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Reportage dal Top Audio & Video 98 - Milano
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Il Top Audio di quest'anno è diventato, ormai lo sapete tutti, Top Audio & Video, quasi a suggellare un'alleanza tra i due settori dell'Home Entertainment che vanno per la maggiore (più uno che l'altro, direi).
Mentre l'anno scorso TNT-Audio aveva un piccolo stand gentilmente concesso dagli organizzatori, quest'anno abbiamo preferito avere tempo per girare per le salette della mostra milanese. Così, sabato e domenica e lunedì ho avuto modo di visitare con calma tutte le salette che trattavano di HiFi, senza disdegnare qualche rapidissima puntata nelle sale HT.
I primi giorni sono stato in compagnia di Giorgio Pozzoli e dopo con l'amico Steven Rochlin, redattore di 4 o 5 riviste HiFi statunitensi (Soundstage, Positive Feedback, UHF, Sound Practices etc.).
Raccontare il Top Audio è impresa difficile, tanto più che, per scelta editoriale, preferisco non fornire giudizi d'ascolto sulle salette (anche se Thorsten l'ha fatto nel suo reportage dal Ramada/Heathrow).
Preferisco raccontarvi gli odori (profumi e...tanfi) che si potevano fiutare nell'aria tra una saletta e l'altra, per darvi l'idea che, comunque, il Top Audio è una manifestazione alla quale bisogna andare, almeno una volta nella vita (una sorta di pellegrinaggio in Terra Santa, se volete).
Non tanto perchè si possono ascoltare impianti da favola quanto per farsi un'idea di come sta evolvendo il mercato dell'HiFi in Italia.
Comincerò col notiziarvi di alcune cose interessanti che ho potuto vedere alla Mostra, alcune novità assolute, altre anteprime italiane, altre semplici curiosità.
What's new at the TAV
Beh, impossibile non menzionare i nuovi diffusori da pavimento Sonus Faber Amati Homage, progetto di elevate pretese (e costo, circa 30 milioni) della celeberrima Casa italiana.
Le Amati erano pilotate da elettroniche Krell e Wadia, in alternativa dall'integrato di casa chiamato Musica. Saletta stracolma di audiofili, organizzazione impeccabile, gentilezza squisita, buona Musica, volume intelligente e grande disponibilità degli espositori. Quando si dice che dietro ad un grande successo commerciale ci sono sempre persone capaci...non si può che citare Sonus Faber come fulgido esempio di professionalità, di savoir faire e di successo commerciale.
Il suono? Beh, intanto vi invito ad andarle ad ascoltare in condizioni controllate perchè un diffusore di questo livello (ricordo: 30 milioni) non può essere giudicato in una saletta del Top Audio, per quanto accuratamente allestita.
Ancora da Sonus Faber il nuovo bellissimo mini Signum, anch'esso di elevate pretese che teoricamente va ad occupare la posizione delle Minima Amator.
Nella Saletta GM Audio/Audio Analogue finalmente visibile ed ascoltabile la versione definitiva del lettore CD Paganini che va a completare la serie di elettroniche dal buon suono ed il prezzo intelligente di casa Audio Analogue (1.890.000 il prezzo di listino del CD player).
Interessante nella saletta di Suono il monumentale giradischi analogico Atlantis della V.Y.G.E.R., Ditta romana che fa tutto in casa, anche il braccio tangenziale sospeso in aria. Il giradischi è un oggetto difficilmente descrivibile a parole, peccato che la foto non renda pienamente giustizia a questo gigante in magnesio, leghe leggere e sospensioni ad aria. Per amanti dell'analogico senza grossi problemi finanziari (50 kg e 25 milioni).
Presenti nella saletta Audiogamma le attesissime B & W 801 serie Nautilus, pilotate da due giganti Jeff Rowland. Io e Steven abbiamo preteso di ascoltarle anche con un terribile brano dei Prodigy...e l'espositore non ha saputo contenere lo stupore...in genere gli audiofili ascoltano i quartetti d'archi? :-)
Subito dopo però abbiamo fatto suonare la Sinfonia Fantastica di Berlioz edizione Reference Recordings.
