Visita della mostra High End 2022 a Monaco - IV parte

Visitatore: Carlo Iaccarino
La mostra si è svolta dal 19 al 22 maggio 2022 presso il M.O.C., centro fieristico di Monaco di Baviera, in Germania
Scritto: Maggio-ottobre, 2022
Sito web ricco di informazioni: High End Society

Rieccoci qui

Arrivati alla quarta puntata, credo che le mie chiacchiere debbano necessariamente ridursi. Quando le leggerete sarà passato mezzo anno dalla mostra, e molto di quanto ivi esposto o annunciato sarà già entrato nelle redazioni delle riviste o nelle salette dei negozi, quindi ho poco da aggiungere.
Mi rimetto, allora, alla cronologia delle mie fotografie, per raccogliere appunti e ricordi e proporvene una sintesi.

Western Electric era già tornata sulle scene proponendo il cavallo di battaglia di questo marchio: la "mitica" valvola 300 B, costruita ex novo con materiali e tecniche aggiornate.
Quest'anno esibiva il nuovo amplificatore integrato stereofonico 91E, che unisce la tradizionale circuitazione single-ended con le innovazioni sia circuitali (tipologia dell'alimentatore, gestione con microprocessore della corrente di polarizzazione, modulo opzionale per la sezione di uscita per carichi da 4 Ohm) che di utilizzo (oltre i 5 ingressi, di cui uno phono selezionabile fra MM e MC e prese per un loop pre-in/line-out; c'è anche un ingresso Bluetooth). Così ottenendo un prodotto orgogliosamente "designed and assembled in USA", che offre una potenza "more than double" rispetto a quanto tradizionalmente ottenuto dalla 300B.
Western Electric 91E
L'ampli viene commercializzato con la formula della vendita diretta, almeno negli USA, ma non penso che sia una scelta mirata a ridurre i costi, visto che la richiesta per questo apparecchio è di USD 50.000 (tasse escluse).
Oltre all'imperiale versione champagne su vista, ce n'è anche una nickel ed una nera, della quale qui vi mostro il lato ingressi.
Western Electric 91E - input

Il marchio Franco Serblin aveva organizzato la solita, essenziale saletta in una Halle a piano terra.
In ascolto proponeva il diffusore a torre Accordo Essence, da circa Eur 14.500 (IVA inclusa).
Franco Serblin - Accordo Essence
La saletta era arredata da altri modelli di diffusore di questo marchio, che si propone come conservatore della tradizione del fondatore di Sonus Faber: i diffusori a due vie da supporto (incluso) Lignea, da circa Eur 4.500,
Franco Serblin - Lignea
e le ammiraglie Ktema, da circa Eur 28.000.
Franco Serblin - Ktema

Mytek esponeva tutta la sua produzione di DAC, finali e ampli cuffia. Qui di seguito due modelli della linea Liberty, il convertitore DAC II e l'ampli cuffie THX AAA HPA, ognuno da circa Eur 1.500
Mytek - Liberty DAC II - Liberty THX AAA HPA
Della linea Brooklyn, ecco il nuovo Bridge II, da circa Eur 4.000 e previsto in commercio per fine anno, qui ritratto assieme al finale stereo Amp+, da circa Eur 2.500.
Mytek - Brooklyn Bridge - Amp+

Penaudio era presente con tutta la sua gamma di diffusori. L'ing. Sami Penttilä aveva allestito una saletta con le ammiraglie Karelia, da appena Eur 100.000 la coppia
Penaudio Karelia
Qui un dettaglio della sezione centrale, deputata alla gran parte dello spettro audio.
Penaudio Karelia
In esposizione statica (ideale per apprezzare la finitura dei modelli di questo marchio) molti altri modelli, fra cui la Sonata Signature, da circa Eur 32.500,
Penaudio Sonata Signature
la Serenade Signature, da circa Eur 16.000 la coppia,
Penaudio Serenade Signature
la Talvi, da poco meno di Eur 6.000 la coppia,
Penaudio Talvi
per finire con la serie Ambient, fra Eur 1.000 e 2.000 la coppia.
Penaudio Ambient

