[ Home | Redazione | FAQ | HiFi Shows | Ampli | Diffusori | Sorgenti | Tweakings | Inter.Viste ]
Prodotto: testina ZYX Bloom 3
Produttore: Zyx - Giappone
Distributore per l'Italia: High Fidelity Italia srl - info@h-fidelity.com
Prezzo: € 1.580 (IVA compresa)
Recensore: Roger McCuaig - TNT Canada
Pubblicato: Febbraio, 2018
Traduttore: Roberto Felletti
Questa è la prima testina a marchio ZYX recensita da TNT-Audio, per cui è opportuna una breve presentazione dell'azienda. La ZYX ha sede in Giappone, ed è stata fondata nel 1989 da Hisayoshi Nakatsuksa, che riveste i ruoli di Presidente e Ingegnere Capo. Il nome ZYX deriva dagli elementi: Tempo (Z), Ampiezza (Y) e Frequenza (X). L'azienda produce anche cavi e pre-phono, oltre ad alcuni accessori per giradischi, come i porta-testine. I prodotti ZYX sono distribuiti in Italia da High Fidelity Italia srl. Le serie di testine disponibili in Italia sono la Bloom 3 (2 modelli) e la Ultimate (27 modelli). La fascia di prezzo va dai 1.580 euro della Bloom 3 R50 ai 23.200 euro della Ultimate Diamond GH (fonte: listino del distributore). La ZYX ha imparato molto bene come sopravvivere nel mercato dell'audio high-end, e periodicamente aggiorna la propria gamma di prodotti con nuove o migliorate versioni delle proprie testine. L'ultima versione dei modelli Universe (disponibili in Nord America - NdT) presenta un cantilever costituito da 1.000 parti di materiale composito in fibra di carbonio. Anche la Bloom 3, oggetto di questa recensione, è una versione aggiornata, con un cantilever in alluminio rigido di nuova concezione.
La Bloom 3 presenta lo stesso stile del corpo della Ultimate 100 e della Ultimate Airy, che sono i due passi in avanti successivi nella gamma di prodotti ZYX. Il corpo è in plastica azzurra semitrasparente che mostra l'assemblaggio interno. Riuscire a vedere l'interno di un dispositivo è qualcosa che, personalmente, a me piace. La parte frontale della testina è quadrata e sostanzialmente perpendicolare al cantilever, il che agevola il preliminare allineamento della testina. Il cantilever sporge dal corpo quel tanto che basta per facilitare l'allineamento direttamente da esso. Questo è il modo consigliato da SORAsound (il distributore nord-americano - NdT) per la regolazione fine dell'allineamento, perché potrebbe esserci una lieve differenza rispetto alla perpendicolarità perfetta tra il corpo e il cantilever. Questo consiglio è riportato sul sito web di SORAsound, che offre anche una pagina di FAQ sulle testine ZYX, con molte informazioni utili sull'installazione e l'uso. La testina Bloom 3 era arrivata in un contenitore in legno molto elegante, con un coperchio trasparente. Era montata su una placca dorata, e al di sotto c'erano una spazzolina per la pulizia, un piccolo cacciavite e alcune viti per fissarla. Avevo anche ricevuto, in busta separata, un libretto di alcune pagine, in carta molto lucida, che comprendeva informazioni sul progetto e le specifiche tecniche.
Da un paio d'anni possiedo una ZYX Universe; si tratta di una testina demo, acquistata da SORAsound dopo essere stata restituita alla fine di un lungo periodo di prova (non condotto da me).
