Recensore: Maarten van Casteren - TNT UK
Pubblicato: Ottobre 2013
Traduzione: Roberto Felletti
Nel fine settimana del 21-22 settembre si è svolto, anche per quest'anno, il National Audio Show. L'evento è organizzato annualmente da Chester Group e ha sede a Whittlebury Hall, in Inghilterra. L'appuntamento di quest'anno è stato un successo per gli organizzatori, che hanno rilevato un incremento del 25% di visitatori rispetto all'edizione dell'anno scorso. La manifestazione si concentra principalmente sull'audio a 2 canali, con una componente relativamente alta dedicata alla riproduzione del vinile o alla presenza di valvole, in un modo o nell'altro. Al NAS è anche possibile trovare realizzazioni più moderne, tipo la riproduzione digitale e amplificatori switching, ma se vi piace il suono surround ne troverete ben poco. Quindi, è una valida mostra per noi, audiofili vecchia maniera, anche se per certi prodotti occorrono tasche abbastanza capienti.
Il luogo è un bell'albergo in campagna, con buone possibilità di parcheggio e di ristorazione, così, se vi piace l'audio, è l'occasione per trascorrere una piacevole giornata fuori porta. C'erano più di 40 sale con impianti in dimostrazione, alcune grandi a sufficienza per rendere giustizia a sistemi di una certa importanza. Il commento che si sente spesso alle mostre hifi è che tutto quanto suona sempre in modo orribile a causa delle ridotte dimensioni delle stanze; ciò non è vero per tutte le sale del NAS e noi siamo stati in grado di apprezzare svariate eccellenti dimostrazioni dalla qualità sonora notevole. Ancora meglio: non tutte richiedevano impianti esotici e costosi.
Come al solito, non sono riuscito a visitare tutte le sale e ad ascoltare tutti gli impianti nella maniera più adeguata: semplicemente non c'è tempo a sufficienza per fare tutto in un giorno e inoltre, in alcune sale, di tanto in tanto veniva anche cambiata la catena audio, per cui il resoconto che segue è una selezione personale delle sale che mi sono piaciute di più.
Per prima cosa, mi sono diretto immediatamente verso Max Townshend, che chiaramente si stava godendo la mostra. Aveva in esposizione un certo numero dei suoi componenti per l'isolamento delle vibrazioni, che funzionano molto bene, come ho avuto modo di constatare ascoltando con piacere il suo impianto di riferimento, alcuni mesi fa. Purtroppo, Max aveva solo un'esposizione statica e nessuna dimostrazione audio.
La mancanza di demo era ancora più desolante, dal momento che Townshend ha appena presentato un nuovo braccio per il suo famoso giradischi Rock, che ci sarebbe piaciuto ascoltare; ma al momento non era possibile. Il giradischi ha come caratteristica un sistema di smorzamento anteriore a fluido e la parete del nuovo braccio, di acciaio inossidabile, è rigida anche se sottile; il braccio è altresì progettato per allineare tutte le forze su di sè, con poco contrappeso e cuscinetti sul piano del disco.
Alacrity Audio aveva in dimostrazione i loro ultimi diffusori, dal buon suono, con evidenti bassi corposi. Il nostro Nick Whetstone di TNT ha appena recensito queste, e gli sono piaciute molto.
Burmester esponeva il loro impianto più grande suonando gli AC/DC a livelli assordanti. Il suono restava comunque ancora molto controllato, nonostante sembrasse di essere a un concerto rock con la tipica sensazione di loudness. Il personale della Burmester restava saggiamente al fondo della sala, ma io ho apprezzato, per un attimo, questa dimostrazione di energia dalla prima fila e ne sono rimasto profondamente impressionato.
Albarry music faceva suonare i propri amplificatori con un bel paio di diffusori Harbeth. La sorgente era un classico giradischi Thorens TD124, approssimativamente sulla quarantina. Non era certo l'unico giradischi con trazione a puleggia presente alla mostra. Un sistema simile avrebbe potuto suonare a una mostra hifi di vent'anni fa, ma non dimostra l'età che ha e in pratica era uno degli impianti più ben suonanti di tutta la manifestazione!
Quadral aveva in esposizione un certo numero di diffusori; peccato che avessero deciso di collegarli a un lettore blu-ray da 99 sterline, per dimostrare che i loro prodotti funzionano anche nel "mondo reale". Non mi è molto chiaro come si possa definire "mondo reale" pilotare dei diffusori da 4.000 sterline con un lettore da 99 sterline, comunque il risultato non era così male. Tenete presente che il tutto é migliorato parecchio quando hanno collegato i loro nuovi diffusori attivi, pilotati da un lettore cd e un preamplificatore adeguati.
Nella sala di SoundFowndations l'impianto in dimostrazione era composto da un enorme giradischi ClearAudio e diffusori Magneplanar MG1.7. Il giradischi ha due piatti: uno inferiore, con trazione a cinghia, e uno superiore, fatto girare da quello inferiore tramite magneti. L'addetto in sala ha messo un pezzo di carta tra i due piatti con il giradischi in funzione per dare dimostrazione di questa tecnologia "senza contatto". Suonava alla grande, ma la stessa elevata qualità sonora si aveva altrove alla mostra con giradischi con trazione a puleggia. Devo ammettere di avere dubbi circa la necessità di questa caratteristica. Tuttavia, non posso negare che suonasse in maniera fantastica.
