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Band: Federal Charm
Album: The Album
Distribuito da: Mystic Records - CD
Prezzo approssimativo: £10.99 GBP (EUR 13.40) nei negozi o qui
Prenotazioni: Rhino Agency;
Presentazione: GFI
Recensore: Mark Wheeler - TNT UK
Pubblicato: Settembre, 2014
Traduzione: Gian Luca Scappini
Il Picturedrome è un gran bel posto per la musica dal vivo: era un vecchio cinema che hanno svuotato e pitturato di nero. Un breve viaggio sull'autostrada M1 per una serata con Ian Hunter è stato il regalo di compleanno coi fiocchi per uno scriba che invecchia come me. Per una band sconosciuta, far ascoltare la propria musica in quel posto e in una notte come quella è un riconoscimento che può portare alla consacrazione o alla rovina. I livelli erano a posto, il mix chiaro, la giusta compressione era stata usata per evitare l'espediente, applicato molto spesso, dell'uso pigro dei limitatori e sufficiente a rovinare una grande notte.
E come ai vecchi tempi, c'era una band di supporto. La prima volta che il vostro Vecchio Scriba, all'epoca era Giovane Scriba, era andato a vedere e sentire Ian Hunter con i Mott The Hoople, non era stato molto colpito dal gruppo di supporto.
"Chi erano quelli?" aveva chiesto il Vecchio Scriba all'assemblea di amici, "Quelli non arriveranno da nessuna parte".
"Quelli" erano un gruppo di nome Queen.
"Il Vecchio Scriba una volta disse che i Queen non sarebbero arrivati da nessuna parte?" strilla in coro la plebe, lato di sinistra, "Speriamo che la capacità critica del Vecchio Scriba sia migliorata dal 1974!"
Andare a sentire dei gruppi agli esordi o in palchi a loro non familiari è un rischio. L'azzardo merita con i Federal Charm. In questa occasione, tra ogni canzone, i commenti del vostro Vecchio Scriba sono stati interamente positivi. I Federal Charm suonano come un corpo unico e affiatato di musicisti di talento. Come tante altre bande di chitarre, sono basati a Manchester; i fondatori sono stati Paul Bowe (chitarra) e Nick Bowden (voce e chitarra) nell'estate del 2011, inusualmente calda per i canoni britannici. Per il loro album di debutto, perpetuando la Old Skool British Rock e l'atmosfera Blues, hanno utilizzato per la registrazione delle canzoni il formato tradizionale a 16 piste; purtroppo non hanno usato uno Studer analogico a valvole.
Avete sentito cosa ho detto, plebe, loro sono usciti con un album di debutto, non con un video di debutto su YouTube: già questo è sufficiente per ascoltarli. Quando si è presentata l'opportunità di aver tempo da passare in sala di registrazione, hanno fatto partecipare due sostenitori del posto - Danny Rigg e L.D. Morawski - tirandoli dentro nello studio-van a suonare. A volte un gruppo giusto è subito in sintonia ma in questo caso è successo molto di più: lo si sente dall'atmosfera creata sin dalla prima volta che hanno inserito la spina e suonato insieme. E sono andati subito a suonare in giro (beh, non c'è da meravigliarsi, sono del Lancashire).
"Perché il Vecchio Scriba si rivolge ad una platea internazionale di lettori, sulla più credibile fonte di recensioni audio del web, raccontando di un nuovo gruppo di Manchester?" monta in coro la plebe, lato di sinistra.
Un buon sistema audio ci permette di vivere l'esperienza indiretta di ascoltare gruppi che non possiamo andare a vedere dal vivo. Qui sta il punto dell'"audiophilia nervosa": cercare di raggiungere l'eccellenza acustica nel riascoltare musicisti che non sono in tournee in questo momento o morti tanto tempo fa, concerti importanti e album che hanno fatto storia, musicisti non famosi a sufficienza da poter venire nelle nostre città a suonare. L'album di debutto dei Federal Charm, intitolato molto creativamente The Album, mostra come la band si posiziona rispetto al concetto di album: è ben registrato e stampato ad un corretto livello di dinamica, è buono per essere un CD rock (diverso da quella manciata di registrazioni fatta per audiofili da audiofili).
Registrazioni di alcuni voci possono essere zoppe rispetto a quelle delle performances dal vivo e qualche album ben registrato si potrebbe rivelare una delusione dal vivo. L'estensione e le inflessioni vocali di Nick Bowden funzionano in entrambe le situazioni; le prime esibizioni di Chris Barron quando faceva parte degli Spin Doctor sono emozionanti. Gli Spin Doctor tornano ancora alla mente in occasione delle esibizioni dal vivo alla batteria di Danny Rigg, con la forza melodica dinamica del basso del giovane Laurence "L.D." Morawski. Mentre le chitarre sono accennate in Free o Argent (o in Zombies) crescono poi in Mountainous o addirittura smorzano pian piano in Weir e Garcia. Una così diversa comparazione potrebbe suggerire incoerenza ma in Federal Charm sono invece strettamente correlate.
E' bello vedere che i Federal Charm abbiano scelto di lanciare la loro carriera in standard CD piuttosto che in un file a bassa risoluzione, che li avrebbe potuti tentare dalla facile distribuzione e basso costo. I Federal Charm raggiungono il loro obiettivo in omaggio alla vecchia scuola senza perderne il vantaggio, tracciando il loro eccezionale solco nella distribuzione e girando il più possibile per suonare musica dal vivo e per far conoscere la loro musica. Alcuni scribacchini, non sapendo cosa scrivere e di che scrivere, paragonano questi nuovi gruppi a band famose del passato: per fortuna oggi possiamo stare alla larga da tali paragoni trovando collegamenti a siti come YouTube o MySpace video per sentire e percepire la differenza tra 3 minuti di YouTube e un CD e un'esibizione dal vivo. Se un video può suggerire agli ascoltatori il piacere dei Federal Charm, un salto ad un concerto dal vivo o un CD quindi non deluderanno. Ascoltate l'assaggio sul sito dei Federal Charm e, se vi piaceranno, non sarete scontenti del CD.
I Federal Charm hanno creato un prodotto unico sia dal vivo che nelle loro registrazioni. Hanno plasmato le proprie attitudini dai maestri del passato e li tengono come riferimento per evolversi.
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