NuPrime CDT-8 Pro & DAC9 - meccanica CD e DAC/preamplificatore

Digitalmente vostri

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[NuPrime CDT-8 Pro - vista frontale]
[NuPrime DAC9 - vista frontale]

Prodotto: NuPrime CDT-8 Pro & DAC9 - meccanica di lettura CD & pre/DAC
Costruttore: NuPrime - USA
Esemplare in prova fornito cortesemente da: AudioGraffiti
Prezzo approssimativo: 795€ (CDT-8 Pro) - 845€ (DAC9)
Recensore: Lucio Cadeddu - TNT Italia
Recensito: Novembre, 2018

Premessa

Questa è la prima volta che recensiamo un prodotto NuPrime ma, in realtà, abbiamo seguito le creazioni di Jason Lim (il fondatore di NuPrime) sin dagli esordi col marchio NuForce. Nel 2014 Jason acquistò gli asset della divisione high-end di NuForce e fondò la NuPrime Audio Inc., commercializzando prodotti che oggi spaziano dalle amplificazioni in classe D che resero famoso il marchio NuForce, ai DAC e agli amplificatori per cuffia, passando per componenti wireless e Home Theater, CD player e media server fino a, udite udite!, una meccanica di lettura per CD, un dinosauro che ormai si credeva estinto, annegato coi suoi simili nell'alluvione della musica liquida.

Per quanto possa sembrare anacronistico, stiamo assistendo a un curioso revival di questo componente particolare che, di fatto, serve solo a leggere i CD ma necessita di un DAC esterno per poter produrre musica. Ero molto curioso di provare una meccanica CD realizzata in tempi recenti, per capire quali potessero essere le sue aspirazioni in un mondo dominato da file audio e streaming. Così, chiesi a Jason (e di conseguenza al cortese distributore italiano Audiograffiti) di mettermi a disposizione una CDT-8 Pro, questo il nome del brontosauro, per giocarci un po'. Date le peculiarità di questo componente, visto che esegue un upsampling del segnale fino a DSD, si rendeva necessario l'utilizzo di un DAC che consentisse la conversione di tutti i formati audio resi disponibili dalla CDT-8. Per questo motivo ho chiesto in prova il DAC9, un pre/DAC di prezzo simile alla meccanica di lettura. In pratica, con circa 1600€ ci si porta a casa una meccanica che effettua upsampling fino a DSD, un DAC estremamente flessibile e persino un preamplificatore con tanti ingressi digitali e persino un ingresso analogico. Non male davvero.

Uno sguardo più approfondito

Partiamo con la CDT-8 Pro. In primo luogo, come accennato, non si tratta di una meccanica CD “normale”. Legge solo CD, anzi, anche lo strato CD dei SACD ibridi, ma non più di questo. Niente DVD, SACD o Blu-Ray. Il flusso di dati 16/44 estratto dal CD viene successivamente sottoposto a un upsampling dell'ordine del megaHertz e poi si può decidere di abbassare il sampling scegliendo tra una vasta offerta di possibilità, oltre al 16/44 standard: 48kHz, 88.2kHz, 96kHz, 176.4kHz, 192kHz, 352.8kHz, 384kHz, 705kHz, 768kHz, DoP64, DoP128, DoP256, dove DoP sta per DSD over PCM. Per maggiori informazioni sul DoP consiglio di leggere qui (sito dCS).

Come detto, per poter sfruttare questa enorme varietà di formati, serve un DAC che permetta di decodificarli tutti. Il DAC9 fa esattamente questo. Il chip SRC di NuPrime consente di processare con FPGA questi segnali sottoposti ad upsampling. La conversione in analogico viene poi affidata al DAC a 32 bit AK4490 della AKM, che supporta anche USB PCM a 384kHz e DSD256. Infine, un'implementazione proprietaria di NuPrime consente di gestire i formati DoP anche attraverso gli ingressi coassiali elettrici e ottici.

