Azienda: Audio Analogue
Indirizzo: Via Francesca Nord 144 - 51015 - Monsummano Terme (PT)
Tel. 0572-954513 - Fax. 0572-958099
E-mail: info@audioanalogue.com
L'occasione era di quelle ghiotte: presentazione ufficiale alla stampa del nuovi prodotti Audio Analogue e del nuovo marchio Stargate. Ho accolto così con entusiasmo l'invito dello staff della Audio Analogue e mi sono recato in Toscana, alla ricerca delle radici e dei segreti del buon suono italiano che riscuote un coro di consensi anche all'estero.
Yashica al collo e CDs di prova nella custodia sono giunto, in compagnia del gentilissimo collaboratore di Suono, Roberto Rocchi, all'appuntamento con Marco Manunta, progettista North Star e neo-progettista Audio Analogue insieme col socio G. Rampino.
Insieme abbiamo raggiunto il resto dei giornalisti specializzati in quel di S.Giuliano Terme presso il negozio Oasi Audio di proprietà di un altro dei soci Audio Analogue: Claudio Bertini.
Qui abbiamo incontrato Gianfranco Binari di FdS, Egidio Mancianti di Stereo e Casa Futura più Benedetti di Audioreview. La vera stampa italiana era così ottimamente rappresentata e quella "telematica" pure :-)
Per la serie "Anche i redattori HiFi hanno un corpo" :-) ecco l'immancabile "foto di gruppo": non dovreste far fatica a riconoscere i "colpevoli" in posa davanti alla sede della Audio Analogue e GM Accessori Audio in quel di Monsummano Terme.
Da sinistra verso destra trovate: R. Rocchi (Suono), E. Mancianti (Stereo & FdS), G. M. Binari (FdS), L. Cadeddu (TNT-Audio), M. Benedetti (Audioreview). Per motivi tuttora inspiegabili, della trentina di foto che grazie alla mia fida Yashica ho scattato in occasione del reportage e che per ragioni di spazio e di download non posso pubblicare qui, questa mancava.
Ho chiesto quindi a Gianfranco Binari se poteva farmi avere la sua...e nel giro di pochi giorni è arrivata in attachment, già scannerizzata! Grazie Gianfranco!!!
L'occasione, dicevo, era di quelle intriganti: Audio Analogue presentava ufficialmente una nuova linea di prodotti dal target più elevato rispetto alla consueta linea budget-conscious che l'ha resa così famosa (Puccini, Paganini, Bellini, Donizetti).
I nuovi apparecchi, ancora Audio Analogue, prendono il nome di Maestro: subito disponibile un lettore CD basato sul Paganini (che resterà comunque in produzione!) ma con una sezione di conversione dotata di un convertitore 24/96, anche utilizzabile come unità stand-alone (è disponibile, cioè, un ingresso digitale).
Anche la sezione di alimentazione è stata completamente rivista e tutto il prodotto non fa nulla per nascondere le ambizioni di lettore CD integrato di riferimento nella sua fascia di prezzo (intorno ai 3 milioni e mezzo, ricordo che il Paganini è sul milione e ottocento mila).
Il duo North Star (Manunta & Rampino) ha lavorato a fondo su questo nuovo progetto e l'attenzione posta nei dettagli è stata davvero notevole. Il Maestro CD player sarà disponibile sia in silver che in nero (a mio parere, più bello il secondo).
Più sotto trovate una tabella con le caratteristiche tecniche del lettore CD/unità di conversione Maestro:
Livello d'uscita analogica: | 2Vrms |
Impedenza d'uscita analogica | < 40 Ohm |
Stadio analogico d'uscita: | A semiconduttori discreti con ingresso differenziale a FET selezionati |
Filtro analogico: | Butterworth del secondo ordine |
Risposta in frequenza: | 0Hz-20kHz ± 0.1 dB (CD); 0Hz-48kHz ± 0.1 dB (sorgente esterna) |
Distorsione armonica totale (THD): | <0.001% @ 1 kHz / - 10dB |
Rumore: | -135dB |
Separazione tra i canali @ 1kHz: | R --> L > 100dB; L --> R > 100dB |
Livello d'uscita digitale: | 0.5Vp-p @ 75 Ohm (S/PDIF standard) |
Sensibilità dell'ingresso digitale: | 0.5Vp-p (S/PDIF standard) |
Impedenza dell'ingresso digitale: | 75 Ohm (S/PDIF standard) |
Reiezione al jitter: | 30dB @ 48kHz fs |
Elaborazione digitale: | 24 bit, con sovracampionamento 8x e modulatore delta-sigma multibit |
Tensione di alimentazione nominale: | 115VAC / 230VAC 50/60Hz |
Massima potenza assorbita: | 20VA |
Dimensioni totali: | 445mm (L) x 333mm (P) x 90mm (A) |
Peso: | 10 Kg |
Qui a lato potete osservare l'interno del Maestro con la meccanica Sony del Paganini, modificata, la sezione di conversione 24/96 e la poderosa e raffinata sezione di alimentazione (tre toroidali e 4 condensatori di filtro che starebbero bene anche in un integrato di media potenza...).
