Artista: Blue Man Group - The Complex (HDCD)
Genere: Rock and Roll viscerale
Prezzo Appross.: 14 €
Recensore: Scott Faller - TNT USA
Data recensione: Novembre, 2003
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Se conoscete il nostro sito da un po' di tempo, vi è capitato senza dubbio di imbattervi in una mia recensione di "Audio" dei Blue Man Group. Come molti di voi sanno questo CD è energia allo stato puro. Probabilmente è una tra le registrazioni da me possedute che vanta la maggior dinamica. Differisce talmente tanto da qualsiasi altra cosa che si possa ascoltare in giro che ci ha lasciato tutti curiosi di sapere quale sarebbe stato il seguito di questo tremendo album di debutto. Sapete di cosa sto parlando. Alcuni gruppi sparano tutte le loro cartucce sul primo album, e non aggiungono quasi nulla nelle realizzazioni successive.
Bene, ci troviamo di fronte al secondo album dei Blue Man Group dal titolo The Complex. Questa volta i Blue Men hanno seguito un approccio leggermente diverso pur restando fedeli al loro particolarissimo genere musicale. Per quanto possa sembrare strano, i Blue Men (Matt Goldman, Phil Stanton e Chris Wink) hanno aggiunto le voci in diversi brani in quest'ultimo lavoro. Quelli che conoscono e apprezzano Audio dei Blue Man Group stanno probabilmente pensando: "che... le voci?" Devo dire, che in prima istanza mi sono posto lo stesso interrogativo.
Sto ascoltando il Cd in questione da un po' di tempo. Lizabeth, della Lava Records, mi inviò il promo qualche tempo fa (beh, un bel po' di tempo fa, ti chiedo scusa Liz :-). Ho avuto modo di ascoltarlo poche volte e non sono mai riuscito veramente a fissarlo in mente, fino a qualche giorno fa. Sinceramente mi aspettavo delle sonorità molto simili a quelle di Audio. Anche se sono presenti tutte le caratteristiche che contraddistinguono le sonorità a noi tanto care dei Blue Man, la leggera differenza che distingue questo disco dai precedenti resta l'introduzione delle voci (tra le altre cose).
Primo, immagino conosciate chi sono i cantanti che compaiono in questo disco. Non preoccupatevi, non sono i Blue Men, non parlano (o cantano). Il CD è costituito da 14 brani (oltre alla traccia nascosta obbligatoria) e vanta sei ospiti speciali. Il primo brano con una voce ha per titolo Sing Along con nientemeno che Dave Matthews. Si tratta di un brano dal ritmo leggermente lento caratterizzato da un "groove" molto ben definito. Niente male davvero.
Il brano successivo introduce Tracy Bonham che canta Up On The Roof. In questo caso ci avviciniamo molto al sound inconfondibile dei Blue Men. Questa traccia è dura ed aggressiva. Si tratta di un pezzo del tutto sparato e mi ha colpito tantissimo. Rappresenta una buona sintesi di tutto quello che mi ha fatto innamorare dei Blue Man Group fatta esclusione delle voci.
Non voglio fare l'elenco di tutti i brani che contengono le voci, ma voglio però ribadire che questi rappresentano la vera novità rispetto al loro precedente stile. Si tratta di qualcosa che gli artisti (apparentemente) hanno voluto sperimentare. Per alcuni versi, hanno voluto fondere le voci con la rude energia del loro particolare sound. In linea generale la cosa funziona. Gli estimatori della musica poco impegnata, probabilmente preferiranno questo rispetto al suono di Audio. Coloro che invece hanno gusti più eclettici, potrebbero non essere interessati, a meno che...
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Torniamo per un attimo alla metà dell'Ottobre 2003. I Blue Man Group si trovavano a St Louis per la seconda volta durante l'anno. Io e mia moglie avevamo perso il concerto estivo che si era tenuto all'aperto nella canicola estiva che ha attanagliato St Louis. Adesso sono contento di non esserci andato. Se non ricordo male c'erano circa 40 gradi con un tasso di umidità del 85%.
Che tristezza! Il caldo eccessivo ha compromesso tutto il divertimento che il concerto poteva dare. Per nostra fortuna i Blue Men hanno deciso di fermarsi nuovamente a St Louis ma questa volta al Fox Theatre. Il Fox è un vecchio teatro dall'aria maestosa costruito nel 1920 quando il motto era "più è sfarzoso e meglio è". L'acustica del Fox è veramente eccellente.
Sono stato piuttosto fortunato e sono riuscito a sedermi nella seconda fila centrale sul primo mezzanino. E ancora meglio, la persona davanti a me decise di andare via. Io e mia moglie invitammo alcuni amici Brad e Joan a vedere lo spettacolo. Non conoscevano i Blue Man e non avevano idea di quello che li aspettava. Avevo soltanto anticipato che questo sarebbe stato uno spettacolo al quale non avevano mai avuto modo di assistere prima d'ora. Soltanto io avevo un'idea di quello a cui avremmo assistito quella sera.
