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High-end
del 21 secolo
Prodotto: Testina Decca
London
Ricostruita da: The
Cartridge Man - UK
Costo approx: 250 € + testina da
ricostruire
Recensore: Mark
Wheeler - TNT UK
Data: Novembre, 2004
La testina della Decca è un ANIMALE unico e richiede una descrizione più lunga rispetto alle comuni testine: così tanto folklore circonda queste meraviglie che alcune storie vanno raccontate. La versione stereo è un'evoluzione delle testine mono che le hanno precedute. Le registrazioni mono hanno solo ondulazioni laterali nel solco del vinile per cui le testine mono hanno pochissima sensibilità orizzontale e i generatori del segnale audio sono orientati lateralmente. Le testine mono della Decca avevano un blocco a forma di T che supportava la parte superiore di una armatura verticale di acciaio temperato che passava attraverso l'insieme dei magneti e delle bobine. Il movimento dell'armatura induceva variazioni nel campo magnetico che generavano a loro volta un voltaggio nell'induttanza, più o meno come la vibrazione di una corda di chitarra induce un segnale nelle induttanze di un pickup di una chitarra elettrica.
Le testine stereo della serie Decca London semplicemente aggiungevano un generatore verticale, ricavavano il segnale stereo attraverso un processo di somma e differenza e lo inviavano a un blocco di uscita a tre pin: positivo di sinistra, positivo di destra e una terra negativa. Ci furono diverse combinazioni di sensibilità e stili chiamate Blue, Maroon e Gold e con un corpo colorato nello stesso modo. Molte delle blu tracciavano con un peso di 2-3 gm con una puntina sferica, le "maroon" ebbero diversi profili ellittici e le oro tracciavano con un peso di 1.5-2gm con la puntina ellittica. Il numero 13 (1978) di HiFi Choice misurò la risposta laterale della Blue e della Gold trovandole essere 12cu(x10^6cm/dyne) e 20cu(x10^6cm/dyne) rispettivamente: questo implica che entrambe le testine richiedono un braccio di massa superiore ai 10gm. Diversamente da molte altre testine non c'è uno smorzamento interno cosa che suggerisce possibili miglioramenti in caso si usino bracci smorzati.
Le Decca generano opinioni estreme tra i loro ascoltatori: esse sono o il Santo Graal o i figli di Satana; a seconda della persona con cui state parlando o danno una riproduzione unica dei contenuti della vostra collezione di dischi o ne rimuovono completamente il suono.
HiFi Choice (ibid) misurò la risposta in frequenza della London Blue, testina a magnete indotto che era discretamente buona per costare 40GBP, ottenendo un picco di risonanza puntina-vinile a 28kHz, mentre per la maggioranza delle altre testine nello stesso test esso si posizionava intorno ai 20kHz e qualcuna addirittura intorno ai 15kHz. Il grafico mostra anche gli effetti di differenti sensibilità verticali ed orizzontali nelle due tracce con la risonanza braccio-testina a bassa frequenza. Comparandola con gli altri risultati, questa testina ha una risposta piatta in tutta la banda audio con un ovvio picco risonante a 350-400Hz che però rimane intorno a + o - 1dB.
Tornando indietro agli anni 70 e 80, Ken Kessler, controverso recensore di HiFi News & Record Review, predicava l'uso di queste testine (specialmente per i modelli con nuove puntine degli austrialiani Garrot Brothers). Doug Dunlop, il leggendario disegnatore dei preamplificatori Concordant e sviluppatore dei Quad II, usò soltanto una Decca London Gold nel suo piatto Source con braccio Odyssey. Lo stesso Mike Moore, che disegnò sia il Source che l'Odyssey, raccomandò questa configurazione. Questi ultimi due audiofili sono morti, ma poichè molta gente che usa le Decca vive fino a tarda età dubito ci sia qualche epidemia.
Spesi molte ore nella sala di ascolto di Doug, negli ultimi anni 80 e nei primi 90, giudicando scatole piene di valvole NOS che lui sceglieva per i suoi prodotti. L'unica sorgente che lui abbia mai usato era The Source, ed anche il suo disegnatore, Mike Moore, fu un visitatore occasionale, cosa che garantì sempre il suo corretto setup: un glorioso piatto con un grande subchassis con cinque punti di sospensione che supportava lo scultoreo Odyssey equipaggiato con la testina Decca Super Gold anche se Doug ebbe anche altre Decca London.
