Prodotto: cuscinetto per Garrard 301 e 401 "Kokomo"
Costruttore: Analog Tube Audio - Germania
Costo approssimativo: 99 €
Recensore: Hartmut Quaschik - TNT Germany
Traduttore: Roberto D'Agosta
Pubblicato: Giugno 2008
Se da bravi ed attenti lettori quali siete avete buttato un occhio alla mia recensione del giradischi Kuzma Stabi Reference, allora sapete di certo per molti anni ho amato i giradischi Garrard. Dal 1990 al 1997 ho usato un Garrard 401 come sorgente analogica principale e ho anche reperito diversi Garrard per i miei amici di queste parti. Quel 401 è stato il mio punto di riferimento per tutta una serie di esperimenti con diversi bracci e quel vecchio piatto vide anche la mia evoluzione da un paio di mini monitor due vie fino ai diffusori ad alta efficienza. In quegli anni provai tutta una serie di modifiche, da cuscinetti in ceramica a differenti tappetini per il piatto. Il cuscinetto in ceramica autocostruito da un mio amico si è dimostrato un fallimento rovinando completamente il bilanciamento del 401. Quello che veramente si nota ascoltando un vecchio Garrard è lo stupendo bilanciamento dei toni che tende leggermente al caldo e la bellezza delle medie frequenze: anche un kit molto costoso giapponese che comprendeva un cuscinetto e un piatto faceva merce di quel bilanciamento e quella bellezza tonale per maggiori dinamica e risoluzione ma fino al punto che l'anima del Garrard si perdeva completamente.
Devo aggiungere un paio di paroline per tutti coloro i quali non ascoltano tutti i giorni un vecchio Garrard, per capire quali sono le frecce nell'arco del Garrard e quali non lo sono... Riprodurre musica attraverso un vecchio Garrard è come ascoltare la vostra vecchia radio a valvole: la musica semplicemente scorre, fluisce, in maniera molto confortevole al tempo stesso rilevando non molto dettaglio alle alte frequenze, le medie hanno una bellissima e reale colorazione e il basso che suona naturale anche se non molto controllato, il PRaT è potente ma il senso del tempo non è assolutamente preciso. Molte di queste proprietà possono essere ricondotte al fatto che il Garrard è messo in rotazione da una piccola rotellina mossa da un grosso motore a corrente alternata non-sincrono. Eppure tra i contendenti con simili qualità (EMT 930, Thorens 124, Lenco L78) è quello più dolce e meno granuloso: chiunque potrebbe ascoltare musica riprodotta da un Garrard per delle ore. I suoi difetti appariranno solo se lo confronterete direttamente con un moderno giradischi di qualità superiore, sia esso un Kuzma, un Verdier o un Simon Yorke: solo allora apparirà chiaro che la risoluzione dei dettagli è assente, che l'immagine tridimensionale collassa su un'immagine bidimensionale, e che il senso del tempo non è proprio preciso. Questa lista di difetti sembra completamente disastrosa eppure è la bellezza tonale che riempie i nostri cuori che il Garrard riesce a riprodurre. Ci può essere una valida ragione per cui questi difetti del Garrard non sono poì percepiti in maniera così drammatica: questi difetti sono più omissioni che distorsioni e il nostro cervello è sufficientemente potente da coprire questi difetti con un'immagine reale.
Per questa recensione ho fatto questo confronto ancora una volta. Ho selezionato un disco originale del 1973 che pensavo fosse a favore del Garrard, "Third" dei Soft Machine. La differenza tra il mio Simon Yorke S4 con un braccio Schroeder No. 1 e la Denon 103R e il Garrard 401 con braccio SME 3012/2 con una testina Koetsu Rosewood Signature è gigantesca: ascoltare lo stesso lato sui due piatti era come ascoltare due dischi diversi! Lo Yorke è ultra-dettagliato e trasparente mettendo in mostra tutti i dettagli nascosti e le linee musicali di ogni strumento piazzato su un palcoscenico profondo e largo, mentre il Garrard è solido e compatto nella sua riproduzione concentrandosi su quello che è la parte dominante e cioè le linee di basso e vocali. Ancora una volta, potreste ascoltare per ore la musica del vostro Garrard, ma per favore non fate confronti diretti con altri giradischi!
Lo stesso Sugan-San, creatore delle puntine Koetsu usava un Garrard 401 per cui montare una Koetsu su un Garrard non è così assurdo. La Denon 103R ha un suono molto vicino ma un po'; meno "magico" a quello della Koetsu.
In questo scenario fa il suo ingresso il cuscinetto Kokomo della Analog Tube Audio per i Garrard 301 e 401. Robert Graetke che costruisce al tempo stesso le parti in bronzo per i bracci SME si è dedicato anima e corpo hai giradischi Garrard. Lui ha sviluppato per i Garrard 301 e 401 il cuscinetto che consiste di un anello di bronzo e una sfera di ceramica. Robert mi ha raccontato che ha scelto il nome "Kokomo" al fine di personalizzare il suo cuscinetto e renderlo originale facilmente riconoscibile rispetto a copie riprodotte in Germania o ad Hong Kong: gli è successo di già che un suo prodotto, il cuscinetto per i bracci SME, venisse copiato. Per questa ragione non ho messo una fotografia dettagliata del Kokomo in questo articolo.