Il Maestro è in sostanza un lettore CD con una raffinata sezione di conversione che può funzionare in maniera autonoma come se fosse un DAC stand-alone. Questo significa che ci potete collegare il segnale digitale proveniente da un'altra meccanica, da un DAT o da qualunque sorgente digitale fino ai fatidici 96 kHz di frequenza di campionamento (che si spera, sarà lo standard del futuro DVD-Audio).
È quindi ben più che un semplie lettore CD integrato ma un vero e proprio cuore di un impianto dove siano presenti diverse sorgenti digitali. Ottimo anche per confrontare la meccanica di lettura interna con una esterna per valutare senza possibilità di errore un eventuale futuro upgrade.
Contiamo di avere un Maestro in prova al più presto possibile nelle nostre salette.
Il Maestro posa per noi qui a lato, in braccio ad uno dei due suoi papà, l'incontenibile Marco Manunta (l'altro è Rampino). L'oggetto, come avrete letto dalle caratteristiche tecniche, è tutt'altro che leggero (circa 10 kg) e la crudeltà mia e di qualche altro giornalista in vena di fare tante foto, ha fatto restare in posa il malcapitato Manunta per lungo tempo, mentre descriveva con dovizia di particolari le caratteristiche costruttive e tecniche del pargolo. Una tortura cinese! :-)
Nell'impianto allestito per l'occasione il Maestro CD forniva il suo pregiato segnale ad un preamplificatore prototipo del nuovo marchio hi-end Stargate del quale tratterò tra breve. L'amplificazione delle due poderose B&W 802 Nautilus era affidata ad un bi-amping di due Donizetti.
Previsto in futuro un amplificatore ancora chiamato Maestro, dual mono di alto wattaggio (100 watts) e soluzioni tecniche innovative, tipo l'intero controllo delle funzioni asservito a processore.
Al di là di queste novità tecniche è stata chiarita la nuova organizzazione della Audio Analogue che vede all'attivo i seguenti soci:
M. Orlando, S. Blanda, G. Blanda, C. Bertini più Manunta e Rampino come staff di progettazione. Parallelamente a questa nuova organizzazione commerciale è nata l'esigenza di creare un nuovo marchio che potesse esprimere il massimo delle potenzialità del team senza limitazioni di budget o di target.
In definitiva, nasce così Stargate, un nuovo marchio di prodotti hi-end di livello no-compromise di pura scuola italiana. Previsti un lettore DVD (o SACD, chi vivrà vedrà...) del quale era già disponibile un prototipo ed alcune amplificazioni.
Stargate si propone quindi come nuovo nome nel panorama delle elettroniche hi-end italiane, con un occhio verso il mercato interno ma con una grande attenzione verso l'estero, naturale sbocco per prodotti di livello qualitativo (e di costo) elevato.
I prototipi erano visibili (qui una foto "rubata" di un finale) ma, a parte il preamplificatore, non collegati all'impianto dimostrativo.
A proposito di impianto dimostrativo, in realtà erano due i sistemi approntati per l'occasione: perchè in una piccola saletta adiacente stazionava un impiato budget-conscious col Maestro come sorgente, il Puccini SE come amplificazione ed una coppia di B&W 805 Nautilus.
Entrambe le stanze, purtroppo, soffrivano di gravi limiti acustici in quanto la prima, quella più grande, non disponeva di alcun trattamento acustico (tutto estremamente riflettente) mentre l'altra, pur essendo "trattata" con dei pannelli in legno, soffriva di una brutta risonanza in gamma medio-bassa che vanificava ogni tentativo di cercare un ascolto ad un livello realistico.
Impossibile dunque giudicare i due set-up e tantomeno i singoli apparecchi, visto che il suono dell'ambiente influiva, a mio parere, al 90% sulla qualità del suono.
Peccato, probabilmente un allestimento meno "frettoloso" (così ci è stato detto) avrebbe reso maggiormente giustizia alla classe degli apparecchi in dimostrazione.
Per verificare la mia ipotesi di grossi problemi in gamma bassa relativamente al primo ambiente (quello con le grosse 802 Nautilus) ho chiesto di ascoltare i primi minuti del disco dei Massive Attack (l'onnipresente Mezzanine) ed il risultato è stato esattamente come mi aspettavo. Quasi impossibile riprodurre le frequenze ultrabasse dei Massive Attack in una stanza con tali problemi di acustica.
Per quanto mi riguarda, lo scopo del reportage era tuttavia quello di capire meglio quali nuovi sviluppi si aprivano all'orizzonte per il gruppo Audio Analogue e GM Audio.
L'ascolto, come ben sapete ormai, si fa SOLO in condizioni controllate, ovvero in ambiente domestico coi propri riferimenti.
I motivi di interesse erano dunque tanti, incluso un acceso dibattito sul futuro dell'HiFi ed i suoi supporti: DVD, SACD o che altro?