Passavamo attraverso il preamplificatore Excelsior (il mio favorito nella sua fascia) di Doug spostandoci tra le rinomate valvole di Mullard, Teonex, Telefunken, Siemens e altre leggende della confraternita dei triodi. Ci furono molte evoluzioni del Quad II equipaggiate con ingresso e phase-splitter a triodo al posto del pentodo EF86 e con una gran varietà di valvole in uscita. Sorprendemente c'era un tetrodo al posto del rettificatore che dettava il carattere di ogni configurazione e sostituendo una KT88 con una 6550 tutto l'amplificatore suonava come se lo stadio di uscita fosse stato rigirato. Avemmo modo di valutare la competizione tra l'Audio Research e il Quicksilver e qualche loro avversario a stato solido. Principalmente tutte queste configurazioni avevano voce attraverso le Dalquist DQ10s o le mie Underground Audio Decca Ribbons attive, che essendo la metà, in dimensioni, di una cassa da morto, fu un incubo trasportare nella mie vecchie MG e Alfa Romeo. Anche le Quad ESL57 o qualche modello Underground Audio che stavo sviluppando fecero le loro apparizioni ogni tanto.
E per tutto il tempo ascoltavamo la Decca London Gold o la Decca Super Gold (una migliorata edizione della Gold). Perciò ricordo bene come esse suonavano la mia collezione di dischi. Negli anni precendenti avevo acquistato un vecchia Blu/Maroon comprando un piatto (Connoisseur e Hadcock GH Unipoise) e diedi a quell'antichità con la punta sferica la possibilità di suonare qualche vinile prima di spostare l'Hadcock sul Transcriptor Saturn (uno dei predecessori del Michell Gyrodec). Il mio unico ricordo di quella esperienza è che essa confermò tutti i miei pregiudizi, basati su leggende e review, sul terribile tracciamento e sulla banda alta distorta da questa testina. Fu anche la prima volta che vidi una testina saltar fuori dal solco. Fu ficcata in un cassetto con altri componenti e giustamente dimenticata fin quando, recentemente, mi è capitata tra le mani mentre stavo cercando qualcos'altro e mi sono ricordato della magia dell'impianto di Doug.
Fa ora il suo ingresso sulla scena Len Gregory, "The Cartridge Man" come è meglio conosciuto, cui chiesi di ricostruirla. Gli australian Garrot Brothers (che morirono in un patto suicida, sembra ci sia veramente qualche connessione fatale con le Decca) crearono delle leggendarie Decca e anche A. J. Van den Hul ha montato le sue stimate puntine su di esse. Len si sta guagagnando una reputazione per le sue ricostruzioni con una puntina con linea di contatto estesa per cui mi è sembrato giusto mettere alla prova le sue capacità sulla mia Decca. Len ha anche sviluppato qualche altro tweak che è facile percerpire per la Decca, oltre al cambio dello stilo.
Il colore della mia Decca è blu ma si comporta più come una "maroon" (rosso scuro/amaranto) per la sensibilità e ha anche diverse parti rosse. Sul mio Hadcock, la risonanza a bassa frequenza è a 14Hz suggerendo una maggiore sensibilità della sospensione, simile alla Gold.
Ho fissato questo Lazzaro risorto sul mio Hadcock GH24SE (la base del braccio è stata ricablata con i Kimber Silver Streak bilanciati) montato sul Michell Gyro SE. Questa operazione non è stata facile perché la Decca non è alta come molte altre testine e la separazione dall'alzabraccio era al suo minimo. Ho aggiustato l'allineamento e il bilanciamento a 1.9gm (Len Gregory raccomanda 1.8-2gm). Lo stilo in linea necessita di più bias rispetto ad uno stilo di forma ellittica. La prima cosa che ho notato è stata l'alto livello del rumore: lasciando il volume alto ogni contatto con il subchassis produce del rumore anche quando il braccio è bloccato nella posizione di riposo.
Ma come suona adesso?
Come il "Doors of perception opened wide" di William blake, questa testina può fornire una visione "del Paradiso e dell'Inferno". Prima sono passato attraverso i tradizionali vizi della Decca e le sue virtù erano lì per essere ascoltate. Il bilanciamento dei toni è differente da molte delle testine di tipo MM, più vicino alle MC nella parte superiore del mid-range (proprio sopra il suono puro di un nuovo diamante). L'immagine è stretta e poco profonda ma quello che c'è è molto stabile.
Pensate ai vettori in ogni lato di un solco stereo: la componente orizzontale è l'informazione musicale proprio dove la Decca ha una sensibilità media; la componente verticale fornisce l'informazione spaziale. Un solco mono laterale ha due segnali identici fuori fase di 180°. Pertanto, attraverso una testina stereo, si ottiene un segnale mono "centrale" visto che la testina inverte la fase di una bobina di 90° rispetto all'altra, essendo entrambe a 45° rispetto alla superficie. La Decca è differente in quanto ha un sistema di generazione verticale che è tuttavia limitato dalla bassa sensibilità verticale. Per cui lo stilo deve fare un maggior lavoro per riprodurre l'informazione verticale che per riprodurre quella laterale.