Specifiche tecniche
Il modello inviatomi era la versione da 0,24 mV, il medesimo livello di uscita della mia ZYX Universe, della quale aveva preso il posto nell'impianto, nel periodo della recensione. Avevo montato la testina su un porta-testine di riserva, pressoché identico a quello sul quale è montata la Universe. C'era una lieve differenza nel peso e nell'altezza, per cui passare dall'una all'altra testina aveva richiesto piccoli interventi sul peso di lettura e sull'angolo di tracciamento verticale (VTA). L'unica altra modifica apportata all'impianto, per poter provare la Bloom 3, era stata commutare la resistenza in ingresso sul mio pre-phono da HR (resistenza elevata) a LR (resistenza bassa). Contrariamente a quanto capita con la ZYX Universe, cambiando l'impostazione il suono migliorava. L'installazione era stata veloce e facile. Come ho già detto nella sezione precedente, la forma del corpo e il cantilever avevano facilitato alquanto l'operazione. Gli ascolti iniziali erano stati fatti impostando il VTA orizzontalmente (nessuna inclinazione in alto o in basso del braccio) e il peso di lettura era stato impostato su 1,98 g, misurato con una bilancina digitale.
Le prime ore di ascolto erano da scartare come periodo di rodaggio. Il suono era per nulla entusiasmante, ma era ciò che ci si poteva aspettare da una testina nuova, appena estratta dalla scatola. Nel complesso, il suono era, per così dire, cupo. L'ascolto iniziale era stato effettuato con il trasformatore step-up impostato su 30 - 100 Ω. Cambiando l'impostazione su 100 - 300 Ω, c'era qualche generale miglioramento di tonalità. Come sottolineato precedentemente, la ZYX consiglia un valore maggiore di 100 Ω.
La qualità sonora della testina migliorava a mano a mano che il tempo passava, e dopo aver ascoltato qualche album la si era potuta ritenere pronta per un ascolto serio. Prima, qualche commento sulle caratteristiche di funzionamento in generale. La Bloom 3 si muove piuttosto silenziosamente tra i solchi, senza che si senta musica provenire da essa. In base alla mia esperienza, maggiore è il prezzo della testina, maggiore è la sua capacità di ignorare gran parte dello sporco e delle imperfezioni dei solchi che causano scoppiettii e scricchiolii. L'unica spiegazione che riesco a dare in merito è da attribuire a una molatura più sofisticata dello stilo. Se qualche lettore tra voi ha delle idee o delle esperienze al riguardo, è invitato a inviare i suoi commenti a TNT oppure a mandarmi un messaggio. Nel caso in esame, la Bloom 3 aveva funzionato bene, ma non così bene quanto la mia Universe, corroborando le mie esperienze precedenti. Va anche detto che la Bloom 3, quando montata sul mio braccio Dynavector 507 MKII, sembrava essere insensibile a variazioni minime del peso di lettura e del VTA; un aspetto che molti potenziali acquirenti potrebbero apprezzare. Per coloro i quali desiderassero trascorrere ore interminabili a giocare con questi parametri, per vedere se possono spremere un po' di prestazioni in più: bene, giocate pure, non fate danni se provate.
Il primo disco ascoltato “seriamente” era stato Gaucho, degli Steely Dan. La Bloom 3 aveva sfoggiato un tocco delicato e una morbidezza che sono anche una caratteristica della ZYX Universe. Poiché non ho ascoltato le altre testine della ZYX, non ho modo di stabilire se sia un tratto distintivo dell'attuale impostazione della famiglia di prodotti dell'azienda giapponese. Nel brano Time out of mind, la batteria mancava un po' di quell'energia a cui la ZYX Universe mi ha abituato. Mi sembra doveroso aggiungere che confrontare la Bloom con la Universe non è del tutto corretto, poiché appartengono a fasce di prezzo assai distanti tra loro: una costa 1.100 dollari, l'altra 6.000 dollari! Ho incluso alcuni commenti in cui confronto la Bloom con la Universe perché non possiedo una testina di prezzo analogo a quello della Bloom per fare dei paragoni, e non ne ho una del suo prezzo da alcuni anni.
Poi era toccato a Grant Green con l'album Idle Moments, uno dei miei dischi preferiti. L'assolo di chitarra del brano omonimo veniva riprodotto piuttosto bene, con buona tonalità e dettaglio, sebbene ci fosse un po' meno aria di quella a cui sono abituato. In questo pezzo, il basso è dolce e così suonava con la Bloom, un tantino più leggero che con la Universe. Ovviamente la Bloom non ha l'estrema precisione della Universe, né sarebbe realistico aspettarselo, ma porta con sé gran parte del DNA della Universe. L'assolo di sassofono era molto buono, così come lo era il vibrafono. C'era una lieve riduzione di ariosità nell'assolo di pianoforte.
