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La manutenzione dei CD

Ricordo ancora l'arrivo dei Compact Discs sul mercato.
Mi ricordo quante bugie ci sono state raccontate.
In particolare, ricordo un signore che, a RAI2 se non sbaglio, decantava le lodi del nuovo supporto, la sua innegabile superiorità. Per fare questo spalmò un dischetto con della marmellata e lo infilò dentro un lettore CD. La sua malafede o la fortuna degli ignoranti fece si che la prima traccia del dischetto che, lo ricordo è quella più interna, evidentemente pulita, venisse letta senza problemi.
Un coro di oooh... e di aaaaah! si sollevò tra gli astanti e lo stesso giornalista, ignorante come una capra, decantò le lodi del magico dischetto.

Non ci volle molto a convincere la gente che il CD fosse eterno, indistruttibile e perfetto.
Purtroppo anche il CD era frutto della mente dell'uomo e, invece, come tale imperfetto, corruttibile e molto meno che eterno.
Non ci volle molto perchè la gente aprisse gli occhi e si accorgesse quanto era stata beffata. Intanto però le nostre case erano piene di dischetti.
Molti si accorsero, con grande rammarico, che bastava un graffio radiale (nel senso del raggio del disco, cioè) per rendere illeggibile un CD. E che bastava molto meno per far saltare il lettore ripetendo all'infinito sempre la stessa nota.
Talvolta, con grande disappunto di chi credeva di essersi portato a casa un pezzo di tecnologia spaziale, anche dischi nuovi ed apparentemente perfetti si rifiutavano di suonare, cosa che non era mai successa con gli LP, che al massimo si limitavano a saltare qualche secondo di Musica.

Fu così che ci si accorse che anche i CD avevano bisogno di attenzioni, di pulizia e manutenzioni periodiche. Certo, sono meno delicati degli LP, inutile fare i cretini e negare l'evidenza, ormai non gioverebbe più a nessuno ora che gli LP sono diventati, ahimè, bersaglio dei collezionisti.
Come abbiamo fatto per il vinile impariamo prima a sistemare correttamente i CD e poi a pulirli ed eventualmente restaurarli.

La sistemazione dei CD

Da questo punto di vista presentano meno problemi rispetto ai cugini LP, tuttavia, pur essendo piuttosto insensibili agli stress meccanici, purchè protetti dentro le loro custodie, sono sempre soggetti agli effetti nefasti della polvere, della luce e del calore.

Uno dei modi più sicuri per proteggerli da queste insidie è conservarli dentro appositi porta CD a cassettiera. Zero polvere, buio completo e, a meno di non esporli sotto la luce diretta del sole, temperatura ideale.
La luce può portare all'opacizzazione delle custodie e delle relative copertine, cosa che non accade con gli LP che restano tutti ben protetti l'uno dall'altro.
Questo non si può fare con i CD pena una veloce rigatura del plexiglass della custodia dovuta all'attrito reciproco ed alla presenza della polvere sulle superfici a contatto.
Gli LP, soprattutto se protetti da buste trasparenti, conservano il loro aspetto originario per molto tempo.
Gli effetti della luce e del calore sui CD possono essere nocivi anche sulle qualità meccaniche del dischetto stesso che, esattamente come un LP, può deformarsi e diventare indigesto per la meccanica del nostro lettore.

I depositi di polvere sulla superficie dei dischetti hanno poi effetti devastanti, non tanto perchè causano problemi di lettura al momento, quanto perchè i granelli di polvere, rimossi maldestramente, rigano la superficie del CD compromettendo le proprietà ottiche del materiale e predisponendolo, nel tempo, a diventare sempre più difficile da essere letto correttamente dal raggio laser.

