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Ozric Tentacles - "Erpland"

Un'incisione audiophile di un disco altrimenti "normale"

[English version]

Gruppo: Ozric Tentacles
Dettagli dell'album: "Erpland" - 1990 DoveCD1 by Dovetail - remastered da Snapper Music in 1998 - SMMCD 554
Genere: electro-space nu progressive :-)
Etichetta: Dovetail / Snapper Music
Prezzo approx.: € 10-15 (variabile)
Recensore: Lucio Cadeddu - TNT Italia
Data pubblicazione: Dicembre, 2003

[Ozric Tentacles
Ozric Tentacles - Erpland

Amanti del genere progressive? Non potete non conoscere gli Ozric Tentacles, band culto del genere "nu progressive" degli anni '90. In pratica, se siete a digiuno delle "basi" sul genere, basta dirvi che gli Ozric Tentacles sono un riuscitissimo cocktail di Gong, Yes, Genesis, E.L.P. etc. A questo dovete aggiungere un po' di suoni "moderni" che spaziano dallo space-rock alla World Music. In pratica, una sapiente miscela di samples, sintetizzatori e strumenti acustici, percussioni orientali, chitarre e....niente voci. Si, tutto assolutamente strumentale! I brani sono delle lunghe suites strumentali di una ricchezza compositiva da lasciare senza fiato. Il ritmo la fa comunque da padrone, creato da basso elettrico, batteria e percussioni sempre piuttosto "protagoniste".

Erpland è, probabilmente, il loro lavoro più ambizioso, in origine pubblicato come doppio album nel 1990, poi ristampato su CD grazie alla loro etichetta discografica (la Dovetail) ed infine sapientemente rimasterizzato nel 1998 dalla Snapper Music (ed è questa l'edizione della quale vi riferisco in questo articolo).
Le 12 tracce (lunghissime, un tempo totale di 73 minuti!) vi portano in mezzo al nulla, in una terra di nessuno chiamata "ErpLand", fatta di lande brumose ed atmosfere psichedeliche. Erpland è, di fatto, un viaggio mistico nel caleidoscopio musicale degli Ozric Tentacles. La maggior parte delle tracce porta la firma di Ed Wynnie, fine chitarrista, tastierista di talento e produttore stesso del lavoro.

Dal "nostro" punto di vista audiophile questo album è estremamente interessante per la curiosa mistura di suoni reali (acustici, come tamburelli, flauti, percussioni etniche) e suoni sintetici. La qualità della produzione è eccellente ed ogni traccia rappresenta un ottimo test dal punto di vista della micro- e macro-dinamica.

I tessuti ritmici sono un vero e proprio campo minato per ogni diffusore e amplificatore che si impegni nella singolar tenzone con Erpland, specie se si tiene conto del volume d'ascolto che dovrebbe essere tenuto piuttosto alto.
"Toltec Spring", ad esempio, si apre con un rumore in sottofondo di greggi al pascolo, con un dolce tintinnio di campanelli che si protrae per tutta la durata del brano. Le percussioni intervengono presto a formare lo scheletro del pezzo e via via che il brano si fa più intricato, un buon impianto dovrebbe riuscire a far sentire, costantemente in sottofondo, il "brusio" delle greggi al pascolo.
Poichè il lavoro delle percussioni è estremamente violento, ampli e diffusori sono messi a dura prova dal punto di vista energetico. Per questa ragione è facile che si "scordino" (passatemi il termine improprio) che c'è pure un delicato sottofondo da riprodurre. Tenete conto che gli attacchi delle percussioni devono essere assolutamente rapidi, definiti e precisi. Nessuna gommosità, neppure ai più alti livelli d'ascolto. Allo stesso tempo, il soundstage ricreato non deve collassare mai, neppure in presenza dei momenti dinamicamente più impegnativi.

Se desiderate invece un test divertente per saggiare le capacità del vostro impianto di scandire il ritmo in maniera corretta, non perdetevi la traccia numero 11 ("Inscence"). Il ritmo reggae deve essere irresistibilmente trascinante e le note di basso elettrico devono scuotere le pareti e farvi alzare dalla sedia, facendovi ballare a tempo. Il volume deve essere il più alto possibile, visto che il tasso di distorsione è bassissimo ed il vostro impianto deve essere in grado di preservare tale pulizia anche a livelli elevati.
Un test significativo per le capacità dinamiche del vostro sistema viene invece dalla traccia di apertura dell'album, "Eternal wheel", una speciale miscela di space-rock con chitarre elettriche distorte e devastanti linee di basso elettrico.

In sostanza, questo album è un "viaggio" nel suono, un vero caleidoscopio di emozioni e di vibrazioni che il vostro impianto deve essere in grado di riprodurre in tutta la sua ricchezza armonica e dinamica. Quando si ascolta l'atmosfera tridimensionale della quale è intriso questo album viene da chiedersi perchè accidenti complicarsi la vita con il suono multicanale.

Conclusioni

Gli Ozric Tentacles sono, come detto, una vera cult-band del genere nu-progressive. Se siete già amanti del genere, non perdetevi questo loro capolavoro. Se avete invece voglia di sperimentare nuovi territori "Erpland" potrebbe essere un ottimo inizio per scoprire il coloratissimo e multiforme universo sonoro degli Ozric Tentacles.

© Copyright 2003 Lucio Cadeddu - www.tnt-audio.com

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