Prodotto: CD Audio 1 & 2
Produttore: Audion - Edizioni Demidoff -
Italia
Prezzo approssimativo: 12 Euro l'uno
Recensore: Lucio Cadeddu
Recensito: Giugno 2001
Abbiamo già parlato di Audion qui su TNT-Audio, precisamente in occasione della recensione di alcuni libri dedicati alla tecnica dell'Alta Fedeltà.
Audion, oltre che rivista dedicata all'autocostruttore, è da oggi anche un progetto discografico che il coraggioso ed indomito Luciano Macrì ha deciso di intraprendere con il preciso scopo di offrire al mercato alcuni prodotti musicali per certi versi unici.
Eccomi dunque in presenza delle prime due "uscite" discografiche di Audion Recordings, il CD N. 1 ed il N. 2.
Il primo è una meritoria opera di recupero e promozione culturale, essendo l'unica riedizione su CD di brani del jazz italiano pubblicati su dischi a 78 giri negli anni dal '46 al '48.
Il titolo infatti parla chiaro: Galleria del jazz italiano 1946-'48 e richiama una trasmissione radiofonica - a cura del critico Roberto Nicolosi - proprio di quegli anni. Da quella trasmissione nacquero dei 78 giri mai riversati in LP o in CD prima d'ora.
Lo staff della Audion Recordings ha quindi costruito all'uopo una catena di riproduzione no-compromise per estrarre dai vecchi solchi dei 78 giri quanta più informazione musicale fosse oggi possibile.
A tale scopo sono stati utilizzati un giradischi d'eccezione come l'EMT 930, ben noto a tutti i professionisti del settore ed immancabile in ogni studio radiofonico che si rispetti, dotato di testina Shure S35 con stilo "vintage" custom per ogni tipo di solco utilizzato, il tutto asservito ad un pre mono (ovviamente) autocostruito da C. Petri e S. Bevacqua, con equalizzazione passiva, alimentazione a batterie e valvole Philips E88CCSQ.
Dal punto di vista musicale la selezione dei brani è stata fatta da un grande collezionista di 78 giri dell'epoca, Marco Pacci, mentre Giacomo Bartolini si è occupato del riversamento su DAT e poi su CD.
I brani selezionati sono dei grandi classici del jazz, dalla ormai abusata "The man I loved" di Gershwin a "Things ain't what they used to be" di Ellington passando dai classici di Porter fino a composizioni di grandi del jazz italiano (Ceragioli, Nicolosi, Kramer etc.).
Il contenuto musicale è dunque di prim'ordine, le esecuzioni sono di ottimo livello ma quel che più lascia sorpresi è la qualità delle registrazioni e del riversamento in digitale, se si pensa che il master non è stato ricavato da nastri in studio ma direttamente dai solchi dei 78 giri.
Pulizia, naturalezza e pochissimo rumore di fondo sono le qualità che più colpiscono ad un primo ascolto.
In conclusione, si tratta di un disco indispensabile per gli amanti del jazz italiano (e non) di quegli anni, che si fossero persi i 78 giri originali o non potessero più ascoltarli come si deve.
Un plauso a Luciano Macrì per la lodevole operazione di "salvataggio culturale" messa a disposizione degli appassionati, ad un prezzo peraltro popolarissimo.
L'Audion Recordings N. 2 "Fellini" è invece qualcosa di MOLTO diverso, trattandosi di un disco LIVE di Paolo Fresu e Furio Di Castri, ripresa avvenuta nel luglio 99 alla Enoteca Italiana presso la Fortezza Medicea di Siena, tramite l'ausilio di 3 soli microfoni AKG (1 C414 e 2 Blue Line C391) coadiuvati dal segnale diretto proveniente dagli strumenti dei due musicisti.
Credo sia del tutto inutile presentare Fresu e Di Castri agli appassionati di jazz: si tratta senza dubbio di due musicisti che hanno fatto della sperimentazione sui loro strumenti (tromba e contrabbasso) un vero e proprio credo.
Questa esibizione LIVE, principalmente composta da brani degli stessi autori + qualche cover celebre, non fa che confermare il grande eclettismo musicale dei due artisti che riescono ad estrarre da strumenti classici sonorità assolutamente nuove ed inaspettate, costruendo un cameo sonoro prezioso, insolito ed estremamente intrigante.
L'incisione viene catalogata come "jazz" ma in realtà le contaminazioni si sprecano, elettronica e new age in primis.
Per gli estimatori del genere, un ottimo live da non perdere, per coloro che volessero cominciare ad indagare verso quali direzioni il jazz possa spingersi.
La qualità dell'incisione è eccellente e preserva senz'altro il pathos dell'evento live.
In un momento come questo proporre iniziative discografiche "nuove" è segno di grande coraggio e di sconfinato amore per la Musica, non posso quindi che applaudire all'iniziativa di Luciano Macrì e Audion nella speranza che l'iniziativa discografica abbia il seguito ed il successo che merita.
© Copyright 2001 Lucio Cadeddu - http://www.tnt-audio.com