Prodotto: Amplificatore di potenza Abacus Rieder 60-120B e
preamplificatore Abacus Rieder 6-2RC
Costruttore: ABACUS Electronics -
Germania
Costo: Amplificatore: 790 €, pre-amplificatore: 660 € (il costo può variare)
Recensore: Maarten van Casteren - TNT UK
Pubblicato: Novembre 2009
Traduttore: Roberto D'Agosta
La Abacus è una marca di hi-fi che anche se pressoché
sconosciuta al di fuori del territorio tedesco sembra godere di una certa
reputazione in patria: sia il sito web che i manuali sono tutti in tedesco senza
alcuna speranza di vedere anche l'ombra di una traduzione. La Abacus produce una
serie di diffusori attivi e alcuni amplificatori.
In questo periodo mi interessano gli amplificatori di potenza per cui ho chiesto se potessero inviarmi in prova
il loro modello di punta, il 60-120B nell'edizione "powered" cioè con
un alimentatore maggiorato rispetto al 60-120B standard. I numeri 60 e 120 si
riferiscono alle potenze che questo amplificatore può produrre in modalità
stereo o mono. Ero sinceramente interessato solo all'amplificatore di potenza
ma Karl-Heinz Sonder della Abacus mi ha detto che l'amplificatore formava una
coppia con il pre e mi ha mandato anche il pre. Alla Abacus dicono che questa
coppia usa la tecnologia "line drive" che significa essenzialmente che
la qualità del suono è indipendente dai cavi di connessione da uno all'altro.
Secondo Karl-Heinz potrei usare del filo spinato tra il pre e l'amplificatore e
avere ancora dei risultati eccellenti: questo sarebbe decisamente un esperimento
interessante, ma che non di meno non ho fatto.
Questi amplificatori sono diversi da qualsiasi altro amplificatore che sia entrato nel mio sistema fino a oggi: tanto per cominciare la qualità costruttiva sembra quella di un progetto di autocostruzione e tutto lo chassis restituisce una chiara sensazione di non "high-end". Inoltre l'amplificatore di potenza ha una manopola per il volume: questa manopola agisce nel circuito di feedback dell'amplificatore operazionele (opamp) in ingresso, quindi non direttamente nel cammino del segnale in una configurazione che dovrebbe essere, a detta del costruttore, migliore. L'amplificatore di potenza usa anche i transistor d'uscita in un modo diverso, con il collettore come uscita effettiva. Sempre a detta del costruttore questo fa sì che sia più facile controllare una corrente maggiore. In fondo questo amplificatore somiglia ad una Porsche 911: tedesca e completamente controcorrente.
Il preamplificatore è abbastanza semplice anche se si concede il lusso di un'uscita per le cuffie frontale: ci sono 6 ingressi senza stadio per il giradischi ma uno stadio MM può essere richiesto per il prezzo maggiorato di 60 €. Inoltre l'uscita è sia fissa che variabile. Il display è bello e grande mentre il telecomando è semplicemente eccellente. Infatti, il pre è un piacere da usare e dà l'impressione che sia ben pensato in ogni dettaglio.
Devo confessare che sono rimasto molto sorpreso dalla manopola del controllo del volume sull'amplificatore di potenza. Certo è una cosa sensata se avete un'unica sorgente nel qual caso l'amplificatore di potenza si trasforma automaticamente in un amplificatore integrato molto minimalista. Ma molte persone hanno più di una sorgente e quindi dovranno, raddoppiando quasi il prezzo della sezione di amplificazione, considerare anche il preampli. Non importa quanto il preamplificatore sia buono, esso avrà molto filo da torcere nella competizione con il sistema senza alcun preamp. Ho trovato bizzarro che anche con il preamp nella catena, la manopola del volume è ancora perfettamente funzionante, lasciandovi quindi con due controlli. Perché non creare due versioni del 60-120B? Una con la manopola del volume e un selettore d'ingressi e l'altra da usare come puro amplificatore di potenza? La scelta fatta dal costruttore sembra solo una via di mezzo mal riuscita.
