Prodotto: Amplificatore integrato S.A.P. Anniversary
Produttore: S.A.P. - Salerno - Largo Plebiscito, 6 - CAP 84125 - Telefono e fax: +39 089 250979
Prezzo approssimativo: Lit. 9.750.000 (finitura standard)
Recensore: Stefano Monteferri
|
Il marchio S.A.P. è l'acronimo di Strumenti Acustici di Precisione, un'azienda con sede a Salerno, sulla quale potete avere maggiori informazioni andando a leggere l'intervista che TNT Audio ha effettuato con il titolare della stessa, l'Ing. Vincenzo Fratello (se non lo avete ancora fatto, vi invito prima a leggerla, in modo da acquisire la conoscenza degli elementi filosofici alla base della produzione S.A.P., e poter così comprendere e valutare al meglio gli esiti di questa recensione).
L'apparecchio oggetto di questa prova, di evidente realizzazione artigianale, è l'amplificatore integrato a valvole "Anniversary", che si caratterizza per le scelte progettuali e realizzative utilizzate che risultano, come vedremo, piuttosto singolari.
L'Anniversary è un amplificatore integrato valvolare di tipo OTL, realizzato completamente in dual-mono ed in configurazione circuitale single-ended. I dati rilevati sull'esemplare in prova parlano di una potenza di 19W per canale su un carico di 4 ohm, che salgono a 26W su 8 e 34W su 16 (trattandosi di un OTL, la potenza di uscita cresce al crescere dell'impedenza di carico).
L'headroom dinamico è di 4.8dB (durata segnale 100 millisecondi), e lo slew rate di 77V/microsecondo. La banda di potenza risulta compresa tra 12 e 500.000 Hz, ed il rapporto S/N è di 94 dB (input 500 mV, alla massima potenza).
Le valvole utilizzate sono quattro 6922 Philips JAN selezionate e otto 6AS7G, superselezionate su specifiche S.A.P. direttamente dal fornitore.
L'apparecchio è dotato di un circuito di stabilizzazione che consente, una volta tarato il bias, il bilanciamento e l'ottimizzazione automatica del punto di lavoro di tutte le valvole finali e di mantenere entrambi fino al totale consumo delle stesse.
L'Anniversary adotta uno stadio finale totalmente privo di controreazione, e l'alimentazione è fornita da due trasformatori da 400VA. Da notare come l'apparecchio (a tre stadi) risulti invertente, ed i diffusori vadano quindi collegati "in controfase".
Le caratteristiche operative dell'Anniversary prevedono frontalmente l'interruttore di accensione, un interruttore per l'esclusione degli altoparlanti, il controllo del volume (sdoppiato per i due canali), il selettore degli ingressi, il tape monitor, ed un'uscita cuffia.
Sul retro dell'apparecchio, troviamo i morsetti di potenza, la presa IEC di alimentazione, tre connessioni sbilanciate RCA per altrettanti ingressi ad alto livello, ed un'uscita per l'alimentazione di un'unità phono.
La prova di ascolto dell'Anniversary mi ha fatto sudare le classiche sette camicie: nonostante potessi disporre, nello specifico periodo, di tre diverse coppie di diffusori, differenti sia per filosofia costruttiva che caratteristiche musicali, con tutti gli abbinamenti effettuati ho avuto la netta sensazione che si potesse, in misura maggiore o minore, fare di meglio.
Non volendo lasciare nulla di intentato per consentire all'integrato in prova di esprimersi al meglio delle sue possibilità, abbiamo chiesto una coppia di diffusori S.A.P. al gentilissimo titolare della ditta, l'Ing. Vincenzo Fratello, che ha soddisfatto la nostra richiesta inviandoci una coppia di diffusori S.A.P. Trio.
Tanti altoparlanti (e non sono tutti!) per i diffusori SAP Trio |
I Trio sono bookshelf di medie dimensioni, ad efficienza medioalta (92db), che utilizzano ben cinque altoparlanti: un super tweeter piezoelettrico a tromba (responsabile, secondo la casa, della riproduzione di gran parte delle informazioni ambientali), un tweeter in carta da circa 5 cm, anch'esso caricato con una tromba realizzata in legno di profilo "Tractrix", due full-range da circa 13 cm, realizzati in proprio, che utilizzano magneti in Alnico e membrana in "Comtex" (una derivazione del polipropilene) e, a sostegno della gamma più grave, un radiatore passivo da circa 20 cm collocato nel pannello posteriore dei diffusori. Tutti gli altoparlanti attivi sono estremamente leggeri e veloci.