Aune proponeva la sua serie di elettroniche di dimensioni ridotte, ideali per i piccoli spazi domestici attuali, o per allestire un impianto "da scrivania". Ecco un impianto completo per l'ascolto in cuffia (o per pilotare una delle, oramai comuni, coppie di casse attive...). Da sinistra a destra: ampli cuffie con uscita anche bilanciata X7s 2021, da circa Eur 300, DAC X8 XVIII Magic DAC con uscita variabile, capace di gestire segnali fino a PCM 768 kHz/32 bit e DSD 512 e con la possibilità di cambiare gli operazionali di uscita, pure da circa Eur 300 e lettore di file musicali X5s 8th anniversary edition, da circa Eur 350.
Aune
Ecco un impianto superiore, questa volta in nero, con la stessa sorgente, il lettore di file audio X5s, ma connessa al DAC con ampli cuffie X1sGT da circa Eur 300, pure capace di gestire segnali fino a PCM 768 kHz/32 bit e DSD 512, entrambi sincronizzati con il clock XC1, pure da circa Eur 300,
Aune
il tutto con alimentatori dedicati.
Aune
Infine, Aune proponeva il modello T1 XVIII, un DAC/ampli cuffie con stadio di uscita a valvole: commercializzazione prevista per l'estate per un prezzo previsto fra Eur 200 e 300, con involucro di colori anche diversi dal nero qui ritratto,
Aune
e il modello S6c, altro DAC con ampli cuffie pure asservibile ad un clock esterno e capace di trattare segnali fino a PCM 768 kHz/32 bit e DSD 512, da circa Eur 700.
Aune

Rimaniamo in Oriente. In una delle Halle a piano terra era stato allestito un ampio spazio destinato all'esposizione di molti prodotti Cinesi, se non ho mal compreso tutti commercializzati da Shenzhen Audio, saliti alla ribalta negli ultimi tempi perché uniscono ad un prezzo abbordabile una qualità realizzativa apprezzabile e dei risultati strumentali prossimi all'eccellenza. Cominciamo coi prodotti di Topping.
Ecco il lettore di file audio M 50, da Eur 230 (gli ho affiancato il minicatalogo della mostra per dare un'idea delle dimensioni...)
Topping - M 50
Qui un "gruppo di famiglia" di Topping, dove scorgiamo DAC, ampli cuffie, ampli cuffie con DAC incorporato, ecc.
Topping
Certo, c'erano anche apparecchi che non mi sono riuscito a spiegare, come questo prodotto della Oriolus Japan, il DPS-L2, che ritengo di dovervi mostrare nonostante la pessima foto che ho scattato.
Oriolus DPS-L2
È un lettore di file audio, sagomato come un Walkman, con tanto di tasti meccanici funzionanti e diretti ad attivare funzioni analoghe a quelle dei tasti originari, dotato di DAC ESS ES9038 Pro. A differenza di quanto solitamente avviene per queste curiosità provenienti dalla Cina, il prezzo qui è impegnativo: Eur 2.200. Probabilmente tutto (o molto) si giustifica pensando che NON si tratta di una "cineseria" vera e propria, ma di un prodotto sino-nipponico (sul sito compare un avviso che Shenzen Audio non è un rivenditore ufficiale di Oriolus Japan...); comunque, se interessati dovete affrettarvi, perché ne hanno prodotti solo 999.

Nello stesso spazio c'erano anche i prodotti della S.M.S.L.. Fra questi, ecco il lettore di rete SD-9, da circa Eur 400.
S.M.S.L. SD-9
Oppure il modello M500 MkII, un DAC/pre/ampli per cuffie da circa Eur 440.
S.M.S.L. M500 MkII
Ecco, invece, un c.d. "dongle DAC", per il cellulare: il modello Beam 3 Pro della Audirect, da circa Eur 150 Euro.
Audirect Beam 3 Pro
In esposizione anche un altra famosa "cineseria", il DAC/ampli cuffie Tone 2 Pro della della Khadas, il cui prezzo ho dimenticato di appuntare, ma rimaniamo su livelli assolutamente abbordabili.