Uno sguardo all'interno dell'amplificatore di potenza mette in mostra una sistemazione razionale e ordinata, con una scheda separata per l'alimentatore di corrente, identiche sezioni di amplificazione per i due canali e una piccola scheda separata per l'ingresso. La qualità dei componenti è buona, anche se certamente non di alta classe audiofila, e gli smanettoni saranno immediatamente tentati dal cambiare i condensatori d'ingresso, gli amplificatori operazionali e i diodi rettificatori. Lo chassis interno dovrebbe, in un mondo perfetto, avere anche qualche materiale smorzante al suo interno...
Ho cominciato con solo l'amplificatore di potenza, usato con una sola sorgente e quindi senza il preamplificatore. In seguito ho usato sia il mio Django che il premplificatore Abacus, ma queste prime impressioni riguardano solo il 60-120B usato da solo. In tutti i casi i diffusori sono i miei Dynaudio Contour 1.8 mk2 e la sorgente il lettore CD Astin Trew At3500 con la valvola EAT ECC88.
Il manuale dichiara che il 60-120B terrà i vostri diffusori sotto un controllo assoluto e produrrà un suono di altissima qualità. Entrambe queste affermazioni non corrispondono a realtà: ho ascoltato, nel mio sistema, bassi più controllati e il suono non è così raffinato da essere veramente definito high-end. Ma questo in fin dei conti ha poca importanza perché il 60-120B suona molto bene, certamente tenendo in considerazione il suo costo. Il basso potrebbe non avere quel po' di controllo in più ma è abbastanza preciso e ha una piacevole nota di calore. I medi e i bassi potrebbe essere un pochino rozzi ma il suono complessivo fornisce una sensazione energetica e di dinamica che riproduce la musica in modo piacevole. Suonerà anche sufficientemente forte anche con i miei diffusori molto golosi di potenza.
La cosa più notevole di questo amplificatore di potenza è che semplicemente suona "corretto": in fondo ho sempre odiato quando un recensore fa uso di questa frase ma in questo caso mi ritrovo a doverla usare io stesso. Quando analizzate il suono di questo amplificatore non c'è veramente nulla che si metta particolarmente in mostra con la sola possibile eccezione della dinamica, e se assegnaste dei punti per ognuno dei parametri "hi-fi", non raggiungerebbe grossi risultati. Ma al tempo stesso non fa nulla di realmente sbagliato e in questo caso più che in altri, è il tutto che suona decisamente meglio della somma delle parti. Semplicemente fa in modo di riprodurre la musica in maniera credibile, anche se non perfetta. Forse è il bilanciamento tonale, forse il PRaT, non lo so, ma di certo è tutto molto credibile.
A essere onesti, di volta in volta sono rimasto molto sorpreso da questo amplificatore: capace di dare filo da torcere ad altri amplificatori più costosi semplicemente essendo se stesso e facendo in modo che la musica risultasse godibile. Questo non significa che non abbia i suoi difetti e il maggiore di essi è una sua certa tendenza a indurre fatica dopo alcune ore di ascolto, una cosa che per me è importante ma che per altri può esserlo meno. D'altra parte non penso ci siano molti altri amplificatori in questa fascia di prezzo in grado di fare molto meglio e se lo fanno è probabilmente perché ottenete un suono che rimane meno coinvolgente: come al solito, voi spendete i vostri soldi e avete il diritto di fare le vostre scelte...
