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Testina audio Nagaoka MP11
[English version]
Prodotto: MP11
Costruttore: Nagaoka - Giappone
Prezzo: a partire da 60 €
Distribuito in Italia da: HiFi 4 Music
Recensore: Werner Ogiers - TNT Belgio
Pubblicato: Luglio 2007
Traduttore: Roberto D'Agosta
Avete mai notato che pochi costruttori di prodotti
analogici sono spariti dal mercato dopo l'avvento del CD? Strano, no?
Certo, alcuni giganti come Sony o Yamaha hanno
praticamente smesso di fare giradischi e non producono più
testine, ed alcune compagnie high-end come Levinson, Krell, e
Accuphase si sono ritirate da questa fascia del mercato audio, ma
molti altri costruttori di testine fono, non contando la Highphonic o
la Kiseki, non sono finiti nella polvere.
Potete però immaginare la mia sorpresa
quando ho scoperto che, dopo tanti anni passati
nell'invisibilità, la Nagaoka non solo continua a produrre
puntine e cantilever per l'audio (insieme ad alcuni lavori di
precisione per altre industrie), ma non ha neanche mai smesso di
produrre la propria linea di testine a magnete mobile economiche o di
fascia media. Anche se ogni tanto ho trovato qualche testina delle
serie MP sul mercato, ho sempre supposto che fosse qualche rimasuglio
di magazzino. E quanto mi sbagliavo! Esiste infatti tutta una serie,
dalla MP10 alla MP50, con diamanti sferici o lineari, alluminio o
boro, con attacchi standard o con tutto il portatestina: chiedete e vi
sarà dato! Ma bisogna saper cercare bene: la Nagaoka, infatti,
non è mai stata così grande da disturbare i sonni di
società come la Ortofon o la Audio Technica.
La rete, come sempre, viene in aiuto. Una ricerca approfondita con
google e si scopre che questi prodotti sono disponibili nel Regno
Unito, negli stati scandinavi, in Canada, in Germania ed ovviamente in
Giappone.
Permettetemi quindi di presentarvi la Nagaoka MP11, praticamente la
copia identica della testina che, con lo stesso nome, era un vero
affare agli inizi degli anni 80. Precedente lo sviluppo della mia
coscienza audiofila, questa testina ha lasciato un segno indelebile
(ed anche economico, 60 €) nel passato.
La testina vi arriva in una scatola
cubica di cartone bianco che ospita un contenitore di plastica
trasparente che effettivamente contiene la testina, un piccolo
cacciavite e tutto il necessario per l'installazione. Una volta
liberata dalle sue catene, la MP11 si presenta con lo stesso design
solido e largo del passato, e con la sua livrea beige/ nera. Questa MM
(anche se più precisamente è un "Nucleo Mobile") con
puntina ellittica, cantilever in alluminio viene dichiarata con uscita
di 5 mV (5 cms/s) con carico di 47 kOhm in parallelo con 100 pF (ma
parleremo di questo in seguito) e una costante di deformazione
elastica abbastanza grossa, 20 x 10^-6 cm/dyne per quella statica e 8
x 10^-6 cm/dyne per quella dinamica ad una frequenza non specificata
per una massa della testina di 6.8 g.
Come era lecito aspettarsi per questo livello di
prezzo, i buchi per le viti non sono filettati, ma grazie ai suoi
bordi quadrati e dritti e alla cura dei dettagli costruttivi (guardate
le foto al microscopio) l'allineamento della MP11 nel mio braccio Rega
è stato semplicissimo. Ho scelto una forza di tracciamento
media rispetto al range suggerito (1.8-2.3 g) e il VTA con il braccio
con la coda leggermente verso il basso. Un piccolo problemino è
che anche con la forza antiskating al massimo, il cantilever è
ancora in qualche modo piegato verso destra (visto dal fronte del
giradischi). Strano e per adesso non me lo so spiegare..
