Disco:Charlie
Haden & Pat Metheny - Beyond the Missouri Sky, Short Stories
Sono un fan di Pat Metheny sin dalla fine degli anni '70. Il
mio amico e testimone al mio matrimonio, Doug, mi fece conoscere il Pat Metheny
Group per la prima volta nel 1979. Mi piacquero così tanto che chiesi
a Doug se poteva prestarmi il disco per registrarlo. La sua risposta immediata
fu no. Nulla di personale, mi disse (voglio sperare!), ma ogni volta che prestava
un disco succedeva che: a) non lo rivedeva più, oppure b) tornava
con qualche graffio. Alla fine, con l'aiuto di qualche bevuta (per la verità
non molte), riuscii a convincerlo, ma solo dopo aver solennemente giurato
sulla testa di mia figlia più grande.
Indovinate un po'? L'ho graffiato. Ebbene sì, un graffio
grande come una casa. Be', visto che tengo alla mia dignità (e soprattutto visto
che tengo a mia figlia) gli ho comprato una nuova copia. Quel vinile irrimediabilmente
graffiato fa ancora orgogliosamente parte della mia collezione. Ed è uno dei
miei preferiti.
Come per ognuna delle mie recensioni, tra le varie ricerche
che faccio sull'artista in questione cerco anche qualche informazione sul web.
Stavo facendo la stessa cosa con gli artisti in questione quando mi sono imbattuto
nel sito PMG Listener
Network. Il sito web ufficiale di Pat Metheny.
Navigando un po' dentro al sito, mi ha sorpreso il gran numero
di riconoscimenti ricevuti da questo artista. É vero che Pat Metheny
è in pista sin dalla metà degli anni '70, ma lo sapevate che ha ricevuto la
bellezza di 23 nomination per il Grammy? E sapevate anche che, su 23 nomination,
ha vinto 14 volte? Sorprendente.
E non è tutto. Dalla musica di Pat è stata tratta la colonna
sonora, o comunque suoi brani sono stati inclusi nella colonna sonora di 15
film, ed ha ricevuto più di 133 premi oltre ad aver pubblicato 31 dischi. Fermatevi
a pensarci per un minuto. Ha dell'incredibile! E, nello stesso tempo, è tutto
ampiamente meritato. Davvero un musicista sorprendente.
In questo album, Pat Metheny ritrova l'amico di vecchia data,
anch'egli nativo del Missouri (ehi, anch'io sono nato nel Missouri:-), nonché
bassista leggendario Charlie Haden. I due sono riusciti a realizzare uno dei
più piacevoli dischi di Jazz che potrete mai sentire. Questo disco vinse un
Grammy per la Migliore Performance di Jazz Strumentale, Individuale o di
Gruppo. Non so chi fossero gli altri concorrenti al premio, ma dopo aver
ascoltato le composizioni originali ed averle confrontate con le versioni arrangiate
da questi due interpreti, capisco perché abbiano vinto loro.
Nel disco la chitarra di Pat è missata piuttosto bene. Molto
pulita, a tratti tagliente eppure viva e musicale. Per chi conosce poco Pat
Metheny, questo musicista si esibisce con diverse chitarre acustiche ed acustiche
elettrificate. Ed è un chitarrista, oltre che compositore, dal talento eccezionale.
Il punto dolente (per quanto mi riguarda, l'unico del disco)
è il basso di Charlie, troppo impastato. In fase di missaggio qualcuno ha usato
una mano troppo pesante. Il basso è talmente eccessivo che ho dovuto
ridurre il gain dell'ampli che controlla i woofer per poterlo ascoltare. Persino
in auto devo togliere completamente i bassi.
Ho pensato che forse avrebbe suonato meglio nel mio impianto
piccolo con dei mini-monitor. Niente da fare. Ancora troppi bassi. Va bene :-(
Questo è un aspetto che ho spesso notato nelle registrazioni di Pat Metheny,
cioè la notevole variabilità della qualità del missaggio da un disco all'altro.
Si va da dischi favolosi, come ad esempio We Live Here, ad altri che
sono, nel migliore dei casi, un po' incerti. OK, ho finito con le lamentele,
scusatemi.
Credo che il mio brano preferito sia la traccia 9, Johnny
Mandel's, Moon Song. Questo pezzo è così vicino alla perfezione da fare
spavento (IMHO, naturalmente). Pat conduce il ritmo con una chitarra acustica
elettrificata dal suono cremoso. Su questo ritmo, e sempre con molta leggerezza,
Pat "svisa" con una chitarra acustica Manzer con corde in acciaio. A riempire
il ritmo ci pensano Charlie, con molto mestiere, ed il suo contrabbasso, talora
sovrainciso per ottenere, nell'assolo, un effetto stereo. Dietro a tutto questo,
un tocco aereo di "coro" prodotto da un sintetizzatore. Ragazzi, questa è musica!
Anche la traccia 7, Precious Jewel, è notevole.
Per piacere, non fatevi spaventare dalle mie menate sulla
qualità del missaggio. Si tratta di un disco meraviglioso, con musica davvero
notevole. Mi capita di sentirlo 2, 3, 4 volte alla settimana. Sul piano
musicale lo trovo grandioso e sicuramente all'altezza dei 15$ (17 Euro) di investimento.
Alla fine, ossessionato dall'idea di compensare in qualche modo
quei bassi eccessivi, ho portato il disco nel mio mini-studio di registrazione
e l'ho processato per togliere un po' di bassi. Il risultato è stato tutto sommato
buono anche se ho cancellato, oltre ai bassi, anche un po' di musica. Sarebbe
bastato che i tecnici del suono ascoltassero il "prodotto finito" in un VERO
impianto stereo prima di dare l'OK alla stampa.
Sono i minimi dettagli che contano, ragazzi (mi riferisco ai
tecnici del suono).
Come al solito, per chi fosse interessato, c'è una gran quantità
di sound clip nel web. Provate nei siti di PMG Listener Network e di
Amazon per qualche ascolto veloce.
Charlie Haden & Pat Metheny -
"Beyond the Missouri Sky, Short Stories"Le parole non rendono giustizia...
Casa Discografica: Verve B0000047EC
Supporto: CD
Anno di pubblicazione: 1997
Genere musicale: Jazz
Recensore: Scott Faller
Data della Recensione: aprile 2001
Qualche Nota Frivola
Veniamo al sodo
Charlie e Pat
Dunque……
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© Copyright 2001 Scott Faller - http://www.tnt-audio.com
Traduzione e HTML Editing di Aldo Polettini