La cosa è molto più grave di quanto si pensi. Infatti, grazie al circuito di correzione degli errori presente in ogni lettore CD (andatevi a leggere Come scegliere il lettore CD, se non l'avete ancora fatto) vi sembrerà che il dischetto continui a suonare senza problemi fino a quando il danno ottico e quindi l'entità dell'errore da correggere non sarà tanto grande da mandare in tilt il circuito stesso.
Poco male, direte voi, comunque ha suonato bene fino alla fine.
Qui sta l'errore più grosso: il circuito di correzione interviene sul segnale, magari per interpolazione (cioè tenta di ricostruire l'informazione mancante), modicandolo e rendendolo di fatto diverso dal segnale originale.
La convinzione che il vostro dischetto ha suonato bene sino alla fine è una pia illusione. Nel frattempo, a vostra insaputa, il circuito di correzione degli errori aveva già modificato il risultato finale e Dio solo sa in che modo.

Ad aggravare ulteriormente la situazione concorre il fatto che la polvere depositata sui dischetti, grazie anche al fatto che girano ad alta velocità, va a sporcare la lente del raggio di lettura laser.
Il risultato ve lo potete immaginare da soli: né più né meno quello che succedeva una volta quando la puntina del giradischi si sporcava... dischi che diventano inascoltabili, ecc.
Il mio lettore CD per auto, per ovvie ragioni ambientali, aveva la lente tanto sporca che ogni dischetto saltava dopo pochi secondi. Un trattamento forzato a base di disco pulisci lente, reperibile ormai anche nei supermercati, ha risolto il problema.

In conclusione: meglio proteggere bene i nostri CD dalla polvere.

La pulizia ed il restauro dei CD

Pulire un CD è più facile e meno laborioso che pulire un disco in vinile.
Prestando attenzione a non rigare la superficie, anche un normale panno morbido asciutto può svolgere la sua funzione.
Ricordiamoci di evitare movimenti concentrici ed operiamo sempre seguendo cerchi radiali.
In alternativa al panno asciutto, e per risolvere problemi di impronte o macchie, si possono uitlizzare dei liquidi di pulizia appositi. Non ci sono particolari controindicazioni, basta attenersi alle istruzioni d'uso del prodotto.
Ancora, si può tentare di migliorare le qualità ottiche della superficie applicandovi dei prodotti speciali detti, appunto, di trattamento, che oltre ad una normale azione detergente svolgono anche un'azione di protezione della superficie del dischetto.

Qualcuno, per risparmiare un po', potrebbe pensare a liquidi da farsi in casa.
Mi permetto invece di suggerire l'utilizzo di uno spray per la pulizia degli occhiali oppure, se avete qualche amico esperto di fotografia, fatevi consigliare qualche blando prodotto per il trattamento degli obiettivi fotografici.
Un'alternativa ai liquidi di trattamento di uso specifico HiFi (Claro e LaserGuide, per esempio) può essere rappresentata dagli spray per mobili tipo Pronto e Fabello.

Quando un dischetto è molto rovinato, io ne ho visti in condizioni incredibili, si può tentare, qualora avesse problemi di lettura, un suo recupero.
Rendere nuovamente liscia una superficie rigata non è un compito facile:
potete tentare con vari tipi di dentifricio, scegliendo, dopo varie prove, quello che vi offre la migliore azione abrasiva senza risultare troppo incisivo.
Spargetelo sulla superficie del dischetto coi polpastrelli e insistete sulle zone più disastrate.
Non è un metodo sicuro ma se proprio il CD non ne vuol sapere di suonare non avete molte alternative e val la pena tentare.
Se siete abbastanza coraggiosi provate anche con la pasta abrasiva da carrozziere.

Conclusioni

Se credevate che bastasse inserire i CD nel lettore per godere dei prodigi della tecnologia digitale spero che quest'articolo vi abbia almeno insinuato il tarlo del dubbio.
Anche i CD si deteriorano e necessitano di pulizia e manutenzione, come tutte le cose di questo mondo.
Non è necessario tuttavia lasciarsi prendere dal panico: troppi interventi, eseguiti senza criterio, possono al limite anche far invecchiare i nostri dischetti prima del previsto.
Ogni cosa va presa cum grano salis: pulire solo quando c'è bisogno e prevenire il più possibile, in attesa di un nuovo supporto che non necessiti di pulizia e manutenzione, eterno, indistruttibile e perfetto.

© Copyright 1997 Lucio Cadeddu - www.tnt-audio.com

 

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