Nella saletta dell'italiana Praecisa Acustica varie novità interessanti: oltre al diffusore a forma di uovo (il Nuovo) erano presenti un integrato da 100 watts oper canale (in realtà un pre + finale in un unico cabinet) e costo di poco superiore ai 3 milioni ed un paio di minidiffusori dalle ardite ed interessantissime soluzioni tecniche. E' la saletta dove l'esperimento punte + StoneBlocks sotto la sorgente digitale (vedi rubrica della posta) ha sortito effetti sorprendenti. Grazie ai gentilissimi espositori per averci concesso la libertà di *tweakare* la sorgente in uso...
Nella saletta Zingali troneggiavano le monumentali Butterfly ma si ascoltavano principalmente le Overture 4, torri da pavimento.
Varie novità anche in casa Opera, con le Opera 1.5, bookshelf nuovi che dovrebbero inserirsi sotto le Opera II, se non sbaglio. Presenti anche le nuove elettroniche marchiate Opera, di forte odore Audio Analogue.
Molto interessante anche la produzione Hohner Audio, diffusori ibridi italiani dalle interessanti soluzioni costruttive ed estetiche.
Sicuramente sto dimenticando molte altre novità o oggetti comunque interessanti ma spero che mi perdonerete.
Gli odori della Mostra
Rispetto all'anno scorso il livello m'è parso leggermente calato, poche, veramente poche le salette bensuonanti. In compenso si è alzato il volume, talvolta oltre il necessario, mandando in clipping impianti (e orecchie) che avrebbero meritato ben altre attenzioni.
E posso capire quando a sparare volumi pazzeschi era la saletta HiFi Center che esponeva l'impianto MBL/ACapella (osservate i meloni sonori qui a fianco), visto che anche a livelli elevatissimi la distorsione si manteneva sempre piuttosto bassa...ma gli altri????
Vi prego, per amore della nostra Passione comune (o almeno spero che lo sia) abbassate il volume.
Non solo, vi invito a trattare acusticamente le salette, ci sono tanti modi per farlo, anche senza Tube Traps....rendete giustizia agli apparecchi che dimostrate!
Infine, anche una disposizione dei diffusori più accurata talvolta potrebbe aiutare.
L'impressione generale è tuttavia quella che col buon suono si venda poco, molto di più fanno l'estetica e le belle ragazze mai presenti come quest'anno nelle salette. Si, il numero (e la qualità) delle standiste è aumentato molto rispetto all'anno scorso, segno tangibile di una volontà di fuorviare, abbagliare e spostare l'attenzione verso effetti *speciali* che poco hanno a che vedere con l'HiFi, tanto che io e Giorgio pensavamo di fare una classifica delle migliori standiste, anzichè delle migliori salette ;-)
Mi sembra che molti espositori oltre che al mercato dell'Audio Video, stiano cercando sbocchi, forse naturali, verso altro mercati: non più prodotti costruiti per suonare bene ma piuttosto oggetti che possano interessare chi vuole della Musica in casa utilizzando uno status symbol o un bel pezzo d'arredamento da mostrare agli amici...senza nasconderne il prezzo, anzi.
Forse è una tendenza naturale, per cercare nuovo ossigeno, però a farne le spese è sempre e soltanto la Musica, relegata a Mezzo anzichè vista come Fine.
E questa sensazione è stata confermata dalla scarsa attenzione all'ascolto dei brani in scaletta o richiesti. Io mi sono sentito sfumare il bellissimo finale della Sinfonia Fantastica di Berlioz!!!! La cosa mi ha infastidito non poco, nessuno obbliga certi dubbi personaggi a dimostrare HiFi e quindi, a far ascoltare Musica, quando sarebbero più a loro agio dietro i banconi del mercato ortofrutticolo a vendere broccoletti e patate.
Già, questa è la cosa che colpisce di più in una mostra che dovrebbe essere lo specchio del mercato HiFi attuale: per colpa di certi personaggi si rischia di farla diventare la Mostra del mercato...e basta.
Per non parlare della spocchia e della alterigia di certi espositori che si permettono di guardare dall'alto in basso coloro che alla fin fine gli danno da mangiare: gli audiofili, senza i quali, nella migliore delle ipotesi, sarebbero in macelleria a vendere trippa al sabato...
Non a caso infatti, appena addocchiavano il cartellino *Press* (stampa) sulla mia giacca, cambiavano completamente comportamento...oddio, non sempre, a dir la verità!
A questi signori (?) vorrei consigliare di scendere dal piedistallo sul quale si sono issati (da se' o con la complicità di qualche rivista benevola) perchè, credetemi, non è davvero il caso.
