Prodotto: Ortofon MC1 Turbo - fonorivelatore MC ad alta uscita
Costruttore: Ortofon - Danimarca
Prezzo appross.: 110 €
Recensore: Lucio Cadeddu - TNT Italia
Recensito: Dicembre, 2003
Tra gli audiofili "esperti" di riproduzione analogica è opinione diffusa che il modo migliore per riprodurre il vinile sia una testina a bobina mobile o MC, come si dice (dall'inglese moving coil), ma si ammette, pur se a denti stretti, che esistono delle notevoli eccezioni.
Il problema principale delle testine MC "pure" è il costo, di norma elevato e la necessità di un pre fono capace di trattare a dovere le bassissime tensioni in gioco (frazioni di milliVolt). Talvolta si rendono necessari degli ulteriori stadi di step-up, passivi, denominati anche "pre-pre". Inoltre, una testina MC, per dare il suo meglio, richiede impedenze di carico "specifiche" per ogni modello e ciò implica la presenza di un pre fono che abbia tale caratteristica ...variabile. Aggiungiamo a tutto questo il fatto che nella maggior parte dei casi una testina MC "pura" non consente la sostituzione dello stilo (la "puntina") e si comincia a comprendere perchè un sistema di lettura basato su una testina MC possa diventare piuttosto costoso anche da "amministrare" nel tempo.
Una parziale risposta a questo genere di problemi viene fornita dalle testine MC ad alta uscita come questa Ortofon MC1 Turbo in prova.
Il punto a loro favore viene segnato dal fatto di non richiedere uno stadio fono MC. In pratica, una testina MC ad alta uscita è elettricamente equivalente ad una tradizionale MM: basta uno stadio MM e l'impedenza di carico standard di 47/50 kOhm.
I talebani delle MC troveranno questa soluzione "impura" e storceranno un po' il naso, ma le testine MC ad alta uscita hanno sempre riscosso un buon successo di mercato. I modelli disponibili non sono tantissimi ma quel che c'è è di buona qualità.
Ortofon possiede una lunga tradizione come fine costruttore di alcune tra le migliori testine MC sul mercato. Con questa MC1 Turbo e la sua sorella maggiore MC3 Turbo, prova a portare tutto il suo know-how nel campo della trasduzione a bobina mobile su una fascia di mercato decisamente "popolare". Il prezzo di listino per una MC1 Turbo supera di poco i 100 € e la pone dunque in concorrenza con le MM di fascia medio-bassa, dove le alternative certo non mancano.
Tecnicamente, la MC1 Turbo produce una uscita di ben 3.3 mV (a 5 cm/s), il che la rende assolutamente paragonabile alla stragrande maggioranza delle testine MM. L'impedenza raccomandata si attesta sui classici 47 kOhm tipici per un fonorivelatore MM. Quindi, per ascoltare al meglio la MC1 Turbo è sufficiente un ingresso fono MM del tutto tradizionale.
Il taglio del diamante è ellittico ma non può essere sostituito in caso di usura. Si può ricorrere ad un intervento di ristilatura presso uno specialista (in Italia, Torlai, ad es.) o, più convenientemente - visto il costo dell'oggetto - approfittare del trade-off price offerto dalla Ortofon: in pratica consegnando una testina con lo stilo "consumato" si ha diritto ad una nuova testina ad un prezzo scontato di circa il 20%, se non ricordo male.
La sorella maggiore MC3 Turbo - identica in tutto e per tutto, fa uso di un diamante con profilo fine line.
La MC1 è una testina piuttosto "dura", infatti la sua cedevolezza si attesta sui 13 mN il che la rende adatta - insieme a bassissimo peso (appena 4 grammi!) ad essere accoppiata con bracci di massa medio-alta (SME 3009, Linn Basik LVX, o anche i Rega).
La confezione, ben curata, contiene un completo manuale dell'utente con caratteristiche tecniche e suggerimenti utili, un set di viti per il fissaggio, un salvastilo (utilissimo) ed una elegante confezione in plexiglass trasparente dentro la quale è alloggiata la testina.
Durante le mie prove il peso di lettura è stato settato sui 2 grammi raccomandati.
Queste sono alcune delle caratteristiche tecniche più rilevanti (dati dichiarati dal Costruttore):
Il suono Ortofon mi è piuttosto familiare, avendo usato con soddisfazione diverse testine di questo rinomato costruttore, dalle MM più economiche alle MC più costose. Il bilanciamento tonale della MC1 non è stato dunque una sorpresa per me.
La testina suona piuttosto calda, con una eccezionale (per il prezzo) risposta in gamma bassa: piena e potente, dotata di buona articolazione e profondità. La gamma media appare a tratti un po' timida ma sempre ben rifinita ed accurata. La gamma alta suona "rilassata" la maggior parte delle volte, conferendo una tonalità "morbida" al suono complessivo. I piatti della batteria, ad esempio, perdono un po' della connatazione metallica che li caratterizza, e suonano sempre piuttosto "gentili" e mai aggressivi (anche quando dovrebbero, però.).
Confrontata con le sorelle maggiori Ortofon MC20 Super e Supreme (di ben altro costo, quasi 6 volte tanto) il suono della MC1 appare più piccolo e decisamene meno coinvolgente. La differenza qualitativa è sensibile e la si può apprezzare molto facilmente. D'altra parte la differenza di costo è notevole, sarebbe bizzarro che ciò non si riflettesse sulla qualità globale del suono.
