Piccola premessa - Anche se, durante gli articoli nei quali recensisco le apparecchiature in prova per TNT Audio, mi capita di citare sovente alcuni tra i dischi che utilizzo per le prove, esiste di fatto uno "zoccolo duro" composto da
alcuni di essi che, in genere, non manco di utilizzare ogni qualvolta che devo effettuare una qualche prova di ascolto.
Sono dischi, infatti, che conosco piuttosto bene, e questo mi consente di effettuare velocemente una prima grossolana valutazione del nuovo componente, inserito nel mio sistema di riproduzione.
Prima di giungere alle considerazioni finali, passa però in genere diverso tempo, nel corso del quale ho l'opportunità di effettuare ascolti utilizzando, ovviamente, diversi altri dischi, che sono tra quelli non riportati nella lista che segue.
Però questi li ascolto e li riascolto piuttosto spesso, in quanto li considero particolarmente utili per poter valutare le qualità dei componenti in prova, e per questo desidero segnalarveli tentando, nel contempo, di spiegarne anche le motivazioni.
Molto bello questo CD, interpretato dal papà della numerosa famiglia musicale Marsalis, che si cimenta al pianoforte con estrema classe e senso della misura.
Trovo il CD molto buono per valutare caratteristiche di focalizzazione e ricostruzione spaziale.
È infatti possibile seguire il pigiare dei tasti sul pianoforte, apprezzandone la disposizione prospettica nel senso della larghezza e della profondità, e ritrovare la corretta collocazione delle percussioni, sulla base
di piani sonori ben precisi.
Non trattandosi di un disco "ad effetto", in impianti messi a punto malamente
si rischia di ottenere un suono eccessivamente localizzato e proveniente (batteria
e pianoforte) direttamente dai diffusori. Su certi brani, le caratteristiche
di ariosità del/dei componenti, vengono messe alla frusta dai piatti
della batteria, che non devono risultare localizzati in prossimità del
tweeter, ma espandersi liberamente nell'ambiente di ascolto, consentendo di
valutare il livello di attenzione per i dettagli, e la ricostruzione scenica,
soprattutto nel senso dell'altezza.
Le modulazioni dinamiche del pianoforte, consentono di valutare adeguatamente anche questo aspetto della riproduzione musicale, mentre la riproduzione del contrabbasso permette di valutare l'estensione, lo spessore, il controllo e l'articolazione in gamma bassa e medio-bassa.
Un paio di buone registrazioni, caratterizzate da una dinamica molto buona ed una non comune attenzione per i dettagli musicali. Dischi piacevoli, oltrechè utili per valutare comportamenti in gamma bassa, ariosità e riproduzione dei particolari, prestazioni dinamiche. Molto buono l'effetto presenza, il che consente di ottenere ascolti piuttosto "coinvolgenti".
Immancabile registrazione nell'ambito del "patrimonio musicale" degli audiofili, davvero splendida per ambienza e riproduzione dei diversi piani sonori.
La riproduzione della voce della soprano nelle tracce 9 e 12, risulta estremamente critica per verificare la prestazione timbrica sul medio e medio-alto, e le capacità di focalizzazione del sistema di riproduzione
(l'ambiente di registrazione decisamente riverberante complica ulteriormente le cose), col risultato che, quando qualcosa non va, non si riesce proprio a capire la collocazione dell'interprete sul palcoscenico, ma quando tutto
è a posto, sembra addirittura di poterne seguire i movimenti del capo (!).
In sistemi di riproduzione dettagliati, se ne percepisce lo sforzo di gola, che in alcuni passaggi di modulazione della voce, sfocia in un suono leggermente rauco...
Le capacità di discernimento delle matasse musicali, viene messa a dura prova dalla riproduzione del coro, più alto e distante dal punto di ascolto quello maschile, rispetto a quello femminile. Splendido l'organo, magnificamente collocato dal punto di vista prospettico, e molto bene esteso verso le basse frequenze. Molto buona la restituzione dinamica.
Registrazione live a mio avviso decisamente interessante, con basse frequenze potenti ed estese ed immagine di buon livello. Ricca di fascino la voce di Gabriel, e davvero molto bella quella di Paola Cole, che lo accompagna in "Don't give up!", brano che puntualmente utilizzo nel corso delle prove di ascolto.
L'eterogeneità dei brani registrati su questo CD, costituisce un buon banco di prova durante i test delle apparecchiature. La qualità complessiva, di livello elevato, consente di focalizzarsi su diversi particolari, essenzialmente per quanto riguarda la ricostruzione scenica e la focalizzazione dei diversi strumenti musicali.
