Metronome Technologie Le Player

[Lettore CD & DAC Metronome Technologie Le Player]

Lettore CD & DAC

[English version]

Prodotto: Metronome Technologie Le Player
Produttore: Metronome Technologie - Francia
Distributore: Mad for Music
Prezzo: 5.595 euro - (il prezzo può variare)

Recensore: Graeme Budd - TNT Francia
Data della recensione: Ottobre, 2015
Traduttore: Roberto Felletti

Il lettore Le Player è il modello entry level dell'azienda Metronome Technologie, anche se, in questo caso, si tratta di un prodotto di base importante, in quanto costa poco meno di 5.600 euro. È un apparecchio che integra un lettore CD e un DAC, in grado di riprodurre i CD in standard Red Book, grazie alla sua meccanica interna, e i file in alta risoluzione, tramite l'ingresso USB, usando un PC o un Mac come sorgente. Questa doppia funzionalità gli garantisce un certo grado di longevità nel caso in cui le vendite dei CD dovessero diminuire ancora di più di quanto hanno fatto recentemente.

Costruzione

Il Metronome è un lettore di una certa importanza che pesa oltre 15 kg e che, avendo il caricamento disco dall'alto, necessita di parecchio spazio nel vostro mobile porta-elettroniche. Nel mio caso, ho dovuto spostare il giradischi per tutto il periodo della recensione; ne parlerò più avanti.
Onestamente, devo dire che la qualità costruttiva è ottima. Il pannello anteriore è in solido alluminio, lavorato a macchina, e su di esso sono incisi i nomi dell'azienda e del lettore. Inoltre, gli è stata applicata una magnifica rifinitura satinata che gli conferisce un tocco di alta classe. Anche il cassetto per il caricamento disco dall'alto, con il suo fluente meccanismo di apertura manuale, è in solido alluminio e dà la sensazione, altrettanto di classe, di essere quasi a prova di bomba; c'è appena una sufficiente resistenza, per dare l'idea che ogni cosa sia stata appositamente pensata allo scopo di fornire un'esperienza tattile.
All'interno del cassetto del CD c'è un dischetto Delrin (in poliossimetilene, POM, per coloro i quali non hanno familiarità con i marchi commerciali Dupont) munito di calamita che tiene in posizione e stabilizza il disco.
I comandi si limitano a: Play, Stop, Traccia Avanti e Traccia Indietro; devo dire che ne sono rimasto un po' deluso. I pulsanti sono piccoli e presentano, tutti e quattro, un evidente gioco laterale. Sotto questo aspetto, preferisco decisamente il lettore Naim che, abitualmente, nel mio impianto si occupa della riproduzione dei CD.
Per il resto, il lettore è costituito da un telaio in acciaio verniciato, satinato, che mi ha dato una seconda opportunità per trovare difetti. Il coperchio è fissato per mezzo di quattro viti Allen che avrebbero potuto essere migliori. Tuttavia, l'ingegnere che è in me ha riscontrato che le viti in questione, anche se leggermente brutte, presentano il vantaggio di essere facili da stringere, senza rischiare di arrotondarne le teste esagonali, in confronto alle viti con testa a cupola di pari filettatura. Forse, in questo caso, le viti con testa a cupola Torx sarebbero state un compromesso adeguato?

Sul retro ci sono le consuete uscite analogiche, sia XLR bilanciate che non bilanciate. Inoltre, ci sono anche un ingresso digitale USB e un'uscita S/PDIF, nel caso in cui foste abbastanza fortunati da disporre di un DAC migliore.

Per quanto riguarda il telecomando, non ci si può lamentare; non è certo ricavato da un blocco di alluminio né è placcato oro, però è corredato di tutti i pulsanti necessari al funzionamento del lettore. Quindi, nessuna critica in proposito. Inoltre, può anche essere utilizzato per comandare i vecchi amplificatori Metronome, qualora ne possedeste uno.

In funzione

[Metronome Le Player - vista posteriore]

Avevo inserito il Metronome Le Player nel mio impianto abituale, composto dall'amplificatore Canary Audio 608LV e dai diffusori Linn Index II. Il cavo di segnale era Oyaide, mentre quelli di potenza erano Hitachi LC-OFC; il tutto era collocato su un mobiletto porta-elettroniche Lavardin K-Rak. Il mio consueto Naim CD5i (anch'esso un lettore entry level, ma dal prezzo molto più accessibile) era a disposizione per un confronto.

La prima cosa che avevo notato era stato l'elevato livello d'uscita: i 2,5 V RMS sulle uscite non bilanciate mi avevano preoccupato, perché il livello più basso dell'attenuatore a scatti del Canary avrebbe rappresentato un bel salto da zero e questo avrebbe potuto comportare potenziali problemi di WAF (Wife Acceptance Factor, indice di gradimento da parte delle mogli; a volte Approval o anche Appeal - NdT). In pratica, non dovrebbe essere un problema; forse, in questo caso, la qualità audio era un elemento a favore?

Avevo iniziato ascoltando Feels like Home di Norah Jones, tanto per verificare che il lettore funzionasse correttamente. Ero rimasto subito colpito dalla quantità di dettagli che ne usciva; alcuni, praticamente non percepibili con il Naim, erano diventati improvvisamente evidenti. Le armonie vocali erano più chiare e più facili da seguire. C'era anche una certa favolosa trama negli strumenti.
La chitarra distorta in What Am I To You ha sempre suonato alla grande per le mie orecchie, tuttavia il Metronome l'aveva resa ancor più simile allo strumento reale. Il pianoforte elettrico suonava in maniera altrettanto organica, al cui confronto il Naim dà soltanto l'idea dello strumento. Devo sottolineare che i lettori Metronome sono tutti già “rodati” in fabbrica e funzionano ottimamente appena disimballati; non è necessario un lungo periodo di ambientazione.

