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Visita alla sede di Definitive Audio

[Definitive Audio]
[English version]

Produttore: Definitive Audio - Regno Unito
Recensore: Maarten van Casteren - TNT UK
Data: Gennaio 2010
Traduzione: Marco Fiorani

Definitive Audio è ben nota, almeno per quel che mi riguarda, perché produce i famosi diffusori Living Voice. Un mio caro amico possiede dei Living Voice Avatar OBX ormai da molti anni e io li ho sempre molto apprezzati. Sono i diffusori, tra quelli più o meno abbordabili che conosco, che suonano meglio. Possiedono una tonalità calda e una risoluzione molto elevata, suonano molto naturali, hanno una buona estensione e un'alta sensibilità - molto conveniente - di circa 95dB. In breve, degli ottimi diffusori. Purtroppo quelli del mio amico avevano bisogno di un po' di manutenzione, perciò dovevano essere riportati al loro luogo di nascita, la Definitive Audio nel Derbyshire, Regno Unito. Il suggerimento di Kevin Scott, il "signor" Definitive Audio, è stato semplicemente di portarglieli personalmente e di "bere una tazza di te e ascoltare qualcosa" mentre aspettava che la riparazione fosse effettuata. Il mio amico ha pensato bene che potesse essere una buona occasione per una breve gita e, dopo aver verificato con Kevin, siamo partiti in tre per una giornata molto interessante.

[Definitive Audio]

Definitive Audio non solo è il produttore dei diffusori Living Voice, ma anche l'importatore per il Regno Unito dei ben noti amplificatori a valvole Kondo e commercializza marchi come CEC e Pure Sound. L'azienda ha sede in una vecchio cotonificio: un edificio di grande fascino. Appena abbiamo messo piede all'interno dell'azienda abbiamo pensato di essere morti e di esserci svegliati in paradiso. Ovunque si guardi ci sono apparecchiature audio high end. Amplificatori a valvole di altissima qualità a bizzeffe, dappertutto enormi subwoofer a tromba e audio d'epoca in ogni angolo. Sembra più un museo dell'audio high end che un'azienda!

Prima di continuare devo dire quanto siamo stati colpiti tutti e tre dal livello di professionalità e dall'ospitalità presso la Definitive Audio. Ci saremmo aspettati di rimanere lì per un paio d'ore, invece siamo arrivati subito prima di mezzogiorno e ce ne siamo andati appena prima delle sei di sera! C'erano eccellenti caffè e tè, panini e dolci, ma, soprattutto, la cortese insistenza di Kevin ad acoltare "ancora un traccia". E abbiamo ascoltato.

Kevin sta ancora sviluppando la gamma di diffusori Livind Voice Auditorium/Avatar. Tutti questi diffusori condividono il medesimo contenitore ma hanno crossover e altoparlanti sempre più sofisticati via via che si sale di gamma. I modelli migliori hanno rinforzi supplementari, cablaggi elaborati e crossover esterni. In una delle due sale d'ascolto della Definitive Audio erano stati piazzati un paio di Avatar RW, ma l'altra sala sembrava ancora più interessante. Questa era la sala dove è sviluppato l'ultimo, ultra esclusivo, sistema di diffusori a tromba Living Voice Vox Olympian. Questi ultimi condividono parte del DNA dei famosi Living Voice Air Scouts, anche se sono più piccoli e Kevin li ha sempre definiti come "sistema compatto". Bisogna proprio essere maniaci dei diffusori a tromba per definirli compatti! Ritengo siano grossi per la maggior parte degli standard e, soprattutto, siano imponenti. Si tratta di un sistema a tromba a quattro vie, esteso in questa variante da un enorme subwoofer anch'esso a tromba. I Vox Olympian sono sviluppati principalmente per il mercato "super esclusivo" degli yacht di altissima gamma. Saranno disponibili anche per il "normale" mercato high end, naturalmente, ma la maggior parte verrà installata su imbarcazioni di lusso che sono più grandi della casa della maggior parte di noi. Questo mercato molto esclusivo richiede estrema qualità, non solo dal punto di vista sonoro, ma anche per quanto riguarda design, installazione, finitura e affidabilità. Non oso menzionare il prezzo che ci ha rivelato Kevin, ma vi assicuro che è un bel po' più alto di quanto stiate pensando in questo momento. Molto più alto. Kevin ha impiegato gli ultimi sei anni, a fasi alterne, nello sviluppo di questi diffusori e ora sono quasi completi. Ci ha suggerito di ascoltarli subito. Cosa credete che abbiamo fatto?

