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Autore: David Hoehl - TNT USA
Pubblicato: Maggio, 2020
Traduttore: Roberto Felletti
Ricordate quando "virale" era riferito soltanto a una (spesso irritante) moda passeggera in Internet? Come il mondo intero ora sa, ultimamente quel modo di dire popolare ha assunto un significato molto più sinistro. Intere città, e perfino nazioni, sono state chiuse; le borse crollano, i beni di prima necessità sono scomparsi dagli scaffali dei supermercati; non si viaggia più, né per diletto né per lavoro; il "distanziamento sociale" e l'"auto-quarantena" sono diventati l'ordine del giorno. E tutto questo a causa di un virus il cui curioso nome scientifico è COVID-19, ma per tutti è il Coronavirus. Improvvisamente, un mondo in cui le persone sono abituate a ritrovarsi per svolgere ciascuna la propria attività quotidiana o per stare insieme, un mondo sempre più aperto e interconnesso, è diventato un mondo di isolamento, di individui separati che stanno il più possibile alla larga dai propri simili, evitando quelle stesse attività quotidiane che fino a un mese fa erano abituali. E non parliamo dell'acquisto di carta igienica in quantità industriali.
Naturalmente, tutto questo isolamento comporta che chi lo pratica debba trovare modi alternativi per passare il tempo nell'intimità di casa propria. Per molti, sono sicuro che significhi trascurare le distrazioni moderne e tornare ai passatempi semplici, casalinghi, radicati nel tempo dei nostri avi. Scopriremo fino a che punto questo sia vero tra circa nove mesi. Io non sono diverso dagli altri e mi sono ritrovato bruscamente tra i miei dispositivi; e tra questi dispositivi, per me la scelta di intrattenimento più ovvia è il mio fonografo per cilindri di Edison, come sono sicuro lo sia per molti altri nel mondo. Il mio è un Edison Triumph Model B con kit di conversione 2 minuti - 4 minuti (foto a destra). Sono anche sicuro che molti lettori di TNT-Audio concordino, in base alla propria esperienza con queste meraviglie meccaniche, sul fatto che sia una comprovata sorgente di conforto, un compagno musicale collaudato e fedele. Alla fine dipende dal proprio Edison, ecco cosa voglio dire, facendo eco ai sentimenti di quella che deve essere una moltitudine di seguaci tra i lettori di TNT-Audio in tutto il mondo.
Beh, forse "moltitudine" è un po' un'esagerazione. "Legioni" potrebbe essere una stima migliore. Legioni di seguaci.
OK, "legioni" può essere ancora un po' troppo. "Folla"? "Centinaia", forse? Mmm, "dozzine"? "Un manipolo elitario"?
C'è qualcuno in casa?
Sfortunatamente, nonostante quelle parole coraggiose sul dipendere dal proprio Edison, il mio Triumph ha dimostrato di essere una bestia schizzinosa con un'abitudine fastidiosa: ho dovuto portarlo più volte da tecnici esperti per questo o quell'altro problema, e ogni volta lo hanno rimesso in sesto e apparentemente riparato, per poi manifestare alcuni nuovi e singolari problemi poco dopo averlo riportato a casa. Il problema più recente è stato un malfunzionamento del meccanismo di avanzamento del carrello. Per farla breve, come i lettori abituali di questa rubrica ricorderanno, i fonografi per cilindri di Edison (e le sue macchine per dischi, peraltro) non si avvalgono del solco del disco per far avanzare lo stilo lungo la sua superficie, come invece fa un moderno giradischi con braccio imperniato. Diversamente, essi funzionano come un modello a tracciamento lineare -- e, in effetti, le macchine per cilindri sono dispositivi a tracciamento lineare -- con un meccanismo di avanzamento meccanico che guida il riproduttore lungo il disco e lo stilo che galleggia nel solco, facendo niente di più che riprodurre le modulazioni che costituiscono il contenuto musicale. Nel Triumph, la disposizione è la seguente: il riproduttore è fissato a un "trasportatore" attaccato a un'estremità di un tubo che scorre su un'asta parallela all'asse del cilindro. All'altra estremità del tubo sporge un piccolo braccio che entra in contatto con una "vite di avanzamento", una lunga asta rotante filettata che guida verso destra il tubo che scorre, alla medesima velocità alla quale avanza il solco lungo la superficie del disco. Ahimè, con il suo solito tempismo perfetto, proprio nel bel mezzo di un'abbuffata di ascolti per sfuggire al virus, alcuni giorni fa il mio Triumph ha deciso di nuovo di non funzionare; anziché guidare il riproduttore attraverso il cilindro, il meccanismo si è bloccato emettendo dei click, come questi:
Ora, con la situazione sanitaria che stiamo vivendo è impensabile che io possa portare la macchina da uno dei tecnici per farla controllare; piuttosto, la scelta era tra aspettare finché il virus non abbia fatto il suo corso, settimane o mesi da adesso, oppure ricorrere all'arte di arrangiarsi. Concludendo, sebbene con riluttanza, che la seconda opzione era l'unica strada veramente percorribile, ho scritto su un forum online, al quale sono iscritto, implorando un consiglio e poco dopo ho ricevuto la soluzione al problema. Sorprendentemente, il colpevole era, ti pareva, il pezzo di metallo più piccolo della macchina a parte alcune delle viti: il mezzo dado. "No," qualcuno mormora, "il problema è il tizio che possiede l'oggetto e il suo essere svitato, non certo 'mezzo'!"
