Produttore: PMC - Regno Unito
Recensore: Maarten van Casteren - TNT UK
Visita del: Maggio 2011
Traduzione: Marco Fiorani
PMC, acronimo di Professional Monitor Company, è un costruttore di diffusori inglese con sede a Luton. Sono da queste parti da circa 20 anni e si sono costruiti un'ottima reputazione sia per quanto riguarda i diffusori professionali che per quelli domestici. Per quanto mi è dato sapere, sono l'unica azienda di un certo rilievo che ancora produce diffusori in linea di trasmissione, e siccome Luton non è poi così distante da Cambridge, ho pensato che fosse un'ottima idea far loro visita e magari recensire una coppia dei loro diffusori. Alla PMC erano d'accordo e mi hanno gentilmente invitato a trascorrere un pomeriggio da loro.
Lo stabilimento di PMC, visto dall'esterno, non può certamente essere definito attraente; l'interno ha un aspetto molto industriale e dà l'impressione di essere cresciuto fino alle attuali dimensioni come un organismo vivente. Per visitarlo completamente, è necessario salire e scendere scale, attraversare stretti corridoi e persino uscire all'esterno. Si potrebbe dire che tutto ciò riflette l'atteggiamento pratico e orientato alla professionalità che porta PMC a non sprecare denaro per aspetti non ritenuti realmente necessari; ma ci dilungheremo su questo argomento più avanti. Lo "spazio marketing" dell'azienda conteneva alcuni diffusori interessanti, con un paio di monitor professionali attivi BB5XDB-Active che sovrastavano un paio di diffusori a torre domestici facendoli somigliare a dei nani.
Sono stato ricevuto da Keith Tonge che mi ha accompagnato durante la visita alla parte produttiva. Quest'ultima non è enorme in quanto PMC si occupa sostanzialmente di assemblare parti che acquista da altri produttori. Il che non ci autorizza comunque a pensare che si limitino a mettere insieme comuni altoparlanti in altrettanti contenitori. Tutti gli altoparlanti sono fabbricati ad hoc per PMC seguendo le loro specifiche tecniche. Il loro altoparlante più conosciuto, il midrange a cupola, è comunque fabbricato in sede direttamente da PMC. Anche i crossover sono ovviamente prodotti nella sede di PMC e, devo dire, con grandissima attenzione a ogni dettaglio. I contenitori sono fabbricati da una ditta esterna specializzata mentre tutte le amplificazioni e i filtri dedicati agli altoparlanti attivi sono definiti congiuntamente da PMC e Bryston per poi essere prodotti da Bryston. PMC vanta una relazione di lunga data con questo produttore di amplificazioni Canadese tanto da importarne e distribuirne i prodotti nel Regno Unito. In PMC preferiscono concentrarsi sulla progettazione dei diffusori e lasciare quella delle amplificazioni agli specialisti della Bryston.
Quindi starete già pensando che quello che resta da fare a Luton non è altro che saldare e avvitare fra loro i vari componenti e quindi piazzarli negli opportuni contenitori. Beh, alla PMC non è proprio così. Per prima cosa tutto, proprio tutto, quello che entra fino all'utima resistenza o condensatore viene misurato e classificato. Le parti che sono al di sotto degli standard sono scartate mentre il resto viene immagazzinato a seconda della classificazione assegnata. Da un lato questo consente a PMC di costruire coppie di diffusori perfettamente assortite, ma soprattutto, qualora i vostri diffusori ne avessero bisogno, permette loro di fornirvi un ricambio praticamente identico all'originale. Possono farlo perché mantengono la documentazione dei dati per ciascun diffusore prodotto, con la lista dei dati tecnici e delle misurazioni di tutti i componenti impiegati su ogni singolo diffusore! Anche se tutto ciò può sembrare esagerato per il mercato domestico, diventa invece vitale per quello professionale. Ma non si fermano qui. Dopo l'assemblaggio, tutti i diffusori sono provati e confrontati "a orecchio" con uno di riferimento e addirittura i diffusori identificati per ciascuna coppia sono confrontati l'un l'altro. Questa procedura garantisce che ciascuna coppia di diffusori PMC sia perfettamente assortita e suoni proprio come si voleva.