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Il sistema con le Vox Olympian è uno dei migliori che abbia mai avuto il privilegio di ascoltare. Nemmeno le elettroniche erano spregevoli, fra l'altro, con un'amplificazione e un DAC Kondo al massimo della gamma e un trasporto CEC di gran classe. Ma quei mostri di diffusori senza dubbio i protagonisti di tutto lo spettacolo. Il livello del dettaglio e la dinamica erano niente di meno che mozzafiato. Eravamo completamente spazzati via in senso letterale, dato che Kevin ama alzare un po' il volume. Ma l'impianto ce la faceva tranquillamente e buttava fuori un volume da far scuotere le ossa senza nemmeno un accenno di compressione o di rigidità. Il fatto che potesse fare tutto ciò pur essendo pilotato da un paio di amplificatori a valvole "single ended" da 18 watt era fantastico. Naturalmente questi diffusori hanno una sensibilità attorno ai 100dB. Il che produce un muro di suono con 18 watt. E non era solo ad alto volume: tutto nel palcoscenico sonoro manteneva la propria forma e il proprio suono, qualsiasi cosa accadesse, e il tutto si rifiutava semplicemente di intorbidirsi o indurirsi. Il sistema si trovava a proprio agio sia nella riproduzione di brani molto tenui e delicati come pure di imponenti brani orchestrali. La risoluzione e la trasparenza di questo sistema erano tali che ogni registrazione ci catapultava in un ambiente completamente nuovo, ognuno pi affascinante del precedente. E Kevin ha un bel po' di registrazioni li attorno! L'intera parete posteriore della sala di ascolto più grande era completamente ricoperta da scaffali pieni di vinili, e ce ne erano ancora nella stanza accanto. Beh, pensate che sono stato in negozi di dischi meno forniti! I Cd erano meno numerosi: ma lo stesso li si poteva valutare in migliaia. Quest'uomo non solo ama il suo audio high end, ma è anche molto esperto di musica!

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Kevin aveva un altro asso nella manica, una cosa che avevo già avuto modo di vedere una volta a una fiera dell'audio. Riesce a far funzionare tutto il sistema con degli accumulatori! Sì, avete letto giusto. Ha una serie completa di 8 grosse batterie da automobile nel sottotetto sopra la sala, e 2 grossi "inverter" che a partire da queste generano corrente a 240 volt. Normalmente il sistema è connesso alla corrente attraverso i carica-batterie, ma può essere disconnesso completamente per gli ascolti più critici. È salito per escludere la corrente di rete, e in effetti la qualità del suono ne ha tratto vantaggio. Leggermente più organica con un po' più di profondità. Non una differenza enorme, ma Kevin ci ha spiegato che il semplice fatto di avere le batterie nel circuito, anche quando questo è connesso all'alimentazione, migliora già il suono in quanto gli accumulatori hanno un effetto stabilizzatore. Disconnettere l'impianto aggiunge l'ultimo pezzettino di raffinatezza. D'altronde questo tipo di alimentazione è in gran parte destinato all'utilizzo in imbarcazioni, dove la qualità dell'alimentazione può essere un problema, o in situazioni con pessima alimentazione elettrica.