Sapete, più volte ho rischiato di andare ad uno dei loro spettacoli a Chicago nello Briar Street Theatre, un paio di anni fa almeno. Dovevo andare a Chicago alcune volte all'anno per il mio vero lavoro. Di solito dopo una giornata di lavoro ero sfinito e desideravo solo tornare in albergo e riposarmi, per cui non ero mai stato ad ascoltarli. Bene, lo scorso Ottobre tutto è cambiato.
Ci siamo sistemati ai nostri posti ed abbiamo atteso l'inizio dello spettacolo. I gruppi spalla che hanno riscaldato l'ambiente erano i Venus Hum, Esthero e Tracy Bonham, tutti presenti come ospiti anche nel disco Complex. Niente male come musica, ma ma utilizzavano l'impianto del teatro costituito da un vecchio ampli Carver e un paio di monitor EV consumati dal tempo e mal posizionati.
Una volta terminata l'introduzione ci siamo ritrovati sotto le luci di un paio di tabelloni scorrevoli a LED posizionati a destra e a sinistra del palco principale. I Blue Men organizzano queste cose e tutte quelle fesserie che preparano ed esaltano il pubblico in attesa dello spettacolo principale. Una grande idea.
Quindi, una volta spente le luci... la successiva cosa della quale ci siamo resi conto è stata quella di essere oggetto di un incredibile, e viscerale assalto ai nostri sensi. Questi ragazzi non danno nessun avvertimento e non lasciano il tempo di realizzare minimamente cosa stia accadendo. I loro sound colpisce direttamente alla gola e non concede pause per circa 90 minuti.
Il palco era zeppo di gente, strumenti e scenografia a più livelli. C'erano non meno di quattro percussionisti, un batterista, due chitarristi, un bassista, un tastierista DJ, i cantanti ospiti, e quindi al centro della scena i tre Blue Men. Ogni cosa e ognuno era animato. I percussionisti avevano i piatti montati a circa mezzo metro sopra la loro testa per cui erano costretti a agitarsi selvaggiamente con le braccia per colpirli. In cima a tutto il palco si illuminavano luci a LED multicolore, tutto programmato per lavorare all'unisono come parte visiva dello spettacolo.
Dopo il primo brano, Brad e Joanie mi guardarono ed esclamarono (con la testa tra le mani), "Oh mio Dio!!!!" Gli risposi, "Non avete ancora visto niente." Dopo aver visto lo spettacolo di apertura, sapevo che ci trovavamo di fronte ad uno spettacolo unico, e permettetemi di dirlo, era uno spettacolo fantastico al quale si assiste una volta nella vita, un evento del quale voi non avete ancora avuto esperienza.
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La combinazione delle immagini e del suono del concerto dei Blue Man mi ha emozionato talmente da farmi inturgidire i capezzoli... sul serio. Per i successivi 75 minuti, i capezzoli erano duri come la roccia. Capisco che questo era l'ultimo dettaglio sul quale probabilmente volevate essere informati ma è proprio quello che è successo quando sono stato sommerso dalla musica. I miei capezzoli si sono irrigiditi (woo-hoo) e la mia zucca si è imperlata di sudore. I brividi mi percorrevano la schiena. Ho provato tutte le emozioni che si possano immaginare.
Lo spettacolo visivo proposto da questo gruppo è quasi indescrivibile. Vorrei provare a farvi un resoconto ma sicuramente non riuscirei a rendergli giustizia. Lasciatemi solo dire che questo spettacolo è meraviglioso sia per le orecchie sia per gli occhi.
Il suono. Permettete che mi esprima in questa maniera, #*%&^#@ come era imponente!. Era il suono più pulito che ho avuto modo di ascoltare ad un concerto. Ho scorto due gruppi delle nuove JBL VerTec VT 4889(?) e una fila di subwoofer JBL VT 8441. Tutti questi diffusori erano pilotati da una lunga pila di ampli Crown serie MA.
Eravamo seduti in comodissime poltrone imbottite (molto imbottite) e potevo avvertire i miei denti battere a causa dei bassi. E il volume... Mio Dio che volume... ma la cosa importante è che era pulito. Una grande differenza. Se siete stati ad un concerto in cui il volume era alto e in clipping, vi sarete accorti di quanto sia insopportabile. Recentemente siamo usciti dal concerto di Leon Russell che era proprio così. Il suono al concerto dei Blue Man era come quello che molti di noi possono solo sognare o che assomiglia a quello suonato dai nostri impianti a due canali.