Dopo aver visitato il reparto principale dell'assemblaggio, dove viene effettuato quanto finora descritto, Keith mi ha accompagnato in un ambiente più piccolo dove sono fabbricati i midrange a cupola. La produzione è effettuata completamente a mano con la massima precisione. I midrange sono rivestiti due volte e presentano una doppia sospensione speciale per minimizzarne la distorsione. Un dettaglio di colore: il macchinario utilizzato per rivestire le cupole contiene il cuscinetto di un giradischi Rega! Keith mi spiega che hanno bisogno di qualcosa che ruoti in maniera molto omogenea e il cuscinetto di un giradischi gli è sembrata la scelta più naturale. Tutte le parti della cupola sono prodotte ad hoc, compresa la minuscola schiuma interna che è stata progettata con lo scopo preciso di smorzare le risonanze che inevitabilmente si creano anche in una cavità così piccola. Potrà sembrare falsamente banale, ma Keith mi assicura che quel tipo di schiuma è stato particolarmente formulato per questo altoparlante e risulta essere addirittura una parte essenziale del progetto. Il particolare che impressiona maggiormente in questo midrange sono le enormi dimensioni del magnete. Ho visto molti woofer dotati di magneti più piccoli. Il motivo è che il midrange a cupola utilizza un avvolgimento corto che scorre in un alloggiamento molto lungo all'interno del magnete: una soluzione che dà risultati superiori alla media ma che necessita di un magnete più grande.
Abbiamo visto la fabbrica, è giunto ora il momento di incontrare il capo. Peter Thomas è il proprietario di PMC e al contempo il capo progettista dei diffusori. Semplicemente trasuda entusiasmo per i diffusori PMC in genere e per la tecnologia della linea di trasmissione in particolare. Gli chiedo il perché PMC resti così legato al principio della linea di trasmissione, tecnologia più unica che rara sul mercato in quanto complicata e costosa da realizzare. Peter mi risponde semplicemente che la linea di trasmissione produce il miglior basso possibile. Lo scopo principale di PMC è di costruire diffusori caratterizzati dalla minor distorsione possibile: niente di più, niente di meno. Sembra facile, ma non lo è affatto. La scelta più naturale potrebbe essere una sospensione pneumatica, ma Peter mi spiega che questo costringerebbe il woofer a lavorare sotto sforzo generando delle distorsioni soprattutto ad alti volumi. Un diffusore "bass reflex" è peraltro fuori questione in quanto semplicemente aggiunge un risonatore che non potrà mai estendere il basso con sufficiente precisione. Non resta che la linea di trasmissione che, a quanto afferma Peter, combina minor distorsione rispetto alla sospensione pneumatica con una maggiore estensione rispetto al "bass reflex". Lo scopo è quello di lasciare il woofer libero di lavorare mentre si aggiunge estensione in basso tramite la linea di trasmissione, il tutto senza introdurre distorsione indesiderata. Resta il problema che progettare un linea di trasmissione efficace è molto complicato e difficile. Peter afferma: "Una buona linea di trasmissione può suonare in maniera eccellente ma una mal progettata suona effettivamente molto, molto male". Proprio per questo motivo PMC ha sviluppato un software per simulare il funzionamento di un diffusore a linea di trasmissione ma, secondo Peter, questo risolve il problema solo al 70%-80%. Il resto deve essere fatto con tentativi successivi e tramite un sacco di ascolti critici. Alla PMC si fanno una gran quantità di ascolti critici con qualsiasi tipo di musica e in diversi tipi di ambienti. Ritengono che questo sia il solo modo per sviluppare dei diffusori che si comportino bene in qualsiasi circostanza. Anche in questo caso la schiuma utilizzata per smorzare la linea d trasmissione gioca un ruolo specifico. L'applicazione precisa del fattore di smorzamento è cruciale per ottenere il risultato corretto e, nella maggior parte dei diffusori, vengono impiegati 2 o 3 diversi tipi di schiuma in differenti posizioni per ottenere il risultato voluto. La foto che segue, con Peter che posa accanto a un diffusore Fact.8, mostra il tipico interno di una linea di trasmissione con tutte le differenti tipologie di schiuma impiegate.