Khadas Tone 2 Pro

In una zona dedicata alle amplificazioni per cuffia ho visto, tra le altre cose, i rinomati componenti della EarMen, quelli "da tavolo"... EarMen
...e quelli "da passeggio", come il DAC/ampli cuffie portatile a batteria Angel; ancora una volta, non mi ritrovo gli appunti con i prezzi... ma ricordo che siamo nella zona fra i 500 e i 1.000 Euro.
EarMen Angel

Molto piacevole la saletta della DeVore Fidelity, il noto costruttore statunitense di diffusori.
DeVore Fidelity
Quest'anno erano evidenziati i nuovi O/Baby, da USD 5.700; sono quelli davanti...
DeVore Fidelity - O/Baby

La tedesca T+A quest'anno proponeva un impianto imponente, ma, se vogliamo, semplice: diffusori Solitaire S 530, da circa Eur 35.000,
T+A - Solitaire S 530
un alto diffusore a torre con lunghi tweeter planari; sul retro presenta dei controlli per modellare la risposta nei bassi, nei medi e negli alti.
T+A - Solitaire S 530 - back
Sorgente era il MP 3100 HV, un lettore di CD e SACD con integrato uno streamer di rete ed un DAC con decodifica PCM e DSD nativa, il tutto per circa Eur 17.500; l'amplificazione era affidata al PA 3100 HV, un amplificatore integrato stereo pure da circa Eur 17.500.
T+A - MP 3100 HV - PA 3100 HV

Nella terza parte di questo resoconto vi avevo parlato dei produttori di trattamenti acustici. Ne avevo lasciato fuori uno molto conosciuto ed apprezzato: GIK Acoustics, che realizza moltissimi prodotti con varie funzioni e, aspetto per me importantissimo, dall'estetica accettabile anche in ambienti domestici.
GIK Acoustics
Gik Acoustics propone trappole per basse frequenze, pannelli fonoassorbenti, diffusori, ecc.
GIK Acoustics
Offrono anche un servizio di consulenza per individuare il migliore trattamento del vostro specifico ambiente secondo le sue concrete esigenze di utilizzo (non tutti devono allestire uno studio di registrazione in salotto...).
GIK Acoustics

Qualche occhiata veloce

C'era davvero tanta di quella roba che potrei continuare a lungo.
Preferisco, invece, riportare qualche ricordo episodico, pure a rischio di una narrazione frammentaria e compilativa.

Anche il grosso produttore tedesco Canton quest'anno festeggiava un anniversario: i suoi primi 50 anni. Per l'occasione, si è accodata ai produttori di diffusori "con l'impianto dentro", proponendo tutta una serie di prodotti Smart; in particolare, vi segnalo il diffusore a torre attivo Smart Townus 8, da circa Eur 3.300 la coppia che può connettersi in digitale ai vostri apparecchi sia con cavo, sia via Bluetooth, sia, soprattutto, tramite gli altri apparecchi della serie Smart di Canton, così da comporre anche sistemi multicanale wireless. In particolare, Canton produce il controller per pilotare un sistema di diffusori fino alla configurazione 5.1; in versione pre si chiama Smart Connect, costa Eur 600 e pilota senza fili i diffusori come lo Smart Townus visto su (ma ha anche uscite linea per inserirsi in impianti tradizionali preesistenti), ed in versione anche amplificata si chiama Smart Amp 5.1, costa Eur 850 e pilota sia i diffusori Smart senza fili, sia, con i cavi, i tradizionali diffusori passivi, come quelli di cui il catalogo Canton continua ad essere ricco: alla mostra pilotava i nuovi Karat GS Edition (versione celebrativa del 50ennale), diffusori a torre da Eur 3.500 la coppia.
Ecco una foto dei due controller Smart (vicino ad altre elettroniche AVM),
Canton - Smart Amp 5.1 - Smart Connect 5.1
ed ecco, all'estrema sinistra, una Smart Townus 8 e, all'estrema destra, una Karat GS Edition; al centro, una bella torre passiva, il modello Vento 100, da circa Eur 4.500 la coppia.
Canton - Smart Townus 8 - Vento 100 - Karat GS Edition

