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Derrin Nauendorf - "Live at the Boardwalk"

[Derrin
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Artista: Derrin Nauendorf
Titolo dell'album: "Live at the Boardwalk"
Genere: blues acustico
Etichetta: Swingout productions
Recensore: Mark Wheeler - TNT UK
Traduzione: Sandro Savino

Les Wolstenholme di Avondale Audio mi ha dato questo CD quando mi apprestavo alla recensione del loro lettore AAAA5. "Questo ti piacerà" mi disse.

Aveva ragione. Mi piace la registrazione, il compositore, l'atmosfera live, l'ascolto... ma adoro la prestazione dei musicisti. Non conoscevo questi artisti, Derrin Nauendorf (chitarra e voce) e David Downing (percussioni), prima di questa prova. Non ho mai visitato "The Boardwalk" a Sheffield (a 45 miglia di distanza da dove mi trovo) e non conoscevo Mansfield, dove si trovano i "Bandwagon Studios" nei quali è stato mixato questo CD.

Non so come ho fatto a perdermi un loro concerto dal vivo in Inghilterra. Sembra che nell'arco di tre anni si siano esibiti dal vivo 500 volte attraverso l'Europa settentrionale, inizialmente girando con un furgone e suonando ovunque in Inghilterra nel 2001. E non capisco perché i miei amici non mi hanno mai detto nulla su di loro. Derrin (28 anni) & David (34 anni) sono tornati nella nativa Australia (abbiamo numerose segnalazioni delle loro esibizioni verso TNT dall'amico Oz) a Dicembre del 2003. Nonostante le loro radici siano nel lato sud dell'emisfero sembrano aver assorbito le influenze musicali della parte settentrionale. Derrin ha girato il Nord America a 21 anni ed il suo modo di suonare ha delle influenze Canadesi che ha assorbito quando era lì. David, musicalmente preparato, è dapprima uscito dalle convenzioni suonando in diversi stili fino a che ha incontrato Derrin in "un pub sperduto dell'Australia" dove hanno unito le forze per iniziare un duro lavoro di gruppo.

Dopo aver ascoltato il CD ho visitato il sito web di Derrin ed ho visto che altri critici hanno paragonato questo lavoro ad una improbabile selezione di loro hits. Come è possibile descrivere un CD a lettori che non lo hanno mai ascoltato senza poterlo confrontare con altri? In questo album vengono miscelate diverse sfumature dalle radici folk, attraverso un blues urbano, con un certo slancio di originalità. Dovrei già essere il loro pubblicitario! Suppongo che dovrò stare al gioco dei confronti, ma vi do un salutare avvertimento:

AVVERTIMENTO: i contenuti di un confronto possono essere di diverso tipo

Le parole e la voce somigliano un po' a quelle di Richard Thompson, che però può suonare in modo così vario, in differenti brani, tale da non farmi prevedere che questo paragone ci aiuti molto. Mi sono goduto Richard Thompson dal vivo così tante volte da non ricordarmi più in quali festival o piccoli locali l'ho ascoltato, ma non ho mai avuto sue registrazioni e non posseggo nessuno dei suoi CD o LP. La scorsa settimana ho ascoltato un master prodotto a Sheffield di musica folk tradizionale dove Roy Bailey suona in una chiesa vicino Nottingham, ed ho trovato anche lì alcune similitudini. Il suono registrato della chitarra di Derrin qualche volta mi ricorda quando ho sentito Roy Harper a meno di due metri di distanza, entrambe usano percussioni che a volte alimentano il ritmo con il passo e la sovrapposizione delle armoniche, ma non sono la stessa cosa. Un recensore ha paragonato Derrin a Gordon Giltrap, che ho ascoltato senza impianto di amplificazione in un Pub di Derby, ma per me non sono confrontabili. Ci sono stati momenti in cui ho pensato a Lightenin'Hopkins, ma anche qui quando ho ascoltato un paio di suoi LP allora mi sono ricreduto.

Tutto questo però non ti aiuta a capire, caro lettore, vero?

Una parte del problema è che il suono di Derrin suggerisce quello di molti altri musicisti che ho ascoltato dal vivo ma dei quali non mi sono goduto i dischi. Comunque questa registrazione mi piace. Ci sono otto composizioni di Nauendorf in Live at The boardwalk ed una cover di Hendrix. Ebbene si, due parole che normalmente per questi fan di Hendrix hanno lo stesso effetto che ha un mantello rosso per un toro. Derrin e David prendono Woodoo Chile, la più difficile delle sfide, e la fanno propria. Nello stesso modo in cui, di Hendrix, ho apprezzato alcune cover di brani di Dylan proprio come se fosse Dylan stesso a suonarle (ed anche Dylan ha ripreso Like a Rolling Stone nello stile di Hendrix) mi piace molto Woodoo Chile ripresa da Nauendorf. Finora non mi ero mai pronunciato su una cover di Hendrix.

Lo stile della chitarra di Derrin è ingannevole. Sembra dispersivo, superficiale, ma appena lo ascoltate vi prende. La destrezza è la sua arma migliore, trasportata da una fluidità frutto di una lunga militanza e di un'affinità naturale con il suo strumento. Ogni nota è importante, e scandisce i ritmi; le armoniche limpide e i colpi di chitarra non sono passaggi da musica commerciale. E' un chitarrista che sa esattamente quello che vuole sentire e come trasmetterlo. Esattamente.

Ho conosciuto un po' di gente interessante nei pub così non mi sorprende che questa simbiotica collaborazione sia iniziata proprio in un pub. David Downing non suona i tamburi in modo convenzionale. Non solo suona una gruppo di tamburi con tonalità medio alte, ma lo fà anche tagliando il suono più in basso. E' duro riuscire a descrivere cosa fa, ma è molto più facile descrivere quello che non fa. Non tira giù un ritmo regolare sul quale il brano è costruito. Non ci annoia con sonorità superflue di riempimento ogni volta che si immagina ci sia, nel brano, uno spazio da riempire. C'è una interazione fragile ma efficace tra il contributo delle sue percussioni e quello del suo partner. Ho provato a seguire i ritmi di ciascuno e trovo impossibile separare i contributi forniti dai due artisti. Potrei identificarli insieme con facilità, ma singolarmente non ci riesco. Sono speciali.

Il suono è come quello che ci si aspetterebbe da un sistema PA di qualità posto in un piccolo ambiente. E' come se non ci fosse più la compressione applicata sul crossover del sistema live PA per proteggere gli altoparlanti. E' piuttosto insolito, per registrazioni live, permettere al suono di decadere nell'acustica e permettere alle voci di modulare una larga banda dinamica. Il suono ha una qualità spaziale che rievoca un mixer da concerto connesso direttamente ad una testina a nastro o ad un hard-drive, aggiungendo così un po' di acustica per avere più realismo. I tecnici Mark Nelson & Andy Dawson meritano i complimenti per aver ottenuto un procedimento non intrusivo. Questo CD si unirà alla mia lista di dischi audiofili.

Perché mi sono perso la loro esibizione di questo mese, a Matlock Bath? Li vedrò, e spero anche voi, a Newark (nel Nottinghamshire, non nel New Jersey), a Dicembre.

Discografia
"Natural" 1999: autoprodotto in Australia
"Live at the Boardwalk" 2002: Swingout Productions
"Wasteland" 2003: autoprodotto in Inghilterra

© 2005 Copyright - Mark Wheeler - www.tnt-audio.com

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