Il palcoscenico sonoro ricreato dalla MC1 è più piccolo rispetto a quello delle sorelle maggiori e, soprattutto, manca di adeguata profondità. La scena appare ben sviluppata sul piano orizzontale (da destra a sinistra) ma manca la dimensione "avanti-indietro". La messa a fuoco degli strumenti non è male ma la mancanza di una proporzionalmente corretta "profondità" toglie molto senso di realismo al suono di questa testina.
Dal punto di vista della prestazione dinamica c'è da fare un piccolo discorso a parte. Le testine MC ad alta uscita, per poter disporre di qualche mV in più, sono costrette ad utilizzare un numero elevato di spire nella bobina mobile. Questo fa aumentare il peso dell'equipaggio mobile e quindi l'inerzia. Tradotto, ciò significa che, ad es. - nel caso della nostra MC1 Turbo - la testina fa fatica a seguire le improvvise variazioni di modulazione dei solchi, suona quindi un po' lenta e sorniona e nonostante il nome "Turbo" suggerirebbe accelerazioni brucianti...così non è :-)
Decisamente, non è una testina che farà ballare i vostri amici sui brani più ritmati. Questo tipo di pigrizia - coi generi musicali più "groovy" - infastidisce un po', in quanto toglie gran parte del divertimento. Di tanto in tanto, si sente anche qualche accenno di compressione dinamica specie sui brani con notevole contenuto "percussivo".
Ad esempio, il sofisticato ed insolito drumming di Stewart Copeland (il batterista dei Police) si perde un po', proprio nei momenti in cui la MC1 sembra far fatica a star dietro alle repentine richieste energetiche. Diciamo che il senso del ritmo vero e proprio ne soffre un po'.
La vedo molto più a suo agio con generi musicali più tranquilli, come il jazz leggero e la classica (ma non la sinfonica alla Berlioz, per capirci). Continuando infatti gli esperimenti con altri generi musicali le mie impressioni trovano puntuale conferma.
"Root of all evil" (tratto da "Unleashed", un grandioso doppio album di Paris - FARLP 415 - 1998 Unleashed Records) suona privo di vita ed assolutamente poco coinvolgente mentre lo stesso brano, suonato dalla sorella MC20 (che pure non brilla particolarmente sul parametro "velocistico") mi fa alzare in piedi in maniera incontrollabile :-)
Ancora, "Runnin' with the Devil" (dal primo album dei Van Halen, WB 56470 - 1977) non produce quella scarica di adrenalina che solitamente riesco a ricevere dal suo ascolto a volume sostenuto. Non suona male, ma non mi emoziona.
Le cose migliorano di molto quando sul piatto sale Sade con il suo "Smooth Operator" (che coincidenza, eh?) che suona assolutamente intrigante e sensuale come dovrebbe.
In sintesi, questa testina la vedo molto bene per generi musicali tendenti al "rilassato" e rilassante e la trovo un po' nioiosetta quando alle prese coi generi più energetici, ritmati e vivaci.
La qualità della costruzione è esattamente ciò che uno si aspetta da una testina di questo Costruttore: difficile trovare qualcosa da ridire. La confezione è lussuosa, pure troppo se si pensa al costo totale dell'oggetto. Ho visto testine costare 10 volte tanto utilizzare confezioni più dimesse. Forse, risparmiando un po' sul "contorno" si sarebbe riusciti a fornire un prodotto dal rapporto qualità prezzo superiore.
Dal punto di vista sonoro direi che, secondo me, la MC1 Turbo manchi di autorevolezza, profondità di immagine e senso del ritmo. Tuttavia, molti audiofili la troveranno assolutamente attraente con diversi generi musicali, anche in presenza di incisioni non esattamente "audiophile", alle quali può perdonare più di un eccesso (specie in gamma medio-alta).
Il peso d'appoggio raccomandato è di 2 grammi: un po' di più e la testina si chiude in alto e si gonfia in basso, un po' meno e suona esile. Fate comunque delle prove all'interno del range consentito (1.8 - 2.2).
Essendo piuttosto "dura" l'antiskating influenza un po' meno il comportamento dinamico della testina. Tuttavia, partite da un settaggio uguale a quello del peso e variate per prove successive, magari usando un disco test.
Elettricamente, alla MC1 Turbo basta un qualunque ingresso fono MM. Non utilizzate un ingresso MC.
Considerando che si tratta di una testina a cedevolezza medio bassa e peso estremamente contenuto, vedrei bene, come già detto, dei bracci di massa medio-elevata. Oltre a quelli già citati, benissimo anche i vecchi disegni "ad S" di diversi anni fa.
Infine, non dimenticate che quando la vita dello stilo arriverà a termine, si può acquistare a prezzo sontato una nuova testina "versando" la vecchia.
Nonostante non si tratti della mia tazza di the preferita (per dirla all'inglese), questa Ortofon MC1 Turbo può rappresentare una buona scelta per vinilofili con budget ristretti, a caccia di sonorità tranquille, buone prestazioni in gamma bassa ed adeguate doti di tracciabilità.
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