Anche Dali proponeva soluzioni di diffusori pilotati senza fili in configurazione anche multicanale;
Dali
Questo è il controller del sistema senza fili, a sua volta fisicamente connesso alle sorgenti (in questo caso, anche allo schermo TV, vista la configurazione 5.1).
Dali
Dali aveva anche dato molta enfasi alla presentazione del suo diffusore di punta, il modello Kore, da circa Eur 80.000 la coppia (un prezzo molto lontano da quelli, solitamente molto più accessibili, praticati da questo costruttore), nel quale ha trasfuso tutto quanto appreso sulla costruzione di diffusori nel suo quarantennio (nel 2023) di attività.
Dali Kore

Bel suono dalla sala dove Wilson Benesch faceva suonare i suoi diffusori Omnium, da circa Eur 130.000 amplificati da elettroniche della Audionet.
Wilson Benesch - Audionet
Particolare anche la sorgente, un giradischi ancora da presentare con un prezzo, all'epoca della mostra, ancora da definire...
Wilson Benesch

Q Acoustics faceva suonare i suoi diffusori a torre Concept 50, da Eur 2.600 la coppia, per l'occasione pilotati da pre e finale Edge della Cambridge Audio.
Q Acoustics Model 50
Si tratta di diffusori completamente progettati e realizzati in casa, senza l'aiuto di progettisti esterni. La serie Concept prevede anche il modello da supporto Concept 30, da 1.200 Euro la coppia.

Un altro tradizionale marchio di diffusori britannico, Epos, dopo varie vicissitudini societarie, è ora approdato fa le mani del notissimo progettista tedesco Karl-Heinz Fink, che ne ha curato il "ritorno al futuro" riproponendo un modello storico del marchio, lo ES-14N, ma con approcci e materiali attuali, proposto al prezzo di Eur 4.600 la coppia.
EPOS ES 14 N

Ancora "ritorno al futuro" per un altro tradizionale marchio Britannico, Mission, la casa fondata da Farad Azima ed ora entrata nell'ombrello cinese di IAG, in ottima compagnia, ed affidata alle cure di Peter Comeau, un vero British Gentleman.
Quest'anno, ancora una volta mostratosi ricco di anniversari, il gruppo si è concentrato sulla riedizione di un suo classico, il diffusore da supporto Mission 770, da Eur 4.500, supporti inclusi.
MISSON 770
È stato rivisitato in ogni parte: mobile, altoparlanti e crossover; ma non per fare un diffusore nuovo con un abito vecchio, bensì per aggiornare nei materiali e nelle tecnologie un diffusore classico mantenendone l'impostazione all'ascolto. Come accaduto alla scorsa mostra, con la riedizione delle Linton di Wharfedale (stesso gruppo e stesso progettista...), anche quest'anno l'impianto, con elettroniche Luxman (sempre parte del gruppo IAG), suonava con una voce "familiare", quindi direi che gli sforzi di Mr.Comeau sono stati efficaci.
MISSON LUXMAN