Facciamo un po' di misure
Usando le tracce di rumore rosa del disco di test di Hi-Fi News ho
registrato la risposta in frequenza della MP11 in funzione della
capacità di carico (le spazzolate in frequenza di quel disco,
così come anche del disco della Cardsas, sono completamente
inutili!). Il costruttore dichiara 20 Hz - 20 kHz, ma le misure
mostrano una significativa caduta del segnale già a 1 kHz,
seguito da un massiccio picco a 13-14 kHz. Questo comportamento
è caratteristico della razza MM poiché le cadute nelle
medio-alte frequenze dovute alla massa e all'induttanza del sistema
stilo/cantilever/magnete/bobina devono essere compensate, a mano,
con una chiara risonanza elettrica alle alte frequenze. Questa
risonanza è scelta attraverso la serie di resistenza ed
induttanza interne alla testina e al parallelo della capacità
e resistenza (quest'ultima fissata a 47 kOhm) proprie dello stadio
di preamplificazione. Questo spiega anche perché le corrette
terminazioni capacitive siano così importanti nelle testine
MM: fallite in questo ed otterrete un'imprevedibile risposta alle
alte frequenze.
Nel caso della Nagaoka, gli effetti del picco risonante sono quasi
comici. Tanto per cominciare il costruttore suggerisce una
capacità di 100 pF: ora cento picoFarads non sono tanti e in
molti casi solo i cavi di connessione del braccio vi daranno quella
capacità passiva lasciandovi con il compito di trovare un
preamplificatore con zero capacità (e tale pre semplicemente
non esiste!). Ma, OK non ce ne preoccupiamo, la raccomandazione
della Nagaoka è semplicemente improponibile. Guardate ora i
grafici: la curva verde è con un totale di 150 pF, midrange
piegato e un picco aggressivo, la curva rossa, 250 pF è
abbastanza simile ed in entrambi i casi la specifica di una risposta
fino a 20 kHz non è rispettata, con il taglio a -3 dB intorno
ai 18 kHz. Portate la capacità a 520 pF (curva blu) e
raddrizzate considerevolmente la risposta ma sposta il taglio fino a
16 kHz e andando oltre (620 pF curva gialla) uccide completamente la
risonanza della testina con una curva completamente piatta prima di
crollare ai 13 kHz.
La scelta quindi come sempre è vostra. Se
avete un preamp con un carico adattabile potreste quasi usarlo come
un controllo dei toni. Se non ce l'avete, la vedo dura... Ho
eseguito i miei ascolti con il Trichord Dino che ha al netto 220 pF cavi
inclusi. (I grafici sono stati fatti con un preamp autocostruito di
mio progetto, seguito da un filtro nel dominio digitale per la parte
RIAA e per decolorare le tracce. Questa però non è una
configurazione che si possa ascoltare nella mia sala, di qui la mia
limitazione a 220 pF.)
Il grafico successivo è la separazione dei
canali. La Nagaoka specifica 23 dB per questo parametro e in questo
caso ho misurato effettivamente lo stesso con il sinistra-destra che
entra a 22 dB mentre il destra-sinistra entra sorprendentemente a 40
dB. Questa asimmetria non è preoccupante, specialmente in
testine economiche. (Nota: i picchi in tutti i grafici sono legati
al disco di prova usato e non sono dovuti ad alcuna risonanza della
testina o del braccio.)
La MP11 ha una sospensione simil-soffice, con un
coefficiente di elasticità statica di 20*10^-6 cm/dyne mentre
quello dinamico di 8*10^-6 cm/dyne. In realtà la massa di 6.8
g combinata con il braccio Rega modificato portano una risonanza a
7.5 Hz. Facendo il conto all'indietro questo porterebbe ad un
coefficiente di elasticità dinamica di 20*10^-6 cm/dyne ed
uno statico anche maggiore! O le specifiche sono sbagliate oppure
c'è qualcosa di strano che sta succedendo con le tolleranze
costruttive. Lasciatemi essere buono ed assumere che sia vero che un
braccio più leggero dovrebbe essere usato con questa
testina. Tuttavia, la risonanza viene smorzata abbastanza bene e la
MP11 si è dimostrata abbastanza duttile all'uso: certamente
è stata più stabile e meno ballerina di quanto uno
potesse aspettarsi, soprattutto se comparata ad alcune
sotto-smorzate testine Grado.
Al tracciamento quindi! Impressionante! Le tracce a
+12, +14 e +16 dB del disco Hi-Fi News sono state tracciate senza
alcun problema con solo un medio buzz sulla traccia della tortura a
+18 dB. Quindi, a meno della curiosa risposta in frequenza, questa
Nagaoka si è dimostrata, in laboratorio, un ottimo
strumentista. Giù il cappello.
