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Autore: Pierre Lurné - TNT Francia
Pubblicato: Dicembre, 2020
Traduttore: Roberto Felletti
Tradizionale o a sospensione pneumatica (cuscino d'aria), il sistema tangenziale dimostra di offrire altri due vantaggi rispetto al tipo imperniato:
In confronto, su qualsiasi braccio imperniato la testina è sempre montata con un angolo di sfasamento per ridurre l'errore dell'angolo di tracciamento. A parte alcune, estremamente rare, eccezioni, solitamente lo stilo termina dislocato sul lato sinistro dell'asse e il progetto generale devia da una pura linea retta, particolarmente con i tubi a S e a J. Infine, il baricentro generale è ovunque e nessuno se ne preoccupa, sebbene la sua posizione sia un parametro fondamentale. Tutto questo crea nuove forze, aggiunge dannosi Momenti di Torsione, aumenta l'attrito nel cuscinetto, ecc. Il sistema diventa più complesso, cessa di essere NEUTRO e acquisisce una IMPRONTA sonora, cessa di essere il più semplice possibile, cessa di essere una MASSA PURA e non rispetta più le leggi della Fisica.
Purtroppo un braccio tangenziale soffre di troppa complessità meccanica, deleteria per il comportamento delle vibrazioni, a causa della presenza delle necessarie parti aggiuntive (dispositivo di controllo, ecc.). Di conseguenza, una parte del vantaggio di cui sopra va perduta. Il punto di forza più importante dei bracci imperniati è la loro ineguagliata SEMPLICITÀ. L'ideale sarebbe un tangenziale semplice quanto un imperniato! (Questo è attualmente allo studio e potrebbe diventare l'argomento di un articolo futuro).
Per ora, e in breve, oggi ci sono generalmente due tipi di bracci tangenziali disponibili sul mercato: 1) quello tradizionale (braccio normale montato su un carrello); 2) quello con cuscinetto a sospensione pneumatica (che comprende bracci nei quali il cuscinetto a sospensione pneumatica è sostituito da due rotelle più un dispositivo di scorrimento). Se entrambi i tipi potessero essere ulteriormente migliorati, come qualsiasi altra cosa, il progetto teorico di base del primo concorderebbe con la Fisica. Questo non è vero per il tipo con cuscinetto a sospensione pneumatica, che è severamente affetto da vari problemi fisici.
L'errore maggiore riguarda la Distribuzione della Massa e quindi le Caratteristiche Dinamiche: chiaramente, un braccio con Cuscinetto a sospensione pneumatica si comporta come qualsiasi altro braccio solo sul piano verticale. La testa muove su e giù, il tubo meno e il cuscinetto rimane pressoché immobile. In questo piano la Massa Efficace è la solita, sopporta bene la cedevolezza della testina e la frequenza di risonanza è tenuta sotto controllo.
D'altra parte, un braccio con cuscinetto a sospensione pneumatica si sposta nella sua “interezza” sul piano orizzontale. La Massa Efficace aumenta molto, fino a dieci volte e anche di più (!), come risultato della creazione di un'altra frequenza di risonanza. Le cose sono già abbastanza complicate con un'unica risonanza generale, così vicina ai problemi dati dall'eccentricità e dall'ondulazione del disco, che aggiungerne una seconda significa aprire la porta ai problemi di tracciamento. La nuova risonanza risuona molto in basso, nella regione peggiore e lontano dalla ben nota area di sicurezza (da 9 a 12 Hz circa). Inoltre sono influenzati due piani di lavoro, a causa dell'incisione 45x45. I produttori acconsentono e richiamano ANCHE l'attenzione dell'utilizzatore nel loro manuale! Per mantenere sufficientemente bassa la massa del braccio, si consiglia caldamente l'uso di testine leggere e la scelta di contrappesi più piccoli.
In aggiunta, basta dare un'occhiata a qualsiasi braccio con cuscinetto a sospensione pneumatica per vedere che è stato fatto ogni sforzo per alleggerire il prodotto: il contrappeso è sempre piccolo e di conseguenza è lontano dal cuscinetto, non c'è mai un porta-testina staccabile, decisamente troppo pesante, e la struttura generale del braccio è leggera. Solitamente i bracci sono molto più pesanti, sebbene entro i limiti imposti dalla frequenza di risonanza principale (nessuna confusione tra Massa e Massa Efficace!).
Questo è il secondo svantaggio dei bracci con cuscinetto a sospensione pneumatica: essi devono essere leggeri per stare relativamente alla larga dai problemi di tracciamento e anche per fare sì che lo strato d'aria del cuscinetto funzioni correttamente. Questa mancanza di Massa è ovviamente deleteria per un buon controllo delle vibrazioni e un buon smorzamento, già limitati dallo strato d'aria, perché una buona parte di queste dannose vibrazioni difficilmente può attraversarlo ed essere eliminata tramite dispersione.
Non possiamo dimenticare altri problemi intrinseci:
Le cose possono persino diventare veramente peggiori e totalmente “anti-meccaniche”. Per esempio, quando l'asta del braccio si trova su un lato del tubo del cuscinetto a sospensione pneumatica e il gruppo del contrappeso si trova sull'altro lato, come nel braccio Eminent Technology. Per contro, il braccio Air Tangent è un buon esempio di un buon progetto a cuscinetto a sospensione pneumatica, che però non è altro che un braccio con cuscinetto a sospensione pneumatica.
- Avvertimento 1: tutto quanto detto sopra non significa che i bracci con cuscinetto a sospensione pneumatica non vadano bene. Anzi, le loro qualità musicali sono molto buone perché l'Analogico è un “bravo ragazzo” e funziona sempre. Se non altro... dopotutto, anche i giradischi economici da supermercato svolgono il loro lavoro!... Essi suonerebbero molto meglio se la “Buona Vecchia Fisica” venisse rispettata scrupolosamente. Probabilmente è il motivo per cui alcuni dicono che il sistema con cuscinetto a sospensione pneumatica va abbastanza bene soltanto per realizzare bracci tangenziali economici.
- Avvertimento 2: perché cose così piccole sono così importanti per la riproduzione della musica? “Tutto Ciò Che Si Muove Fa Rumore”. In pratica, tutto quello che si muove genera vibrazioni e quindi rumori. Un giradischi non fa eccezione. Il motore crea vibrazioni, il piatto che gira e il cuscinetto creano vibrazioni, le sospensioni creano vibrazioni, anche lo stesso tracciamento del disco crea vibrazioni che possono anche essere udite (viene definito “la puntina che parla”), ecc. Le vibrazioni si diffondono molto rapidamente e si riflettono ovunque entro volumi limitati. Esse generano onde stazionarie e sollecitano ogni possibile risonanza pronta a risuonare. Fortunatamente esse decadono e si esauriscono molto rapidamente, ma questo fenomeno naturale è un flusso continuo alimentato dalla stessa musica in riproduzione. Quelle parassite offuscano costantemente la musica e sono difficili da controllare. In confronto ai dettagli musicali, così fragili, delicati e minuscoli, contenuti nei solchi, le vibrazioni nocive sono parassiti giganteschi. Per esempio, la dimensione di un segnale musicale a -50 dB è pari a circa 1/1.000.000 mm! Così piccolo e fragile, può ancora essere tracciato, ascoltato... e molto facilmente distorto.
Il prossimo articolo si intitolerà: Progettazione del Piatto.
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© 2020 Pierre Lurné - pierre.lurne@tnt-audio.com - www.tnt-audio.com
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