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Marantz CD 6000

Il ritorno dello Jedi

[Marantz CD6000 - vista frontale scoperta]

[English version]

Prodotto: Marantz CD 6000
Produttore: Marantz - Giappone/Olanda
Prezzo app. 260/350 $/Euro
Recensore: Dejan V. Veselinovic

Molto, molto tempo fa, in una galassia molto, molto lontana... un'azienda chiamata Marantz introdusse sul mercato una serie di lettori CD chiamati CD43, CD53 e CD63.
Ai loro tempi, rappresentavano probabilmente il miglior prodotto disponibile per la rispettiva classe di prezzo, o almeno, tra i migliori disponibili. Ed hanno vissuto a lungo e felicemente, evolvendosi poi in modelli come il 67, il 67 MkII ed il 67 KI Signature.

Comunque, durante l'evoluzione, non hanno mai giudicato male la concorrenza, che lavorava sodo, e gradualmente raggiunse la Marantz. Agli inizi del 1999, la Marantz non stava poi così bene come qualche anno prima.
Gli ingegneri Marantz hanno lavorato a lungo per preparare non una semplice evoluzione di una linea ben conosciuta, ma un prodotto veramente nuovo. Ed il loro lavoro è stato tutt'altro che facile - hanno dovuto far proseguire una leggenda, mai compito facile, oltre ad offrire, ancora una volta, quello che la concorrenza non poteva fare per un determinato prezzo.

[Marantz CD6000 - interno]La serie New Millenium, che comprende 5 modelli, rappresenta quello che la Marantz ha da dire sul suono dei CD oggi. I primi due modelli, il 4000 ed il 5000, sono, per quello che so, venduti dalla Philips con le sigle 723 e 753; potrei sbagliarmi riguardo ciò, ma so di aver ragione quando dico che suonano più o meno esattamente alla stessa maniera delle due controparti Philips.
Usano la stessa meccanica su tutta la linea, precisamente una Philips VAM1201, una nuova meccanica che Philips afferma di risolvere grossi problemi del passato. I modelli inferiori usano DAC SAA7378, il 4000 usa il DAC TDA 1545, il 5000 il DAC TD1549, mentre i modelli 6000 e 6000OSE usano ognuno 2 DAC SM5872BS in configurazione differenziale.

Entrambi i modelli 6000 mantengono la tradizione Marantz di avere dei "low pass filters" (LPF) separati da stadi d'uscita dedicati, ma qui le differenze cominciano ad apparire.
Il modello 6000 usa il ben noto, e tradizionale per Marantz, operazionale NJM2114D per lo stadio dei filtri LPF, e moduli separati HDAM (brevettati dalla stessa Marantz) per lo stadio d'uscita, mentre il 6000OSE evita l'operazionale NJM per un'altra coppia di moduli HDAM, usa condensatori di una qualità migliore, un miglior trasformatore, e così via, per un prezzo superiore di circa il 23% rispetto al 6000.

A proposito delle elettroniche all'interno, ho notato che la Marantz ora usa più linee stabilizzate a completa regolazione elettronica di prima, e più importante, il trasformatore di alimentazione è cresciuto sostanzialmente.
Una dimensione più grande non significa necessariamente un aumento proporzionale nella resa, ma sicuramente sarà più elevata di prima con un trasformatore più piccolo.
Ciò è stato molto gradito, dal momento che un tweaking tipico sulle vecchia serie consisteva nel sostituire il trasformatore per un più grande e migliore; non sto dicendo che questa non sarà più una possibilità, ma sicuramente lo sarà di meno.

Gli interni sono ordinati come al solito, punto di forza della Marantz da sempre; in questo caso l'unico grande cambiamento è stato quello di aver aggiunto una scheda più piccola montata sopra la scheda madre, invece di avere tutto su un unico piano.
Ho notato anche delle predisposizioni per altre schede aggiuntive, o almeno credo che servano a quello scopo.
Fortunatamente, le NJM2114D sono dei chips DIL a 8 pin standard, così gli amanti del tweaking possono cambiarle con operazionali migliori. Comunque, i moduli HDAM sono fissati saldamente, così dimenticateli, sono lì e lì rimangono, punto.

[Marantz CD6000 - retro scoperto]Sul retro del case, altri cambiamenti graditi. I connettori RCA Cinch ora sono placcati oro (anche se di qualità commerciale).
Altra cosa importante, il retro del case adesso è perforato lungo il lato superiore; se pensate che non sia poi una gran cosa, metteteci la mano dopo un'ora e passa di utilizzo e capirete il perchè di quella griglia.
Mi auguro che altri facciano lo stesso invece di contare sulle caratteristiche di trasferimento di calore del metallo dei loro cabinet.