Ricordatevi sempre che abbiamo già visto molti esempi di personaggi (e marchi) portati alle stelle con un paio di recensioni e caduti in disgrazia e dimenticati da tutti pochi anni dopo. L'umiltà paga sempre, la superbia mai.
Provincialismo? Si, ai massimi livelli. Volete una conferma? Ho girato per due giorni con l'amico/collega Steven Rochlin (immortalato qui a lato mentre facevamo colazione insieme...lui con la sua pancetta affumicata...urgh!), che per l'occasione ha pure indossato una maglietta col logo della nostra TNT-Audio...bene, non appena gli espositori/progettisti capivano che si trattava di un giornalista americano gli si buttavano addosso perchè, sapete, loro devono arrivare in America.
Secondo me non arrivano neppure dietro l'angolo con questa forte miopia congenita.
Infatti, il modo per uscire fuori dai confini nazionali ed avere recensioni lette in tutto il mondo c'è in giro già da qualche anno e l'avete proprio davanti al muso in questo momento: si chiama TNT-Audio, letta tanto in Italia quanto negli Stati Uniti, citata come esempio dalla stampa statunitense (Stereophile e TAS) e non credo che ci sia bisogno di aggiungere altro.
Che tristezza, vero? E' anche per questo che l'HiFi italiana, a parte alcuni lodevoli esempi, non decolla come dovrebbe. I prodotti sono validi, convenienti e ben costruiti ma in mano a persone che non sanno come muoversi e che credono che *fare successo all'estero* sia qualcosa di semplice ed alla portata di tutti.
Per quanto ci riguarda potete pure continuare ad ignorarci (e mi riferisco sia alle riviste che ai distributori/Costruttori), contenti voi, contenti tutti. Se la situazione attuale vi sta bene così, continuate pure senza problemi.
Mi riferisco qui ai colleghi della carta stampata, l'ho già ripetuto fino alla nausea: TNT-Audio è completamente diversa da tutto il resto, non ha pubblicità, non vende, non guadagna, è veramente e genuinamente indipendente da tutto e da tutti.
Quindi, i giudizi superficiali, che ho sentito o che mi sono stati riferiti, ve li potete pure risparmiare, grazie: prima di giudicare provate a leggere tutto (ma proprio tutto) quello che c'è su TNT-Audio, poi pensate a cosa sareste in grado voi di fare nella stessa situazione, ossia rimettendoci di tasca propria, osteggiati da molti e attaccati da ogni parte. Sarei davvero molto curioso di vedere il risultato.
Non mi pare d'altra parte di aver assistito a grandi rivoluzioni nell'editoria specializzata in questi ultimi 20 anni (cioè da quando seguo attentamente questo settore) e non mi pare che ci siano stati redattori che hanno detto qualcosa di profondamente nuovo e diverso.
Può anche essere che TNT-Audio non dica niente di nuovo però certamente rivluzionario è il concetto di rivista: unico nel suo genere, ma non solo in Italia ...in tutto il mondo. Non mi pare una cosa da poco.
I professionisti poi, quelli che hanno sempre scritto qualcosa di nuovo ed originale, quelli capaci di giudicare un apparecchio in 15.5 secondi, quelli bravi insomma, cosa mai avrebbero da temere da un branco di dilettanti incapaci, inesperti e che, peggio ancora, non dicono mai niente di nuovo? Io fossi in voi non avrei niente da temere.
In fondo siamo poveri dilettanti senza arte ne' parte, potete dormire sonni tranquilli.
Vi starete chiedendo...si ma, che c'entra questo col Top Audio? C'entra, c'entra e pure parecchio. Il mercato HiFi vive anche di riviste e queste vivono grazie al mercato. E' un legame indissolubile.
Io, per dimostrare tutta la mia infinita e ben nota bontà d'animo, mi sono trattenuto a lungo nelle salette delle riviste (CHF, Audioreview e Suono) ed ho apprezzato molto alcune delle soluzioni proposte, come è naturale che sia: avrei potuto fare lo stesso, ignorarne l'esistenza e far finta di niente. Ma perchè? A chi avrebbe giovato?
Per fortuna, a far da contraltare a questo clima pesante ed appiccicoso, c'è stata l'accoglienza calorosa e serena di alcuni operatori e degli audiofili che ho potuto incontrare in Mostra. Ringrazio tutti indistintamente, per dirla col grande Totò.