La canadese Totem anche quest'anno rispettava le tradizioni, occupando lo stesso spazio e allestendo impianti analoghi a quelli degli anni passati, naturalmente con i modelli aggiornati; ed anche quest'anno a fare da padrone di casa trovavate il boss, il vulcanico Vince Bruzzese.
Iniziamo dall'impianto "serio", allestito per mostrare le nuove versioni dei diffusori della serie Element, le torri Element Metal V2 ed i diffusori da supporto (no, questi davvero non si possono definire bookshelf :-) ) Element Fire V2, accompagnati da una vecchia consocenza, le torri Tribe tower. Solito suono corretto e piacevole, spesso spazialmente esteso oltre i confini della saletta.
Totem - Element - Tribe
Quest'anno, però, mi è parso di vedere una maggiore attenzione verso gli altri apparecchi esposti, quelli della serie KIN, sicuramente più abbordabili, ma, direi, certamente più in linea con le offerte di molti altri produttori.
L'amplificatore integrato KIN AMP, con ingresso Bluetooth, ulteriore ingresso commutabile fra linea e phono e uscita per subwoofer, da Eur 780 (come vedete, Totem per questi apparecchi prevedeva anche uno "sconto fiera") costituiva anche la prima metà dell'impianto "economico" per l'iniziativa sounds clever di cui oramai già sapete tutto e che si completava con i diffusori Kin Monitor (piccoli bookshelf a due vie) e cavetteria annessa: per un totale di Euro 1.450 Totem proponeva un impianto per suonare - bene - le sorgenti "di moda" come il vinile e il cellulare.
Totem Kin Amp
Ma per giungere allo stesso fine, Totem vi fa spendere anche meno. Anche questo costruttore si aggiunge agli ormai tanti produttori di diffusori attivi, con la serie KIN PLAY.
Ecco il gruppo di famiglia composto da una torre (Kin Play Tower, da Eur 2.450) e due bookshelf (Kin Play Mk II, da Eur 1.450, e Kin Play Mini Mk II, da Eur 830), tutti con ingresso bluetooth e ingressi fisici analogico (selezionabile fra linea e phono MM) e digitale (ottico, inusualmente dichiarato fino a PCM 192 kHz/24 bit), nonchè uscita per un subwoofer.
Totem Kin Play
E, per non farsi mancare nulla, Totem propneva anche la soundbar Kin Force, da Eur 1.170, destinata a riprodurre i canali L-C-R di un sistema multicanale o, comunque, per dare una migliore voce agli schermi TV, come suggerito dall'installazione proposta alla mostra.
Totem Kin Force

Un bel suono proveniva anche dall'impianto assemblato nella sala dove Lansche Audio faceva suonare i suoi nuovi diffusori a torre No. 8.3, con un prezzo da stabilire, ma nel range fra Eur 120.000 e Eur 190.000. L'amplificazione era fornita dalla Synästec Audio, con il pre-phono Igniculus, da Eur 47.000, il preampli Fulcrum, da Eur 39.000 ed il finale stereo Saxum, da Eur 59.000.
Lansche - Synaestech

Solito spiegamento di forze per Soulution, che si è affidato alla voce dei diffusori di Magico.
Soulution - Magico

Magico aveva anche una sua sala, dove le torri A 5, da Eur 34.800 suonavano spinte dalle elettroniche Pilium, il pre Alexander e il finale Achilles (sì, la ditta ha sede ad Atene...), ciascuna da Eur 46.000
Magico - Pilium

Non mi è parso malvagio neppure il suono che proveniva dalla sala dove Marten faceva andare le sue torri Quintet 2, da Eur 62.400, spinte da due finaloni monofonici di MSB
Marten - MSB

MSB, a sua volta, aveva allestito un impiantone nella sua saletta, dove dava voce a due Forza della Estelon. Mi perdonerete se non ho appuntato i prezzi, comunque stellari.
MSB - Estelon
Se non ho capito male, i finaloni erano gli stessi usati da Marten, il modello M 500, di cui MSB esponeva anche gli interni.
MSB M 500

Fyne Audio è un costruttore che riprende la tradizione di Tannoy (dalla quale provengono i suoi fondatori) e la aggiorna con nuovi sviluppi.
Alla mostra, quest'anno, esponeva un bell'impianto terminato, alternativamente, con i diffusori da supporto F 1-8, da circa Eur 9.000 e gli "armadietti" Vintage 12, con un prezzo previsto al di sotto degli Eur 30.000.
Fyne Audio
Sussulto patriottico per l'integrato Unison Research Performance usato nell'impianto ;-)
Fyne Audio

Solito bel suono nella saletta di Living Voice, dove suonavano i diffusori R 25 Anniversary, da UKP 6.050.
Living Voice R 25