Gli stessi vengono forniti in coppie selezionate e speculari, a garanzia del più altro livello prestazionale ottenibile dal progetto. Ove necessario, si fa ricorso ad un cross-over in cui sono presenti esclusivamente prestigiosi condensatori in carta e olio, e va segnalato come il cross-over non intervenga nella zona delle medie frequenze, a tutto vantaggio, a detta del costruttore, della pulizia, della coerenza e della naturalezza in gamma media.
Il cabinet, è realizzato in multistrato di betulla invecchiato almeno tre anni, e lo stesso misura 26x52x32 cm. (LxAxP), con un peso totale di 8 Kg per diffusore.
I morsetti di collegamento sono realizzati in rame massiccio, ed una ulteriore connessione è predisposta poco al di sotto degli stessi, e serve per collegare a terra il cestello degli altoparlanti.
L'impedenza del sistema è di 8 ohm, e la potenza max. applicabile raccomandata di 50W RMS. La costruzione è artigianale, ed il prezzo di commercializzazione dei Trio è di lit. 7.850.000 la coppia.
Questo particolare tipo di diffusori risulta, di norma, l'abbinamento più adatto per amplificatori valvolari di potenza non elevata, ed i Trio in particolare sono stati studiati proprio per essere abbinati in modo ottimale con l'Anniversary. Le note di ascolto terranno conto di questo fattore, diversificando la trattazione in funzione dei diversi abbinamenti.
Il basso appare potente ed adeguatamente esteso, di sicura energia perlomeno fino a limiti prossimi a 40 Hz, al di sotto dei quali si ha la sensazione di una prestazione un tantino meno imperiosa. Buona la restituzione del mediobasso, mai troppo in evidenza, e molto bella la gamma media riproposta, che appare dolce e liquida, anche se la riproduzione mi sembra caratterizzata da una certa sensazione di arretratezza, e quindi non particolarmente presente. Buona la prestazione in gamma medioalta, che mostra solo qualche cenno di indurimento a fronte di richieste energetiche di una certa entità. Accurata e rifinita la gamma più alta, che personalmente avrei preferito solo un filo più corposa.
Abbinamento con le SAP Trio - Scompaiono sia la sensazione di arretratezza della gamma media che quella di indurimento della gamma medioalta, e compare una lieve caratterizzazione riconducibile probabilmente all'effetto del caricamento a tromba, presente sia sul driver dei medioalti che degli alti, che comunque rimane ben distante da quella indotta da alcuni diffusori che adottano tale caricamento che, in passato, mi è capitato di ascoltare, e niente affatto fastidiosa.
Aumenta poi di molto il senso di naturalezza di emissione, con una prestazione generale non priva di un certo fascino, anche se personalmente avrei preferito un pò più di corpo in gamma mediobassa. Se si esagera però col volume (cosa peraltro non necessaria in ambienti di dimensioni non particolarmente ampie), la prestazione generale che scaturisce dall'abbinamento dell'Anniversary con le Trio ne risente, indurendosi e perdendo quelle caratteristiche peculiari che la rendono altrimenti particolarmente interessante. Probabilmente, chi sceglierà di sonorizzare un ambiente vasto utilizzando l'Anniversary, opterà per una coppia di diffusori diversi dai Trio.
La prestazione varia di molto in funzione dei diffusori utilizzati. Collegato ad una coppia di diffusori dal carico piuttosto basso, l'Anniversary si è rivelato eccessivamente lento negli slanci dinamici (la sensazione era qualle di un non ottimale controllo degli woofers), con una gamma bassa un tantino invadente e sfrenata, piuttosto in ritardo rispetto a quella più alta. Collegato a diversi diffusori dal carico più facile (essenzialmente due vie bookshelf da 8 ohm nominali), di diversa qualità e caratteristiche progettuali e costruttive, si è espresso a livelli decisamente più consoni alla classe di dell'apparecchio: in particolare, collegato alla coppia di bookshelf con il cross-over minimalista (woofer non filtrato e tweeter 6db), sono migliorati significativamente il controllo, la velocità e la prestazione dinamica.
