Burson Conductor 3 Reference

Seconda Parte

[Burson Conductor 3R - vista frontale]

Un coltellino svizzero!

[English version here]

Prodotto: Burson Conductor 3 Reference
Produttore: Burson Audio - Australia
Prezzo: 1.744 dollari USA (Convertitore di valuta) - Il prezzo può variare
Recensore: Roger McCuaig - TNT Canada
Pubblicato: Maggio, 2021
Traduttore: Roberto Felletti

Introduzione

Questa è la seconda e ultima parte della recensione del Burson Conductor 3 Reference. Per i lettori che si fossero persi la prima parte, ecco il link: Conductor 3 Reference - Prima Parte. Questa seconda parte riguarderà il suono, le impostazioni dei filtri e le conclusioni.

Il Suono

Naturalmente, di grande interesse per me era una valutazione della qualità del suono e delle caratteristiche in generale. Per questo scopo sono state usate tre configurazioni differenti. Con la prima, l'uscita pre-amp è stata collegata direttamente ai miei monoblocchi Canary CA330. Per la seconda fase di test ho utilizzato l'uscita del DAC (2 V fissi) collegata al mio stadio pre The Truth. La terza fase ha visto un confronto diretto tra l'unità Burson e il mio DAC a valvole Doge 7. Per questo test, il C3R (uscita DAC) e il Doge 7 (uscita variabile) sono stati entrambi collegati allo stadio pre The Truth per un confronto. È stato necessario usare l'uscita variabile del Doge per impostare esattamente il medesimo livello del volume da entrambe le sorgenti, perché l'uscita DAC del Doge 7 ha una tensione leggermente maggiore di quella dell'unità Burson. Per il test di confronto è stato necessario collegare alternativamente i cavi USB dai due DAC al PC. Nota: giusto per essere precisi, è stato fatto un tentativo di collegare l'uscita pre del C3R al The Truth. In questo modo la regolazione si è rivelata troppo difficile e non si è mai riuscito a ottenere un buon suono.

Definirei il suono completo, equilibrato, sofisticato; oserei dire “high-end”. Il C3R è una seria macchina della musica e niente affatto fuori posto quando ha sostituito il Doge 7. Come previsto, nel complesso ha un carattere leggermente differente, tendente più all'analitico. Tenete a mente che il Doge 7 è valvolare al 100% nella sezione analogica. Il C3R eccelle in tutto ciò che a me piace definire gli attributi “tecnici” del suono, quali velocità, dettaglio, dinamica, palcoscenico e separazione. La larghezza e la profondità del palcoscenico, come anche il livello di precisione della collocazione dei vari strumenti e delle voci, sono eccezionali. Per contro, non ha quella rifinitura vellutata che il Doge 7 mi offre. Le caratteristiche del basso meritano una menzione speciale. In un paio di occasioni ho constatato che il basso era leggermente esagerato, tuttavia nel complesso era “semplicemente giusto” e, cosa più importante, molto preciso e penetrante. Anche a volume ridotto, il basso sembrava riempire la stanza e poteva essere percepito oltre che sentito. Piuttosto impressionante. Agli appassionati di musica elettronica, techno-pop, synth-pop, ecc. dovrebbe davvero piacere questo prodotto. Dà l'impressione che possa riprodurre senza difficoltà qualsiasi suono sintetizzato immaginabile. Ascoltare gli Yello, i Daft Punk e i Depeche Mode, e naturalmente Dark Side of the Moon dei Pink Floyd, è stato molto divertente. Quando è stato il turno di artisti quali Madeleine Peyroux e Miles Davis, ho riscontrato che mi piaceva di più il DAC a valvole.

Test in modalità DAC: per questo test, l'uscita fissa a 2 V è stata collegata sia allo stadio pre The Truth sia agli amplificatori Canary. Questa è la configurazione che ha prodotto i risultati migliori. Le caratteristiche prestazionali sono quelle elencate nel paragrafo precedente. Il confronto diretto C3R vs. Doge 7, entrambi collegati al The Truth, ha mostrato le capacità tecniche dell'unità Burson, rivelando la padronanza dimostrata in termini di dettaglio e di definizione. Inoltre ha evidenziato le qualità del DAC valvolare quando si tratta di jazz e di registrazioni vocali.

Test in modalità pre-amplificatore: l'unità ha offerto buone prestazioni quando è stata collegata direttamente ai finali monoblocco Canary; tuttavia non ha del tutto raggiunto il livello di prestazioni che è stata in grado di offrire con il The Truth. Il dettaglio c'era tutto, ma con una leggera perdita di omogeneità. È anche possibile che l'accoppiamento dell'impedenza tra il C3R e gli amplificatori Canary fosse meno che ottimale. Sul sito Burson l'impedenza di uscita dichiarata per l'uscita DAC è 25 Ω, e io credo che sia questa la causa della differenza nel suono. In risposta a una delle mie email, la Burson concorda sul fatto che proprio l'impedenza potrebbe essere la colpevole. Ovviamente il collegamento con il The Truth in modalità DAC risolve il problema, perché questa unità si abbina molto bene ai miei amplificatori Canary.

