160 partecipanti e con un intero piano riservato al solo audio dove gli schermi televisivi non erano ammessi! L'home-theater non mi attira per cui questo piano speciale ha monopolizzato il mio interesse e lì ho passato la maggior parte del mio tempo. Uno dei vantaggi di un piano dedicato solo all'audio è che c'è molta meno interferenza proveniente dalle stanze vicine. Sugli altri piani c'è solitamente un dinosauro che passeggia nella stanza accanto e questo ogni tanto può distrarre!

Vi racconterò in ordine sparso di quelle stanze che hanno catturato la mia attenzione. Ovviamente questa è solo la mia personale selezione e c'erano molte altre stanze con prodotti interessanti.

Linn

La Linn aveva una grossa stanza con delle bellissime elettroniche. Purtroppo, il suono delle loro elettroniche per me non è così ispirante come la loro estetica, ma bisogna ammettere che il loro materiale è veramente molto bello da guardare, e quando ero lì stavano suonando ad alto volume del pop processato.

Focal

La Focal faceva suonare i suoi nuovi diffusori Electra 1007 Be in una stanza molto in stile, con un grosso confortevole sofà e elettroniche di buona qualità che includevano il lettore CD dCS P8i e il top delle linee di pre-amp e amplificatori Naim. Questi diffusori hanno un prezzo ragionevole (circa 3500 € che diventano 4500 se accoppiati con gli appositi piedistalli) anche se generavano l'impressione di un insieme molto più costoso con la loro estetica molto buona ed un suono impressionante. Le alte frequenze erano ovviamente eccellenti poiché questo range di frequenze proveniva dai famosi tweeter in Berillio. A confronto con le alte frequenze, i bassi appaiono meno impressionanti anche se buoni considerate anche le modeste dimensioni di questi diffusori. Il suono nel complesso era molto veloce e dinamico: di certo mi ha spinto a battere il tempo con il piede. Esiste un sottile bilanciamento tra veloce e dettagliato da una parte, e aggressivo e "luminoso" dall'altra; la Focal in quella stanza aveva ottenuto questo bilanciamento in maniera perfetta. Per apprezzarlo completamente dovere amare un certo tipo di musica "eccitante" e i Focal la riproducono come nessun altro. Il tizio che stava esponendo questi diffusori era chiaramente della stessa opinione e si stava divertendo un sacco col suo lavoro. Chissà se con delle elettroniche di minor valore il risultato possa essere godibile allo stesso modo data la natura rivelatrice di questi diffusori.

Living voice

La scorsa edizione questa è stata la mia stanza preferita e anche questa volta di certo non mi ha deluso, cosa di cui non dovreste meravigliarvi se sapeste che tutte le elettroniche erano "Kondo". Il sistema di quest'anno era praticamente identico a quello dello scorso anno eccetto per un più semplice giradischi (uno SME model 10 invece del massiccio Kuzma Stabi XL). Quel "semplice" giradischi però aveva una testina Kondo che costa diverse volte di più del piatto e del braccio insieme. Seguendo la catena audio, troviamo un trasformatore a bobina mobile Kondo, lo stadio fono Kondo KSL-M7, lo stadio in linea M1000 ed un paio di amplificatori di potenza Gakugh. Ovviamente tutte elettroniche valvolari! I diffusori erano i Living Voice Avatar OBX R2 in edizione speciale con tutti i componenti del cross-over modificati. La riproduzione audio digitale era affidata ad un lettore CD Resolution che suonava in maniera notevole, almeno fino a quando un disco non è stato appoggiato sullo SME. La riproduzione analogica di questo sistema è qualcosa da togliere il fiato e lascia la riproduzione digitale molto indietro: onestamente non ho mai ascoltato un pianoforte riprodotto in maniera così realistica come in quella stanza. La dinamica era incredibile: il pianoforte era riprodotto in ogni dettaglio e con autorità. Ad un certo punto mi sono dovuto controllare per non unirmi al pubblico nel suo applauso, così convincente era quella riproduzione. Questo trascende l'Hi-Fi ed è difficile dire cosa renda un sistema così brillante. Alla fine dei conti è così coinvolgente e musicale che vi dimenticate del sistema e vi fate coinvolgere dalla musica. D'altra parte questo non è proprio un sistema realistico, costa più di 75000 €. Ma non è questo il punto. Il punto è che ci mostra quali vette sia possibile raggiungere e di certo mi ha ispirato parecchio.