Se tutto ciò vi dovesse suonare un po' oscuro, nessun problema: connettete la meccanica al DAC, con la tipologia di connessione che preferite tra le tante disponibili (si veda più sotto), scegliete la frequenza che desiderate “provare” con la funzione SRC selezionabile via telecomando e il gioco è fatto. Il DAC riconoscerà automaticamente il formato in ingresso e lo decodificherà. Questa scelta può essere modificata anche durante la lettura in poche frazioni di secondo, così si può fare un rapido confronto tra i vari formati. In ogni caso, questi due componenti possono vivere esistenze proprie e la meccanica potrà funzionare tranquillamente anche con un qualunque DAC tradizionale a 16/44. Le possibilità di connessione disponibili sono:

Altre caratteristiche particolari sono: Infine, la CDT-8 Pro legge i CD a velocità singola (1X) per minimizzare le vibrazioni e gestire meglio eventuali dischi non perfettamente planari o bilanciati. Il telecomando in alluminio (bruttino!) controlla tutte le funzioni della macchina, inclusa la possibilità di selezionare le diverse frequenze di sampling ma non consente l'accesso diretto alle tracce, non essendoci un tastierino numerico. Si può soltanto accedere alla tracce con il salto di traccia avanti/indietro, non comodissimo.

Il DAC9 è un componente con diverse caratteristiche e una gran quantità di ingressi digitali: USB PCM/DSD Digital (PCM fino a 384kHz & DSD fino a DSD256), S/PDIF (PCM fino a 192kHz supportante il formato DoP DSD64), ottico (PCM fino a 192kHz supportante il formato DoP DSD64), Bluetooth o WiFi (con modulo aggiuntivo opzionale), AES/XLR. Tuttavia, essendo anche un preamplificatore, dispone di un ingresso analogico standard per un pre fono, un lettore CD o una qualunque sorgente analogica esterna e il segnale transitante in questo ingresso non viene processato digitalmente. Dispone anche di diverse uscite:

Come preamplificatore, utilizza un FPGA e un network di resistenze per controllare il volume, indipendentemente per ogni ingresso, a micro passi da 0.5dB (99 step in tutto!). Il controllo del volume è realizzato in maniera tale che per ogni livello di regolazione il segnale incontri una singola resistenza.

Sia la CDT-8 Pro che il DAC9 sono componenti molto piccoli e leggeri: il DAC9 è 235 mm x 281 mm x 55 mm (piedini inclusi) per appena 2.3 kg di peso, mentre il CDT-8 Pro è 235 mm x 281 mm x 55 mm (piedini inclusi) per 2.1 kg di peso. Finiture disponibili: nero e argento.

Per maggiori dettagli sulle caratteristiche tecniche delle due macchine fate riferimento al sito ufficiale NuPrime.

[NuPrime CDT-8 Pro - vista posteriore]
[NuPrime DAC9 - vista posteriore]
CDT-8 Pro (sopra) & DAC9 (sotto)

Digitalmente vostri

Prima di tutto esamino la meccanica di lettura: si tratta di una macchina dal funzionamento fluido e impeccabile, carica rapidamente i dischetti, legge la TOC in un lampo e accede alle tracce molto rapidamente. Non mostra incertezze neppure coi dischi un po' rovinati. La meccanica più veloce che io rcordi è la vecchia e gloriosa CDM-1, costruita da Philips e implementata in tante macchine di rango, anche su una Wadia che ricordo semplicemente fulminea, al secondo posto la Linn Mekk, la meccanica proprietaria di Linn installata sul Karik e macchine successive. Questa CDT-8 Pro veleggia agli stessi livelli, ed è un piacere utilizzarla. La selezione delle diverse frequenze di campionamento, per mezzo del pulsante SRC sul telecomando, è altrettanto rapida e facile da usare. La meccanica sembra immune da problemi di vibrazioni e rientro acustico, merito della costruzione semplice e solida e dei piedini di serie (in attesa di brevetto) che svolgono molto bene la loro funzione. Tutto questo, più il master clock e la lettura “single speed” probabilmente contribuisce a un suono solido, con una gamma bassa granitica e veloce e un'ottima precisione spalmata sul resto della gamma audio.

Naturalmente, dal punto di vista sonoro, l'impronta più forte la conferisce il DAC. La sezione preamplificatrice, che si può valutare come unità “stand alone” soltanto attraverso l'ingresso analogico, che salta tutta la sezione di conversione, è precisa e trasparente, con una timbrica neutra che non concede niente all'eufonia fine a se stessa. Per qualcuno questo potrebbe passare per mancanza di personalità, ma è più un pregio che un difetto. Probabilmente, il fatto che la sezione pre sia ridotta all'osso e che il segnale attraversi una resistenza per volta nel controllo del volume, rende il suono poco “interpretato”.