Icon Audio era una delle tante aziende a presentare amplificatori valvolari. Il colpo d'occhio di tutte quelle valvole, spesso inserite su telai con rivestimento in rame lucido, era qualcosa da ammirare. Talvolta, sembra proprio di essere tornati negli anni '60, circondati da giradischi e amplificatori a valvole di una volta. Tranne il fatto che Icon Audio, in realtà, si occupa anche di digitale. Tempo fa ho recensito un amplificatore Icon Audio e mi era piaciuto molto.
Teddy Pardo, quello del famoso "TeddyReg", esponeva un impianto completo di elettroniche abbinate a diffusori, tutto di sua realizzazione. Questi ultimi non erano in vendita, tuttavia suonavano molto bene. Egli ha semplicemente deciso di usare i suoi diffusori perché tutti commentavano sempre quanto questi suonassero alla grande nelle dimostrazioni, senza rendersi conto, in realtà, che a svolgere tutto il lavoro fosse l'impianto nel complesso. Teddy mi ha detto "Mi sono trovato principalmente a vendere diffusori di altri, così ho deciso di costruirmene una coppia per conto mio". A giudicare dal suono, tutto l'impianto, diffusori compresi, merita di essere venduto come il pane. C'è un DAC, un DAC con controllo del volume, un preamplificatore, un finale stereo e finali monoblocco. Suonavano tutti alla grande, certamente per il prezzo, ovviamente tutti fanno un uso massiccio dei regolatori di Teddy Pardo. C'era anche un'ampia gamma di alimentatori per altre apparecchiature, compresa Naim, ma non in dimostrazione.
Adam Audio aveva in dimostrazione una coppia di diffusori attivi che suonavano in maniera veramente impressionante. Il suono era robusto, potente e ben controllato e tutto questo proveniva da un diffusore da pavimento relativamente snello. Quando l'ho ascoltato, l'impianto era collegato a degli enormi rigeneratori di rete PS Audio. Suonava bene, purtroppo non avevo tempo di ascoltare il sistema con e senza di essi.
AM, Audio Music, esponeva alcuni amplificatori con le valvole più grosse e più calde che avessi mai visto in vita mia. L'azienda produce anche un preamplificatore TVC (Transformer Volume Control - controllo del volume mediante trasformatore), che recensirò prossimamente.
Allo stand Sennheiser ho ascoltato una cuffia HD 800 collegata a un amplificatore/DAC HDVD 800 ed è stata una tra le migliori esperienze di ascolto in cuffia che abbia mai avuto. Sfortunatamente, la cuffia costa 1.000 sterline, l'amplificatore ne costa 1.500, e anche il cavo bilanciato richiede 250 sterline, per cui il tutto è un po' fuori portata. Ma è meraviglioso, inutile negarlo.
TAD aveva in riproduzione un impianto di classe, con i più grossi diffusori da stand che avessi mai visto. Il suono era grande quanto le dimensioni con una scena molto ampia.
Janszen suonava dei diffusori elettrostatici in una stanza con grossi schermi di carta ripiegata, dietro i quali avevano disposto delle luci che facevano sembrare tutta la sala un'opera d'arte. Anche i diffusori suonavano in modo elegante, molto dinamici.
Music First é sempre presente al NAS, questa volta ha presentato un registratore a bobine collegato a uno dei loro preamplificatori TVC (controllo del volume tramite trasformatore) e a un classico finale Quad che pilotava una coppia di diffusori Audio Note UK. Suonava bene per me, proprio come un buon preamplificatore TVC dovrebbe fare.
dCS, specialista della conversione digitale, in un'ampia sala aveva in dimostrazione uno tra i modelli più grossi di diffusori Avalon. Il suono era eccellente, con i diffusori che sparivano completamente dalla scena sonora. Di sicuro questa è stata una tra le sale meglio suonanti della mostra.
Analogue Alchemy era presente, come al solito, e l'impianto suonava alla grande, come al solito. Continuano a riprodurre una parte di musica con una piastra a cassette Tascam, ma questo non sembra influire sul suono. I loro diffusori attivi a dipolo producono un suono ampio come non ho mai sentito, con un basso pulito e tangibile che più non si può. Anche se necessitano davvero di tanto spazio.
Nella sala CAD, Computer Audio Design, era possibile ascoltare il loro DAC 1543, un DAC USB senza sovracampionamento. Completavano la catena un amplificatore integrato Lavardin e una coppia di diffusori PMC Fact, che producevano un suono eccellente e molto naturale. Non a buon mercato, comunque.
Quando ho visitato la sala Gamut, stavano suonando i diffusori da stand El Superiores S3. Si tratta di un diffusore estremamente costoso, con altoparlanti ScanSpeak trattati in modo particolare. Suonavano alla grande, riempiendo la stanza piuttosto ampia con facilità.
In definitiva, anche l'edizione di quest'anno del NAS è stata una grande manifestazione. L'atmosfera era eccellente, come sempre, e ho avuto modo di ascoltare alcuni impianti molto interessanti. Se non ci siete mai stati, provate ad andarci l'anno prossimo. Gli organizzatori vantano numeri da record di visitatori e il 25% delle sale è già stato prenotato per il prossimo anno; ciò fa sperare in un'edizione ancora migliore.
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