Ma torniamo al sistema. Per quanto mi riguarda questa è stata una di quelle esperienze che ridefiniscono quello che è possibile fare con l'audio high end. Ognuno di noi ha le proprie convinzioni riguardo quali possano essere grosso modo le limitazioni di un impianto audio, ma le mie sono state aggiustate alla grande dopo essere stato esposto a questo meraviglioso impianto. Avevamo alcune osservazioni sui bassi più profondi, che ci sembravano meno controllati. Ma immediatamente Kevin ha effettuato alcuni cambiamenti, rimpiazzando, con un filtro passivo, un crossover attivo e un amplificatore dei bassi per i subwoofer. Questo ha risolto il problema sebbene non avessimo ancora raggiunto le prestazioni dell'accoppiata sospensione pneumatica/amplificatore muscoloso. Abbiamo quindi fatto alcune trascurabili osservazioni sulle capacità ritmiche del sistema e anche questo è stato sistemato rimpiazzando il trasporto CEC e il DAC Kondo con un lettore Resolution Audio Opus 21. Quest'ultima poteva sembrare una mossa azzardata, dato che l'Opus 21 costa molto meno dell'accoppiata CEC/Kondo, ma ha funzionato lo stesso egregiamente. Ora ogni cosa era al proprio posto e, per quanto mi riguarda, il suono era perfetto. Avrei potuto rimanere lì ad ascoltalo per sempre. Ma il nostro tempo era limitato e volevamo provare anche l'altro sistema.

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Ci siamo portati l'eccellente lettore CD Opus 21 nell'altra stanza per ascoltare i diffusori Living Voice Avatar OBX RW. Di nuovo l'amplificazione era Kondo, questa volta fornita da un paio di amplificatori monofonici "push-pull" Questo sistema non aveva le potenzialità di alto livello delle Vox Olympian, ma forniva comunque un suono molto soddisfacente. Somigliava di più al suono a cui siamo abituati nelle nostre case, specialmente per il mio amico che ha i diffusori Living Voice, naturalmente. Mancava della dimensione e della potenza del sistema più grande, ma era eccellente e corretto. Il basso era addirittura leggermente più profondo e più teso che nella stanza accanto. Per il resto il suono era semplicemente un po' più soffice e leggero. C'era ancora tutta la dinamica spontanea dell'amplificazione Kondo e quel suono naturale, vivido e organico in cui Kevin sembra essersi specializzato. Alcuni cavi sono stati cambiati e è stato installato un crossover più complesso ma, anche se questo ha migliorato il suono, le caratteristiche di fondo sono rimaste invariate. Kevin lo definisce confortevole, e in effetti di tratta di un sistema che si può ascoltare per quanto tempo si vuole senza mai stancarsi o aver voglia di andarsene a guardare la televisione. E, ancora più importante, stimola la voglia di ascoltare sempre più musica e di esplorare e riesplorare la propria collezione di dischi, senza forzare in nessuna direzione. Ovviamente sistemi di questo genere, in particolar modo i Vox Olympian, beneficiano fortemente dell'utilizzo di dischi "audiophile". Ma la reale musicalità di un impianto si sente anche con registrazioni di minor qualità, e con tutti i tipi di musica.

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Naturalmente non è tutto fascino e lusso alla Definitive Audio. Potrebbe sembrarci il paradiso, ma in fin dei conti non è nient'altro che un'azienda. Comunque, anche il magazzino e il laboratorio hanno un qualcosa di magico ai nostri occhi, dato che anche lì i componenti audio high end sono immagazzinati uno sopra l'altro dappertutto. Si potrebbe assemblare un ottimo sistema per ciascun singolo ambiente di questo edificio! Molte persone sarebbero orgogliose di avere nel proprio sistema componenti che qui sono semplicemente appoggiati da qualche parte su uno scaffale. Posso raccomandarvi una visita al sito internet della Definitive Audio, specialmente alla "definitive stuff list" (catalogo della roba definitiva), dove potrete trovare un sacco di occasioni high end. La maggior parte sono frutto di permute e tutti vi verranno recapitati con i consigli entusiastici e specialistici di Kevin.

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Se volete avere un'esperienza di alta fedeltà al suo massimo livello, o se siete interessati a un sistema veramente "high end" dovete assolutamente visitare la Definitive Audio. Potrebbe essere un'esperienza che vi cambierà la vita. Vi garantisco comunque che rimarrete impressionati.

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© Copyright 2010 Maarten van Casteren - www.tnt-audio.com

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