Per quanto riguarda la sezione DAC direi che è anch'essa tendenzialmente neutra, a tratti asciutta e con una leggerissima tendenza ad avanzare la gamma media. Le voci, dunque, sono pulite e con un ottimo effetto presenza, sostenute da un corpo pieno e solido quando richiesto. Si potrà obiettare che manchi un po' di pathos ma credo che questo sia un effetto assolutamente intenzionale. Non bisogna dimenticare che la stessa NuPrime dichiara questo apparecchio come un “affordable reference class DAC designed for studio professionals” cioè un DAC non costoso, di riferimento, progettato per i professionisti di studio, ovvero sale di registrazione e ingegneri del suono. Perciò, non è sorprendente che il suono appaia, spesso, un po' monitor, ma nell'accezione migliore del termine: preciso, introspettivo e trasparente. Se ci sono dettagli nascosti in gamma media, questo DAC9 ve li farà sentire.

Per controbilanciare un po' questo carattere, la gamma alta invece appare non altrettanto vivace, a tratti leggermente arrotondata e con una leggerissima nota di calore. Probabilmente, se anche la gamma alta avesse avuto la stessa vivacità di quella media, il risultato finale sarebbe stato meno godibile a lungo termine.
A sorreggere il tutto c'è, comunque, una solidissima gamma bassa, ottimamente estesa e articolata fino alla prima ottava, che è ricca di potenza e controllo. A trarne giovamento sono le percussioni, aiutate anche dalla precisione e dalla vivacità della gamma media, poi il contrabbasso e il basso elettrico, che suonano corposi, veloci e ben articolati, mai gonfi o slabbrati.

Generalmente, il suono riprodotto appare sufficientemente ricco di armoniche, vivido e realistico. Questa precisione e trasparenza, insieme, rendono alcune incisioni leggermente acide. In altre parole, le cattive incisioni non sono perdonate, come si conviene a un componente che dovrebbe aiutare ad esaminare a fondo il messaggio sonoro. Se state cercando un prodotto che faccia suonare qualunque incisione in maniera morbida, ruffiana e “calda” dovreste cercare altrove.

Micro & macrodinamica

Il suono è, come detto, veloce, controllato e dotato di un'ottima dinamica. Non bisogna aspettarsi salti dinamici da togliere il fiato ma non bisogna neppure dimenticare che stiamo parlando di un prodotto che, per 800€, incorpora un DAC ricco di features e un preamplificatore di ottimo livello. Il suono appare, se posso usare questa espressione senza rischiare di essere frainteso, come “compatto”, ovvero solido e concreto. In qualche maniera la caratteristica “monitor” fa capolino anche nell'analisi del comportamento dinamico: i piccoli particolari, le piccole variazioni di dinamica, così come quelle più importanti, vengono riproposte con grande precisione ma sempre con un austero controllo, senza mai strafare.

Questa accoppiata CDT-8 Pro/DAC9 suona certamente energetica e coinvolgente, quindi è perfettamente a suo agio sia col rock più scatenato che con la sinfonica, ma tratta con attenzione e precisione anche la musica acustica e il jazz. Si esalta con incisioni ricche di percussioni, grazie a un punch veramente notevole per la classe di prezzo.

Soundstage 3D

Il palcoscenico riprodotto non è esattamente enorme, ma è comunque ben proporzionato nei rapporti tra le tre dimensioni spaziali. L'immagine di ogni singolo interprete o strumento è ben a fuoco e molto stabile. C'è una leggera tendenza ad un avanzamento dello stage, probabilmente dovuta alle caratteristiche della gamma media, un po' di profondità in più avrebbe aiutato a controbilanciare l'effetto.

Generalmente, l'immagine è svincolata dai diffusori e vive nello spazio intorno ad essi, una performance notevole considerando il prezzo richiesto. Nonostante l'approccio monitor non c'è alcun “muro del suono” (“wall of sound”) che molti diffusori di impostazione monitor tendono a creare, vittime della tentazione di portare tutto avanti e in faccia all'ascoltatore.