Ultimo ma non ultimo, il telecomando. I lettori CD Marantz più vecchi avevano telecomandi piuttosto grossi, che pur essendo funzionali, erano anche sovraffollati da ogni sorta di pulsante; non è più così.
Il nuovo telecomando, siglato RC6000CD, assomiglia esattamente ai corrispettivi set delle TV Philips, ha meno pulsanti di prima, mantenendo comunque quelli più usati.
Questi includono il comando del volume, disponibile solo sul telecomando, così se volete ascoltare la musica in cuffia, tenetevelo vicino.

Molto carino e curato - vediamo ora come suona la musica.

Microdinamica

A volume basso, vi sorprenderà se conoscete i modelli della serie più vecchia, specialmente se avete il modello 67 KI Signature. Vi sorprenderà anche se avete un altro prodotto simile della stessa classe di prezzo.

Il 6000 riesce a mantenere quello che è sempre stata una delle più grandi virtù della Marantz, e cioè il completo controllo sulla musica che suona. Avrete la sensazione che, ma niente, possa metterlo in imbarazzo.
Comunque, nelle serie più vecchie, il prezzo che si doveva pagare per questo era una chiara mancanza di dinamica, ed era possibile mettere in difficoltà i vecchi modelli con della musica elettronica molto veloce, come quella di Vangelis ed Enigma, che li lasciava senza fiato.

Non in questo caso. Il 6000 è più veloce, molto più veloce dei suoi antenati, e la dinamica che allora mancava ora c'è tutta. In nessun modo sentirete questo lettore annaspare per la mancanza d'aria o di corrente, di fatti è veloce e si farà strada.
Questo CD player ha una sorta di vivacità, una gioia di vivere, che prima mancava terribilmente. Se me lo chiedete, suona meglio del 67 KI Signature.

La precisione, da sempre un tratto distintivo della Marantz, non solo è mantenuta, ma ulteriormente evoluta. È ancora un lettore eccezionalmente preciso (per il suo prezzo, naturalmente), ma c'è più coerenza di prima, è come se la musica fosse più a fuoco.

E dà anche un senso di calore, non falso, non sorvola sulla musica. Il lettore lascia solo andare la musica e prova a portar fuori l'immagine - certo, non può competere con la maggior parte dei modelli più costosi, ma, con i suoi limiti, cammina con sicurezza e certezza, sapendo sempre esattamente cosa fare.

Da non dimenticare - la meccanica è incredibilmente silenziosa. Ne ho sentiti di più silenziose, ma a prezzi non menzionabili per policy aziendale :-). Touche.

Macrodinamica

Quando testo questo parametro, lascio sempre prendere l'iniziativa a Billy Idol. Questo perchè la sua musica è fatta per essere suonata forte, non fa testo se suonata piano piano.
Lo stesso per Boris e Dieter, meglio conosciuti come Yello. La musica di questi ragazzi è piena di bassi, molti dei quali ottenuti da sintetizzatori, che tendono a mettere in luce la mancanza di basso, se c'è.

Il modello 6000 ha quello che io chiamo un'eccezionale risposta nei bassi, per un lettore budget; ad essere onesti, devo dire che i suoi bassi sono meglio di quelli di alcuni lettori molto più costosi.
Tanto per cominciare, il suo basso è profondo, veramente scava molto a fondo, non come molti lettori budget che hanno un basso leggero e artificiale.

E questo non si ottiene ad un costo aggiuntivo, sono felice di dirlo, e non c'è alcun compromesso nel midrange e negli alti. Parlando di alti, la qualità di questi nel 6000 è sopra la media, ma non è così impressionante come i bassi. Gli alti sono puliti, per niente affaticanti nemmeno dopo 10-12 ore di ascolto (di solito comincio intorno alle 8 del mattino e sto in ballo fin dopo mezzanotte, usando le cuffie solo quando lo ritengo necessario).
Tuttavia, sebbene sia al livello dei migliori della sua classe, non è comunque qualcosa con la quale sarei felice di convivere al lungo. Lo so, mi rendo conto che sto istigando ad un acquisto più costoso...ma non riesco a farne a meno.

