Prodotto: Scott Nixon Dackit
Produttore: Scott Nixon
Costo: 130 Dollari Statunitensi (kit base)
Modifiche: regolatori shunt di Paul Hynes da 8 volt e 5 volt. Costo: 30 Sterline Inglesi l'uno.
(più altri componenti dalla mia scatola magica)

Recensore: Nick Whetstone - TNT UK
Data: Aprile, 2011
Traduttore: Massimiliano Bertuzzi

Nel 2003 ho comprato uno dei DacKit di Scott Nixon, utilizzandolo regolarmente. Con un'alimentazione decente e i condensatori di output Black Gate NXQ, produceva davvero un bel suono. Credo che con i DAC si tenda a preferire il suono di un determinato chip, e a me piace il TDA1543. Conosco alcuni che preferiscono il TDA1545, e altri ancora che propendono per il buon vecchio TDA1541. Comunque, dopo aver pesantemente modificato il Monica2 (TDA1545), e recensito il Monica3 leggermente modificato (sempre TDA1545), ho potuto verificare che facevano quacosa in più del DacKit, così ho deciso di modificare anche il DacKit. Ho quindi utilizzato tutto l'aiuto possibile di alcuni amici "guru", ho recuperato i pezzi, e mi sono messo al lavoro con il saldatore.

Per iniziare dovrei dire che la qualità della scheda PCB del DacKit è fantastica. Dal sito del DacKit vedo che la PCB attuale ha un aspetto un po' diverso dalla mia, quindi non posso giudicarne la qualità. Comunque quella del mio DacKit richiede una certa insistenza nel saldare e dissaldare componenti. Ne ho modificate alcune in cui le tracce si staccavano alla sola vista del saldatore, mentre lavorare sulla PCB del DacKit è stato un sogno!

Assecondando la richiesta di Scott Nixon, non fornirò un diagramma del DacKit. I proprietari di DacKit hanno accesso al diagramma, e non dovrebbero avere problemi nell'identificazione delle componenti e parti del circuito che descrivo nell'articolo. La maggior parte delle modifiche, se non tutte, sono applicabili a tutti i DAC che utilizzano il 1543 e il chip ricevitore CS8412.

Ho fatto particolare attenzione alle modifiche sull'alimentazione. Paul Hynes mi ha fornito i sostituti per i regolatori LM7805 (A) e LM7808 (C). Ma hanno portato con sé il primo problemino. Il DacKit funzionava benissimo con un alimentatore modificato, originariamente progettato per alimentare un Audiocom Superclock. Così però non vi era corrente sufficiente per i nuovi regolatori shunt, e ho dovuto sostituirlo. Frugando nella scatola dei ricambi, ho trovato un trasformatore a 12 volt che mi è servito per costruire un alimentatore regolato "da manuale", con regolatori LM1804. Ebbene sì, ho usato il plurale, poiché ho costruito due alimentatori identici a 12 volt, uno per ogni regolatore shunt. Utilizzare un alimentatore regolato prima dei regolatori potrebbe essere considerato eccessivo, ma Paul Hynes mi dice che può essere di aiuto, e che comunque non fa danno. L'altro requisito è tagliare la traccia che porta originariamente la corrente regolata a 12v (condivisa) al regolatore da 5 volt. È stato quindi possible rimuovere i regolatori LM standard e saldare i ricambi forniti da Paul Hynes. Ho aggiunto un condensatore da 470uF sui pin del regolatore da 5 volt, lasciando il condensatore originale da 1000uF accanto al regolatore da 8v. Ho notato che il tipo e la qualità di questi condensatori hanno un impatto notevole sul suono del DacKit, tanto che raccomando di rimpiazzare i condensatori originali con zoccoletti in modo da poter provare vari condensatori. Ironia della sorte, alla fine ho utilizzato il condensatore originale (B) per i 1000uF e un Panasonic FM sul regolatore da 5 volt. Ho anche visto che piccoli condensatori di bypass, accoppiati a quelli più grandi, aggiungono un po' di micro-dettaglio.