La MP11 ha il (dubbio) onore di essere la prima
testina a suonare sul palcoscenico del mio microscopio
computerizzato QX5. I risultati sono mostrati di seguito e potete
cliccare su qualsiasi immagine per un ingrandimento.
Le fotografie mostrano un diamante di normale
qualità montato, con una buona accuratezza nell'allineamento,
su un cantilever di alluminio. Similmente, il cantilever è
dritto e sembra non soffrire di alcun errore azimutale. La
costruzione sembra quindi ben fatta, tuttavia ci sono due cose che
mi preoccupano:
Per prima cosa, quando corre all'interno del solco
del disco, il cantilever si piegherà verso destra (se visto
di fronte al braccio) e solo mettendo la forza di anti-skating
al massimo sopportato dal braccio, sono riuscito a riportare il
cantilever in una posizione centrale.
Poi l'alto coefficiente elastico statico permette
alla testina di affondare molto nel solco e porta la parte bassa
della testina, quella che tiene lo stilo, a viaggiare a meno di un
millimetro dalla superficie dell'LP (a una forza di tracciamento di
2 g). Questo fatto, non solo fa sì che ascoltare i dischi molto
ondulati divenga un azzardo ma mi fa anche dubitare circa
l'orientamento verticale dello stilo nel solco ed infatti a guardare
bene sembra sbagliato (ma tenete a mente che le mie misure indicano
l'esistenza di un VTA ottimale che è quello che ho scelto per
questa testina...). Raccomenderei i possessori di questa testina, se
sufficientemente capaci, di smerigliare parte della parte bassa dove
lo stilo è attaccato per avere una separazione maggiore dal
disco.
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Ascoltare la Nagaoka MP11
Posso riassumere in poche parole: questa è
una economica ma ben suonante testina. Presenta un ampio palcoscenico
con un po' di profondità accoppiato ad un posizionamento degli strumenti piuttosto
diffuso ed offre un dolce bilanciamento tonale. C'è una certa
mancanza di presenza, ricordate quella caduta oltre 1 kHz ma, grazie
al picco a 13 kHz, il suono non diventa mai monotono: certo,
l'ultimo picco rende le alte frequenze un po' piatte e slavate, ma
mai tremendamente noiose.
Il basso sembra inizialmente sottomesso, ma un
ascolto prolungato rivela che è infatti, di natura
controllata e abbastanza dettagliato, con punte più profonde
e chiare di quanto ci si potesse aspettare. Questo probabilmente
è dovuto al benefico effetto di quella frequenza di risonanza
molto bassa causata dall'alto coefficiente elastico, combinato con
il buono smorzamento interno.
Le voci sono riportate in un modo piacevole, con un
po' di asprezza, senza essere rudi. Complessivamente c'è
qualche colorazione verso l'asciutto, e il suono delle "s"-ibilanti
manca un po' di controllo.
Come molte testine a magnete mobile, questa testina
ha un alta impedenza interna (4900 Ohm per la parte resistiva) e
perciò è abbastanza suscettibile, più di una
testina a bobina mobile, alle interferenze, come ho potuto provare
nel mio sistema, probabilmente a causa del sistema di riscaldamento
che si accendeva o spegneva. Una buona messa a terra sembra
essenziale, quindi.
Conclusioni
La Nagaoka MP11 è una testina MM economica
con una performance da laboratorio onesta, una manutenzione non
problematica (a parte per la piccola distanza dal solco) e una
qualità sonora piacevole e senza grosse sbavature.
I giocattoli suonanti di Werner
- Giradischi: Michell GyroDec MkII con motore Maxon DC + Rega
RB-300/Incognito/Michell Tecnoweight
- Preamp fono: Trichord Dino+ (con condensatori ad olio Epcos MKV)
- Preamp: Autocostruito
- Amplificatore di potenza: LFD PA0
- Diffusori: Quad ESL-63 su supporti
- Cuffie: AKG K-400
- Tavolino: Tabula Rasa Basis 600 e Basis Custom
- Cavi: interconnessioni rosse e cavi di segnale trasparenti
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© Copyright 2007 Werner
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