Questo spettacolo rappresenta un totale assalto ai vostri sensi. Vi posso garantire che non avevo mai avuto esperienze simili prima. Ho iniziato a pensare a tutti i concerti più importanti ai quali avevo assistito durante questi anni. Niente è in qualsiasi modo paragonabile, e quando dico niente intendo proprio niente. Né Roger Waters con The Wall tour, né Emerson Lake and Palmer con Keith ed il suo fantastico pianoforte, nè Todd Rundgren con il suo tour Utopia, e nemmeno le visioni di Circ de sole. Qualsiasi cosa impallidisce di fronte a questo spettacolo.
Bene, quando stavamo andando via dal concerto lei si è fermata ed ha acquistato una tee-shirt. Quindi, mentre aspettavamo di incontrarci con Brad e Joan (ve li ricordate?) fuori dal teatro, le prime parole che ha detto sono state "Dobbiamo andare a Chicago qualche fine settimana e portarci i nostri ragazzi, devono vedere uno spettacolo simile." Uscendo da questo stato di semi apatia, ho pensato (tra me e me) che questa raccomandazione avrebbe dovuto farla a se stessa. Ho semplicemente risposto, "Adesso capisci perché ascolto questa musica ad un volume così alto, vero?".
Ma per quale motivo vi ho parlato del concerto nella recensione del disco? Bene, ci sono alcuni brani su Complex che non assumono un senso fino a quando non andate ad un loro concerto. Una volta che siete diventati esperti, vi appariranno chiaramente focalizzati.
Senza dubbio vi state chiedendo di cosa sto parlando. Lasciatemi spiegare. Nel secondo brano (Time to Start), nel quinto (Your Attention) ed nel dodicesimo (What is Rock) compaiono le voci, che parlano dei "movimenti fatti ai concerti rock". Durante un concerto, come parte dello spettacolo, mentre vengono suonati questi pezzi, i Blue Men immaginano di imparare come diventare Rock Stars. A turno i Blue Men iniziano a fare (o almeno ci provano) questi movimenti come "the head bob" (bruschi movimenti della testa a tempo di musica), "the fist pump" (alzare ed abbassare i pugni a tempo di musica) e altri. Sul disco il tutto risulta piuttosto deludente se non avete avuto l'esperienza del concerto. Dopo aver assistito ad uno dei loro concerti tutto questo assume un senso.
Questa è una delle principali ragioni per cui non avevo scritto questa recensione fino ad ora. Penso che questa storia dei "movimenti ai concerti rock" è alquanto... come dire... bizzarra, a dir poco. Ero intenzionato a scartare l'album per tale motivo. Le voci lo rendono differente ma in questo disco è comunque rimasto tutto il DNA originale dei Blue Man, DNA che lo rende appetibile all'acquisto. Adesso dopo aver visto il concerto, il tutto appare sotto una luce completamente diversa.
Ooops, ho quasi dimenticato di darvi qualche informazione circa il suono. Se ricordate il loro primo lavoro, il suono era fenomenale. Da far tremar la terra, bassi pericolosi per i vostri diffusori e una dinamica esagerata caratterizzavano quel disco. Quell'album è un vero banco di prova per qualsiasi impianto, senza eccezioni. Dinamica sbalorditiva, transienti, decadimenti, bassi sub-sonici, il CD sintetizzava tutto ciò, inoltre il mix era molto pulito. Complex segue queste linee guida. L'unico parametro che non è migliorato in questo lavoro è il basso (sotto i 100 Hz). Complex vanta un discreto mix ed un buon soundstage. Anche se non si egualiano i livelli del loro primo disco, tali parametri sono ancora molto buoni. Ho fatto notare che la registrazione era leggermente "chiusa" e non allo stesso livello delle sonorità aperte di Audio. Senza nessun difetto particolare, ma era semplicemente più chiusa rispetto ad Audio.
Se non avete ancora visto un concerto di questi ragazzi, non immaginate neanche quello che vi state perdendo. Se riuscite a comperare i biglietti, andate e assistete al Complex Tour mentre sono ancora in giro. Altrimenti, andate a vedere lo spettacolo in uno dei concerti che non fanno parte del tour. Datemi retta questa volta, saltate su un aereo per Chicago, New York, Boston, Las Vegas oppure Berlino (nel 2004). Quindi potrete scrivermi due righe per ringraziarmi e per dirmi quanto io sia meraviglioso per avervi fatto fare una tale esperienza (e si tratta di un'esperienza vera e propria). E visto che ci siete, non mancate di dirmi quale formidabile recensore io sia, mandatemi dei fiori come se fossi una Diva o una di quelle imponenti stelle del palcoscenico. E meglio ancora, inviatemi dei soldi (solo banconote, le monete mi infastidiscono) o aiutatemi a mandare i miei ragazzi al college visto che il vostro animo, dopo aver visto i Blue Men dal vivo, è completamente appagato e adesso avete la possibilità di dire che avete visto e fatto qualsiasi cosa.
Su questa nota, penso sia meglio spegnere il computer prima che mia moglie me lo sequestri nuovamente.
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© Copyright 2003 Scott Faller - www.tnt-audio.com
Traduzione italiana: Fabio Egizi