Testo: Giorgio Pozzoli - TNT Italy
Data pubblicazione: Aprile, 2004
Siamo arrivati al quarto appuntamento con il Milano HiEnd.
Assieme al Roma HiEnd, ovviamente strettamente imparentato, in quanto organizzato anch'esso da Stefano Zaini - The Sound of The Valve, questo evento rappresenta decisamente una boccata di ossigeno bicanale in un mare di... smog multicanale.
Come al solito, il Centro Congressi Milanofiori ha mostrato i suoi pregi ed i suoi limiti, questi ultimi essenzialmente legati allo scarso isolamento delle salette ed alla scarsa larghezza dei corridoi.
E' vero che secondo alcuni il primo problema è in parte legato alla presenza di un certo numero di espositori che in apparenza ritenevano di essere ad una rassegna audio video, ma è anche vero che chi vuole ascoltare un sistema deve poterlo ascoltare ad un livello decente, soprattutto tenendo conto del livello di rumore di fondo presente in una manifestazione di tale genere.
Quindi, direi piuttosto che il problema è più legato alla coesistenza di chi fa suo il motto basso (volume) è bello e chi invece vuol mostrare tutta la dinamica del proprio sistema.
Proposta per Stefano: perchè non far dichiarare a ciascun espositore se intende presentare il proprio sistema utilizzando un livello sonoro alto o basso, e dividere di conseguenza le salette ai vari piani e nelle varie aree?
Tutti sarebbero più contenti, credo.... e si eviterebbero molti mal di fegato e mal di testa ;-))))
Certamente, come del resto il Roma HiEnd, la presenza di solo audio a due canali rende l'evento decisamente specializzato. Non ci troviamo certamente il ragazzino che vuole giocare col videogame, e neanche il papà che vuole giocare con l'HT e il videoproiettore, ma solo chi è affetto da audiofilia conclamata oppure al limite ne è portatore sano (ma dura poco, dura poco...).
Un altro aspetto che certamente può bloccare decisamente il neofita, è la ormai quasi totale assenza (da tutte le manifestazioni HiFi, devo dire) di una fascia economica, che possa rende agevole un primo accesso all'hi-end anche ai giovanissimi o ai meno danarosi. Vedere solo oggetti che costano dai due stipendi in su ritengo provochi un deciso senso di ripulsa in molte persone che potrebbero essere attratte dall'alta fedeltà. Signori espositori, tenetelo presente... non di soli ricchi è fatto il mondo.
Ma come al solito, sarà l'assoluta mancanza di qualsiasi evento dimostrativo audio in Lombardia, sarà che dalla malattia si guarisce difficilmente, sarà che sono segnalate forme più virulente e più subdole che resistono agli anticorpi (tipicamente mogli, fidanzate, mamme o simili), ed anzi in qualche raro caso sembrano attaccarli e convertirli (!), il numero dei visitatori non è poi così basso.
Sale piene sia il sabato che la domenica, magari il sabato un po' meno dell'anno scorso, a quanto si dice, ma la domenica decisamente di più (c'è da dire che l'anno scorso la domenica si erano verificati contemporaneamente il blocco totale del traffico nell'area di Milano ed uno sciopero dei treni, se ben ricordo).
In pratica, grosse difficoltà ad ascoltare alcunchè proprio per limiti di capacità delle sale. Un risultato che direi quanto mai positivo, insomma, per un evento specialistico.
Ed ora, a mio insidacabile ed inappellabile giudizio, una rapidissima carrellata, assolutamente parziale ed altrettanto arbitraria, su quanto esposto e che mi ha in qualche modo colpito
Audionautes presentava il sistema del muratore.. ehm, no, in realtà un sistema decisamente interessante con supporti realizzati in maniera decisamente economica ma indistruttibili e assolutamente non risonanti, in laterizi vari.
Molto interessante anche la prova di un CD Player in versione originale a confronto con un esemplare con clock e stadio di uscita abarthizzati (LC Audio), una prova veramente illuminante cui capita raramente di assistere.
Ritengo che questo sia il miglior modo di presentare la propria mercanzia, in modo che chi acquisti abbia in anticipo una chiara idea di quanto aspettarsi.
Dall'edilizia alla petrolchimica... ma i diffusori in questione, di Montagna, per quanto strani, dimostrano una dinamica ed una neutralità di primo ordine. Sono ora in versione definitiva (l'anno scorso il subwoofer non era carrozzato...). Interessante anche l'amplificatore Grandi Note, dal design molto particolare,
Ed ora dalla petrolchimica alla metalmeccanica pesante, ma di precisione. Come al solito, ottimo suono dalla saletta Morsiani e Marel, aiutati da diffusori come sempre all'altezza (questa volta monitor JBL). Buon suono ed alta dinamica: uno di posti dove andare di preferenza a riposare le nostre stanche orecchie.
Altro luogo di assoluto riposo per timpani stanchi, la saletta Kiom. Ma anche la vista non restava certamente offesa...
Uno strano diffusore a tromba trasparente. Ricorda un po' uno scherzo comparso su CHF anni fa il diffusore Ferguson Hill, un metro e 60 di altezza per uno di larghezza. Il fatto di essere trasparente ne attenua enormemente l'impatto visivo, ma non credo potrà riscuotere comunque un alto WAF, date le dimensioni. Sicuramente, qualcosa di nuovo.
System and Magic, alias Roberto Amato, presentava i suoi filtri di rete efficaci fino alle basse frequenze (vadasi recensione qui su TNT-Audio). Corredava la presentazione, purtroppo invisibile nella foto per il riflesso del flash, una dimostrazione di analisi delle spurie presenti sulla rete elettrica tramite uno strumento in via di sviluppo da collegare al PC. Non mi sembra di ricordare molti casi in cui, ad un evento audio, un espositore si sia preso la briga di mostrare come fa a misurare gli effetti dei propri prodotti...
Last but not least, The Sound of the valve presentava l'ulteriore evoluzione del proprio dipolo, che ha assunto ora una conformazione a pianta trapezoidale. Ciò rende l'oggettino (due metri e rotti di altezza, in apparenza...) un po' più gestibile. La dinamica presentata a fronte della ridottissima amplificazione utilizzata indica una efficienza decisamente ben al di sopra dei diffusori normali.
Come ho detto, una lista molto parziale ed arbitraria. Ma ho solo voluto dare pochissimi flash, su quanto mi ha per un verso o per l'altro colpito maggiormente.
Ovviamente c'era molto di più, ma parlare di tutta una serie di realtà affermate come conferme ovvie o accennare ad alcune nuove presenze che si devono ancora affermare, comunque in termini ben poco significativi data l'impossibilità di un ascolto controllato, non vi darebbe che una ben pallida idea di quanto era esposto.
In ogni caso, il giudizio per qualsiasi iniziativa che permetta un maggiore contatto fra operatori ed utenti di questo nostro settore, indipendentemente dalle condizioni al contorno, non può essere che estremamente positivo.
Perciò, rivolgo il mio più caldo invito a chiunque abbia un interesse appena più che vago nell'audio, a passare un paio d'ore al prossimo Milano HiEnd 2005, programmato per il 19 e 20 febbraio dell'anno prossimo, od anche al Roma HiEnd 2004, il 6 e 7 novembre 2004.
Forse non troverete nulla di vostro interesse, oppure nulla alla vostra portata, ma almeno avrete una idea più chiara di quanto questo nostro pur piccolo mondo possa essere vario.
Ringrazio come sempre Stefano Zaini per le fotografie.
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