Il filtro PLL (PLL) è stato il passo successivo. Mi era stato raccomandato di cambiare i valori dei componenti del filtro originale da 1K e 47n a 330R e 470n, e mettere in parallelo un altro condensatore 3n3, dal pin 20 del chip ricevitore a terra. Anche qui, i componenti usati nel filtro PLL hanno un notevole effetto sul suono, quindi sarebbe opportuno usare i migliori che si riescono a trovare. Io ho utilizzato un Black Gate NXQ 470n e un condensatore a film WIMA 3n3. Anche la qualità della resistenza è importantissima.

Tornando all'alimentatore, ho rimpiazzato l'elettrolitico (D) da 220uF, che disaccoppia i pin dell'alimentazione del chip DAC 1543, con un OSCON SG da 470uF/16v. Fortunatamente si trattava di un componente già rodato poiché gli Oscon, come i Black Gate, ci mettono un'eternità a rodarsi. Ho dovuto piazzare gli Oscon a circa 10 millimetri dalla scheda, per via della mancanza di spazio dovuta all'ingombro dei nuovi regolatori. La PCB del DacKit è piuttosto compatta, quindi modifiche sostanziali richiedono una certa pianificazione sull'installazione dei componenti. Ho poi aggiunto un condensatore di bypass da 1uF a film sotto la scheda. L'aggiunta dell'Oscon ha prodotto un miglioramento drammatico sull'impatto delle basse frequenze, e mi ha incoraggiato a cercare altri Oscon nella mia scatola.

Per il chip ricevitore CS8412, ho trovato un paio di SG da 47uF/16v che ho usato per rimpiazzare i condensatori di disaccoppiamento (F e G) (dai pin 1 e 21 a terra). Li ho bypassati di nuovo con condensatori a film da 1n (sotto la PCB) ottenendo un miglioramento significativo.

Ritornando al chip 1543, ho aggiunto un condensatore in polystirene 8n2 fra i pin 4 e 5, che ho successivamente rimosso perché per me non faceva alcuna differenza!

Inizialmente volevo aggiungere un'altra coppia di Black Gate NXQ ai due già presenti in output (H & K) del DacKit, per realizzare una configurazione Super-E, invece ho deciso di andare oltre (almeno presumo sia stato così) e ho quindi usato condensatori a film invece degi NXQ. Ho utilizzato un paio di condensatori in polipropilene, montandoli in modo da poterli sostituire quando ne avessi sentita la necessità, e in effetti dopo circa una settimana di ascolto ho sentito che qualcosa non andava, e ho reinstallato gli NXQ, che hanno risolto il problema, secondo me imputabile all'eccessiva induttanza dei condensatori in polipropilene. Ciò serva per dimostrare quanta attenzione bisogna mettere in questo tipo di lavori. Non si può semplicemente mettere un qualsiasi vecchio componenente in una qualsiasi posizione, e aspettarsi un miglioramento! Ed ecco perché si raccomanda di fare sempre una modifica per volta ed ascoltare per un po', per decidere se piace, prima di passare alla successiva.

Il tweak conclusivo è stato sulla resistenza Vref (j). Scott Nixon mi aveva suggerito di rimuovere la resistenza e sostituirla temporaneamente con un trimmer da 5k. La resistenza del trimmer viene regolata sul valore originale di 3K7 e poi ridotta fino a che l'output risulti distorto. Questo si può osservare chiaramente su un oscilloscopio, suonando un'onda sinusoidale ad 1K con il DacKit. Nel mio caso (ciò varia a seconda dell'esatto voltaggio fornito al 1543) ho trovato che il valore migliore è 3K2. Suonando l'onda sinusoidale e guardando l'oscilloscopio, si regola la resistenza fino a ottenere delle belle curve rotonde. Quando cominciano ad appiattirsi (clipping), allora si ha esagerato.

Adesso il DacKit compete, in termini di livello, con il Monica2 e Monica3 modificati. Onestamente non riesco a decidere quale sia il migliore, fra il DacKit e il Monica3, e ci sono ancora alcune modifiche da fare sul Monica3. Ma sono molto soddisfatto del DacKit. Mi era stato detto che modifiche significative avrebbero potuto cambiare il suono distintivo del DacKit, che mi era piaciuto. Ma non è stato così, e il miglioramento sotto quasi ogni aspetto val bene il tempo e il lavoro spesi in questo progetto. Ho lasciato aperta la possibilità di cambiare alcuni condensatori ma suona già così bene, che lo lascio in pace così com'è!