Recensore: David Hoehl - TNT USA
Pubblicato: Novembre, 2013
Traduzione: Marco Schiattareggia
Well, for a long time now I've been aware
That I'm so hip the rest of the world is square.
Now I'll tell all you people, and just take my tip,
It doesn't pay to be too hip.
Be', è da un bel po' che ne sono cosciente
Sono così trendy, il resto del mondo è quadrato.
Ora vi dico, gente, e datemi retta,
Non vale la pena essere troppo trendy.
- "The Hip Song" Chad Mitchell Trio, Reflecting (Mercury SR 60891, 1964)
Quando siete collezionisti di dischi a 78 giri, specialmente se siete un adolescente decisamente poco atletico, un eccesso di "figosità" di solito non è fra i vostri problemi, un fatto che ho imparato duramente a mie spese. Come se si trattasse di un misfatto sociale nell'ambiente di quello che allora, nei primi anni '70, chiamavamo "ginnasio", io ero già da un paio di anni possessore di un vecchio fonografo a carica e frugavo i negozi di ciarpame della mia zona in cerca di dischi in lacca da riprodurre, quando, per la prima volta, una compagna di classe non tenne conto della mia perpetua esclusione dal gruppo degli "in" e mi invitò a una festa venerdì sera a casa sua. Oddio, la mia possibilità di entrare nel giro vero finalmente! E così cosa portai come disco sulla cresta dell'onda, figo, per far colpo sulle regazze? Qualcosa delle band di primo piano di quel periodo - Rush, Styx, Lynyrd Skynyrd, Steppenwolf? No, nulla di così plebeo. Invece scelsi tre magnifici minuti dal glorioso disco degli anni '20: Joseph C. Smith e la sua Orchestra in "The Left All Alone Again Blues" (trad. Il Blues Di Quello Rimasto Da Solo Ancora Una Volta").
Quel titolo si dimostrò profetico.
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Be', la presa in giro è per i miei compagni di classe. Dopo tutti questi anni, sprecano le loro aride vite incassando redditi a sette zeri come dirigenti di grandi aziende o titolari di studi legali o neurochirurghi, mentre io ho una casa piena di vecchi dischi ammuffiti e fonografi a carica che funzionano quando ne hanno voglia e l'onore di un invito a scriverne su TNT Audio. Oddio, la mia possibilità di entrare nel giro vero finalmente! Allora vediamo, quale argomento figo, sulla cresta dell'onda, potrei scegliere per fare colpo sui lettori del mio primo articolo? Trovato! Ehm, Joseph C. Smith e la sua Orchestra in "The Left All Alone Again Blues".
Credo che certe cose non cambino mai.
Eppure lo fanno. A quel fatale party, il mio disco venne riprodotto in una stanza appartata, con uno di quei tipici compatti stereo degli anni '70, inspiegabilmente dotato della velocità di 78 giri, probabilmente con una puntina per LP. Considerando l'andirivieni dei prodotti generalisti, questa modalità informale è quella nella quale molti riproducono le vecchie registrazioni oggi, e naturalmente i risultati lasciano che molti desideri rimangano tali.
In quel momento la mia grande preoccupazione era che l'apparecchio fosse privo di uno switch "mono". Nei numerosi decenni successivi, comunque, ho imparato molto di più sulle registrazioni dell'era pre-LP e su come riprodurle: come una collezione di puntine di misure differenti può adattarsi alla pletora di solchi non standardizzati che si trovavano sul territorio; come l'attrezzatura per riprodurre a 78 giri abbia bisogno di un'ampia possibilità di regolare la velocità e di curve di compensazione; come alcuni solchi ondeggiano in un modo e altri in un altro, e cosa questo implica nel cablare una testina e nello scegliere un riproduttore meccanico; come, ben lungi dal sembrare un segno di distinzione, un tocco di brizzolato può segnalare grossi guai.
Alla festa, il buon vecchio J.C.S. e la sua Orchestra non ebbe mai una chance - non solo la loro musica era irrimediabilmente fuori tempo, ma la riproduzione enfatizzava tutti i difetti e le devastazioni dell'età che si frappongono durante l'ascolto di vecchie registrazioni.
In questa rubrica sporadica progetto di passarvi un po' di storia e di trucchi sperando che forse qualcun altro, sedotto da quello che può fare un vecchio disco ben riprodotto, inizi una passione per la vita per le registrazioni che amo di più.
In altre parole, sto invitando i lettori alla mia festa del venerdì sera per celebrare tutta l'ingenuità e l'indole artistica che gli inventori, i produttori di dischi, gli ingegneri e i musicisti hanno riversato in quella che a quel tempo era la tecnologia di intrattenimento all'avanguardia. Ho intenzione di divertirmi, e spero che vi divertiate anche voi!
Riconoscimenti. Facezie a parte, molti ringraziamenti a Lucio e allo staff TNT per avermi dato questa possibilità. Apprezzo veramente il fatto di essere stato invitato nella famiglia TNT, e mi sforzerò di non commettere troppe gaffe mentre ci stiamo conoscendo. Una levata di cappello anche a Robert Singleton, il cui blog "Su un vecchio sentiero" ha inavvertitamente ispirato la mia "firma" quando sbagliai il suo titolo in una email a un amico; naturalmente, entrambi abbiamo un debito di gratitudine a Leoš Janácek, la cui omonima suite per pianoforte dovrebbe essere molto più conosciuta. Così, per ora, saluti a tutti!
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