Test in cuffia: come menzionato precedentemente, non sono un tipo da cuffie. Però ho ascoltato alcune tracce con la mia Grado da 200 dollari, ottenendo risultati eccellenti, e sospetto che il C3R sarebbe all'altezza di una cuffia Sennheiser da 2.000 dollari o una Focal da 4.000 dollari.

E ora alcune note aggiuntive prese durante i test d'ascolto:

Filtri

Questo argomento è sufficientemente complesso da richiedere un paragrafo a sé stante! Ci sono quattro filtri con cui giochicchiare nel menu Settings. Questi filtri sono integrati nei chip DAC e la Burson ha deciso di concedere all'utilizzatore l'accesso a queste regolazioni. Non si può però dire che la loro funzionalità sia chiara e facile da capire! Per uno di essi, la de-enfasi, c'è soltanto una riga nel manuale: «Da attivare soltanto se la vostra sorgente è un riproduttore di musicassette.»; almeno questa è ragionevolmente comprensibile. Per gli altri tre non c'è alcuna spiegazione nel manuale, semplicemente un elenco delle possibili impostazioni. Tuttavia nella versione PDF, scaricabile, del manuale vengono forniti due link. Accettando la sfida, ho cercato di saperne di più su questi filtri. Il primo link ci porta in un forum nel quale qualcuno ha pubblicato dei grafici di confronto dei risultati di impostazioni differenti del filtro FIR. Il secondo link ci porta a un file PDF di 64 pagine del datasheet ESS, contenente varie pagine di grafici e di tabelle che descrivono la funzione dei vari filtri. Vi avverto, è un documento molto tecnico.

Pur avendo letto tutto il documento, non sono riuscito a capire cosa significassero FIR e DPLL, così ho continuato a cercare; FIR sta per Finite Impulse Response. In Internet ci sono molte informazioni su questo argomento; essendo un ingegnere elettrico (non elettronico) qualcosa ho capito, abbastanza da sapere che era giunta l'ora di smettere di leggere! Gli ultimi due filtri sono chiamati DPLL; uno è per il DSD e l'altro per il PCM. Una ricerca su Google ha chiarito che DPLL sta per Digital Phase-Locked Loop, vale a dire i filtri PLL realizzati per il dominio digitale. La morale della favola era che se volevo sapere come questi filtri influissero sul suono e, cosa altrettanto importante, quando e perché usarli, avrei dovuto semplicemente fare esperimenti con le varie impostazioni, e poiché ci sono nove impostazioni FIR e quattro impostazioni DPLL, ci sarebbero state trentadue combinazioni da provare. No, grazie, passo. I filtri sono rimasti com'erano quando ho ricevuto l'unità, alle impostazioni di fabbrica, per tutto il tempo in cui ne ho avuto possesso. Per vostra informazione, le impostazioni di fabbrica sono: FIR - AP Fast, DPLL(DSD) - High, DPLL(PCM) - Mid, DE-EMPHASIS - Off.

P.S. In tutta questa ricerca, ho scoperto una chicca in un certo senso utile: “se la vostra cuffia è brillante, potreste provare a impostare i filtri per ottenere una certa attenuazione sulle alte frequenze”.

Conclusioni

Chiaramente si tratta di un progetto dominato dall'ingegnerizzazione, caratterizzato da una progettazione innovativa, probabilmente unica, di circuito audio, alimentatore e cabinet, nonché da una funzionalità multiuso da era digitale. Per non parlare delle impostazioni, molto “tech”, dei filtri. Sicuramente molte persone apprezzeranno la possibilità di sostituire gli operazionali, di giochicchiare con le impostazioni dei filtri e di provare varie cuffie e vari formati musicali digitali, mentre altri sicuramente non saranno interessati oppure saranno persino scoraggiati da tutte quelle impostazioni. Per chi (come me) ha semplicemente ignorato le impostazioni e si è limitato ad ascoltare la musica, c'è una ricompensa. C'è qualcosa per tutti.

Mi sono reso conto di avere scritto molti commenti e critiche riguardo ad alcune stranezze e qualche problema di questo componente. Sento che il mio compito è dare al lettore una visione d'insieme. Ciononostante, il Conductor 3 Reference non era fuori posto nel mio impianto relativamente high-end. Questo prodotto mi è piaciuto davvero: il suono, la qualità costruttiva, la multifunzionalità, e non esiterei a consigliarlo a chiunque stia cercando un sistema tutto-in-uno compatto e di elevata qualità. Il C3R è compatto, solidamente costruito, ottimamente realizzato e ha eleganti finiture; inoltre svolge una moltitudine di compiti con elevati livelli prestazionali. Vi ricorda qualcosa? Qui abbiamo il coltellino svizzero dei componenti audio. Ovviamente non ho avuto in mio possesso questa unità abbastanza a lungo per poter fare dichiarazioni sull'affidabilità e la longevità di questo progetto, per cui sotto questo aspetto il confronto con il coltellino svizzero non regge, non ancora!

Musica ascoltata nel corso della recensione

Questo è un elenco parziale della musica ascoltata nel corso della recensione. Molti file FLAC sono dei rip da CD della mia collezione.

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