Farò finta di non avere sentito.
Ricordate il piccolo braccio di cui ho parlato, quello che sporge ed entra in contatto con la vite di avanzamento? Sulla punta del braccio c'è un piccolo pezzo di metallo chiamato mezzo dado, ed è il pezzo che svolge tutto il lavoro di avanzamento del carrello lungo il disco. Vedere la foto a sinistra per maggiori chiarimenti. Come implica il nome, è quel genere di dado che accompagna un bullone, solo che questo è tagliato a metà in modo da lasciare un blocco a U filettato, montato con la filettatura a faccia in giù. La filettatura corrisponde a quella della vite di avanzamento e quando il mezzo dado viene abbassato su di essa si avvita alla sua filettatura, muovendosi lungo essa nello stesso modo in cui un dado intero si muoverebbe lungo un bullone girato da un cacciavite.
O, più correttamente, il mezzo dado si avvita sulla filettatura della vite di avanzamento se è installato nel modo giusto. Se è installato al contrario, la filettatura del mezzo dado correrà ad angolo attraverso quella della vite di avanzamento anziché avvitarsi saldamente su di essa; e sebbene il contatto possa bastare per guidare il carrello per un po', non è sicuro né affidabile. Alla fine smetterà di funzionare. Invece di muoversi lungo il cilindro, il carrello si bloccherà e il meccanismo non farà che emettere dei click fastidiosi.
Questi sintomi vi sembrano familiari?
Il mio consigliere mi ha detto che se applicando una leggera pressione il carrello si muove facilmente verso sinistra quando è in riproduzione, vuol dire che il mezzo dado è stato installato al contrario. Avendo stabilito che il mio Triumph mostrava precisamente questo comportamento, mi sono fatto coraggio, ho preso un piccolo cacciavite e ho proceduto a invertire il mezzo dado. Durante l'operazione è avvenuto un miracolo: sono riuscito a togliere e a rimettere le minuscole viti che lo tengono fermo senza lasciarne cadere né perderne una. A operazione conclusa è avvenuto un altro miracolo: i click sono scomparsi, il carrello ha ripreso a muoversi correttamente e la musica ha ripreso a fuoriuscire dalla mia tromba in quercia, a collo di cigno, Musicmaster. Ho imparato un'utile lezione sulla riparazione dei fonografi, e la noia indotta dal virus è stata tenuta alla larga ancora una volta.
OK, se siete arrivati fin qui e quello che ho raccontato è servito da breve diversivo dalla nostra comune difficoltà, magari anche facendovi sorridere un po', allora ha assolto al suo scopo. Detto ciò, malgrado i miei deboli tentativi di fare dell'umorismo, mi rendo conto che questa pandemia è una catastrofe che scombussola le vite (quando va bene) e le termina (quando va male) e in nessun posto la crisi è stata così grave come in Italia, patria del nostro Direttore. Per favore, e mi rivolgo a tutti, state al sicuro, non correte rischi inutili e restate in salute. Seguite le linee guida emanate dalle autorità e ricordate che questa cosa ci coinvolge tutti, non importa dove viviamo. Sono sicuro che tutti voi troverete conforto nel nostro reciproco amore per la musica e le apparecchiature per riprodurla, di qualunque epoca. (E auguro a tutti voi di trovare la carta igienica nel vostro supermercato di zona prima che le scorte si esauriscano!)
Faccio i miei migliori auguri a tutta la famiglia dei lettori di TNT-Audio.
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© 2020 David Hoehl - drh@tnt-audio.com - www.tnt-audio.com
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