E non vi ho ancora parlato della proprietà più esotica di questo sistema! Era tutto alimentato da batterie! Già, avete letto correttamente. L'intera catena di questo favoloso sistema Hi-Fi non era connesso alle prese di corrente ma alimentato da 4 grosse batterie al gel delle dimensioni di quelle che si trovano solitamente nei trattori o nei camion. In uno degli angoli della stanza un grosso pannello era installato con una completa centrale elettrica. La potenza proveniente dalle batterie veniva trasformata in corrente alternata a 230 Volt da due grossi invertitori e un egualmente grosso carica-batterie era posizionato vicino a questi. Kevin, che ci stava mostrando questo impianto, ci ha fatto ascoltare un po' di musica con il carica-batterie al lavoro per farci apprezzare la differenza. Suonava meglio senza, ma, ad essere onesti, mi è piaciuto anche con il carica-batterie connesso. E non so dire quanto questo test sia significativo, di certo è stato impressionante. La principale ragione per questa scelta radicale di usare solo batterie non è solo quella di ottenere il massimo dal sistema, ma anche quella di permettere l'ascolto di sistemi high-end anche a coloro i quali vivono in aree con pessime reti elettriche o per l'uso su lussuosissimi yacth. Ancora una volta completamente fuori dalla realtà ma molto molto godibile: chi ha bisogno della realtà quando si può ascoltare un sistema del genere?

Neat

Torniamo con i piedi per terra: la Neat ha messo in esposizione un paio di piccolissimi diffusori Motive che producevano molta più musica rispetto alle capacità suggerite dalle dimensioni. Abbastanza buono specialmente se vi piacciono i diffusori piccoli e ben fatti. Forse non tutti ameranno il loro design inclinato all'indietro, ma di certo io ne sono rimasto sorpreso.

PINSh

No, non è un errore di battitura, il marchio è proprio PINSh. Hanno messo in mostra tre diffusori da pavimento, ognuno con un tweeter a nastro di loro progettazione. Appena sono arrivato mi è stato anche messo in mano un super-tweeter omni-direzionale: impressionante con un nastro anteriore ed uno posteriore montati in un sistema di magneti molto solido. Con un prezzo di circa 2250 €, all'apparenza sembravano poter fare un ottimo lavoro ma sfortunatamente non sono stati usati in questa dimostrazione. L'impressione avuta dei diffusori PINHs è che il basso era troppo pesante e non erano bilanciati per le mie orecchie. Gli acuti erano molto setosi e dettagliati, ma l'intero suono era dominato dal basso che rimbombava parecchio ed era "inscatolato" per i miei gusti.. Suonavano come se il piccolo woofer stesse reggendosi troppo sulla struttura portante per produrre abbastanza basso: mi dispiace ma questo non è il mio modo di dare voce ai diffusori.

PMC

Alla PMC un compatto e bel diffusore da pavimento, il GB1, produceva della musica molto molto buona. Il suono era bello, pieno e "punchy": il suono perfetto per un party se volete che i vostri ospiti si mettano a ballare. Il Bryston da 2 per 300 Watt certamente dava una bella mano, insieme al pre Bryston e al lettore CD TEAC molto di classe. Nondimeno, quel piccolo diffusore da 1800 € potrebbe avere uno dei migliori rapporti qualità/prezzo che si siano visti in quella esposizione.