Ancora, vorrrei segnalarvi un costruttore di diffusori spagnolo che esponeva nella saletta della danese ZenSati. Si tratta di Lorenzo Audio Labs, da Granada, che esponeva naturalmente le sue ammiraglie, il grande modello da pavimento LM 1.
ZenSati - Lorenzo
Si tratta di un diffusore imponente, ma esteticamente molto ben realizzato e l'impianto mi pareva suonasse molto bene.
Lorenzo LM 1
Purtroppo anche questo costruttore fa parte di quelli che adottano prezzi così elevati da rivolgersi solo a pochissimi privilegiati: per questo modello la richiesta è di Eur 190.000 la coppia; il costruttore adotta un modello di vendita diretta se non è presente nella vostra zona un suo distributore. Mi ha detto che, però stavano sviluppando un modello, ovviamente, molto inferiore, a due vie e con un prezzo previsto attorno agli Eur 20.000 la coppia, sempre elevato, ma non più siderale.

E finiamo con una carrellata voyeuristica :-)

Un po' di Wilson Audio
Qui con sorgente VPI ed elettroniche Dan D'Agostino, per un impianto dall'elevato fattore "bling" :-)
Wilson - VPI - D'Agostino
Ecco un dettaglio delle Wilson Chronosonic XVX
Wilson Chronosonic XVX
Qui, invece, abbiamo Wilson sempre con sergente VPI, ma con amplificazione VTL di Luke Manley
Wilson - VPI - VTL
Ecco il dettaglio delle Wilson Alexx V con uno dei due finali mono Sigfried Series II Reference Wilson Alexx V - VTL Sigfried Series II Reference
Qui in versione più sobria, con sorgente dCS ed ancora amplificazione Dan D'Agostino.
Wilson Alexx V - dCS - D'Agostino
Una coppia di Raidho D5.1 spinte da una poderosa batteria di elettroniche Moon
Raidho D5.1

Chiuderei con Nagra, non tanto perchè quest'anno si è cimentata con la produzione di un giradischi che, ovviamente, non poteva che essere il Nagra Reference Anniversary Turntable,
Nagra Reference Anniversary Turntable
così chiamato per celebrare il settantesimo anno dalla fondazione, con festeggiamento che la pandemia ha fatto rinviare a quest'anno. Ecco un particolare della trasmissione.
Nagra Reference Anniversary Turntable
In realtà, vi voglio lasciare con la saletta di Nagra perchè lì si è tenuta una delle manifestazioni migliori che abbia potuto seguire: la sessione di ascolto delle lacche e delle altre rarità portate alla mostra dal guru dell'analogico, Michael Fremer (ex TAS, ex Stereophile e Analog Planet, ora di nuovo a TAS e editor della webzine The Tracking Angle), appositamente convocato da Nagra, che per l'occasione aveva allestito un altro impiantone fuori dalla portata di chiunque degli astanti.
Immaginatevi una sala assiepata di persone che ascoltava a volume "congruo" vecchi pezzi rock seguendo il ritmo con la testa. Saremo stati tutti vecchi nerd, ma mi è parso che per quei brevi momenti si sia creato un senso di comunità, quasi come quando, da ragazzi, si andava dall'amico con l'impianto buono per sentire insieme gli ultimi acquisti...
La foto mostra Fremer che sovraintende nell'angolo e le prime file dei giovanotti seduti; tenete presente che l'ho scattata da dietro l'ultima fila di sedie, in piedi, ma ancora davanti a molti altri...
Nagra Fremer

Direi che, per questa edizione, possiamo fermarci. È passato mezzo anno dalla mostra, come detto all'inizio, eppure non ho avuto grosse difficoltà a completare questo mio lungo racconto: sarà perché era un evento molto atteso, sarà perché per noi appssionati è sempre come un gran paese dei balocchi, sarà perchè quest'anno la voglia di evasione era maggiore del solito. Non lo so. So solo che, come sempre, mi sono molto divertito ad assistere alla mostra e spero di essere riuscito a trasmettervelo.
Non posso che concludere con la solita esortazione a pianificare una visita a Monaco per la prossima primavera. Le date sono già fissate: dal 18 al 21 maggio 2023, ma tenete presente che il 18 e il 19 l'ingresso è consentito solo agli operatori.

Intanto, qui metto il link alla prima parte, alla seconda ed alla terza.

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