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Prodotto: Dynavector DV
20 X L, testina MC
Produttore: Dynavector
- Japan
Distributore per l'Italia: Sound
& Music
Recensore: Geoff
Husband
La
Dynavector mi ha chiesto di non rendere noto il prezzo di questa
testina per il fatto che, stante le differenti modalità di
tassazione, il prezzo potrebbe subire forti variazione da paese a
paese.
Comunque se vi dico che se la batte bene con la Shure V15
ed è un po' più economica della Ortofon Supremes
capirete che il prezzo si allinea verso il minimo, almeno per i
fonorivelatori "seri".
Un'occhiata alla foto qui a lato
vi mostra che i vostri soldi serviranno ad acquistare una testina
veramente bella. Estrusa da un monoblocco di alluminio nero e con una
chiazzetta rossa molto sexy passa facilmente per un oggetto esotico.
Questi erano un po' dei miei pregiudizi per i kit esteticamente
curati, e la sostanza?
La DV20X è una
bobina mobile a bassa uscita (0,25 mV). Esiste una versione ad alta
uscita per lo stesso prezzo, ma le bobine inevitabilmente più
pesanti comprometteranno le prestazioni in una certa misura, la
versione purista è sicuramente questa (a bassa uscita).
Ciò
presuppone l'utilizzo di un pre per MC o un trasformatore di step-up
e quindi un certo aggravio di costo. Nel mio caso ho utilizzato un
trafo di step-up Audion nel mio pre Silver Knight sempre Audion, una
combinazione che mi ha dato un buon accoppiamento di livello anche
con altre sorgenti.
La cedevolezza è 12 Cu, un valore medio
per una testina progettata per lavorare con bracci di buona qualità
e massa media.
Il braccio deve essere di buona qualità,
questa testina scarica più energia sul braccio che non una MM
ad alta cedevolezza come una V15 quindi deve avere una piattaforma
rigida per lavorare come si deve.
Il mio SME IV va benissimo. Il
peso di questa testina è 8.5 grammi, nella media, l'altezza è
19mm, come l'Ortofon Supremes. Il corpo monoblocco è inusuale
per questa fascia di prezzo e probabilmente annulla le risonanze
varie che si potrebbero generare in un corpo tradizionale. In tutti
questi aspetti assomiglia ad un fonorivelatore molto più
costoso. Dove differisce è nell'insieme
puntina/cantilever.
Qui Dynavector ha utilizzato un semplice
diamante a taglio ellittico alla fine di un tubo di alluminio. Non ci
sono esotici line-contact con cantilever in berillio. Riguardo rivali
quali Shure, Ortofon e Goldring questa scelta tecnica può
sembrare un po' prosaica ma alla fin fine la prova vera è la
musica e non le specifiche tecniche. In ultimo la Dynavector fornisce
la risposta in frequenza della singola testina. I miei
ringraziamenti.
È interessante notare che la risposta presenta un leggero roll-off sui medio alti essendo questi 3 dB sotto alla gamma bassa che arriva facilmente ai 20 Hz. Gli altissimi invece, da 15 a 20 kHz, sono sopra alla gamma media di 3 dB; ciò è forse causato da risonanze della puntina sebbene sembrerebbe un picco troppo smussato per essere prodotto da una risonanza - approfondiremo nella prossima sezione...
Installare la testina
è stato semplice, come sempre d'altronde sullo SME IV, un
corpo filettato sarebbe andato ancor meglio ma non voglio parlarne...
La forza d'appoggio raccomandata è di 1.8-2.2 grammi così
l'ho settata a 2 grammi e ugualmente ho fatto per l'antiskating. Ho
poi lasciato la belva a "cuocersi" in un solco per 24 ore
di rodaggio.
