Prodotto: amplificatore di potenza AMP-6 di 41 Hz
Produttore: 41hz
Prezzo approssimativo: 39 euro/39 dollari americani
Recensore: Hartmut Quaschik - TNT Germany
Traduttore: Alessandro Yoshi Polliotti
Pubblicato: Febbraio, 2007
Nick Whetstone ha già fatto una recensione del kit AMP-6 qualche tempo fa. Tuttavia, quando ho comprato alcuni di questi oggettini per me, ho pensato di condividere le mie esperienze con voi.
Mio fratello, che vive in un'altra città, mi ha detto che uno dei suoi amici che costruisce da anni amplificatori single ended con valvole 300B ora ascolta un T-Amp alimentato da batterie al gel. E che 41Hz fornisce dei kit piuttosto audiofili, e che c'è una versione hole mounted del kit. L'ultimo aspetto in particolare lo rende desiderabile per gli entusiasti del fai da te high-end, per il semplice fatto che uno può smanettarci all'infinito.
Fatto, ordinato, consegnato. Tutti e quattro i kit in grosse buste da lettera. Che carini! Quando ho fatto l'ordine ho ricevuto immediatamente le istruzioni per l'uso e l'assemblaggio via mail sotto forma di documento PDF. I componenti sono raggruppati in piccoli sacchetti numerati ed organizzati in modo tale che è impossibile confondersi.
Costruisco amplificatori a stato solido da oltre 20 anni e amplificatori a valvole da molti anni, perlopiù si tratta di progetti ideati da me, tuttavia sono stato molto attento durante la costruzione di questo amplificatore in classe T. Ci sono volute 4 sere, due ore ognuna, a saldare leggendo il manuale di assemblaggio e un'altra sera per avvolgere le quattro spirali delle induttanze guardando la TV. Ho deciso di prendermela comoda, di ricontrollare ogni passo sul manuale, di ricontrollare ogni componente e la relativa posizione sul circuito stampato. Ho misurato le induttanze con il mio tester professionale, facendo segnare esattamente 0,01mH, anche se ho fatto solo 39 spire invece delle 40 previste per ogni avvolgimento.
I miei sforzi sono stati premiati, dal momento che l'amplificatore non solo non è esploso alla prima accensione, ma ha suonato musica! (sospiro!)
L'amplificatore in questo circuito funziona a 14,5 Volt ed è internamente alimentato da un regolatore di tensione monolitico. È previsto che il circuito sia rifornito da un trasformatore da circa 15 Volt in alternata, giacché i rettificatori sono montati sulla scheda. La tensione rettificata è pari a circa 19-20 Volt, un chip si preoccupa di bufferizzare e regolare la tensione fino ai 14,5 Volt.
A queste condizioni c'era un'ampia scelta di modi per alimentare questo amplificatore stereo: liscio con un grosso trasformatore toroidale da 15 Volt in alternata, con un alimentatore stabilizzato da laboratorio che trasmetta 19 Volt in continua nel punto dopo il ponte rettificatore o 14,5 Volt direttamente al chip Tripath. Poi è saltato fuori un alimentatore per portatili con uscita a 19 Volt in continua. L'ho trovato interessante perché utilizza la stessa tecnologia switching, poteva esserci una sinergia o un'antipatia. Questo alimentatore poteva essere connesso dopo il ponte rettificatore. Infine ho preso in prestito alcune batterie da un amico. Alla fine avevo un gran numero di opzioni da provare. Ovviamente ho lasciato rodare l'ampli per alcuni giorni facendogli suonare continuamente musica proveniente dal cd con dei carichi fittizi, lasciandolo assestare.
Lo switching aveva una presentazione piuttosto piatta con un medio in evidenza e alti dettagliati. Ho provato il massimo affaticamento d'ascolto.
Il suono era grigio e per nulla coinvolgente quando connesso dopo il ponte rettificatore, peggio ancora quando l'ho collegato direttamente al chip Tripath.
Questo vecchio trasformatore Holden and Fisher, che inizialmente lavorava in un Naim Nait 1, è stato il primo sistema di alimentazione che ha suonato vera musica - potrebbe trattarsi dell'eredità Naim ricevuta. Buono abbastanza da essere confrontabile con il mio amplificatore di riferimento (un piccolo ma raffinato progetto in classe AB da 2*30watt), e quindi l'ho fatto. Ho invitato degli amici per avere altre opinioni ma abbiamo avuto tutti la stessa impressione: confrontato con un buon amplificatore a stato solido, il kit AMP-6 ha meno raffinatezza nelle frequenze più alte e, ciò che è più fastidioso, non è in grado di trasmettere quel senso di fluire naturale della musica. Da un punto di vista audiofilo, mancava anche il soundstage.
Le batterie hanno reso l'ascolto persino un po' migliore del trasformatore toroidale, ma i punti critici sono rimasti gli stessi.
Sì, questo amplificatore in classe T è un affare. E sì, ci sono molti ampli in giro per il mondo che suonano peggio, specialmente a questo prezzo. Ma per qualche soldo in più un entusiasta del fai da te potrebbe costruire un amplificatore di potenza con pochi watt ma con una migliore resa sonora. Ci sono dei progetti famosi disponibili, per esempio il J.L.Hood o l'Hiraga Le Classe A, o AKSA. Ultimo ma non ultimo, non capisco proprio come qualcuno possa preferire questo ampli a un valvolare con 300B single ended progettato da una persona competente.
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