[NuPrime DAC9 - vista interna]
NuPrime DAC9 - vista interna

Lamentele

Costruzione & finitura.
Non ho alcun rilievo particolare da fare, la qualità della costruzione, dei materiali e delle finiture è assolutamente adeguata al prezzo richiesto. Essendo unità ben più piccole delle solite misure standard potrebbero creare qualche difficoltà d'inserimento nei mobiletti tradizionali. Consiglierei, per risparmiare ulteriore spazio, di impilare il DAC sopra la meccanica, giusto per aggiungere un po' di massa e smorzare ulteriormente le vibrazioni. Il telecomando del DAC9, seppure dall'aspetto un po' dimesso e plasticoso, è molto carino e facile da usare. Non così quello della meccanica, che è completamente diverso: uno scatolotto nero in alluminio con pulsantini sferici cromati. Semplicemente orrendo, a mio parere, e fuori luogo nell'estetica della meccanica e della coppia in particolare. Sarebbe stato meglio un telecomando identico a quello del DAC, ad esempio. Manca inoltre un tastierino numerico per accedere direttamente a una determinata traccia e, specie se si deve selezionare una traccia molto lontana da quella che si sta ascoltando, è facile sbagliare il numero di click da fare con il tasto NEXT, perché si è ingannati dalla velocità con la quale il numero di traccia successivo compare nel display. Insomma, un po' un disastro. Sembrano lontani i tempi del favoloso telecomando esagonale del pre NuForce P-9. Dai, NuPrime, puoi fare di molto meglio! :-)
In generale, comunque, ritengo che questi due componenti siano dotati di un ottimo rapporto qualità/prezzo, essendo tutta sostanza e zero fronzoli, come si conviene a delle apparecchiuture pensate per gli “studio professionals”.
Suono.
Insieme, questi due componenti formano un'accoppiata musicalmente interessante, dall'elevato rapporto prestazioni/prezzo. Il suono non è esattamente quello che fa emozionare certi audiofili, non concede molto all'interpretazione ruffiana, non strizza l'occhio a certe sonorità un po' finte seppur gradevoli. Il leggero calore in gamma alta potrà forse non piacere a tutti e qualcuno potrebbe trovare un'impostazione del genere troppo dimessa, ma io ritengo che questo aiuti l'ascolto a lungo temine. Per suoni più aperti e ancora più dettagliati in gamma altissima forse è meglio guardare altrove (il DAC10 credo sia stato progettato con un'impostazione di questo tipo). In generale, l'accoppiata sembra mancare di un pizzico di quel respiro ampio che caratterizza macchine di più alto livello, ma se così non fosse sarei qui a gridare al miracolo.

Qualche consiglio

Sentitevi liberi di fare esperimenti coi vari sampling rate, ciò potrebbe essere un utile esercizio per le dita (sul tasto SRC) e per le vostre orecchie. Personalmente, ritengo che una volta che l'informazione musicale è persa, perché semplicemente non è mai entrata nel campione a 16/44 del CD, essa non possa essere ricreata. Sarebbe come provare a trasformare in un video ad alta risoluzione una vecchia ripresa smagnetizzata realizzata con una videocamera scadente. Non funziona, la stalla è rimasta aperta e i buoi sono scappati. Quel che può succedere è che l'upsampling effettui una sorta di interpolazione tra un campione e il suo precedente (e il successivo) e che, campionando a frequenze più elevate, il filtro successivo sia a pendenza più blanda e con minori rotazioni di fase in gamma altissima. Può essere. L'unica cosa che mi è sembrato di percepire è una leggerissima maggiore fluidità in gamma altissima con il sampling settato sui diversi livelli di DSD, ma non sono sicuro di essere in grado di distinguere le differenze a occhi chiusi. In ogni caso, resterebbe aperta la questione del come possa una versione manipolata suonare meglio di quella 16/44 diretta.

Infine, sentitevi liberi di sperimentare con diversi piedini smorzanti, nonostante quelli di serie funzionino bene, e diversi cavi d'alimentazione.

[NuPrime DAC9 - telecomando][NuPrime CDT-8 Pro - telecomando][NuPrime CDT-8 - DAC9 - piedini smorzanti]
Telecomando DAC9 (sinistra) - telecomando CDT-8 Pro (centro) - capezzoli...ehm...piedini smorzanti (destra)

Conclusioni

Definirei questa coppia di elettroniche un vero affare high-end. Il costo contenuto relativamente alle caratteristiche tecniche e sonore e l'estrema versatilità d'uso sono dei bonus non esattamente facili da trovare sul mercato. Per meno di 1600€ si porta a casa una meccanica di lettura CD molto moderna, un DAC che decodifica a frequenze di campionamento elevatissime e un preamplificatore minimale ma ben suonante. Si può chiedere di più?

Uno speciale ringraziamento allo staff di AudioGraffiti per la professionalità, la cortesia e la pazienza.

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