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Giradischi digitale AUDIOVOX® VOX CD-5

Lo specchio della musica

[English version]

Prodotto: Giradischi digitale VOX CD-5
Produttore: Industrie AUDIO VOX® - Italia - Tel. 0571.675005
Prezzo approssimativo: 750 euro
Recensore: Stefano Monteferri
Recensito: Novembre 2001

[CD VOX CD-5]
Effetto specchio con il CD AUDIO VOX® CD-5

Abbiamo già avuto occasione di parlare di Industrie AUDIO VOX® in occasione della, peraltro lusinghiera, recensione dell'amplificatore integrato Plastic 25, singolare nella veste estetica e dalla filosofia progettuale e costruttiva piuttosto inconsueta. L'occasione di tornare a parlare di questo giovane marchio italiano ci viene fornita questa volta dal giradischi digitale VOX CD 5, modello base di gamma che, pur collocandosi come fascia di prezzo nel segmento medio-basso del mercato, non manca di dichiarare le proprie pretese audiofile. È infatti sufficiente osservarlo, anche distrattamente, per rendersi immediatamente conto della pressochè totale mancanza di comandi sul pannello frontale, la qualcosa induce a ritenere che la maggior parte delle risorse consentite dal budget previsto, siano state impiegate per l'ottenimento della migliore qualità sonora a scapito delle funzionalità accessorie.

La tecnica

La costruzione dell'apparecchio è interamente metallica (alluminio ed acciaio inox totalmente amagnetico), e lo chassis del lettore CD, perlomeno nel modello in prova (ottenibile su richiesta), si presenta "tirato a lucido" nel vero senso del termine. Infatti, è contraddistinto da una finitura superficiale ottenuta tramite lucidatura delle parti in alluminio, con un approccio estetico decisamente singolare, ed un "effetto specchio" piuttosto pronunciato. I nuovi modelli di serie utilizzeranno invece un più consueto frontale in Plexiglas nero lucido, dello stesso tipo di quello già utilizzato sugli amplificatori della casa, con i particolari realizzati in alluminio lucido.

Il disegno del frontale è molto pulito, con la meccanica collocata centralmente, immediatamente al di sopra del luminoso display, contraddistinto da un intenso colore azzurro, ed una pressochè totale mancanza di pulsanti e controlli vari, ad eccezione dell'interruttore di accensione basculante (mi è stato però comunicato che i nuovi modelli vengono ora prodotti con l'interruttore di accensione collocato sul pannello posteriore, a tutto vantaggio dell'estetica del frontale), ed una coppia di minuscoli pulsantini disposti ai lati del display. Quello di sinistra consente di passare dallo stato di "stand by", utile per mantenere l'apparecchio nelle condizioni migliori per usufruire fin da subito delle migliori prestazioni musicali, a quello totalmente operativo. Quello di destra, comanda invece l'apertura e la chiusura del cassetto. Non c'è alcun modo per avviare la lettura del CD, se non agendo sul telecomando in dotazione, che consente anche di accedere alle consuete funzioni di controllo accessorie: stop, salto traccia, richiamo diretto del brano, avanti/indietro veloce, pausa, accesso random e programmazione. Non manca anche il controllo del livello di uscita, cosa che consente di utilizzare il lettore anche in abbinamento ad un finale di potenza privo del controllo di volume.

Il pannello posteriore risulta, se possibile, ancora più pulito del pannello frontale, presentando esclusivamente le classiche uscite analogiche RCA e l'utilissima vaschetta IEC per il collegamento del cavo di alimentazione, che può quindi essere sostituito facilmente con uno di maggiore qualità. Nei nuovi modelli, sono però presenti sia l'uscita digitale coassiale, utile per il collegamento di un convertitore esterno, che un'uscita analogica RCA fissa, più apprezzata dai "puristi" rispetto a quella variabile (peccato non averla potuta utilizzare nel corso della prova).

L'apparecchio utilizza uno stadio di conversione D/A di tipo Bitstream.

Il Suono

La sensazione immediata è quella di un'impostazione musicale piuttosto aperta e brillante, con protagoniste principali la gamma alta e quella medioalta, insolitamente spesse per la classe di appartenenza dell'apparecchio e che, sebbene non dotate di una particolare raffinatezza ed armonicità, hanno tuttavia il pregio di risultare apprezzabilmente lucide e liquide. La timbrica assume caratteri di neutralità e fluidità in gamma media, anche in funzione di una gamma mediobassa per nulla gonfia, ma anzi piuttosto contenuta. La gamma bassa sembra voler dare continuità alle caratteristiche di quella immediatamente superiore, e sebbene contraddistinta da una apprezzabile agilità, appare un pochino leggera e non particolarmente potente ed estesa.