Abbinamento con le SAP Trio - Dinamica e micro contrasto non prestano più il fianco a critiche di rilievo, e sembra quasi di ascoltare un altro apparecchio (!), con una sensazione di velocità del tutto sconosciuta rispetto alle precedenti configurazioni. Anche in questo caso, è tuttavia meglio evitare di esagerare con volume di ascolto (mi verrebbe voglia di provare l'Anniversary con una coppia di diffusori più grandi ed efficienti, ma non vorrei abusare della disponibilità di Vincenzo... :-).
L'immagine si attesta su buoni livelli, e risulta ben scandita in profondità e in altezza, ma risulta un pò limitata in larghezza. La scansione degli elementi non tende ad "analizzare" gli strumenti, quanto piuttosto a proporre una visione d'insieme ad "isole musicali", quasi che gli strumenti stessi, pur focalizzati e ben identificabili, siano pervasi da un alone che ne rende i contorni un tantino sfumati, piuttosto caldi e di colore ambrato. Tale prestazione non consente, ad esempio, di seguire con accuratezza il movimento nello spazio dei virtuosismi alla tastiera del pianoforte da parte di Ellis Marsalis (Ellis Marsalis Trio - Blue Note - Traccia 1), ma è comunque piacevole, e non limita più di tanto la possibilità di "indagare" sulla composizione architetturale dell'evento musicale riprodotto.
Abbinamento con le SAP Trio - La prestazione migliora di parecchio, e la scena esplode letteralmente in senso laterale rispetto alle precedenti configurazioni. La focalizzazione e la definizione dell'immagine subiscono un notevole incremento, con una sensazione di maggiore aria tra gli esecutori, e ritrovo finalmente i riferimenti a me noti anche a livello di "lettura" degli strumenti riprodotti. Ancora una volta, rilevo un fascino inusuale, in grado a tratti di rapire letteralmente l'attenzione dell'ascoltatore...
Vista posteriore per i diffusori SAP Trio, con in evidenza il radiatore passivo. |
L'apparecchio non si è mostrato propriamente "universale", mostrando evidenti idiosincrasie verso i partner a lui non graditi (essenzialmente diffusori), e questo limita la scelta degli stessi.
Anche se in presenza di una configurazione "dual-mono", avrei comunque apprezzato l'adozione di una sola manopola del volume in luogo delle due previste, di utilizzo invero piuttosto scomodo.
I morsetti posteriori per il serraggio dei cavi di potenza sono piuttosto piccoli, difficili da impugnare e quindi da serrare se si possiedono cavi terminati con forcelle. Nessun problema, invece, se si utilizzano le classiche bananine (o le specifiche connessioni alternative previste).
Un apparecchio particolare per utenti particolari. Pretende di essere interfacciato con estrema attenzione e, se nulla viene lasciato al caso, è in grado di esprimersi con prestazioni musicali estremamente interessanti.
In qualche modo, l'acquirente potenziale dell'Anniversary dovrà accettare questo assunto: chi sposa questo apparecchio, sposa una filosofia (valida perlomeno quanto le altre), e se vuole ottenere i risultati che tale filosofia è in grado di assicurare, deve seguirla fino in fondo, abbinando tra loro le componenti che consentono di ottenere la migliore sinergia. Nel corso della composizione di un impianto sinergico e ben suonante, qualsiasi scelta dovrà quindi ruotare attorno ai requisiti dettati dall'OTL marchiato S.A.P.
Un caloroso ringraziamento va all'Ing. Vincenzo Fratello per averci concesso l'apparecchio in prova, e (soprattutto) per aver stoicamente supportato (e sopportato! :-) le mie puntigliose esigenze, tese a conseguire il miglior interfacciamento dell'Anniversary nel corso della prova di ascolto condotta.
© Copyright 2000 Stefano Monteferri - https://www.tnt-audio.com
Istruzioni su come stampare questo articolo