Con il quartetto d'archi di Haydn Sunrise (Alba), la Bloom si sforzava nel tentativo di dipanare con successo i passaggi più complessi, ma mancava un po' di quello che testine ancora più high-end riescono a fare. Il risultato era buono, ma non ottimo.
Il disco African Dawn, di Abdullah Ibrahim (conosciuto anche come Dollar Brand), nel complesso suonava piuttosto bene, così bene che mi ero seduto e avevo ascoltato l'album intero. Il medio-basso e la gamma media erano le parti meglio riprodotte e, come era successo con Idle Moments, il pianoforte, specialmente nell'estremo superiore, non aveva quel suono grande al quale la Universe mi ha abituato.
C'è una caratteristica delle apparecchiature stereo per definire la quale ho qualche difficoltà a trovare un termine adeguato. È quando un componente inizia a suonare meno come un trasduttore elettronico, nel caso di una testina fonografica un trasduttore elettromeccanico, e più come uno strumento musicale. Naturalmente, questo è qualcosa che accade a livelli assai diversi per componenti differenti. Io imposto l'asticella a un livello piuttosto elevato per valutare caratteristiche prestazionali di questo tipo. Di tanto in tanto, la Bloom 3 oltrepassava il limite di questo livello di prestazioni; aveva giusto un piede in mezzo alla porta. Credo che definirò questa caratteristica Soglia di Naturalezza.
In generale, la Bloom 3 fa bene tutto. Possiede quella morbidezza e quel tocco delicato che riconosco e apprezzo nella ZYX Universe; parimenti, la sua precisione, la sua trasparenza e la sua naturalezza le garantiscono un posto nella ristretta lista di chiunque cerchi una testina nella sua fascia di prezzo. Bisogna anche sottolineare la sua facilità di montaggio e di messa a punto, nonché la sua mancanza di ipersensibilità a piccole variazioni del peso di lettura o del VTA. Cede un po' sulla definizione del palcoscenico, sulla dinamica, e non ha la naturalezza né l'ariosità che si possono trovare in testine di prezzo superiore.
Diffusori: Coincident Total Victory I aggiornati al modello Total Victory II da Israel Blume (il progettista), migliorati ulteriormente con piedini estesi, e modificati da me per il bi-amping (modifica recente).
Amplificatori: monoblocchi Canary CA330 con valvole rettificatrici e di pilotaggio NOS, e valvole di potenza TJ Full Music mesh grid 300B.
Preamplificatore: Doge 8 con 4 valvole NOS anni '60 Siemens 12AT7 e 4 valvole anteguerra NOS EI 12AX7 (usate con gli amplificatori Canary).
Sorgenti digitali: lettore CD Arcam CD72 (usato esclusivamente come meccanica), Logitech Squeezebox music streamer + alimentatore lineare esterno Powerwave HA-5. Entrambi i dispositivi sono collegati a un DAC Musical Fidelity X-DAC V3 con alimentatore dedicato X-PSU V3.
Sorgente analogica principale: Lenco L75 #1 completamente ricostruito, base da 34 kg, braccio Dynavector DV507 MKII, testina Zyx Universe, trasformatore step-up Coincident Statement MC.
Sorgente analogica secondaria: Lenco L75 #2 parzialmente ricostruito, braccio Lenco originale, testina Denon DL160, Project phono box SE II.
Cavi: tutti i cavi sono progetti fai-da-te ideati e realizzati dall'autore, tranne quello di uscita del trasformatore MC step-up, che è un Tara
Labs RSC Vector 1, e il cavo phono Dynavector, fornito con il braccio.
© Copyright 2018 Roger McCuaig - roger@tnt-audio.com - www.tnt-audio.com
[ Home | Redazione | FAQ | HiFi Shows | Ampli | Diffusori | Sorgenti | Tweakings | Inter.Viste ]