Nella stanza accanto la PMC metteva in mostra il loro sistema di diffusori Wafer. Questi sono dei diffusori ultra piatti (dieci centimetri di spessore) che possono essere montati dentro o su un muro. Questi diffusori erano presentati in maniera molto elegante supportati da tre stand di legno. Con l'aggiunta di un subwoofer il sistema suonava in maniera abbastanza buona: certamente un'opzione da prendere in considerazione se non potete (o non volete) avere i diffusori in giro per la vostra stanza. I supporti di legno abbellivano tutto il sistema ma sono stati fatti solo per questa esibizione. Altre persone hanno espresso i propri commenti al riguardo, per cui forse la PMC li metterà in commercio prima o poi.

Nordost

Come reporter di TNT ero un po' in apprensione entrando la stanza della Nordost. Non dovremmo infatti saldarci da soli i nostri cavi, partendo da cavi di rete o da un pezzo di conduttore? Però non è possibile negare che la Nordost è una delle più importanti produttrici di cavi e quindi volevo sentire cosa potevano fare: in particolare stavano mettendo in mostra la loro intera serie di inteconnessioni tra un lettore CD Naim, un amplificatore integrato Leema e un paio di diffusori Leema Xavier. Hanno iniziato con i più economici Baldur (450 €) e sono saliti su fino ai Valhalla da 3000 €. Un momento di divertente interazione si è avuto quando una persona ha chiesto se fosse possibile provare un cavo di connessione con l'impressionante piatto VPI che stava in cima al mobiletto: sfortunatamente è venuto fuori che il piatto aveva un cavo di segnale fisso e quindi non poteva essere utilizzato con i cavi Nordost! Dopo un po' di rumore, cui sinceramente ho preso parte divertendomi, l'amante dell'analogico se ne è andato, scontento. Un'opportunità persa ma non cambia il fatto che la dimostrazione del digitale fosse abbastanza convincente. La mia impressione è che il più grosso salto si è avuto dal passaggio tra il Baldur (450 €) e l'Heimbdall (600 €). La differenza più grossa tra questi due cavi è che l'Heimdall usa il doppio dei conduttori e le nuove connessioni WBT nextgen. Ho provato queste connessioni recentemente e ne sono rimasto molto impressionato: si sente un deciso miglioramento su tutto lo spettro. Per essere onesti con la Nordost, ogni cambio, incluso quello con i ridicolmente costosi Valhalla, era abbastanza percepibile. A quel punto stavamo parlando di un cavo di segnale che costa circa il 70% del lettore del CD, per cui potreste facilmente mettere in discussione il rapporto qualità/prezzo di quella combinazione ma non posso negare che ancora si sentiva la differenza. Anche se penso che sia qualcosa di simile ad una religione, alla fine i due ragazzi della Nordost hanno fatto un ottimo lavoro nel difendere il loro prodotto. E sicuramente non si lascia quella stanza con la convinzione che i cavi non abbiano alcun effetto!

Lyngdorf Audio

Questa l'anno scorso è stata la mia altra stanza favorita: allora ancora si chiamavano Tact Audio. Stavano usando il loro nuovo trasporto/lettore di CD, il CD-1, con l'amplificatore completamente digitale TDA2200 per pilotare dei diffusori Dali. La novità di quest'anno è il "RoomPerfect", un dispositivo che può essere installato --per circa 1800 €-- nel TDA2200 e permette una correzione completa rispetto alla stanza. Mi è stato detto che è più potente del loro sistema di correzione precedente: potete per esempio operare una correzione globale, con la quale il suono migliorerà in tutta la stanza o una correzione locale, dove una parte della stanza riceverà un suono ancora migliore. La migliore correzione può essere ottenuta per una specifica posizione. Due di queste posizioni erano disponibili nella stanza: mi sono seduto in una di queste e il sistema è stato fatto passare da "nessuna correzione", a "correzione globale" e infine alla correzione solo per il mio punto d'ascolto. L'effetto è un miglior basso e una certa pulizia di tutto il resto dello spettro. Il rimbombo del basso generato dalla stanza, che si aggiunge a quello dei diffusori, è più o meno completamente rimosso. Inizialmente può sembrare come se ci sia meno basso, ma realizzarete presto che in realtà quello che è rimasto è molto più preciso e naturale. Sarebbe un sistema fantastico da provare a casa e penso che il suo reale effetto abbia bisogno di più dei cinque minuti della dimostrazione per essere completamente apprezzato. Di contro, il suono del Lyngdorf era eccellente con o senza correzione: il TDA2200 è una macchina incredibile capace di una potenza e controllo tremendi, senza suonare "digitale".