Il soundstage ha una qualità che è difficile descrivere senza scendere in un pretenzioso linguaggio da review (un curioso linguaggio usato precedentemente solo da chi scriveva di vini). Diversamente da molti trasduttori le diverse bande di frequenza non si posizionano differentemente indipendemente dalla posizione degli strumenti. Per spiegare, le alte frequenze non si ritirano vicino ai tweeters e le basse frequenze non si spandono in maniera amorfa per tutta la stanza. Proprio perché la posizione dell'immagine non si sposta con la frequenza, le sibilanti dei cantanti stanno proprio dove sembra essere la loro bocca, le voci più basse rimangono nello stesso piano del dettaglio delle consonanti. I "reviewers" di fumetti usano termini come "tangibile" o "tattile" per descrivere questa qualità e per quanto riguarda i cantanti questo è il massimo io abbia ascoltato da una testina. Preferisco però i termini "realistico" e "convincente".
Da un punto di vista timbrico, sembra che lavori molto bene con altoparlanti bilanciati tipo BBC (Rogers, Spendor, Chartwell, ecc.), che sono l'antitesi del suono "flat-earth" tipico dei diffusori Linn e Naim (Isobariks, Saras, SBL) ma gli amanti della filosofia "flat-earth" adoreranno la precisione temporale e il "timing" di questa meraviglia. Il transiente della batteria (per esempio Andy Chest in "Trasforme" di Lou Reed) o del tamburo suonato sul bordo tipico della musica reggae è insuperato.
Dopo un paio di giorni ho messo sul Michell il lato D (sul lato opposto del lato A, come accadeva ai vecchi tempi delle pile per il cambio automatico dei dischi) dell'album Metal Machine Music di Lou Reed. Questo bizzarro pezzo ha un solco chiuso, abbastanza distante dall'etichetta, per bloccare il cambio del disco alzando il braccio automaticamente prima che lo stupefatto ascoltatore realizzasse che stava ascoltando la stessa traccia di due secondi. Questo è un disco vero con un ampio spettro di frequenze piuttosto che un disco di test perciò mi piace usarlo per "cuocere" la testina durante la notte.
La mattina dopo prima di andare a lavoro ho fatto correre il test del tracciamento di Image HiFi "Vinyl Essentials – The Ultimate Pickup Test Record" (Image LP003) e la testina ha retto la più alta modulazione a 100mm. Questa è stata proprio una sorpresa! Ha iniziato a suonare al limite ai 60mm, cosa che solitamente anticipa un errore di tracciamento evidente ai 70mm, ma ha suonato ogni banda proprio come se stesse per emettere qualche distorsione riconoscibile senza però mai farlo. Questa eccitazione di "stare sul bordo" è l'essenza dell'ascolto della Decca.
Le modulazioni laterali mono sono i punti di forza della Decca. Il successivo disco di test è stato il Cardas Frequency Sweep Record masterizzato da Stan Ricker. Questo disco si apre con una traccia che svaria dai 30Hz ai 30kHz modulata lateralmente (in fase) e quando va oltre i limiti dell'udito e si avvicina alla risonanza puntina-vinile i prodotti della intermodulazione diventano udibili. Tipicamente questi sono molto dipendenti dalla qualità dello stilo e dai tipi di generatori. Le testine MC a bassa uscita e a banda larga con buone puntine cantano dolcemente con le giuste armoniche mentre le economiche MM creano una cacofonia. La Decca suonava più vicina ad una MC e questo è un tributo alla qualità del diamante usato da Len Gregory.
La due tracce successive variano verticalmente (fuori fase) da 1kHz a 30kHz. La testina ha iniziato a suonare dura ad una frequenza più bassa e ha prodotto un rumore diverso da ogni altra testina. Il carattere di queste colorazioni era simile a quello del rumore di contatto descritto precedentemente. Questo significa che la più bassa sensibilità verticale permette alla risonanza della puntina di eccitare risonanze meccaniche nella struttura di tutta la testina. Il braccio Decca London International disegnato apposta per questa testina era un unipivot smorzato per cui una qualche forma di smorzamento nel braccio può migliorare questo aspetto. Non avevo sotto mano un fluido per l'Hadcock per cui verificherò i possibili benefici in seguito. Ma la reale sorpresa è che la testina ha tracciato completamente il solco modulato verticalmente, implicando che le modifiche apportate da Len hanno aumentato la problematica sensibilità verticale fino a portarla vicino a quella laterale.
