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Lettore CD - Pioneer PD-S 507

Troppo Legato, troppo poca musica!

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[Pioneer PD-S507 - vista frontale]

Prodotto: Lettore CD Pioneer PD-S 507
Costruttore: Pioneer - Giappone
Prezzo: approssim. $200 / Euro 230
Recensore: Dejan V. Veselinovic
Recensito nel: Dicembre 2000

La giapponese Pioneer è da decenni considerata un produttore serio nel mercato audio, soprattutto nel settore dell'elettronica di consumo ma anche, in qualche caso, nella fascia di mercato superiore. Sino ad oggi credo nessuno abbia mai messo in discussione la reputazione di Pioneer di realizzare prodotti affidabili, anche se magari non sono sempre i migliori nella loro categoria.

Non molto tempo fa, Pioneer ha introdotto quello che il costruttore stesso chiama "Legato Linear". Per quanto ne so, si tratta in realtà di una variazione sul tema della riquantizzazione, in cui un teorico segnale a 16 bit viene trasformato, mediante una sorta di interpolazione, in un segnale a 20 bit virtuale.
L'idea di base è di estendere la risposta in frequenza dallo standard di 20...22kHz al doppio; ed in effetti Pioneer indica nelle specifiche del PD-S 507 una risposta in frequenza sino a 40 kHz.
I principali vantaggi dovrebbero essere costituiti da una rotazione di fase significativamente diminuita e dall'assenza di compressione, soprattutto nella zona critica delle alte frequenze, noto punto debole di gran parte dei sistemi a singolo bit. Ebbene, nonostante il prezzo davvero modesto, il PD-S 507 è dotato di questa tecnologia.

Inoltre, questo modello dispone anche di quello che Pioneer definisce sistema "Stable Platter". Il tutto si traduce in qualcosa di molto simile ad un classico giradischi, sul quale si mette il compact disc, ma ribaltato, vale a dire con la superficie di lettura ottica rivolta verso l'alto e non verso il basso come nella gran parte dei casi. Il disco poggia su un pezzo in plastica centrale il quale è a sua volta montato su un vero e proprio contropiatto.
Prima di cominciare ad esaltarvi lasciatemi aggiungere che questo contropiatto è soltanto un gadget - è troppo leggero per poterlo prendere sul serio e, oltre tutto, è realizzato non al meglio e sembra anche un po' instabile.
Per i patiti del vinile, un'altra delusione - niente clamp, come quelli in dotazione ad esempio nei lettori Electrocompaniet e YBA (si, LO SO che costano una barca di soldi in più, faccio solo presente!).

Il pannello frontale in plastica è piuttosto ordinato, con quella che definirei una disposizione molto logica dei comandi. Questi si comportano piuttosto bene, ne' troppo duri, ne' troppo morbidi, meglio di quanto ho visto in molti prodotti di questa fascia di prezzo.
A destra c'è il jack cuffie da 6.3 mm con controllo del volume dedicato: buona scelta questa, sicuramente molto meglio per la sicurezza delle cuffie che dovere azzerare il volume di uscita del lettore.
A proposito, questo è regolabile solo col telecomando ma, al solito, lasciatelo stare, quasi tutti i lettori CD suonano meglio con la regolazione del volume di uscita al massimo.

[Pioneer PD-S507 - retro]Il pannello posteriore è anch'esso molto semplice ed ordinato, con solo il minimo indispensabile. Le prese di uscita RCA sono di livello commerciale e non sono dorate - peccato. Il cavo di alimentazione è saldato all'interno del cabinet e la sua sostituzione richiede necessariamente l'apertura dell'unità e qualche operazione di saldatura - sconsigliabile ai deboli di cuore. Inoltre non c'è uscita S/PDIF coassiale, ma solo ottica il che è, a mio avviso, uno svantaggio.


[Pioneer PD-S507 - inside view]L'interno è anch'esso molto ordinato, come siamo ormai abituati ad aspettarci da Pioneer. Noto con un certo interesse che hanno usato condensatori Nichicon un po' ovunque, con due 4,700uF/16V a dominare il campo. Tuttavia, quasi tutti gli altri hanno la medesima origine. Non aspettatevi roba Hi End, nessun MUSE per intenderci, ma solo la solita serie FG.

Il drive sembra di struttura solida e in grado di reggere ad un uso prolungato. Le elettroniche sono disposte con ordine su entrambe le superfici della scheda. Sul lato superiore c'è un operazionale duale NJR4558D in quella che penso sia la sezione filtro passa-basso, ed un operazionale Mitsubishi 5218 in quella che penso sia la sezione di uscita - dico "penso" perchè non ho gli schemi dei circuiti, per cui non posso che tirare ad indovinare dalla disposizione dei componenti in questione, oltre che da quella dei componenti circostanti.

In ogni caso i tweakers avrebbero pane per i loro denti con questo lettore. Potrebbero sperimentare diversi operazionali, come gli OP275, OPA2143, AD826 ed altri, e potrebbero divertirsi a mettere mano all'alimentatore, che fa uso di diodi discreti al posto di raddrizzatori a ponte a stato solido. Per non dire della sostituzione dei condensatori con qualcosa di più gustoso.

Microdinamica

Il lettore è arrivato nuovo di fabbrica. Il che mi ha costretto, prima di potere procedere ad un ascolto serio, a metterci subito mano. Ho quindi installato due jack RCA di prova ciascuno attraversato da una resistenza 4K7, più bassa di quella che il lettore probabilmente incontra nella vita reale, dove il minimo è due volte tanto e la norma è al di sopra dei 20K. Quindi ho attivato la funzione "repeat" e l'ho abbandonato al suo destino per tre giorni buoni.