Introspezione e dettaglio risultano di buon livello, ma è chiaro che, a questi livelli di prezzo, pretendere che la restituzione delle informazioni più minute avvenga con nettezza ed una forte tendenza al chiaroscuro, è pura utopia. Ed ecco che il nostro CD 5, perfettamente a suo agio con le piccole formazioni, mostra alcuni limiti alle prese con quelle più grandi, dove le complesse matasse orchestrali faticano ad essere dipanate con un elevato livello di intelligibilità. Ma questi caratteristiche si riscontrano spesso anche su macchine di costo superiore, e non può certamente essere considerato un limite dell'apparecchio.

La sensazione è che la macro dinamica venga restituita in modo piuttosto morbido e moderato, e l'impatto risulta tutt'altro che violento. Questo è probabilmente anche determinato dall'impostazione in gamma bassa e mediobassa precedentemente descritta, ed il risultato è che con alcuni generi musicali particolarmente violenti, dove la cattiveria ed il punch diventano elementi essenziali per godere appieno della riproduzione, si preferirebbe un pò più di carattere in tal senso. Le cose vanno meglio in termini di micro dinamica, che viene restituita in modo più netto e deciso.

L'immagine è ben restituita nelle tre dimensioni, piuttosto stabile e con una certa tendenza a collocare tutti gli elementi della scatola sonora alle spalle dei diffusori, con una limitata proiezione in avanti degli esecutori in primo piano. Elementi che risultano piuttosto ben focalizzati, sfumando lievemente nei contorni solo nella porzione collocata lateralmente ai diffusori. Lo sfondo infrastrumentale non è particolarmente scuro, ma tuttavia contrastato quel tanto che basta per rendere la riproduzione sufficientemente ariosa e leggibile.

Avendo in casa contemporaneamente uno degli amplificatori di casa, il Plastic 25 recentemente provato, ho avuto la netta sensazione che i due apparecchi disponessero delle caratteristiche necessarie per realizzare una significativa sinergia d'insieme, e non ho mancato quindi di effettuare un appropriato "test di integrazione".

Ed ecco che allora l'equilibrio tonale del VOX CD-5 si rivela l'ideale accoppiamento per l'amplificatore della stessa casa, e quella gamma medioalta così lucida e spessa compensa quello che era stato individuato come unico veniale limite del Plastic 25. Per contro, la corposità e lo spessore dello stesso sul mediobasso, integra al meglio l'agilità e la compostezza del CD sulla stessa gamma di frequenze.

I benefici derivanti da tale connubio sono particolarmente evidenti nel momento in cui si va ad analizzare la ricostruzione scenica del sistema, che finalmente è in grado di esprimersi in modo tridimensionalmente più efficace, grazie ad un sopraggiunto effetto "forward", che risulta in grado di proiettare più in primo piano, allontandoli dal fondo, gli elementi dalla corposità più spessa e materica.

Nella sostanza, ancora una volta ho avuto la prova di quanto possa essere importante un corretto abbinamento tra le varie componenti, e questo al fine di conseguire la migliore sinergia d'insieme e, di conseguenza, il risultato migliore nell'ambito del budget stanziato per la composizione di un impianto di riproduzione audio ben suonante.

Lamentele

Non mi sarebbe dispiaciuto poter disporre, tra i comandi presenti sul frontale dell'apparecchio, perlomeno del tasto "play", nel caso il telecomando risultasse introvabile, fosse danneggiato o avesse semplicemente le batterie scariche.

Musicalmente, avrei preferito un impatto dinamico un filo più deciso, ed una gamma bassa un tantino più estesa ed immanente.

Conclusioni

La fascia attorno al milione, milione e mezzo di lire, perlomeno per quella che è la mia esperienza, ritengo sia una specie di coperta corta: tiri per coprire da una parte, ed inevitabilmente scopri dall'altra. Evidentemente, quando si tratta di lettori CD i miracoli è pressochè impossibile farli, diversamente da quanto può avvenire, ad esempio, per amplificatori e diffusori, dove l'intuizione e la capacità progettuale assumono evidentemente una significatività decisamente maggiore.

I costruttori che non siano colossi dell'elettronica, in un progetto dal budget tutto sommato limitato, dovranno necessariamente acquistare meccaniche, convertitori e quant'altro, oltretutto di fascia relativamente economica, trovando alla fine un limitato "spazio di azione" sulle componenti sulle quali si più intervenire con maggiore libertà, vale a dire gli stadi di alimentazione e la sezione analogica di uscita.

La scelta di Industrie AUDIO VOX®, a mio avviso, è stata quindi quella di utilizzare le risorse a disposizione per ottimizzare al massimo quegli aspetti della riproduzione musicale che consentissero il migliore interfacciamento con gli amplificatori della stessa casa. Ne è scaturito un prodotto dall'impostazione piuttosto decisa, indubbiamente valido, ma le cui caratteristiche sonore devono essere tenute in debita considerazione nel momento in cui viene inserito in una catena di ascolto preesistente.

Un sentito ringraziamento alla Industrie AUDIO VOX®, ed in particolare a Maurizio Aterini, per la gentilezza e la disponibilità dimostrate.

© Copyright 2001 Stefano Monteferri - http://www.tnt-audio.com

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