Odio usare troppo i dischi di test per cui è tempo di metter su un po' di musica. The Last Record Album di Little Feat è uno dei miei preferiti e al tempo stesso un test brutale per le testine. Infatti è stato registrato con una forte modulazione dei bassi per catturare lo stile di suonare di Ken Gradney. La scelta di questa modulazione può rendere le voci deboli e senza chiarezza ed emozione in molti piatti, bracci e testine. I duetti di Valerie Carter e Lowell George in Long Distance Love e One Love Stand erano chiaramente delineati e ogni piccolo dettaglio della loro esibizione intatto, molto meglio anche del mio vecchio front-end Linn che era un riferimento con questo album.
Una volta che la testina si è rodata il soundstage si apre. La larghezza è aumentata senza estendersi molto oltre le casse, mantenendosi allo stesso livello di molte testine di alto profilo. Questo suggerisce che la sensibilità verticale è stata molto migliorata dalla ricostruzione.
Il rumore superficiale prodotto è terribile. Ho sempre creduto che fosse dato dalla qualità della puntina ma questo prova il contrario. Questa testina è molto suscettibile al rumore prodotto dal vinile e la precisione temporale dei transienti è mescolato ai "crack" e dai "pop" simili a quelli di quella famosa marca di cereali per la colazione. E' possibile che la modulazione verticale sia eccitata da ogni granello di polvere rimasto nel solco e il profilo esteso della puntina di certo non aiuta.
La Blue con la nuova puntina ama il blues. Le voci sono perfette e i sistemi valvolari pensati per riprodurre le voci hanno bisogno esattamente di ciò nel front-end. Materiale più complesso richiede testine meglio traccianti come la Music Maker 2 o una testina MC con sensibilità media ed una buona puntina. Il suono della Decca diventa impastato ed incoerente quando l'andatura si fa dura come in complessi passaggi di pezzi d'orchestra.
Come se volessi dimostrare le parti forti della perfomances di questa testina ho comprato due dischi questa settimana da Selactadisc a Notthingham dove hanno un ottima sezione di vinili e anche diversi scaffali di dischi usati. Una nuova uscita di "Whip Them King Tubby" di Linval Thompson & Friends (Auralux LUXXLP001) è stata rimasterizzata dai nastri originali del 1970 senza riprocessare il suono o addizionali riduzioni del rumore "perché questo avrebbe prodotto in una serie riduzione nel calore e nella dinamica audio" (come è scritto nell'inserto). Massimo rispetto per i produttori, la loro scelta di usare "stage valvolari e nastri analogici senza l'uso di computers o altre tecnologie digitali" funziona veramente. Ho sentito affermazioni simili l'ultima volta negli anni settanta e questo disco suona molto bene con la Decca; tutte le virtù tradizionali del PACE-RHYTHM-AND-TIMING (PRAT) erano lì come con ogni trasduttore MC del tipo Linn Troika, Supex 901, AT OC9.
Lo stesso negozio aveva (per sole 1.50GBP) una copia usata di "The Real Deal" del 29th Street Saxophone Quartet (1987 New Note NN1006) per mio figlio che suona il sax alto. Di nuovo ci sono alcuni dettagli tecnici sulla copertina: un microfono stereo AKG C422; un registratore digitale Mitsubishi X-80; Teldec Direct Metal Mastering. Molti lettori conoscono bene le insufficienti registrazioni con un singolo microfono: noiosi master degli anni 80 e trasferimenti DMM; ma questo disco è perfetto. Esso dimostra infatti che ogni strumento ha bisogno di mani esperte. In casa conosciamo bene il suono del sax alto dal vivo e questo disco suona meglio di qualsiasi cosa abbia ascoltato. La Decca produce una scala e una dinamica realistiche insieme ad un accurato ritratto dei toni.
La Decca ricostruita da The Cartridge Man dovrebbe amare sistemi costruiti intorno a grosse e veloci casse a tromba. L'uscita molto alta dovrebbe adattarsi bene a stadi phono valvolari implicando una ovvia sinergia con la filosofia di alcuni sistemi Hi-Fi.
Ogni amante della musica dovrebbe ascoltare almeno una volta una testina Decca London, come ogni motociclista dovrebbe possedere una Ducati almeno una volta. La ricostruzione di The Cartridge Man rende questa una testina dell'high-end del ventunesimo secolo per soli 250 € (più la testina iniziale). Mi terrò la mia MusicMaker mkII per molti dei miei ascolti ma comprerò un assemblaggio in più per il mio Hadcock GH242SE così posso passare rapidamente alla Decca per quei dischi che richiedono le sue virtù uniche.
© Copyright 2004 Mark
Wheeler - www.tnt-audio.com
Traduzione:
Roberto D'Agosta
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