I concetti di registrazione e riproduzione stereo furono inventati^[1] da Alan Dower Blumlein (29 Giugno 1903 – 7 Giugno 1942) più di settanta anni fa e, come risultato del suo genio, il mondo ha assaporato la riproduzione di eventi musicali in ambiente domestico con un realismo mai immaginato in precedenza. L'invenzione di Blumlein era molto di più di due semplici canali musicali.
Era un metodo per catturare le informazioni spaziali (tridimensionali ndt) di una performance live, includendo il suono e la posizione di strumenti e voci e una percezione dell'acustica del sito della registrazione. Usando due diffusori propriamente ubicati, può essere riprodotto un fac-simile della performance originale, comprese le informazioni spaziali. Come per molte idee brillanti, la registrazione e la riproduzione stereo era elegante nella sua semplicità. Con soli due, ben progettati e posizionati, microfoni è possibile 'catturare' una ricchezza d'informazioni di un dato evento sonoro, che sia un'esibizione musicale, una recita teatrale, il suono della natura o la dizione di parole.

Se consideriamo l'immenso piacere che questa invenzione ha dato a intere generazioni nel corso degli anni, concluderemo con certezza che il mondo ha un gran debito con Alan Blumlein (d'accordo, ha anche un grosso debito per il suo lavoro sui radar, televisione e molto altro). L'invenzione dello stereo ha inoltre aiutato a creare una prospera industria per gli audio fanatici, offrendo un mare di componenti stereo tra i quali scegliere.
Ironicamente, l'industria dell'elettronica di consumo che, in pratica, ricevette un regalo, con l'invenzione dello stereo sta ora spostando la propria attenzione più verso l'home theatre e l'audio multicanale sviluppato principalmente per quel tipo di intrattenimento. L'home theatre in effetti rappresenta uno sviluppo interessante che porterà analogamente molto divertimento ai consumatori di tutto il mondo. Tuttavia, qualcuno crede che ha poco a che fare con la riproduzione accurata di una performance musicale (o di altri eventi sonori) a casa. Il vero suono stereofonico, quello inventato da Blumlein, è abbastanza capace di riprodurre un evento con soli due canali e due diffusori, quindi perché complicare il problema con più canali e più diffusori?
Il problema è che da quando i produttori di elettronica di consumo e i fornitori di media concentrano i propri sforzi sempre più sull'home theatre, lo stereo è stato via via accantonato. Possiamo chiaramente vederlo, da una rapida diminuzione di scelta di componenti stereo Hi-Fi a prezzo abbordabile, il mercato è stato attratto dagli economici mini sistemi tutto-in-uno da un lato e dai componenti specifici dai prezzi esorbitanti dall'altro. Analogamente è successo con i supporti. Al di là del flusso delle riedizioni, quante registrazioni contemporanee sono state fatte usando le tecniche di VERO Stereo che ci hanno servito così bene in passato? C'è una netta distinzione tra le registrazioni multitraccia miscelate in due canali e lo stereo. Forniscono esperienze d'ascolto completamente differenti. Un'esperienza che ora è in pericolo di estinzione se l'industria crede che abbia poco futuro.

Da cui la Campagna per il VERO Stereo (Campaign for Real Stereo). L'obiettivo della Campagna è di indirizzare l'attenzione verso i benefits, spesso dimenticati, del VERO Stereo, se ci sarà una buona partecipazione, sottolineare alle industrie il fatto che molte persone non vogliono che la fantastica invenzione di Alan Blumlein sia trascurata e dimenticata nell'inarrestabile corsa commerciale alle nuove tecnologie di consumo. Se questo punto di vista ti piace, che sia un consumatore o un professionista dell'industria musicale e non vuoi vedere lo stereo scomparire, allora aggiungi il tuo nome alla nostra lista di sostenitori usando l'indirizzo e-mail scritto sotto. Forniremo un link al tuo sito qui su TNT-Audio.

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[1]. A. D. Blumlein non inventò la riproduzione binaurale, in realtà già nel 1881 l'inventore francese Clement Ader progettava il Theatrophone, una sorta di sistema telefonico per ascoltare a distanza le rappresentazioni di opera lirica, utilizzando due cornette telefoniche.

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