Dopo appena pochi secondi dalla calata della puntina
sul primo disco test mi sono reso conto che c'era qualcosa
d'interessante :-)
Alcuni componenti mi danno un'immediata
impressione positiva e in molti casi è perchè essi
hanno una buona dinamica. In questo la Dynavector realmente
risplende, "Breed" dei Nirvana viene fuori con un peso e
una potenza notevoli, il ritmo è irresistibile.
Questa
testina è della stessa stoffa della V15, un vero e proprio
mostro in basso.
Non sono gli stessi bassi da terremoto della V15
ma è molto vicina. Salendo in frequenza i medi hanno la
qualità di una buona MC, mostrando chiaramente la reticenza
della V15 in questa gamma, sebbene come per la V15, il leggero
avvallamento nella risposta lascia la sensazione che ci dovesse
essere qualcosa in più da quelle parti. Gli altissimi sono ben
estesi, i piatti su "Take Five" brillano in modo
appropriato nello spazio.
Quello che questa testina non ha la
misurata neutralità dell'Ortofon Supremes, sebbene da un punto
di vista personale la Dynavector, così come la V15, rende le
Ortofon un po' carenti dal punto di vista dinamico, ma a volte le
sibilanti sono enfatizzate specialmente sulle registrazioni moderne
ricche di riverberi che sono già inclini di per se a far
ciò.
Non è una distorsione vistosa ma potrebbe
irritare a volte, forse è il prezzo da pagare per avere dei
bei piatti...
Inevitabilmente con
una testina di questo prezzo ci sono dei compromessi da accettare. Il
suono non arriva alla fluidità di una MC top - Dynavector non
mi avrebbe ringraziato se avessi detto che ci arrivava - loro fanno
MC top.... C'è un accenno di grana di cui l'Ortofon è
priva e la V15 annulla essendo meno spinta sui medi. Qualche volta
c'è l'impressione che la testina lavori un po' troppo duro per
impressionare.
Il palcoscenico è allineato a quello di
altri prodotti dello stesso prezzo, ben ampio ma con poca aria,
spesso è il prezzo da pagare per i componenti dinamici.
L'abilità di
tracciamento ha mostrato qualche motivo di preoccupazione. Suonando
"Exodus" di Bob Marley, i forti transienti di basso a volte
sbalzavano fuori lo stilo, lo stesso faceva Bruce Springstein con
"Dancing in the dark" producendo un "crack",
chiaro segno di "mistracking"! Usando il disco test HFNRR
la Dynavector si sforzava di tracciare i 16dB a 300Hz e mostrava
segni di mistracking già a 14dB dove la V15 passava
tranquillamente. Questo dice che il problema si mostra con un numero
minimo di dischi particolari, certo i fan del Reggae preferirebbero
la V15.
Dopo aver biasimato la capacità di tracciamento
diciamo che la Dynavector risplende in un'altra inaspettata area - la
coerenza temporale. Non sono sicuro del perchè ma qualcosa fa
si che i vari messaggi musicali vengano fuori in modo coerente.
Improvvisamente il mio Gyro suonava come un LP12, i Los Lobos
uscivano senza sforzo attraverso "Be Still" e quei ritmi
intricati finalmente assumevano un preciso significato.
Questa
cosa va oltre il prezzo, sono contento di lasciare il fine dettaglio
o l'immagine olografica per qualcosa che mi fa alzare e ballare.
Leggendo questa
recensione sembra che io abbia speso molto tempo cercando falle nelle
prestazione della DV 20. La ragione è che un oggetto con molto
carattere. Non è un trasduttore perfetto o neutrale, piuttosto
è una testina estroversa e vivace.
Se vi piace la purezza
timbrica allora andate su Ortofon. Se non avete un braccio top o un
pre MC decente, o il vostro sistema tende a essere chiaro scegliete
la V15, ma se della musica vi piacciono le stesse cose che piacciono
a me non penso che potrete trovare di meglio allo stesso prezzo.
© Copyright 1999 Geoff
Husband - http://www.tnt-audio.com
Traduzione: Giovanni
Aste
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