Tra questi, forse si tratta di un caso, c'erano anche i responsabili delle salette che suonavano meglio :-) Che ci sia un legame tra l'intelligenza e l'onestà intellettuale con il buon suono? Chissà!
Credetemi, bastano questi esempi positivi per salvare le sorti del Top Audio, per far sì che la visita sia fruttuosa ed appagante.
Gli audiofili
In alcune salette mi sono proprio divertito ad ascoltare i commenti di alcuni audiofili. C'è chi, preso da morbo da recensione veloce, prima ancora di sedersi sparava sentenze sulla qualità dell'impianto in dimostrazione. Pochi purtroppo avevano i loro dischi al seguito, una cosa invece utilissima per eliminare almeno una delle variabili che ci impediscono di giudicare il suono di un impianto alla mostra.
In alcune salette dove il volume e la distorsione erano insopportabili pascolavano folte mandrie di audiofilis comunis (?) inebetiti, incapaci di intendere e di volere...possibile che i 140 dB delle discoteche riescano a produrre simili danni cerebrali? ;-)
Poche come al solito le donne ed in genere accompagnatrici di fidanzati/mariti trepidanti che le utlizzavano come eleganti porta-depliants. Qualche ragazza realmente interessata però c'era, è sicuramente un buon auspicio per il futuro. Fatevi sentire (anzichè fissarmi insistentemente :-) )!!!
Potrei sbagliarmi ma m'è parso di notare, in più di un'occasione, che nelle salette dove si ascoltava Musica classica, molti giovani visitatori uscissero piuttosto in fretta o addirittura evitassero di entrare.
Ora, non che sia strettamente obbligatorio ascoltare classica però sforzarsi ad aprire i propri orizzonti musicali non sarebbe poi così sbagliato. Lo stesso dicasi per i cultori della classica ad oltranza...non arricciate il naso se qualcuno chiede di ascoltare Musica leggera.
Curiosità
Mi ha molto colpito la dimostrazione, nella saletta della HiFi United, di due oggetti in alluminio grandi come una noce, a forma di ogiva e cavi all'interno che, appoggiati sul diffusore (uno per diffusore) erano in grado di migliorare la risposta ai transienti e l'estensione in gamma alta. L'effetto era così evidente da non lasciar adito a dubbi. Presumibilmente i due oggetti riuscivano ad eliminare alcuni modi vibrazionali del mobile, ripulendo l'emissione da colorazioni e risonanze.
Altra curiosità la presenza di diversi lettori DVD, spesso utilizzati come semplici lettori CD. Forse che lo standard 24/96 permette ai CD 16/44 di suonare meglio? Dai, non scherziamo!
Curiosa dimostrazione nella saletta di Suono coi lettori CD Philips modificati. La differenza in termini di qualità sonora era notevole e certo non una novità per noi che andiamo proponendo modifiche simili ai lettori CD ormai da anni.
Interessante anche segnalare la presenza di vari diffusori alta efficienza monovia, per lo più Lowther, pilotati da single-ended di bassissima potenza. In alcuni casi spero che gli audiofili più scettici si siano resi conto che anche quest'approccio può fornire risultati di assoluto rilievo, in termini di dinamica e di realismo.
E l'Home Theater?
Molte salette disponevano di impianto video annesso. Purtroppo, i bassi da terremoto di alcune dimostrazioni invadevano le salette vicine dove si cercava invano di ascoltare Musica. Uno dei motivi per cui il volume in alcune sale solo audio era tenuto così vergognosamente alto era anche la presenza delle adiacenti salette HT, peccato.
Non mi ha colpito alcuna saletta in particolare, ma forse ero troppo impegnato ad ascoltare bene quelle solo Audio. Che dire? Si potrà in futuro realizzare in concomitanza una Mostra solo dedicata all'Home Theater? Io spero di si, così tutti stanno più comodi.
Conclusioni
Una bella esperienza? Certamente, come sempre. Molti spunti interessanti, vari contatti promettenti e tante idee nuove che mi sono venute in mente tra una saletta e l'altra.
L'amaro in bocca resta sempre, per il boicottaggio e la scarsa correttezza professionale nei nostri confronti. Così va il mondo, purtroppo, e, parafrasando Einstein (perdonami Alberto):
Le Idee Nuove sono sempre state osteggiate dalle menti mediocri.
Potete leggere un altro reportage sul Top Audio scritto dall'amico Steven Rochlin andando direttamente sul suo sito Enjoy the Music.
© Copyright 1998 Lucio Cadeddu
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