Soundstage

Uno dei punti di forza di questo lettore. Essenzialmente, l'immagine sonora è grande quanto una data registrazione permette che lo sia.
Quando la registrazione è buona, allora l'immagine sarà sia ampia sia profonda, in altre parole abbastanza tridimensionale. Personalmente, non riesco a ricordare quando è stata l'ultima volta che ho sentito un'immagine così buona in un apparecchio di questa fascia di prezzo; per qualcosa di meglio, dovete pagare di più.

La ragione per cui l'ho considerato come un argomento speciale, è che io amo il tweaking, non posso fare a meno di farlo, o almeno di provarci.
Per questo modello non è stato differente; solo che, avendolo avuto in prestito, non ho potuto cambiare i condensatori e gli operazionali giusto per vedere l'effetto che faceva.
Così mi sono accontentato dei miei accessori preferiti, le punte SoundCare. Fortunatamente, i piedini originali del lettore CD erano fissati con delle viti, così non è stato difficile rimuoverli ed installare le punte SoundCare.
L'ho fatto perchè so per esperienza che possono fare meraviglie per giradischi e CD players, così come per altri apparecchi.

Ed infatti, l'inserimento delle punte ha portato ad un miglioramento significativo di quello che era già un lettore abbastanza pulito. I bassi erano ora meno pesanti, vero, ma in compenso, meglio controllati e in generale più puliti.
Anche gli alti ed i medi sono migliorati, ma il miglioramento più evidente è stato di gran lunga nell'immagine. Questa era già buona, e le SoundCare l'hanno solo resa migliore.
Probabilmente dovrei dire impressionante, visto il prezzo dei due, ma mi trattengo semplicemente perchè devo provare prima la versione 6000OSE, poichè potrebbe offrire un risultato finale ancora migliore, e la differenza di prezzo non è poi gran che, qualcosa come il 23-24% in più rispetto al modello base.

Ma dopo l'installazione, era una gioia ascoltare il suono che si otteneva.

È perfetto?

Naturalmente no. Ovviamente, per il suo prezzo questo è un prodotto eccezionale, proprio come i vecchi CD53 e CD63 quando furono messi sul mercato - credeteci o no, ma la Marantz ha ancora una volta messo a segno un buon colpo. Ma perfetto non è.

Aggiungo che non posso fare a meno di confrontarlo con i miei due fidati CD players, il CD730 della Harman/Kardon e il CD721 Philips modificato. L'H/K vanta anche uno stadio d'uscita differenziale doppio, completamente separato e complementare, che usa gli stessi due moduli per la conversione I-V e il filtro LPF e l'uscita appropriata, più o meno come Marantz vanta per il modello 6000OSE. Ma l'H/K è un onesto 1-bit, del tipo "no nonsense". E costa il 31,5% in più del modello 6000 qui recensito.

Beh, l'H/K batte il Marantz in termini di bilanciamento del suono complessivo, riuscendo a suonare un po' più coerente e con più autorità sui bassi, tenendo sotto controllo ogni sbavatura eventuale.
In termini di immagine, direi che si piazzano più o meno alla pari. In definitiva, tuttavia, l'H/K suona giusto giusto un po' più vivo, ma è una questione proprio di percezione, comunque udibile.

Il Philips ha fatto passare al Marantz un momento di difficoltà. Certo, ora il Philips ha tre trasformatori, linee di alimentazione meglio regolate ed ha uno stadio d'uscita molto veloce, ma, di fatto, tutto ciò fa salire il prezzo rispetto al Marantz. In termini di chiarezza e coerenza totali, il Philips potrebbe essere un filino meglio, ma, riguardo all'immagine, non riuscirebbe a tenere il passo del Marantz, che, semplicemente, in questo è migliore, tutto qui. Riguardo il bilanciamento, oggi opterei per il 6000 piuttosto del Philips 721 modificato.

In conclusione, ho due cose da dirvi. Se siete alla ricerca di un CD player molto buono per un prezzo ragionevole, non troverete molti prodotti migliori altrove, ammesso e non concesso che ci sia di meglio per quel prezzo.
Secondo, fareste un grosso errore se compraste qualcosa in questa fascia di prezzo senza averlo ascoltato. Alla fine potrete anche comprare qualcos'altro, ma almeno dategli una possibilità, quantomeno per quello che costa.

Io penso che lo Jedi sia tornato in città. E si è fatto aspettare un po'. Cosa l'aveva trattenuto?

© Copyright 2000 Dejan V. Veselinovic - http://www.tnt-audio.com
Traduzione: Gianluca Lozza - HTML: Paolo Saggese

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