L'installazione del Kokomo è un'operazione di appena qualche minuto: insieme al Kokomo ho comprato anche una boccetta d'olio per cui ho pulito per bene il vecchio cuscinetto, rimuovendo tutto il vecchio olio prima di mettere l'olio nuovo e riassemblare il tutto.
La differenza tra il prima ed il dopo è veramente molto grossa: ora il 401 suona tridimensionale e il palcoscenico è così trasparente e al testo stesso solido che sono rimasto a lungo a bocca aperta. Questi miglioramenti sono decisamente di più di quanto non mi sarei mai aspettato. Anche se non trasforma il Garrard nello Yorke, eppure il Garrard acquisisce alcune di quelle qualità che prima erano proprie dello Yorke (e di giradischi simili): il Kokomo porta il Garrard su un livello tutto nuovo. Precedentemente pensavo che il Garrard desse il meglio di se con la musica rock degli anni 70 o con le grosse orchestre sinfoniche, ma ora il Kokomo ha insegnato al Garrard qualche trucchetto in più portandolo a suonare molto meglio rispeto a prima anche le piccole orchestre classiche o la musica rock più moderna.
La domanda cruciale però è: "Che è successo al bellissimo bilanciamento tonale del Garrard? Si è perso?" Grazie al cielo, il carattere tonale è rimasto essenzialmente lo stesso: neanche l'ombra di asciuttezza audiofila!
Per continuare ad esplorare le capacità dell'accoppiata Garrard+Kokomo ho messo su un altro disco, Choirgirl Hotel di Tori Amos. Questo è un disco che mette a dura prova il vostro impianto: se tutto non è veramente di qualità il suono diventa spiacevole e non riuscite di certo a rilassarvi. Lo Yorke mostra una gran quantità di piccoli dettagli e ha dato un significato a molti alti e bassi del Garrard. L'ultima caratteristica è di certo dovuta al motore del Garrard e fino a quando quella parte non viene modificata non mi aspetto alcun cambiamento. Il Garrard ha mostrato appena un po' di asprezza, e questo di certo è un risultato eccellente. Mi ricordo di quando, ad un show di Hi-end nel 2006, ho portato con me questo disco e un Thorens attualmente in produzione ha esitato e distorto tutto...
Mi sono perciò anche chiesto quanto l'asprezza e il ridotto dettaglio fossero dovuti allo SME3012, che pur essendo molto musicale ha pur sempre i propri limiti. Lo SME3012 è visto come un partner naturale per il Garrard poiché riproduce un presentazione musicale completa e convincente della musica registrata. Spesso usare bracci di elevato livello su piatti di più basso, può portare a risulati spiacevoli e sbilanciati: eppure in questo caso, questo non è successo; quando ho montato sul Garrard lo Schroeder per lo SME, le differenze tra lo Yorke e il Garrard si sono fatte molto piccole. L'asprezza era quasi del tutto svanita, mentre la superiore classe dello Schroeder risultava evidente ed aiutava il Garrard a riprodurre una quantità di dettaglio e risoluzione maggiore quasi al livello dello Yorke, il palcoscenico rimaneva decisamente più piccolo e più compresso che con lo Yorke. Con questo livello di risoluzione il problema del senso del tempo del Garrard si fa più evidente: ma, aspettate un momento, questo confronto è abbastanza ingiusto perché lo Yorke è un'unità estremamente modificata e solo il controllo del motore costa 300 €, comprato direttamente da un ingegnere tedesco specializzato in analogico.
Continuando l'ascolto ho anche riscoperto alcuni dischi nella mia collezione che suonavano in maniera più interessante e coinvolgente con il Garrard/Kokomo/Schroeder che non con lo Yorke. Uno di questi è "The Sorcerer" di Gabor Szabo, che è una fantastica registrazione di Jazz dal vivo che surclassa il ben noto disco di prove audiofile "Jazz at the Pawnshop".
Un sacco di gente sta producendo e pensando modifiche per il Garrard: ho avuto notizie di una rotella per mettere in moto il piatto "Teres" e di una base in ardesia che porterebbero ulteriori miglioramenti. Sono certo che queste modifiche spingeranno le qualità audio del Garrard a nuovi livelli: magari avete già notato i vecchi costosissimi impianti analogici di questi inventori in vendita sul mercato di seconda mano :-)
Grazie Robert. Se il Kokomo fosse stato disponibile 10 anni or sono, mi sarei risparmiato un sacco di cambi di piatti. Ora è troppo tardi e mi sono innamorato dei piccoli dettagli e della vicinanza alla realtà dello Yorke. Ma questa modifica potrebbe essere utile a tutti coloro che ancora usano Garrard perché non dovranno andare verso quegli impianti super costosi. Il Kokomo aggiunge qualcosa ed elimina tutta una serie di importanti problemi trasformando il Garrard in uno strumento ancor più bilanciato. Terrò di certo un occhio sulla scena delle modifiche ai Garrard: per il momento il Garrard con il Kokomo si presenta come l'entry level dei super piatti e quando ulteriori modifiche risolveranno i restanti problemi potrei decidere di vendere il mio Yorke. Rimanete in ascolto...
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