Il giorno seguente ero andato a prendere i ragazzi a scuola e il maggiore mi aveva chiesto (o meglio, aveva insistito) di poter ascoltare Thunderstruck degli AC/DC, non appena arrivati a casa. Ammetto che non mi aspettavo di ascoltare molto di più di quanto ascolti normalmente, poiché il Naim è piuttosto caldo per quanto concerne il controllo e il ritmo della musica, tuttavia mi ero dovuto ricredere. Tanto per dimostrare che mi sbagliavo, il Metronome conservava la musicalità e il controllo del Naim aggiungendo una percezione più chiara dell'insieme musicale. Le chitarre, da forti, restavano forti e acquistavano carattere. In questo brano, lo stesso valeva per la batteria che prima suonava come una portiera di un'auto colpita con una mazza in gomma e poi diventava simile a una batteria vera, sebbene pesantemente elaborata.

[Il display del Metronome Le Player]

Le sorprese continuavano e, poiché il Metronome è un lettore francese, avevo pensato che fosse giusto usarlo per ascoltare un po' di musica francese.

Il brano Get Lucky dei Daft Punk è stato trasmesso, fino allo sfinimento, da quasi tutte le emittenti radiofoniche che l'hanno fatto ascoltare. Tutti sapete come suona, no? Il Metronome aveva ripulito la parte del basso in maniera sufficiente da domandarmi se il bassista fosse il medesimo. Esso era diventato più armonioso e c'erano evidenti pause nella partitura. Il Naim, sostanzialmente, tracciava la strada, perdendo lungo il tragitto le sottigliezze che distinguono un'interpretazione dal semplice suonare uno strumento.

Dopo, era stato il turno di Ouverture di Étienne Daho, dall'album Corps et Armes; qui il Metronome aveva riprodotto la voce come se fosse stata realmente nella stanza, con il gruppo e l'orchestra disposti su un palcoscenico più ampio e profondo di quello a cui ero abituato. Una combinazione molto efficace di una meravigliosa partitura orchestrale e di una voce vicina al microfono che consiglio a tutti di ascoltare, prima o poi (non che il resto dell'album sia brutto, comunque).

Per finire con lo stile gallico, avevo fatto qualche prova con l'album Hurry Up, We're Dreaming e il brano Intro, del gruppo M83. Il pezzo inizia con un loop al sintetizzatore a cui si aggiunge una voce che parla e successivamente un cantante. In seguito, compaiono altri sintetizzatori e, per finire, una combinazione di percussioni elettroniche e una vera batteria sviluppano il brano che sfocia nel punto culminante di apertura dell'album. Il Naim lo rende piacevole, anche se può essere un po' affaticante se ascoltato ad alto volume. Il Metronome aveva iniziato con il tirar fuori le complessità del loop del sintetizzatore, estraendo, da quella che sembra una nota alla volta, due o tre note. La voce era caratterizzata da una maggiore atmosfera e il cantante appariva più vivace senza dare l'impressione di urlare. Le percussioni elettroniche avevano un timbro più preciso ed erano collocate alla sinistra del palco. Lo stesso valeva per la batteria; ebbene, i brani risultavano più trasparenti suonando in modo più umano, permettendo all'esecuzione di risaltare.

Tutto quanto descritto sopra è frutto dell'ascolto di CD; durante il periodo, molto breve, della recensione non ho avuto tempo per provare il DAC con la musica liquida e, restando un acquirente di dischi, attualmente non dispongo di un impianto, per ascoltare la musica tramite computer, in cui inserire il Metronome Le Player, allo scopo di verificarne le prestazioni sotto questo aspetto. Avrei potuto mettere insieme qualcosa, ma: a) non sarebbe stato giusto far funzionare l'apparecchio in condizioni operative meno che ottimali e b) mi stavo godendo troppo le sue capacità in standard Red Book. Infatti, non ho sentito comunque la mancanza di alcun componente analogico che possiedo; di musica che ho solo su vinile sì, ma non necessariamente del formato.

A parte le viti, di cui mi sono già lamentato prima, e la sensazione tattile dei pulsanti, il Metronome Le Player ha manifestato un paio di errori nel caricamento dei dischi. Facendo qualche prova, ho scoperto che, se il cassetto non è completamente aperto, il movimento di apertura non viene rilevato e il lettore scambia la susseguente chiusura del cassetto per un'apertura; questo significa che l'apparecchio non cerca di leggere il disco. A difesa della Metronome, va detto che l'esemplare in prestito non faceva parte dell'iniziale lotto di produzione e, a favore dell'azienda, devo sottolineare che, dopo la restituzione del lettore, mi era stato detto che il problema era stato sistemato prima ancora della consegna ai negozi!

Conclusioni

Ho apprezzato tantissimo avere a casa il Metronome Le Player e di sicuro è stata l'apparecchiatura migliore che abbia mai avuto nel mio impianto. Ha superato il mio Naim Cd5i senza difficoltà, il che è (molto) frustrante, adesso che non l'ho più, e al contempo è un sollievo, poiché la differenza di prezzo è tale che il contrario sarebbe imbarazzante.

La realizzazione e le finiture sono quelle che vi aspettereste da un prodotto di tale livello e la sua intrinseca musicalità, unita a una buona dose di dettaglio e a una timbrica eccellente, rende decisamente il Metronome Le Player un'apparecchiatura da prendere in considerazione, qualora aveste intenzione di spendere una cifra simile per acquistare un lettore CD.

© Copyright 2015 Graeme Budd - graeme@tnt-audio.com - www.tnt-audio.com

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