Artista/Gruppo: Siri's Svale Band
Dettagli dell'album: "Necessarily so..." - SONCD 2005 - Sonor Records - 1997
Genere: coooool Jazz :-)
Etichetta: Sonor - Arcade Music Company Norway AS
Indirizzo: Sonor Records, e-mail: sonoras@online.no - P.O. Box 332 - N-7001 Trondheim - Norway
Prezzo approx.: €/$ 20 (molto variabile, per il CD)
Recensore: Lucio Cadeddu - TNT Italia
Data pubblicazione: Novembre, 2003
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Chi accidenti è Siri? Ebbene, Siri Beathe Gellein è una cantante norvegese di grande talento, dotata di una voce e di capacità interpretative davvero straordinarie. Il timbro dolce e caldo, con una nota di velluto particolarissima, le consente di cantare virtualmente di tutto, riuscirebbe persino a rendere emozionante una lista di vini del ristorante.
La sua band, Siri's Svale Band appunto, nacque nel 1987 e sinora ha realizzato, per quanto ne so, due albums. Uno nel 1990, intitolato "Blackbird", immediatamente diventato un must presso gli audiofili di tutto il mondo. Ad esempio, rientra nella lista "Records 2 die 4" (dischi da non perdere) di Stereophile, la nota pubblicazione audiophile americana, nella sezione curata dal mitico J. Scull.
L'album del quale vi voglio parlare non è però "Blackbird", già ampiamente incensato, ma
"Necessarily so...", secondo lavoro della band norvegese ancora sotto etichetta Sonor.
Il suono di questa band è piuttosto unico e scaturisce dalla fusione delle influenze musicali di tutti i membri della band. La "mistura" è a metà strada tra soul e jazz e forse potremmo definirlo, in maniera molto larga, "acid jazz". Comunque, mi ripugna l'idea di attaccare un'etichetta ad un sound così insolito e particolare. La band, infatti, usa ben due contrabbassi (ed ogni tanto un basso elettrico), un sax (soprano e/o baritono) ed una batteria.
Niente pianoforte, nessun altro strumento a fiato, niente chitarre. Come potete immaginare, le canzoni "poggiano" su una base ritmica poderosa, sostenuta dal "peso" dei due contrabbassi, talvolta suonati con le dita, talvolta con l'arco. L'effetto è un suono molto carico di basse frequenze, estremamente caldo e rilassante. In realtà, è una sorta di cocktail tra tradizione ed innovazione.
L'album contiene molte covers di classici senza tempo ("Smoke gets in your eyes", "You make me feel like a natural woman", "It ain't necessarily so", "Fire" di Springsteen etc) più alcune composizioni originali dei membri della band. L'atmosfera generale è rilassante, come dicevo, ma la voce di Siri trascina con sè come un fiume in piena di emozioni.
Dal punto di vista artistico il lavoro è interessante perchè di facile fruizione anche per coloro che avessero scarsa familiarità col genere non sempre "fruibilissimo".
Dal punto di vista tecnico, ed è questo il motivo per il quale ne parliamo qui su TNT-Audio e non sulla nostra pubblicazione partner Music on TNT, questo disco è un'esperienza quasi mistica :-)
E' un test imperdibile per realismo della voce femminile, ad esempio. La cantante, talvolta in ripresa ravvicinata, deve materializzarsi in mezzo ai diffusori. Più l'effetto "inganno" appare credibile e più il vostro impianto è in grado di suonare bene.
Ad esempio, la traccia "You make make me feel..." si apre con la sola voce di Siri, senza accompagnamento. Dovreste essere in grado di percepire le dimensioni del locale dove è stata effettuata l'incisione, grazie ai riverberi naturali ed agli echi che la voce di Siri riesce ad eccitare sulle pareti circostanti.
Poi c'è la riproduzione dei due contrabbassi. Se già uno, ben inciso, può creare notevoli problemi di controllo ed estensione delle basse frequenze, immaginate cosa possa accadere in presenza di due strumenti. Questo album è un vero tour de force per i woofers e gli amplificatori, in grado di mettere in evidenza eventuali deficienze di controllo o mancanze di energia nelle prime ottave dello spettro audio.
Se utilizzate diffusori piccoli, con piccoli woofers, tenete d'occhio la manopola del volume, esagerare e rompere tutto non è difficile, grazie al bassissimo tasso di distorsione di questa registrazione.
Il senso di "presenza fisica" della band nella vostra sala d'ascolto, specie a volumi medio-alti, dovrà essere massimo. Prendete le note iniziali di contrabbasso in "Smoke gets in your eyes": l'effetto, ad alto volume, è semplicemente devastante e solleciterà sia i vostri woofers che ogni genere di elemento vibrante nella vostra sala d'ascolto (porte, finestre ed antine).
Dovrete essere in grado di sentire l'energia delle basse frequenze salire dal divano o dalla poltrona fino a raggiungere la vostra spina dorsale. A mio parere è una delle migliori "riprese" di contrabbasso mai realizzate: pulita, indistorta e, finalmente, proporzionalmente corretta. La tentazione di alzare il volume oltre livelli semplicemente impensabili è forte, ma il limite, oltre che dell'impianto stesso, è anche proprio dell'ambiente che potrebbe "saturarsi" di basse frequenze. Nel caso, abbassare il volume, please!
Questo album, così come il precedente "Blackbird", è disponibile sia in CD che in vinile 180 grammi di alta qualità. La reperibilità non è facilissima, ma se conoscete un po' di tedesco o di norvegese, non dovrebbe essere difficile acquistarli online. Per una lista di siti che vendono i dischi in oggetto, provate a mettere il nome della band su Google.com e navigate in mezzo ai risultati. Ancora, il CD lo si può richiedere direttamente all'etichetta stessa, all'E-mail: sonoras@online.no (scrivendo in inglese).
"Necessarily so..." è un'altra incisione "non audiophile" che mette in serio imbarazzo le migliori realizzazioni di etichette blasonate. Se amate il jazz e/o se desiderate mettere alla prova le capacità del vostro impianto dal punto di vista del realismo della riproduzione e della "tenuta" sulle basse frequenze, non perdetevi questo piccolo grande capolavoro.
Brevi estratti delle tracce di quest'album possono essere ascoltati gratuitamente online presso la Normann Records.
© Copyright 2003 Lucio Cadeddu - www.tnt-audio.com