Il fil rouge di tutta la conversazione è la distorsione. Non importa che si parli di diffusori attivi o passivi, di diffusori domestici o professionali, piccoli o grandi, lo scopo resta sempre quello di riprodurre la maggior parte possibile dello spettro sonoro e della dinamica con la minor distorsione possibile. Non mi aspettavo un tale atteggiamento in quanto la maggior parte dei costruttori si dilunga nello spiegare quanto si preoccupa della musica, delle emozioni e del giusto rapporto fra qualità e prezzo. Keith mi spiega come tutto ciò sia molto carino, ma che per riprodurre qualsiasi stile musicale in qualsiasi ambiente ci sia unicamente bisogno di un diffusore che riproduca il segnale con la minore distorsione possibile. Tutto il resto non fà altro che distorcere la riproduzione incanalandola in stili musicali e ambienti di ascolto che la rendono meno universale. Questo ovviamente è ancora più vero per il mercato professionale che richiede strumenti di altissima qualità e che si comportino in maniera sempre coerente.
Una ulteriore tipicità dell'approccio PMC è un quasi totale rifiuto della complicazione. Hanno adottato con riluttanza la possibilità del bi-wiring sui loro diffusori, ma i crossover continuano e essere assemblati con normali componenti seppure di ottima qualità, rifuggendo da qualsiasi condensatore "da boutique" o da enormi induttanze. Dove serve usano componenti Solen MKP e componenti Elco dove è possibile. Non abusano di induttanze con nucleo in aria, soprattutto perché si sono accorti che nella maggior parte dei casi quelle con nucleo in ferrite suonano meglio! Le schede elettroniche sono di spessore e solidità rassicuranti e vantano le tracce in rame più grosse e robuste che si possano immaginare.
Keith ritiene che quelli di PMC siano i diffusori maggiormente utilizzati nella fascia più alta del mercato professionale di riferimento, per masterizzazioni, registrazioni di musica classica e per la sincronizzazione di colonne sonore. Quando gli faccio notare che ci sono anche altri produttori che si vantano di servire il mercato professionale la sua risposta è sorprendentemente emotiva. Sciorina una lista completa di famosi studi di registrazione, artisti e ingegneri del suono che utilizzano diffusori PMC, con la netta convinzione che nessun altro produttore possa avvicinarsi a una simile performance. Una delle ragioni di tutto ciò è l'approccio a bassa distorsione mentre l'altro è la loro gamma di diffusori attivi. Niente può battere un diffusore attivo, afferma Keith, e la combinazione dell'esperienza progettuale di PMC per quanto riguarda i diffusori e dell'esperienza di Bryson nell'elettronica garantisce un prodotto di qualità superiore. Ci sono un sacco di nomi famosi elencati nel sito di PMC, per cui non ho motivo di dubitare delle loro affermazioni.
L'unica delusione della visita è che non ho potuto ascoltare nessuno dei loro prodotti in fabbrica. PMC ha uno spazio apposito per le audizioni che purtroppo è attualmente in fase di ristrutturazione in quanto stanno installando una nuova amplificazione e il sistema non può essere utilizzato. Fortunatamente ho lasciato la fabbrica con un paio di diffusori FB1i della linea Signature così potrò sperimentare il suono PMC a casa mia. Ma speriamo di poterne parlare diffusamente in un'altra occasione.
La visita alla PMC mi è piaciuta molto e sono stato favorevolmente impressionato dal loro approccio. Onesti, con i piedi per terra, leggermente personali e decisamente orientati a produrre il miglior diffusore possibile, non è una sorpresa che se la passino molto bene anche in tempi difficili come quelli che stiamo attualmente attraversando. Speriamo che continuino ancora per molto a tenere orgogliosamente alta la bandiera della linea di trasmissione.
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