Naim

La Naim ha avuto a disposizione diverse stanze, una delle quali conteneva tutto le loro elettroniche migliori che consistevano di sei pezzi: il nuovo e decisamente costoso lettore CD CD555, il pre NAC552 e l'amplificatore di potenza NAP500, tutti con i loro alimentatori separati. Tutto suonava attraverso un paio di diffusori Naim DBL. Il suono complessivo era un po' troppo "Naim" perché io lo apprezzassi completamente e siccome tutti gli altri presenti nella sala stavano parlando dando le spalle ai diffusori, evidemente non ero il solo. In pieno contrasto con sale come la Living Voice, dove ognuno nella stanza era completamente assorbito nell'ascolto, questo è stata una dimostrazione abbastanza anonima: forse sono arrivato al momento sbagliato, chi lo sa?

Eclipse

L'Eclipse stava presentando i loro nuovi e meno costosi diffusori TD510. Questi sono una versione più piccola dei 512 e dei TD712. Questi diffusori hanno una struttura simile, a forma d'uovo, ma i 510 hanno coni più piccoli, 10 cm di diametro contro i 12 cm dei modelli più grandi. Sono da sempre un fan degli altoparlanti full range Eclipse: continuano a sorprendermi con il loro suono olografico e naturale. All'inizio è difficile credere che quel piccolo cono è capace di riprodurre il basso che state sentendo: ogni volta mi metto a cercare il subwoofer! Non che questi diffusori producano questo basso potente e profondo, ma sembrano capaci di recuperare quello che gli manca in termini di dimensioni con una velocità e accuratezza fantastici. Non è quel basso che fa vibrare il pavimento, ma ha comunque il suo impatto e spazialmente sono uno dei migliori diffusori a disposizione. Mi diverto sempre a guardare la faccia sorpresa della gente che si siede per ascoltarli. Quando vi sedete nel punto giusto, che bisogna dire non è che sia tanto largo, tutto si mette a fuoco e il palcoscenico è semplicemente impressionante. I piccoli TD510 fanno tutto questo e costano soltanto 2400 € con i loro stand o 1800 € senza. Purtroppo i piedistalli non permettono di nascondere il cavo di segnale al loro interno e questo rovina un po' l'aspetto estetico, ma a parte questi dettagli, questo sembra essere un diffusore molto molto attraente.

Conclusione

A giudicare dal numero di elettroniche presenti l'Arcam e la Naim sono di gran lunga le marche più diffuse all'esposizione di Bristol: non solo infatti queste case si sono ben presentate, ma molte altre compagnie sembra usino le elettroniche Arcam e/o Naim da accoppiare con le loro unità. D'altra parte non si son viste molte elettroniche valvolari, strani piatti giradischi o molte cose esotiche. Il cuore dello show era digitale e a transistor. Inoltre una larga percentuale delle stanze erano attrezzate con sistemi cinema surround. Il suono a due canali sembra essere in minoranza ormai. Personalmente penso che sia un peccato ma devo ammettere che attorno a me ce n'è più che abbastanza, per cui non dovrei lamentarmi.

Mi sono veramente divertito allo show di Bristol di quest'anno: c'era sempre qualcosa per tutti e l'atmosfera era rilassata ed amichevole. Si può chiedere di più?

© 2006 Maarten van Casteren - www.tnt-audio.com

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