Un classico, che uso in particolare per saggiare le doti di estensione verso le basse frequenze, e capacità
di tenuta dei woofer degli eventuali diffusori in prova. Nei brani 4 e 5, è a tratti impressionante il contenuto
energetico alle basse frequenze, ed ho rilevato come diversi diffusori si siano trovati in seria difficoltà di
riproduzione, e qualcuno di questi ha persino "gettato la spugna". Ottime anche le escursioni dinamiche.
Una registrazione davvero di riferimento, estremamente valida anche sul piano timbrico e prospettico.
Un inconsueto esempio di musica "costruita" in studio, che simula molto bene le diverse prospettive ed i diversi piani sonori. L'immagine riproposta è infatti molto bella, amplia e profonda, con un'estensione verso le basse frequenze che, pur misurata, risulta davvero sorprendente. Molto bella la voce di Enya, le cui note tenute sui brani 3, 5 e 8, possono mettere in crisi diffusori ed elettroniche.
Registrazione piuttosto valida, con basse frequenze potenti ed estese, ed una buona ricostruzione prospettica,
anche se non "ad effetto". In genere per le prove inizio con la traccia 3, dove la voce della cantante si staglia
netta al centro del palcoscenico (all'inizio con qualche "difettuccio", corretto subito dopo...).
Per l'effettuazione di test, questo disco ha tuttavia un limite che ritengo insormontabile: per quanto mi riguarda, lo
considero di una bellezza tale che, alla fine, mi disinteresso della prova di ascolto e me lo ascolto in completa
immersione, mandando al diavolo tutte le considerazioni su bassi, timbrica, immagine, ecc. :-)
Non è affatto facile riprodurre la voce di Angelo Branduardi, ed eventuali squilibri in gamma medio/alta (in eccesso) non passano certo inosservati, facendola risultare piuttosto fastidiosa.
La registrazione è di buon livello qualitativo, e rappresenta un banco di test piuttosto significativo
sia per ciò che riguarda le prestazioni dinamiche, sia per quanto relativo alla focalizzazione ed accuratezza di riproduzione.
Una buona registrazione, anche se non impeccabile (non tutti i brani risultano allo stesso livello qualitativo), ma la voce di De Andrè è un ottimo banco di prova, soprattutto per verificare le caratteristiche musicali delle apparecchiature in gamma medio/bassa. Il fatto che si tratti pure di un disco bellissimo, rende oltremodo piacevole utilizzarlo come strumento di verifica.
Allegato ad uno dei numeri di FdS (non ricordo quale), questo CD contiene diversi brani musicali ben registrati, alternati con brani narrati piuttosto singolari e divertenti. La caratteristica interessante è che nei brani musicali si esibisce un solo strumento alla volta, sulla riproduzione del quale è possibile focalizzare la propria attenzione. Si tratta dell'unico caso in cui utilizzo la funzione di programmazione del CD: predispongo la riproduzione delle sole tracce corrispondenti ai numeri pari (quelle musicali, a parte una delle varie tracce narrative per l'ascolto della voce umana) e procedo con la prova di ascolto.
Una delle tante edizioni del capolavoro di Orff, ma quasta volta con una particolarità: si tratta di una versione per sole percussioni e due pianoforti. Tale caratteristica rende più interessante l'ascolto di questa opera fin troppo "inflazionata", certamente buona sotto il profilo prospettico e dinamico.
Beh, devo ammettere che questo è l'unico sistema che ho per coinvolgere le mie bimbe nelle mie prove di ascolto (un CD "educativo" ? :-): la registrazione, diretta da Claudio Abbado, non è affatto male, e presenta spunti piuttosto interessanti, mentre la narrazione, ad opera di Roberto Benigni, ci mette del suo per rendere il tutto divertente.
Simon Preston si cimenta con maestria all'organo Sauer a St. Peter, Waltrop, e l'ambiente di ascolto viene "invaso" dalla presenza di questo strumento, fascinoso ed immanente, che risulta (fortunatamente) immancabile in qualsiasi prova di ascolto degna di questo nome.
Altri CD tecnicamente interessanti, dei quali sono solito ascoltare diversi brani (che cito senza però commentarne le caratteristiche), sono i seguenti:
Come detto in apertura, questi sono i dischi che utilizzo più frequentemente (anche il "catalogo" si arricchisce man mano che gli acquisti procedono), ma ovviamente non sono i soli. Tuttavia, il loro ascolto mi consente di effettuare piu agevolmente confronti al fine di comprendere al meglio il carattere dell'apparecchio che sto provando in quel momento, e la precedenza spetta quindi a loro. Il fatto che, tra questi, ce ne siano anche alcuni fra i miei preferiti, è solo una questione di fortuna :-)
© Copyright 2000 Stefano Monteferri