Il quarto giorno ho cominciato ad ascoltarlo, non prima di aver controllato i voltaggi di uscita per verificare possibili anomalie. Tuttavia, ad onore di Pioneer, devo dire che ho misurato 2.04/2.02V per i canali sinistro/destro, cioè esattamente come da specifiche per lo standard dei lettori CD e per questo modello in particolare, con uno sbilanciamento di soli 0,086 dB che è assolutamente trascurabile qualunque standard si consideri.

Comincio sempre col volume molto basso, del tipo "ascolto notturno" per intenderci. E, come faccio sempre, parto col mio preferito "Le quattro Stagioni" di Vivaldi, musica che in qualunque momento, dovunque e con qualunque sistema ascolti non smette mai di affascinarmi.

Su questo lettore la musica acquista una brillantezza innaturale, come se avessero messo delle cromature al posto del velluto. Le frequenze medie sono spostate in avanti, buttate in faccia, e prevalenti sulle altre frequenze.
È vero, la quantità di dettagli che il lettore è in grado di estrarre è anche piuttosto elevata, ma l'equilibrio timbrico è quasi completamente perduto.

Sono quindi passato ad ascoltare della musica moderna, con più bassi, alcuni dei quali sintetizzati, e mi ha sorpreso la loro mancanza di peso e di autorevolezza.
L'esuberanza dei medi era ancora avvvertibile ma questa volta mi è sembrata meno forte che con la musica classica, forse perchè un midrange prevalente tende ad accentuare le armoniche dei bassi.
Certo, la sensazione di mancanza di bassi potrebbe essere relativa, cioè conseguente all'esuberanza delle frequenze medie che tendono a coprire tutto il resto.

Macrodinamica

In realtà, alzando il volume non è cambiato nulla. Per quanto abbia provato e riprovato, quella fastidiosa brillantezza dei medi era sempre lì. A basso volume non è troppo invadente ma a volume più elevato diventa quasi insopportabile. Dopo due o tre ore di ascolto o sentito il bisogno irrefrenabile di un'aspirina.

Davvero strano questo lettore: è veloce, non manca di dinamica, non si scompone nei passaggi veloci di musica elettronica, ma ha un suono insistente, buttato in faccia, con una falsa sensazione di brillantezza che non ho mai sentito prima d'ora nella musica dal vivo.

Non sono riuscito ad ascoltarlo per più di un CD, o per più di un'ora. E quel che è peggio, il tutto si è verificato con il sistema Van den Hul D102 Mk3/HK 680/van den Hul 352/AR94 che non manca certo di morbidezza e comunque è più soft della gran parte dei sistemi moderni di pari prezzo.
È anche un sistema dai bassi irresistibili, per qualità e quantità, ma da questo lettore i bassi semplicemente non vengono fuori.

Certo, avrei potuto inserire i controlli di tono e ridurre gli alti, ma così facendo avrei attenuato anche le alte frequenze, oltre alle medie predominanti nella zona di 1-4 kHz. E poi, non ne ho mai avuto bisogno prima, perchè dovrei cominciare adesso?

Ho anche provato a rimuovere i piedini originali ed a sostituirli con punte SoundCare, che sino ad ora hanno sempre fatto il loro dovere.
In questo caso, però, l'effetto è stato minimo e in gran parte contrario a quello cercato: suono più controllato ma, per contro, medi ancor più esuberanti e, conseguentemente, estremi di frequenza più attenuati.
È la prima volta che mi succede qualcosa di simile, nonostante i ripetuti tentativi non ho ottenuto nessun miglioramento. Così non ho potuto fare altro che rimettere i piedini originali.

Valutazione complessiva

Nel complesso il Pioneer PD-S 507 è fatto sicuramente per catturare l'attenzione nel negozio di hi-fi; ad un primo ascolto vi sorprenderà la quantità di dettagli che esso è in grado di estrarre, ma se lo ascoltate in condizioni più adeguate (vale a dire a casa vostra, con calma, in santa pace, e senza rivenditori o commessi a soffiarvi sul collo) credo che anche voi non riuscirete ad evitare il mal di testa.

Non voglio dire con ciò che questo lettore sia inutile. Potrebbe fare la sua parte in sistemi con bassi esuberanti e scarsi sulle alte frequenze, ovvero in sistemi molto timidi e chiusi che potrebbero trarre un certo giovamento dall'inserimento del PD-S 507.

Se invece avete un sistema ben equilibrato, in cui niente "spinge o tira", non comprate questo lettore senza averlo portato a casa almeno per una notte.
Altrimenti lasciate stare. La sostituzione degli operazionali migliorerà le cose, ma come e sino a che punto non so dire; so solo per esperienza diretta che ogni volta che tolgo un 4558 e metto un OP275 ottengo un suono migliore, con bassi più profondi ed alti più chiari.

Ma qui siamo nel tweaking spinto per cui, se non fate parte della categoria, dimenticate questo lettore oppure, mettendoci un po' di soldi in più, rivolgete la vostra attenzione al Marantz CD6000, assai meglio bilanciato oltre che dal suono più naturale.

Tirando le somme: peccato - ha alcuni punti di forza, anche notevoli, ma è soggettivamente troppo sbilanciato sui medi al punto di essere fastidioso ed "urlato". È solo un altro ruffiano digitale, e per di più di quelli che hanno fatto il loro tempo. Potrebbe essere la delizia del tweaker, ma se non lo siete meglio lasciar perdere.

© Copyright 2001 Dejan V. Veselinovic - http://www.tnt-audio.com
Traduzione: Aldo Polettini - HTML editing: Paolo Saggese

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