Non ci volle molto a convincere la gente che il CD fosse eterno, indistruttibile e
perfetto.
Purtroppo anche il CD era frutto della mente dell'uomo e, invece,
come tale imperfetto, corruttibile e molto meno che eterno.
Non ci volle molto perchè la gente aprisse gli occhi e si accorgesse
quanto era stata beffata. Intanto però le nostre case erano piene di
dischetti.
Molti si accorsero, con grande rammarico, che bastava un graffio radiale (nel senso
del raggio del disco, cioè) per rendere illeggibile un CD. E che bastava
molto meno per far saltare il lettore ripetendo all'infinito sempre la stessa
nota.
Talvolta, con grande disappunto di chi credeva di essersi portato a casa
un pezzo di tecnologia spaziale, anche dischi nuovi ed apparentemente perfetti
si rifiutavano di suonare, cosa che non era mai successa con gli LP, che al
massimo si limitavano a saltare qualche secondo di Musica.
Fu così che ci si accorse che anche i CD avevano bisogno di attenzioni,
di pulizia e manutenzioni periodiche. Certo, sono meno delicati degli LP,
inutile fare i cretini e negare l'evidenza, ormai non gioverebbe più
a nessuno ora che gli LP sono diventati, ahimè, bersaglio dei
collezionisti.
Come abbiamo fatto per il vinile impariamo prima a
sistemare correttamente i CD e poi a pulirli ed eventualmente restaurarli.
Uno dei modi più sicuri per proteggerli da queste insidie è conservarli
dentro appositi porta CD a cassettiera. Zero polvere, buio completo e, a meno
di non esporli sotto la luce diretta del sole, temperatura ideale.
La luce può portare all'opacizzazione delle custodie e delle relative
copertine, cosa che non accade con gli LP che restano tutti ben protetti
l'uno dall'altro.
Questo non si può fare con i CD pena una veloce rigatura del plexiglass
della custodia dovuta all'attrito reciproco ed alla presenza della polvere
sulle superfici a contatto.
Gli LP, soprattutto se protetti da buste trasparenti, conservano il loro
aspetto originario per molto tempo.
Gli effetti della luce e del calore sui CD possono essere nocivi anche sulle
qualità meccaniche del dischetto stesso che, esattamente come un LP,
può deformarsi e diventare indigesto per la meccanica del nostro
lettore.
I depositi di polvere sulla superficie dei dischetti hanno poi effetti devastanti, non tanto perchè causano problemi di lettura al momento, quanto perchè i granelli di polvere, rimossi maldestramente, rigano la superficie del CD compromettendo le proprietà ottiche del materiale e predisponendolo, nel tempo, a diventare sempre più difficile da essere letto correttamente dal raggio laser.
La cosa è molto più grave di quanto si pensi. Infatti, grazie
al circuito di correzione degli errori presente in ogni lettore CD (andatevi
a leggere Come scegliere il lettore CD, se non l'avete
ancora fatto) vi sembrerà che il dischetto continui a suonare senza problemi
fino a quando il danno ottico e quindi l'entità dell'errore da
correggere non sarà tanto grande da mandare in tilt il circuito stesso.
Poco male, direte voi, comunque ha suonato bene fino alla fine.
Qui sta l'errore più grosso: il circuito di correzione interviene
sul segnale, magari per interpolazione (cioè tenta di ricostruire
l'informazione mancante), modicandolo e rendendolo di fatto diverso
dal segnale originale.
La convinzione che il vostro dischetto ha suonato bene
sino alla fine è una pia illusione. Nel frattempo, a vostra insaputa,
il circuito di correzione degli errori aveva già modificato il
risultato finale e Dio solo sa in che modo.
Ad aggravare ulteriormente la situazione concorre il fatto che la polvere
depositata sui dischetti, grazie anche al fatto che girano ad alta
velocità, va a sporcare la lente del raggio di lettura laser.
Il risultato ve lo potete immaginare da soli: né più né
meno quello che succedeva una volta quando la puntina del giradischi si sporcava...
dischi che diventano inascoltabili, ecc.
Il mio lettore CD per auto, per ovvie ragioni ambientali, aveva la lente tanto sporca che ogni dischetto
saltava dopo pochi secondi. Un trattamento forzato a base di disco pulisci
lente, reperibile ormai anche nei supermercati, ha risolto il problema.
In conclusione: meglio proteggere bene i nostri CD dalla polvere.
Qualcuno, per risparmiare un po', potrebbe pensare a liquidi da farsi in casa.
Mi permetto invece di suggerire l'utilizzo di uno spray per la pulizia degli
occhiali oppure, se avete qualche amico esperto di fotografia, fatevi consigliare qualche
blando prodotto per il trattamento degli obiettivi fotografici.
Un'alternativa ai liquidi di trattamento di uso specifico HiFi (Claro e LaserGuide, per esempio) può essere rappresentata dagli spray per mobili tipo Pronto e Fabello.
Quando un dischetto è molto rovinato, io ne ho visti in condizioni incredibili,
si può tentare, qualora avesse problemi di lettura, un suo recupero.
Rendere nuovamente liscia una superficie rigata non è un compito facile:
potete tentare con vari tipi di dentifricio, scegliendo, dopo varie prove,
quello che vi offre la migliore azione abrasiva senza risultare troppo
incisivo.
Spargetelo sulla superficie del dischetto coi polpastrelli e insistete sulle
zone più disastrate.
Non è un metodo sicuro ma se proprio il CD non ne vuol sapere di suonare
non avete molte alternative e val la pena tentare.
Se siete abbastanza coraggiosi provate anche con la pasta abrasiva da carrozziere.
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