Aggiungere il preamplificatore Django non ha cambiato praticamente nulla: certo ci sono molti nuovi componenti nel cammino del segnale audio, una coppia di cavi di interconnessione tanto per cominciare, ma anche tutti i cammini di segnale interni, interruttori, e gli stessi trasformatori nel Django. In maniera inevitabile questo degrada la qualità del suono e il 60-120B perde un pochino del suo approccio diretto ma senza che la differenza sia enorme. Sostituire il Django con il preamplificatore Abacus produce una grossa differenza, con un suono che appare più processato e con meno immediatezza. Tutto il suono sembra più piatto e in qualche modo grigio, comparato con il 60-120B usato da solo. Quando ho rimosso il 6-2RC e sono tornato a usare il 60-120 da solo ho avuto la sensazione che la musica fosse liberata di nuovo, con il preamp che rende il suono in qualche modo ristretto. Senza il preamp il 60-120 ha più aria e un palcoscenico più ampio con un fuoco migliore: c'è ancora qualcosa di più nella parte alta mentre le sibilanti sono molto più controllate e i singoli strumenti e le voci hanno molta più personalità. Nella modalità da integrato, l'amplificatore suona più forte mentre nella combinazione con il pre appare smorzato e mi ha fatto venire voglia di alzare il volume anche solo per rendere le cose più vive. Per giustizia devo ammettere che il Django costa il doppio del pre Abacus senza avere né un telecomando né un'uscita per le cuffie.
Di certo trovo l'amplificatore molto più interessante del pre. Non che ci sia nulla di intrinsecamente sbagliato con il pre: di fatto lavora molto bene e suona esattamente come vi dovreste aspettare in questa fascia di prezzo mentre l'amplificatore appartiene a un'altra lega. L'amplificatore di potenza ha però una propria personalità che deve necessariamente accompagnarsi al vostro sistema e gusti. Gli manca un po' di raffinatezza ma è anche molto divertente e godibile. Il solo problema è che può generare fatica dopo un po' ma se questo non è fra le vostre priorità allora questo è un amplificatore molto buono per il suo costo. L'aggiunta di un preamplificatore fa quasi raddoppiare il costo complessivo dell'amplificazione e lo porta in un campo in cui molte serie alternative sono disponibili. Sono certo che preferirei un buon integrato, come l'Anatek A50 a questa coppia di amplificazione. Ma non ho esitazione ha suggerire il 60-120B come amplificatore di potenza, e se usate un'unica sorgente di segnale allora stiamo parlando di un vero affare.
Copyright 2009 Maarten van Casteren - www.tnt-audio.com
L'ABACUS non è presente nel Regno Unito. Al momento, la nostra capacità produttiva non ci permette di lanciare i nostri prodotti su nuovi mercati nazionali. Ma avremo presto un sito bilingue tedesco/inglese.
Alla ABACUS non ci consideriamo un tipico produttore high-end, poiché stiamo sviluppando alcuni prodotti audio da un punto di vista puramente tecnico. Molte delle filosofie e miracoli dell'high-end non trovano spazio alla ABACUS, per questo offriamo prodotti a un prezzo giusto anche per componenti fatti a mano in Europa.
Alla ABACUS i circuiti di controllo del volume non sono nel cammino del segnale audio ma controllano direttamente l'amplificazione. Un amplificatore di potenza deve avere una sensibilità variabile per adattarsi ai differenti livelli delle diverse sorgenti. Il controllo del volume 60-120B regola la sensibilità in ingresso e agisce anche come controllo del volume quando non si faccia uso di un preamplificatore. Si potrebbe fare uso anche di resistenze fisse: forse questo potrebbe essere high-end, ma non dovrebbe essere migliore perché nei nostri amplificatori sono usati potenziometri ALPS.
Alla ABACUS dichiariamo che i nostri preamplificatori suonano in maniera neutrale: se l'unità 6-2RC in prova ha modificato il suono questo significa che la ABACUS mente o che il componente non stava lavorando correttamente. Forse la differenza è causata dal carattere dei diversi componenti oppure dal cavo con la sua impedenza, capacità e resistenza o, infine, una combinazione di tutto ciò.
Fino a quando la realtà non sarà misurabile, la confusione generale rimarrà così come la discussione su quale sia il migliore. Per 25 anni alla ABACUS ci siamo chiesti perché la gente continui a comprare anche i prodotti dei concorenti ma anche TNT-Audio non può dare la risposta.
Karl-Heinz Sonder, ABACUS electronics