Sembrerebbe che il mondo si stia orientando verso il DVD ma è meglio non farsi troppe illusioni: il software audio è tuttora inesistente (ristretto a pochi dischi dimostrativi) e si aspetta le prossime mosse delle Major discografiche che ancora una volta detteranno legge, schierandosi dall'una o dall'altra parte.
Ho approfittato dell'occasione per capire meglio la situazione del mercato HiFi in Italia, straight from the horse's mouth, come direbbero gli inglesi. È venuto fuori che, in definitiva, la crisi c'è ma che i Costruttori che propongono prodotti validi, seri e dal buon rapporto qualità/prezzo hanno risentito meno del calo delle vendite.
A giudicare dall'interesse che Audio Analogue riscuote presso gli audiofili sono anch'io orientato verso questa visione della situazione.
La seconda tappa del factory tour prevedeva una vista ai laboratori/magazzini Audio Analogue e GM accessori Audio, di fronte ai quali ho immortalato lo staff della Audio Analogue, compreso Jimmy, il cane-audiofilo che ha stazionato a lungo in sala d'ascolto.
Da sinistra verso destra: M. Orlando (responsabile produzione), un po' indietro: S. Blanda (CEO), G. Blanda (marketing manager), C. Bertini (technical manager e proprietario di Oasi Audio), ancora dietro, G. Rampino (progettista), M. Manunta (progettista). E Jimmy, in mezzo al gruppo.
È pur vero che Anthony Michaelson ha un gatto-audiofilo che pare utilizzi nelle sue listening sessions....ma col cane si corre il rischio di sentirsi dire "ma....suona da cani!" :-)
È sempre interessante vedere come "nasce" un prodotto HiFi, erano infatti visibili interi scatoloni di apparecchi ancora da assemblare, di schede, di trasformatori toroidali e di pannelli frontali già finiti. Molti scatoloni erano in partenza per l'estero e diversi apparecchi erano contrassegnati "110 V", evidentemente destinati al mercato statunitense, dove Audio Analogue si è guadagnata una larga fetta di consensi.
Non nascondo che la maggior parte della corrispondenza che riceviamo relativamente a richiste di informazioni su prodotti HiFi italiani riguarda Sonus Faber, Aliante, Diapason, Audio Analogue e pochi altri, marchi che grazie alla qualità dei prodotti e ad un'attenta attività di "promozione" e di "presenza" all'estero pian piano si sono guadagnati l'onorevole anche se arduo compito di rappresentare l'Italia audiofila nel mondo.
Basta sfogliare una qualunque rivista inglese (notoriamente poco inclini a parlare di prodotti non-inglesi) per notare quali siano i marchi più frequentemente recensiti e ben considerati.
Questo è certo un bene, visto che il mercato italiano comunque sembrerebbe non consentire un volume di vendite accettabile per produrre in grossi quantitativi.
In una saletta adiacente poteva essere ascoltato un impianto HiFi "da lavoro" con ancora un lettore CD Maestro, un Puccini normale che pilotava, egregiamente (grazie anche all'acustica finalmente buona) una coppia di grosse Triangle, diffusori francesi distribuiti in Italia da GM Accessori Audio.
Qui a lato, nei magazzini Audio Analogue, Jimmy osservava ed ispezionava scrupolosamente le pile di apparecchi pronti per l'assemblaggio. Si tratta principalmente di integrati Puccini e Puccini SE (certamente il prodotto Audio Analogue più conosciuto e venduto) e di lettori CD Paganini che presto stanno conquistando la fiducia degli audiofili, grazie al prezzo contenuto (abbondantemente sotto i 2 milioni), al livello di finitura e di prestazioni di alto livello.
Infine due parole per GM Audio, distributrice di Audio Analogue e Triangle e costruttrice di tavolini, stands, accessori e porta CD in grado di soddisfare diverse esigenze. Qui a lato potete osservare un tavolino "grezzo", appena saldato, in attesa di essere trattato, rifinito e verniciato.
La cura del dettaglio, anche negli oggetti GM Audio, è elevata, se si tiene conto di quanto viene trasformato il prodotto "primordiale" (questo tavolinetto che vedete in foto non si può certo definire "bello") fino a farlo diventare un oggetto d'arredamento elegante e discreto, in grado di inserirsi in ogni tipo di ambiente.
Giusto il tempo di un paio di foto nell'"officina" GM Audio dove nascono supporti, tavolini ed accessori vari ed è già ora di cena, svoltasi in un elegante ristorante a Montecatini.
Si conclude così "in bellezza" una giornata interessantissima in compagnia di una delle Aziende di Alta Fedeltà più attive ed intraprendenti dell'intero panorama italiano.
Ringrazio per l'ospitalità tutto lo staff della Audio Analogue e Marco Manunta in particolare per la preziosissima disponibilità.
Per maggiori informazioni sui prodotti vi invito a contattare l'Azienda all'e-mail fornito sopra oppure a visitare il loro sito Web www.audioanalogue.com
© Copyright 1999 Lucio Cadeddu - http://www.tnt-audio.com
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